Una sassofonista di fama mondiale fermata dalla pandermia. Espandi ▽
Candy Dulfer, sassofonista olandese di fama mondiale, si è esibita con superstars come Prince e Pink Floyd. Quando scoppia la pandemia e non può più esibirsi, emerge la preoccupazione per la salute dei suoi genitori e il dolore per la mancanza di figli. Ora, Candy ha bisogno di reinventarsi nei momenti difficili. Recensione ❯
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La lunga ristrutturazione di un palazzo storico, dimora di molti artisti. Espandi ▽
La fine di un'esclusiva ristrutturazione durata otto anni del leggendario Chelsea Hotel è in parte auspicata e in parte temuta dagli artisti che ancora vi abitano. Il film ci concede l'accesso ai loro appartamenti e intreccia il passato con il presente. Recensione ❯
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L'autore e attore Rashif El Kaoui è figlio di madre fiamminga e di padre marocchino alcolizzato, che non lo ha mai cresciuto. Espandi ▽
Assieme al fotografo turco-olandese Ahmet Polat, Rashif decide di recarsi per la prima volta in Marocco per incontrare la sua famiglia allargata e cercare le sue radici. Ha paura di quello che scoprirà: di suo padre, della sua famiglia, di sé stesso. Anteprima Italiana Recensione ❯
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Il tentativo di portare in scena l'opera di Stockhausen cercando di capire anche meglio il suo autore. Espandi ▽
Geniale, megalomane, impraticabile: tutti aggettivi utilizzati per descrivere Licht, il gargantuesco ciclo di sette opere composte da Karlheinz Stockhausen. Quest'opera magna non è mai stata eseguita - troppo complicata la produzione, pressoché impossibile in termini di logistica e smisuratamente costosa. Nessuna compagnia operistica ha osato provarci, fino a quando un gruppo di pionieri ha deciso di cimentarsi nell'ardua impresa. Il documentario esplora e ricostruisce l'universo musicale di Stockhausen, innestando la messa in scena del suo ciclo di opere nel contesto della sua drammatica biografia. Recensione ❯
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La regista intreccia finzione e ricordi personali per indagare la violenza sulle donne. Espandi ▽
"Quando ho lasciato la mia isola, non è stata una partenza, ma una fuga". Il documentario di Efthymia Zymvragaki parla di violenza sulle donne da una duplice prospettiva: la sua esperienza di vittima in prima persona e il racconto di un carnefice, che lei ha incontrato. Ricordi, fatti e finzione si intrecciano in un racconto dolorosamente personale ma anche intrinsecamente cinematografico. Recensione ❯
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La storia della corrispondenza tra le mamme moldave costrette a lavorare all'estero e i figli che restavano a casa. Espandi ▽
All'inizio degli anni Novanta, molte donne lasciavano la Moldavia per sostenere le loro famiglie. Non potendo tornare a casa, trovarono un modo particolare per mantenere i contatti: inviare scatoloni pieni di regali e cibo, che a quei tempi si potevano solo sognare. In cambio, i figli inviavano loro delle videocassette. Questo scambio divenne un rituale per migliaia di famiglie. Attraverso questi archivi intimi privati, il film ritrae la fragilità dei legami familiari attraverso gli occhi di una generazione di madri e figlie costrette a vivere separate per poter sopravvivere. Nel farlo, Otilia Babara ritrae un paese post-sovietico a un crocevia della storia, in cui le donne si sono involontariamente ritrovate a compiere la transizione dal comunismo al capitalismo. Recensione ❯
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Giovani attivisti si espongono davanti allo schermo dopo il colpo di stato di Myanmar. Espandi ▽
Come ci si sente ad essere dimenticati dal mondo? Dopo il colpo di stato militare del febbraio 2021, questi diari cinematografici di giovani attivisti dell'opposizione in Myanmar utilizzano lo schermo del cinema per comunicare con il mondo in un modo diverso rispetto ai telegiornali consentiti. Recensione ❯
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Hendrikx ragiona sulla guerra e le sue regole, cercando di affrontare la questione sulla volontà delle parti di accettarle e seguirle. Espandi ▽
Un'impostazione documentaristica semplice e concisa ci conduce a confrontarci con un film da
tematiche complesse eppure quanto mai attuali: un delegato della Croce Rossa e un gruppo di soldati
sudanesi si scontrano sulla loro visione della guerra e del conflitto. Il nuovo film di Guido
Hendrikx ci porta in un paese devastato dalla guerra, seguendo il delegato della Croce Rossa ed ex
soldato Albert Schoneveld, che viaggia nelle zone di conflitto del mondo per insegnare ai soldati
incalliti le regole della guerra giusta. In un allestimento minimalista che permette di far emergere con
chiarezza le complessità e i contrasti degli scambi tra i partecipanti, Hendrikx ragiona sulla guerra e le
