francodelcampo
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martedì 1 maggio 2012
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imbarazzante. “to rome with love” sembra uno spot
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Imbarazzante. Lo spot che Woody Allen ha girato in “To Rome with Love”, tra i film turistici, come li ha chiamati Callisto Cosulich, è il meno riuscito e il più lontano dalla poesia sognante, illusoria e graffiante degli altri (Londra, Parigi, Barcellona). Sembra quasi che il grande Woody Allen, che è stato maestro di ironia, intelligenza e leggerezza, conosca poco e non ami quasi per nulla Roma, ridotta a poco più di una cartolina troppo colorata. Quel vigile urbano in mezzo a Piazza Venezia, che apre il film e forse voleva ricordare il “pizzardone” di Sordi, più che una citazione sembra un marziano pronto ad essere spazzato via dal traffico che ormai si autogestisce nel suo caos quotidiano.
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Imbarazzante. Lo spot che Woody Allen ha girato in “To Rome with Love”, tra i film turistici, come li ha chiamati Callisto Cosulich, è il meno riuscito e il più lontano dalla poesia sognante, illusoria e graffiante degli altri (Londra, Parigi, Barcellona). Sembra quasi che il grande Woody Allen, che è stato maestro di ironia, intelligenza e leggerezza, conosca poco e non ami quasi per nulla Roma, ridotta a poco più di una cartolina troppo colorata. Quel vigile urbano in mezzo a Piazza Venezia, che apre il film e forse voleva ricordare il “pizzardone” di Sordi, più che una citazione sembra un marziano pronto ad essere spazzato via dal traffico che ormai si autogestisce nel suo caos quotidiano. L’improbabile proletario in canottiera, che chiude il film come voce narrante e che vive all’ultimo piano di un palazzo nei dintorni di Piazza di Spagna, non sa ancora che pagherà molte migliaia di euro di Imu nei prossimi mesi. La battuta sull’ateismo sembra appiccicata con il copia-incolla da tanti altri suoi film. Le donne italiane sono mortificate. (...) La sposina, che viene da Pordenone, sembra piovuta a Roma da un’altra epoca e da una provincia lontana ed arretrata nella sua semplicità campagnola. Pordenone, invece, è una città industriale ed è una delle capitali italiane del cinema e della letteratura, con Poredenonelegge, che ospita ogni anno vari Nobel e raccoglie migliaia di appassionati lettori alla presentazione di libri e autori provenienti da tutto il mondo. La sposina, che si smarrisce in modo improbabile per le strade di Roma, è comunque pronta ad infilarsi in un letto con quasi chiunque, anche se alla fine le capita di consumare il tradimento con un improbabile topo d’albergo, che per sua fortuna è Riccardo Scamarcio. Solo il promesso sposo della figlia dello stesso Woody Allen, un giovane avvocato comunista, è talmente schematico ed approssimativo che rischia di essere plausibile. Certo, c’è l’invenzione del tenore sotto la doccia e dell’insignificante impiegato famoso per un giorno, che ha il pregio di essere Roberto Benigni, ma in compenso vengono infilati, non proprio di soppiatto, un buon numero di spot pubblicitari, dalla nuova 500 rossa al macchinone Lancia che sembra una Chrysler (ma qui la responsabilità è di Marchionne), di una prestigiosa marca di caffé, di una famosa casa di salami, di caramelle per l’alito che fanno tic-tac. Per fortuna ci viene risparmiata l’esibizione del solito pacchetto di sigarette e di una bottiglia di whisky, come avveniva nei film di terza categoria ai bei tempi, ma in compenso c’è una lunga serie di attori italiani che sembrano convocati dal sindacato di categoria.
