Un piccolo e grazioso film che invita a non cedere all'ansia. Animazione, Francia, Belgio, Svizzera2022. Durata 66 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un musical giocoso, in cui ogni canzone rafforza i personaggi nella loro identità. Espandi ▽
In un castello sorvegliato da un grosso gatto vanesio, la simpatica topolina Yuku accetta controvoglia di aiutare la mamma a recuperare cibo e adora piuttosto ascoltare con le sorelline le letture dell'amatissima nonna. Dopo un attacco del gatto e il ferimento della nonna travolta dal crollo dei libri della biblioteca, Yuku si mette in viaggio per raccogliere il magico fiore dell'Himalaya, che si nutre di luce pura, e salvare così la nonna dall'oscurità eterna. Yuku ripercorre così i passi della sua storia preferita e vive un'avventura irta di ostacoli e pericoli.
Il Belgio si conferma come uno dei paesi specializzati nel cinema d'animazione, in particolare in quello pensato per un pubblico di bambini, svincolato, per fortuna, dai modelli della produzione americana. La cosa interessante di Yuku e il fiore dell'Himalaya è proprio la sua semplicità, con i vari personaggi investiti di un valore simbolico evidente, ma mai appesantiti da proclami o prediche, o peggio ancora smitizzati nel loro valore narrativo dall'ironia.
Si tratta di un film ingenuo come i piccoli spettatori a cui è rivolto. E la sua lezione, buona e giusta e nemmeno così scontata, è soprattutto un monito a non cedere all'ansia, malattia dilagante del mondo in cui viviamo. Recensione ❯
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Alice, una giovane ragazza, protesta contro la costruzione di una centrale nucleare creata dal padre. Espandi ▽
Alice, una giovane ragazza, protesta contro la costruzione di una centrale nucleare creata dal padre, un deputato. È allora che uno strano visitatore li porta nel 2555, un futuro devastato dall'esplosione della centrale. Recensione ❯
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Combattimenti impressionanti e un senso dello spettacolo invidiabile. I Turtles tornano e convincono. Animazione, Avventura, Azione - USA, Belgio2022. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Le giovani tartarughe e i loro leggendari superpoteri sono messi alla prova quando spietate creature provenienti da un altro universo scatenano un caos inimmaginabile. Espandi ▽
A due anni dalla chiusura dell'omonima serie Tv, arriva Il destino delle Tartarughe Ninja – Il film, un Tv movie realizzato con il medesimo e ipercinetico stile ma con un disegno molto più curato. Più simili a supereroi che non a guerrieri ninja, questi Turtles hanno conquistato il pubblico grazie agli impressionanti combattimenti – molti dei quali estrapolati dalla serie come clip su youtube – e se pur la loro fortuna non è arrivata in tempo per salvare la serie dalla cancellazione, ha comunque guadagnato questo film. Le battaglie di Il destino delle Tartarughe Ninja – Il film sono una vera gioia per gli occhi, ispirate all'animazione giapponese, ma senza le sue pause, in un affastellarsi di pose plastiche, figure deformate dal movimento, colpi impossibili e soprattutto azioni di squadra. Recensione ❯
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Il secondo capitolo della fiaba natalizia diretta da Ruben Vandenborre. Espandi ▽
Il lavoro di Babbo Natale? Consegnare i regali. Ma quando il nonno Noël gli lascia le redini, Jules riceve la lettera di una bambina con uno speciale desiderio natalizio. Recensione ❯
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Un coming of age atipico e personale. Rivedibili alcune posizioni, soprattutto sul finale. Drammatico, Francia, Costarica, Belgio2022. Durata 102 Minuti.