sue regole, cercando di affrontare la questione sulla volontà delle parti di accettarle e seguirle. Recensione ❯
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La regista torna con il padre nei luoghi della sua infanzia: l'ex Jugoslavia. Espandi ▽
Biserka Suran invita il padre ad accompagnarla in un viaggio simbolico nel loro paese di nascita, l'ex Jugoslavia. All'interno di una fabbrica abbandonata, i due viaggiano a ritroso nella memoria, riflessa in scenografie minimaliste. Mentre viaggiano, padre e figlia ricordano, le loro conversazioni sfiorano nazionalità, identità, amore, sogni e rimpianti. Ciò li porta inevitabilmente ad avvicinarsi l'uno all'altra e permette loro di condividere memorie a lungo taciute. Mentre i ricordi riaffiorano, le lettere d'amore, il materiale d'archivio e i contributi dei membri della famiglia offrono al pubblico un resoconto ravvicinato e personale delle prove e delle tribolazioni che una famiglia affronta quando è costretta a lasciare la propria patria, e dell'impatto traumatico che questo evento può avere su di essa. Recensione ❯
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Le inchieste degli impavidi giornalisti brasiliani che hanno portato alla scarcerazione dell'ex presidente Lula. Espandi ▽
L'operazione anticorruzione "Lava Jato" è stata uno dei casi politico-giudiziari più controversi della storia del Brasile. L'arresto dell'ex presidente Lula da Silva, che al momento della condanna godeva ancora di una straordinaria popolarità nei sondaggi elettorali, ha suscitato numerose polemiche, specialmente quando lo stesso giudice che ha condotto l'indagine, Sergio Moro, è stato nominato Ministro della Giustizia proprio dal vittorioso contendente di Lula alle presidenziali del 2018: l'estremista di destra Jair Bolsonaro. Le inchieste dei giornalisti di The Intercept e El País Brasil hanno rivelato come l'importante operazione anticorruzione sia stata usata impropriamente dalla destra brasiliana per screditare gli avversari politici. Maria Augusta Ramos racconta uno dei più clamorosi casi di lawfare degli ultimi anni, ponendo lo spettatore al fianco delle giornaliste che hanno condotto l'inchiesta. Recensione ❯
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Un documento straordinario, solenne e incandescente che offre la formidabile occasione di stare nella Storia. Documentario, Paesi Bassi, Ucraina2022. Durata 106 Minuti.
Il processo del 1946 per atrocità dei nazisti sul popolo ucraino, rieditato. Espandi ▽
Il regista ha fortuitamente trovato, conservata in pellicola negli archivi statali russo e ucraino, l’istruttoria del processo di Kiev sui crimini di guerra. Ne ha restaurato immagine e suono, ridando forma, a un documento al tempo stesso solenne e incandescente, paragonabile per importanza storica alle registrazioni del processo al nazista Eichmann.
Col consueto metodo già applicato ai suoi film di montaggio di materiali originali preesistenti, Loznitsa non sovrappone voce narrante alle immagini, né alcun tipo di colonna sonora aggiunta.L’interpretazione dell’immagine, del tono delle voci, dei silenzi, del linguaggio dei corpi e soprattutto del lessico di vinti e vincitori e del potere che giudica, spetta a – è una responsabilità di – chi guarda. Un film che conferma la volontà di un autore rigoroso di offrire allo spettatore la formidabile occasione di stare nella Storia. Recensione ❯
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Una donna cerca di ricostruire la storia segreta del padre, un soldato sovietico la cui vita è stata profondamente segnata dalla guerra e dalla morsa della dittatura di Stalin. Espandi ▽
L'incredibile vita di un soldato sovietico di origine tatara, catturato dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale e in seguito confinato in un campo di lavoro staliniano, dove trova conforto e salvezza nell'amore di una donna. Sessant'anni dopo, la figlia Sana cerca di ricostruirne la storia, di capire cosa lo ha reso l'uomo che lei ha conosciuto da bambina, consultando diari personali e archivi pubblici. La regista Aliona van der Horst affianca Sana nella sua ricerca e riesuma le storie dimenticate di tanti altri soldati sovietici caduti nella morsa della dittatura e dimenticati dalla Storia, riportando alla luce un campionario di tragedie umane rimaste occultate nel silenzio per più di sessant'anni. Recensione ❯
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Come possiamo essere più inclusivi? È una domanda che si pongono molte aziende, tra cui lo Stedelijk Museum di Amsterdam. E lì la ricerca di più diversità si rivela più difficile del previsto. Espandi ▽
Come possiamo essere più inclusivi? È una domanda che si pongono molte aziende, tra cui lo Stedelijk Museum di Amsterdam. E lì la ricerca di più diversità si rivela più difficile del previsto. Recensione ❯
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