Naturalmente, Roma è Roma, ma anche il vecchio architetto di successo, che si intromette nelle vicende sentimentali di suo alter ego giovane, sembra appesantito da una saggezza tanto triste quanto scontata. Qua e là, si ride o si ridacchia, perchè qualche battuta c’è, ma questa volta Woody Allen annega negli stereotipi tipici degli americani sull’Italia e su Roma, senza dare a vedere che sta giocando con loro. (www.francodelcampo.it)
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jacopo ricci
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martedì 1 maggio 2012
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un'americanata a roma
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Da Woody Allen ci si poteva aspettare una qualcosina in più. Peccato. Il risultato è stato decisamente deludente. Una commediuzza mal riuscita. Due battute geniali, tutto qua. Nulla di più. Sono sicuro che Eduardo, grande inventore della commedia a livello mondiale, si sta rigirando nella tomba. Una pellicola commerciale priva di significato e di profondità, che mette in luce una Roma fasulla, di plastica, una Roma perfetta in tutto e per tutto. Dentro questa perfetta metropoli, si intrecciano le vite dei personaggi malamente creati da Allen. Persa un' occasione.
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wwiwa
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martedì 1 maggio 2012
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molto divertente
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è un film molto divertente ricco di storie e personaggi + o meno riusciti.
Io ho apprezzato molto l'episodio con Benigni e ho riso tanto per il tenore
che canta solo sotto la doccia.
comunque piacevole da vedere
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stefano73
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martedì 1 maggio 2012
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sprecato
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con un cast stellare italo-americano-ispanico , Woody Allen propone una commedia ambientata a Roma banale e inutile. Peccato uno spreco di attori del genere in un minestrone simile.
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tiamaster
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martedì 1 maggio 2012
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paraclitus
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Io ODIO l'attuale cinema italiano.vanzina e co. Sono la morte del cinema,e secondo me i loro film dovrebbero essere banditi.non come quelli di woody Allen,di un intelligenza sopraffina.e con questo chiudo perché mi son rotto.
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gorod
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martedì 1 maggio 2012
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un film minore, ma non da buttare
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Conosco a menadito tutta la produzione di Woody, e questo certamente è uno dei suoi lavori meno riusciti. Bellissime le immagini, l'atmosfera, simpatica la trovata di Baldwin che incontra il suo sé giovane, stupenda la Cruz, ma le trovate sono deboli, gli attori italiani a disagio, la scrittura povera, gli italiani non attori -vigile e dirimpettaio- inguardabili. Spiccano Benigni, l'unico veramente a suo agio e la Cruz, e poco altro; quando appare Allen, ci si aspetta la battuta che dia un senso al film, ma non gli riesce mai; qualche risata scappa solo con le scene dell'opera, e poco altro. Insomma, il risultato è molto meno interessante che 'Midnight in Paris' che già non è un capolavoro.
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Conosco a menadito tutta la produzione di Woody, e questo certamente è uno dei suoi lavori meno riusciti. Bellissime le immagini, l'atmosfera, simpatica la trovata di Baldwin che incontra il suo sé giovane, stupenda la Cruz, ma le trovate sono deboli, gli attori italiani a disagio, la scrittura povera, gli italiani non attori -vigile e dirimpettaio- inguardabili. Spiccano Benigni, l'unico veramente a suo agio e la Cruz, e poco altro; quando appare Allen, ci si aspetta la battuta che dia un senso al film, ma non gli riesce mai; qualche risata scappa solo con le scene dell'opera, e poco altro. Insomma, il risultato è molto meno interessante che 'Midnight in Paris' che già non è un capolavoro. Qualche sponsor fin troppo evidente ricorda le 'marchette' alla Celentano dei film del molleggiato anni '70 (anche se qui non si parla di sigarete o amari ma di prosciutti). Si esce col sorriso e con un piacevole spleen per l'incantevole location: non molto visto il prezzo del biglietto, non proprio poco visto quello che gira nelle sale ultimamente. Provaci di nuovo, Woody! :-)
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lauraa
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martedì 1 maggio 2012
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da capire
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Woody ha scelto Roma per tornare davanti alla macchina da presa. Ha scelto l'Italia per uno dei suoi film più "grandi" e complessi. In To Rome with Love c'è tutto il suo cinema, unito al miglior cast possibile: l'attore americano cinquantenne più carismatico (Baldwin), i due migliori attori americani giovani del momento (Page e Eisemberg), l'attrice più alleniana che esista (Judy Davis) e l'attrice spagnola più brava del mondo (Cruz). Oltre a questo aggiungici uno dei più grandi, amati o meno, comici italiani, e un buon cast di attori nostrani ben diretti. E non è finita, aggiungici... Woody Allen in persona. Mettici pure la storia del cinema italiano filtrata dai suoi occhi e da quelli di uno dei più grandi direttori di fotografia europei, e viene fuori To Rome with Love.
