Anno | 2024 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Romano Montesarchio |
Attori | Francesco Di Leva, Mario Pirrello, Roberto De Francesco, Mariacarla Casillo Gaetano Di Vaio. |
Uscita | giovedì 18 luglio 2024 |
Distribuzione | Altre Storie |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,31 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 17 luglio 2024
Un camorrista è costretto a nascondersi in un sotterraneo per sfuggire a una vendetta. In Italia al Box Office Glory Hole ha incassato 6,4 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Silvestro è un camorrista di medio livello che si è arricchito occupandosi dello sversamento in Campania dei rifiuti di mezza Italia. Ora è costretto a nascondersi in seguito a un atto commesso a cui non è possibile porre rimedio. Tra incubi e riflessioni e con l'aiuto di un sacerdote amico, cerca di capire come potersi salvare e le ragioni (se ci sono) di ciò che ha commesso.
Un film che poggia sulle spalle di un attore che sa offrire al suo personaggio una molteplicità di sfumature.
Una premessa è necessaria. Il riferimento di carattere sessuale a cui allude il titolo viene solo brevemente affrontato ma non è collocato al centro della narrazione. Il buco è fisico nella pur ampia gabbia in cui il protagonista è stato costretto a rifugiarsi ma è soprattutto simbolico. Da quel luogo di auto reclusione Silvestro è costretto a spiare la propria vita così come si è sviluppata sino al momento in cui, con l'aiuto di un proprietario di un club privé e di un sacerdote, è riuscito a sottrarsi a una vendetta di cui in progressione si scoprono le motivazioni. Francesco Di Leva si carica su solide spalle di attore il personaggio che sta al centro della vicenda e riesce a dargli la giusta dimensione combattuta tra la consapevolezza del proprio ruolo e il senso di colpa che lo perseguita. Romano Montesarchio lo costringe in uno spazio chiuso per gran parte del film e lo tiene costantemente sotto l'occhio vigile di una telecamera che ne scandaglia le reazioni. Siano esse di paura o di rabbia oppure di possibile abbandono a sentimenti mai provati realmente in precedenza. La sceneggiatura scandaglia il mondo di quella branca di malavita che si è arricchita grazie all'avvelenamento di terre spesso con la connivenza di politici compiacenti disposti a farsi corrompere. Non siamo però di fronte all'ennesimo film sulla camorra tout court. Qui ci si fa strada, passo dopo passo, nell'angoscia di un essere umano che sta forse ritrovando, grazie all'isolamento, la propria umanità precedentemente messa in condizione di non nuocere agli 'affari'.
La sensazione di claustrofobia che si trasmette dal personaggio allo spettatore assume in più occasioni la forma dichiarata degli incubi che perseguitano Silvestro a cui neppure la presenza in un video di Padre Pio riesce a dare sollievo. Anche la storia d'amore, che non è affatto secondaria, trova una contestualizzazione significativa grazie a Mariacarla Casillo la cui Alba è un misto di vitalità e di desiderio di cambiamento di vita che ripone le proprie speranze in un uomo che si augura sia sufficientemente maturo e consapevole.
Regia di Mario Montesarchio Il film "Glory Hole" è diretto da un giovane regista campano, Romano Montesarchio, già documentarista al suo esordio nella fiction. Quando si affrontano argomenti già noti al pubblico di cinema si corrono alcuni rischi, come le critiche, l’ovvietà dei luoghi comuni [...] Vai alla recensione »
Lascia impressioni contraddittorie il primo film di finzione di Romano Montesarchio (1973), segnalatosi nell'ultimo decennio abbondante per documentari ambientati nella zona dalla quale proviene, ovvero il casertano e le delinquenze di varia natura che in quella zona vengono perpetrate (ricordo, fra gli altri, almeno La Domitiana del 2008 e Ritratti abusivi del 2013).
Silvestro, tirapiedi di un boss della camorra, si rifugia in un bunker per salvarsi la pelle. Le ragioni della reclusione vengono lentamente a galla. Montesarchio realizza un thriller psicologico graffiante, che non risparmia nessuno e punta il dito sulle ecomafie. II bunker è il set ideale, amplifica le psicosi del protagonista e confonde le acque; cosa è vero e cosa no? Di Leva, in profumo di David [...] Vai alla recensione »
Area napoletana. Silvestro camorrista interra rifiuti puliti e velenosi. È costretto però a interrare anche se stesso, nelle spire di un fetido bunker sotterraneo, perché ha appena ucciso Alba, la figlia del boss suo complice, non sapendo soddisfare, anzi temendo forte il desiderio di vita di lei. Nel gergo del porno, un "glory hole " è un foro praticato in una parete, attraverso il quale spiare il [...] Vai alla recensione »