Nell'aprile del 2011, il famoso artista cinese Ai Weiwei è stato rapito dalle autorità cinesi e detenuto in una località segreta. Espandi ▽
Preferisce definirsi politico piuttosto che artista politico, almeno da quando, arrestato per le sue idee "sovversive", è finito in carcere per 80 giorni, ed è diventato una bandiera del cambiamento che la Cina invoca. Il caso contro di lui è un "fake" cioè un'invenzione: è stato arrestato per un reato inesistente. Tuttavia è anche un caso vero: la sua carcerazione ha una vera ragione, ovvero la sua aperta opposizione al governo cinese. Dopo
Ai Weiwei: Never Sorry di Alison Klayman, presentato con successo a Biografilm, questo film torna a raccontare un artista geniale e un geniale provocatore, permettendoci di vederlo all'opera mentre lavora all'installazione che descrive la sua detenzione e combatte la sua guerra quotidiana contro l'oppressione.