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Woody ha scelto Roma per tornare davanti alla macchina da presa. Ha scelto l'Italia per uno dei suoi film più "grandi" e complessi. In To Rome with Love c'è tutto il suo cinema, unito al miglior cast possibile: l'attore americano cinquantenne più carismatico (Baldwin), i due migliori attori americani giovani del momento (Page e Eisemberg), l'attrice più alleniana che esista (Judy Davis) e l'attrice spagnola più brava del mondo (Cruz). Oltre a questo aggiungici uno dei più grandi, amati o meno, comici italiani, e un buon cast di attori nostrani ben diretti. E non è finita, aggiungici... Woody Allen in persona. Mettici pure la storia del cinema italiano filtrata dai suoi occhi e da quelli di uno dei più grandi direttori di fotografia europei, e viene fuori To Rome with Love. Un film che o si ama o si odia, a seconda se si ama e capisce davvero o meno il suo geniale autore.
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lauraa
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martedì 1 maggio 2012
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woody parla italiano
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Woody ha scelto Roma per tornare davanti alla macchina da presa. Ha scelto l'Italia per uno dei suoi film più "grandi" e complessi. In To Rome with Love c'è tutto il suo cinema, unito al miglior cast possibile: l'attore americano cinquantenne più carismatico (Baldwin), i due migliori attori americani giovani del momento (Page e Eisemberg), l'attrice più alleniana che esista (Judy Davis) e l'attrice spagnola più brava del mondo (Cruz). Oltre a questo aggiungici uno dei più grandi, amati o meno, comici italiani, e un buon cast di attori nostrani ben diretti. E non è finita, aggiungici... Woody Allen in persona. Mettici pure la storia del cinema italiano filtrata dai suoi occhi e da quelli di uno dei più grandi direttori di fotografia europei, e viene fuori To Rome with Love.
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Woody ha scelto Roma per tornare davanti alla macchina da presa. Ha scelto l'Italia per uno dei suoi film più "grandi" e complessi. In To Rome with Love c'è tutto il suo cinema, unito al miglior cast possibile: l'attore americano cinquantenne più carismatico (Baldwin), i due migliori attori americani giovani del momento (Page e Eisemberg), l'attrice più alleniana che esista (Judy Davis) e l'attrice spagnola più brava del mondo (Cruz). Oltre a questo aggiungici uno dei più grandi, amati o meno, comici italiani, e un buon cast di attori nostrani ben diretti. E non è finita, aggiungici... Woody Allen in persona. Mettici pure la storia del cinema italiano filtrata dai suoi occhi e da quelli di uno dei più grandi direttori di fotografia europei, e viene fuori To Rome with Love. Un film che o si ama o si odia, a seconda se si ama e capisce davvero o meno il suo geniale autore.
