Il fantasma della contaminazione
di Gianni Canova Fata Morgana
Tutti i film che hanno per protagonista Checco Zalone si basano su uno dei meccanismi drammaturgici più caratterizzanti e recursivi della commedia italiana: il dèplacement. Lo spiazzamento, la dislocazione. È il meccanismo che regge tanti classici della commedia, da Totò, Peppino e la malafemmina (1956) di Camillo Mastrocinque a Il diavolo (1963) di Gian Luigi Polidoro, via via fino ai film del primo Salvatores e a tutti i cinepanettoni: prendi un personaggio-tipo (il più possibile stereotipato), strappalo bruscamente al suo contesto abituale, sbattilo in un contesto geografico, sociale e/o culturale che non conosce e stai a vedere cosa succede. [...]
di Gianni Canova, articolo completo (8086 caratteri spazi inclusi) su Fata Morgana 6 gennaio 2020