La strada infinita

Film 2023 | Documentario, +13 90 min.

Anno2023
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata90 minuti
Regia diAlberto Valtellina, Paolo Vitali
Uscitamartedì 3 ottobre 2023
DistribuzioneProduzioni Alberto Valtellina
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Alberto Valtellina, Paolo Vitali. Un film Genere Documentario, - Italia, 2023, durata 90 minuti. Uscita cinema martedì 3 ottobre 2023 distribuito da Produzioni Alberto Valtellina. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 29 settembre 2023

Una mappatura delle "eterotopie" che insistono su un importante asse viario di una città italiana. In Italia al Box Office La strada infinita ha incassato 5,7 mila euro .

Consigliato sì!
3,50/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 4,00
CONSIGLIATO SÌ
Un originale saggio visivo sul rapporto tra uomo e spazio urbano.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 27 settembre 2023
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 27 settembre 2023

Suddiviso in brevi capitoli, il documentario sviluppa una riflessione sullo spazio architettonico urbano mettendo sotto la lente di ingrandimento alcuni precisi luoghi: il luna park, l'ospedale psichiatrico, il centro commerciale, il cimitero, una fabbrica. La città che sta al centro di questa rilevazione è Bergamo.

Valtellina e Vitali sviluppano un saggio visivo sul rapporto tra l'uomo e lo spazio urbano visto da una prospettiva particolare.

In uno dei suoi saggi più famosi ("Rovine e macerie") l'antropologo, filosofo ed etnologo Marc Augé scrive: "l'architettura contemporanea non anela all'eternità di un sogno di pietra, ma a un presente 'sostituibile' all'infinito". Questo documentario sembra volersi confrontare a distanza con quella definizione andando ad esplorare spazi in sé conclusi e autonomi rispetto al corpo della città rievocandone il passato e mostrandone il presente.

Gli autori sono consapevoli di stare realizzando un saggio la cui complessità difficilmente si potrebbe adattare a quella del linguaggio documentaristico standard. Decidono allora di far pronunciare gli enunciati concettualmente più difficili a una ragazza che dichiara inizialmente (con una buona dose di giusta e necessaria autoironia) il fatto di doverli leggere o comunque imparare a memoria. Anche perché, mentre il documentario scorre in sala, la mano va inavvertitamente al telecomando che non c'è per fare un rewind e riascoltare quanto è stato detto e magari per prenderne nota. Valtellina e Vitali sanno che per il momento non è possibile e quindi utilizzano questi interventi come interpunzioni tra alcuni capitoli ed altri.

Capitoli nei quali si vanno letteralmente ad esplorare spazi un tempo 'vivi' in quanto funzionali allo sviluppo della società ed oggi divenuti inutilizzati e addirittura magari, per chi all'epoca li pensò, da dimenticare per non soffrire del loro attuale stato di abbandono.

Si riflette anche sul senso del confine invisibile, ma ben presente nella sensibilità degli abitanti, che esiste tra due quartieri della città così come dell'intensa attività di una fabbrica ormai dismessa. Si ragiona anche sulla funzione della città dei morti (il cimitero) e di come lo spazio ad essa antistante fosse diventato luogo di scambi clandestini.

Ciò che però soprattutto colpisce (e spinge a riflettere) anche i non addetti ai lavori (architetti ed urbanisti) è la riproposizione dell'attività di un'associazione di donne impegnate nella costruzione di una realtà in cui si torni, ove possibile e senza tentazioni nostalgiche, a riutilizzare spazi in cui si ritrovi la dimensione del cortile. Riattivare il concetto di 'comunità nella comunità' operando insieme a immigrati che intendono integrarsi e cercano uno spazio abitativo che non li porti all'isolamento è l'obiettivo del loro impegno. "Mashallah" diventa l'esclamazione che ne costituisce il premio.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 4 ottobre 2023
Lorenzo Rossi
L'Eco di Bergamo

Un cinema, una fabbrica, una scuola, alcuni negozi, una vecchia centrale elettrica. E poi un mercato, un ex ospedale, un cimitero, un centro civico... Che cosa rende un agglomerato di edifici, strade, spazi urbani - pubblici e privati - un quartiere? Bastano davvero degli elementi architettonici, una configurazione topografica e un'ubicazione all'interno della mappa di una città per designare un'entità [...] Vai alla recensione »

martedì 3 ottobre 2023
Roberto Manassero
Film TV

Da un po' di anni il regista bergamasco Alberto Valtellina porta avanti con i propri documentari un lavoro di mappatura della sua città, osservandone e studiandone la geografia fisica, umana e sociale. Il suo è un cinema limitato nello spazio e nella produzione, ma non provinciale: Bergamo, in questo e in altri film, diventa nel bene e nel male un modello di sviluppo urbano contemporaneo, uno spazio [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
lunedì 28 agosto 2023
 

Regia di Alberto Valtellina, Paolo Vitali. Da martedì 3 ottobre al cinema. Guarda il trailer »

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