Un debutto sorprendente, che sconta la presenza di qualche ingenuità nell’accumulo di stili e tecniche proprie del cinema sperimentale, ma che tradisce l’inequivocabile presenza di un talento effettivo.
Documentario,
Siria,
Libano 2015.
Durata 97 Minuti. Consigli per la visione:
Opera prima di una giovane documentarista, una riflessione simbolica, quasi astratta, complessa, feroce, sul tragico destino di un paese. Espandi ▽
Tre donne - nonna, madre, figlia - vivono recluse in un vecchio palazzo di Damasco. Hanno scelto di condurre un'esistenza in volontaria prigionia estraniandosi da una citta` in perenne stato di assedio. Mentre fuori infuria la guerra, le donne si aggirano nelle stanze come fantasmi ancora in vita, con la surreale colonna sonora di appassionate soap siriane.
Il film è prodotto nella cornice della campagna You Save Lives, lanciata da Oxfam e Commissione Europea per dare un volto e rendere visibili i 59,5 milioni di rifugiati e sfollati presenti oggi nel mondo. Espandi ▽
Vite sospese e intrappolate in "un punto zero" a causa della guerra siriana. La peggiore emergenza umanitaria degli ultimi tempi, che in oltre quattro anni di guerra ha generato quasi 4 milioni di profughi, e oltre 7.6 milioni di sfollati interni, raccontata attraverso la struggente storia in presa diretta di Maamun Al-Wadi, rifugiato siriano che inizia una nuova vita nel campo profughi di Zaatari, in Giordania, riparando telefonini e aiutando gli amici a stampare foto dei bei tempi andati.