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giovolo
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martedì 1 maggio 2012
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il bacio al prosciutto
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Trovo il film di Allen un'offesa alla nazione. Da quell'insulso vigile iniziale a quel tizio che alla fine spalanca le finestre e quasi ci minaccia di poter raccontare altre banalità, più di quante non ne siano già state sciorinate, tutto è troppo brutto e volgare per non pensare che sia solo frutto dell'incapacità del regista. Occorre uno studio meticoloso per farcire il nulla di altra vuotaggine unendola alla ridondanza dei marchi pubblicitari -memorabile la scena in cui con il pretesto di un bacio sul divano sbuca dalla borsina della spesa una confezione di prosciutto Beretta. Mi sono sentita aggredita dal concentrato di bruttezza tanto che se venisse organizzata una class-action chiederei anche un rimborso del biglietto.
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Trovo il film di Allen un'offesa alla nazione. Da quell'insulso vigile iniziale a quel tizio che alla fine spalanca le finestre e quasi ci minaccia di poter raccontare altre banalità, più di quante non ne siano già state sciorinate, tutto è troppo brutto e volgare per non pensare che sia solo frutto dell'incapacità del regista. Occorre uno studio meticoloso per farcire il nulla di altra vuotaggine unendola alla ridondanza dei marchi pubblicitari -memorabile la scena in cui con il pretesto di un bacio sul divano sbuca dalla borsina della spesa una confezione di prosciutto Beretta. Mi sono sentita aggredita dal concentrato di bruttezza tanto che se venisse organizzata una class-action chiederei anche un rimborso del biglietto. E che vergogna i nostri "furono famosi" che pur di esserci sono stati disposti a fare da comparse in spezzoni dove li si vede anche solo di profilo. Dico a te Giuliano Gemma: avevi davvero bisogno di starci? Ornella, non hai notato che eri davvero inutile pure tu? Benigni mi ha lasciato senza parole, sta procedendo per errori ed errori lasciando solo un cattivo ricordo di sé e il rimpianto per ciò che potrebbe essere e non è. Signori miei, era meglio non partecipare, il vostro narcisismo vi ha dato gravemente al cervello.
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[+] cacchio, pure il prosciutto!!!
(di derriev)
[ - ] cacchio, pure il prosciutto!!!
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maxaquila
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martedì 1 maggio 2012
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woody woody, quel minus habens sei proprio tu
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Non è amore per l'Italia quello che esprime Allen in questo film, non per questa Italia, ma per quella che continua ad evocare con maliziosi doppiosensi tra ciò che Roma fu e quello che oggi è... un omaggio al traffico di un Johnny Stecchino che viene a interpretare il peggio di se e alle costumiste di Rossellini e De Sica di un periodo che richiamare indietro non ci aiuterà a mandar via quello che questo Paese è diventato oggi, dopo quindici anni di barzellette ad interim di gusto piccanteretrò.
Non è dignitosa la resa di Allen rispetto il tema proposto, più simile ad un film ad episodi da Nuovi Mostri che al tributo che a sentir lui ci ha voluto dedicare.
Un Italia pregna di sciovinismo, gallismo, arrivismo, paparazzi e vacuo passeggiare per la scalinata di Piazza di Spagna.
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Non è amore per l'Italia quello che esprime Allen in questo film, non per questa Italia, ma per quella che continua ad evocare con maliziosi doppiosensi tra ciò che Roma fu e quello che oggi è... un omaggio al traffico di un Johnny Stecchino che viene a interpretare il peggio di se e alle costumiste di Rossellini e De Sica di un periodo che richiamare indietro non ci aiuterà a mandar via quello che questo Paese è diventato oggi, dopo quindici anni di barzellette ad interim di gusto piccanteretrò.
Non è dignitosa la resa di Allen rispetto il tema proposto, più simile ad un film ad episodi da Nuovi Mostri che al tributo che a sentir lui ci ha voluto dedicare.
Un Italia pregna di sciovinismo, gallismo, arrivismo, paparazzi e vacuo passeggiare per la scalinata di Piazza di Spagna....come se questo non lo facessero proprio quelli come lui che vengono solo a guardare e mai ad osservare.
Insomma, Woody... non me la aspettavo proprio da te tutta questa stanchezza...
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