Una coppia si separa. La figlia di sedici anni sembra prendere sempre di più le difese del padre. Espandi ▽
Un’opera molto sentita, che colpisce forte e in profondità; per quanto sia ascrivibile al genere del coming of age è al tempo stesso del tutto atipica e personale. In questo senso Valentina Maurel ha senza dubbio l’intuizione giusta: ossia la presa di coscienza che la vita è un unico grande tunnel e vederne la luce in fondo talvolta può essere complicato. La regista, però, finisce per spingere questa riflessione sul dolore fino alla sua deriva più totale, arrivando a conclusioni francamente inaccettabili dal punto di vista ideologico e umano. La verità è che non ci sono scusanti per un padre che sottopone la figlia a violenze come quelle rappresentate, così come non ce ne devono essere per nessuna violenza, fisica, sessuale o psicologica che sia. Ma soprattutto, l’amore non è mai un attenuante. Recensione ❯
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Una coppia deve fare i conti con il mistero che nasconde il loro seminterrato. Espandi ▽
Una coppia benestante, Alain e Maria, acquista una grande villa immersa nel verde: è la casa dei sogni e per di più, contiene un segreto che cambierà le loro vite. Scioccati dalla scoperta, Alain e Maria si adattano perfettamente al nuovo ambiente e lo condividono con gli amici, tra cui il capo di Alain, un donnaiolo che ha pure lui qualcosa da comunicare: un’invenzione che ha cambiato la sua vita… I film di Quentin Dupieux sono un momento di surrealismo nel contesto realisticamente assurdo della società in cui viviamo. Nella bolla asfittica creata dal film, il nonsense diventa parte del quadro, trasforma lo spazio fisico in una dimensione da cartone animato, il corpo umano in una bambola di plastica, rende interscambiabili gli individui e la merce. Tutto è confuso con il suo contrario, tutto è così piatto e alla luce del sole da mostrare anche l’oscurità, la follia, la morte. Certo, i film di Dupieux sono sempre uguali a sé stessi, così piccoli e svagati, così innamorati del proprio cazzeggio. Non fa eccezione questo che si vede con piacere e si dimentica quasi subito, in attesa del prossimo capitolo. Recensione ❯
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Un giovane ragazzo si trova improvvisamente a dover badare a due sorelle nella Tunisia post-rivoluzione. Espandi ▽
Il film di Lotfy Nathan restituisce con asciutto realismo le criticità della stagione successiva alla Primavera Araba, trasferendo nella storia di Ali quella di una nazione. Ali è un uomo in trappola, costretto all’illegalità per sopravvivere, di fronte a uno Stato impotente (l’ufficio di collocamento non può aiutarlo a trovare lavoro perché lui non ha istruzione) oppure apertamente ostile (gli agenti di polizia pretendono da lui una tangente). La sua storia individuale diventa la storia di un popolo, di una nazione dove nemmeno la caduta del regime e la democratizzazione del sistema politico hanno prodotto i cambiamenti sperati. Nel ruolo di Ali, l’attore franco-tunisino Adam Bessa offre un’intensa interpretazione, portando sul volto i segni di un’insofferenza sempre più pulsante, come una pentola a pressione sul fuoco pronta ad esplodere. Recensione ❯
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Dopo cinque anni di condizioni di lavoro orribili, Sophia viene finalmente scelta per un trasferimento tanto atteso dal suo ingrato lavoro di insegnante in un prestigioso liceo. Espandi ▽
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Un uccello apparentemente istinto fa la sua comparsa nelle ore che precedono un grande evento per una famiglia in crisi. Espandi ▽
Un dodo, uccello scomparso 300 anni fa, fa la sua comparsa ad Atene nella lussuosa residenza di una famiglia sull'orlo della rovina per la quale è iniziato il conto alla rovescia. Questo accade proprio nelle 38 ore cruciali e salvifiche che li separano dal matrimonio della figlia con un ricco erede. I confini tra ragione e follia saranno messi alla prova e la situazione sarà presto fuori controllo. Recensione ❯
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Parigi, 1927. Dopo la morte del padre, Madeleine Péricourt avrebbe dovuto ereditare il suo impero finanziario ma cadde vittima di una cospirazione che la portò alla rovina. Ora avrà la sua vendetta. Espandi ▽
A partire dal lungo e complesso piano sequenza di apertura su delle esequie molto solenni, avverte lo spettatore: assisterà a un film che vede sullo schermo un consistente numero di coprotagonisti. Sono quelli del romanzo omonimo di Pierre Lemaitre uscito da noi nel 2018. Cornillac ne fa un revenge movie forse un po' troppo lungo ma sicuramente supportato da attori, noti e meno noti, che riescono a sostenere il doppio registro di narrazione. Perché si inizia con un funerale a cui si somma una tragedia ma poi non mancano i toni da commedia, anche se nel mezzo troviamo crisi finanziarie, tracolli ed anche Hitler. Siamo di fronte ad un modo di fare cinema che potremmo definire "come quello di una volta". Questa collocazione non va intesa in senso negativo. Vuole solo significare che ciò che accade sullo schermo non richiede un intervento da parte dello spettatore. Gli si chiede solo di lasciarsi andare e di aspettarsi il colpo di scena giusto al momento giusto senza per questo anticipargliene il contenuto. Recensione ❯
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Un uomo prova a ricostruirsi una vita dopo aver perso la moglie in un attacco terroristico. Espandi ▽
La storia di Antoine Leiris, che ha perso la sua amata moglie Hélène nell'attacco terroristico al "Bataclan" di Parigi. In un commovente post su Facebook, contrasta l'odio degli assassini con il suo amore per il figlio di quasi tre anni. Eppure sembra perdere l'equilibrio nel suo dolore. Recensione ❯
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