To Rome With Love

Dunque...allora...io conoscevo una ragazza cinese di Hong Kong, una che faceva la rappresentante di mobili e che lavorava come solo i cinesi lavorano, quindi senza il tempo di leggere, di vedere film, di respirare, di dormire etc etc
Per un certo periodo mi capitava di andare ad Hong Kong, le telefonavo prima e lei organizzava o la seratina o la gita insieme. Povera ciccia, aveva dei gusti come ce li può avere una ragazza carina e intelligente che però vive in Cina ossia lavora come una schiava e non ha tempo per niente, solo per bere una birra la sera e farsi una trombata il venerdì. Insomma una di queste volte la chiamo e lei mi dice che ha organizzato una gita carinissima; mi fa quasi tenerezza a dirlo, mi ha portato in una certa cittadina dove avevano fatto l' Europa in miniatura e c' erano la mini Tour Eiffel, la mini torre di Pisa, il mini Colosseo, il mini Big Ben etc etc Una tristezza che non ti vi dico con tutte le famiglie cinesi che facevano le foto con i bambini, pronti a diventare anche loro dei futuri cinesini schiavi di classe subalterna. [+]

Dunque...allora...io conoscevo una ragazza cinese di Hong Kong, una che faceva la rappresentante di mobili e che lavorava come solo i cinesi lavorano, quindi senza il tempo di leggere, di vedere film, di respirare, di dormire etc etc
Per un certo periodo mi capitava di andare ad Hong Kong, le telefonavo prima e lei organizzava o la seratina o la gita insieme. Povera ciccia, aveva dei gusti come ce li può avere una ragazza carina e intelligente che però vive in Cina ossia lavora come una schiava e non ha tempo per niente, solo per bere una birra la sera e farsi una trombata il venerdì. Insomma una di queste volte la chiamo e lei mi dice che ha organizzato una gita carinissima; mi fa quasi tenerezza a dirlo, mi ha portato in una certa cittadina dove avevano fatto l' Europa in miniatura e c' erano la mini Tour Eiffel, la mini torre di Pisa, il mini Colosseo, il mini Big Ben etc etc Una tristezza che non ti vi dico con tutte le famiglie cinesi che facevano le foto con i bambini, pronti a diventare anche loro dei futuri cinesini schiavi di classe subalterna. Ecco, Midnight in Paris è proprio la stessa cosa; quell' essere di W.A., ormai senza idee almeno da decenni, si accatta senza vergogna un pubblico di piccoli borghesini che lui, Woody Allen, dimostra di disprezzare, facendogli vedere la miniatura imitazione di Hemingway, Picasso, Dalì. Toulouse Lautrec e via dicendo. La sostanza non c' è, il messaggio è addirittura crudele ossia non c' è possibile comunicazione fra i nostri mondi interiori e dobbiamo rinunciarvi senza pietà accontentandoci di un modesto "uovo oggi" e Woody si è fatto un po' di soldi alla faccia dei fessi che non si accorgono di come lui non abbia più voglia di dire niente dato che non ha mai avuto niente da dire se non la pretesa di essere adorato da un pubblico non molto sveglio.  [-]

Brava, mi hai risposto sul merito senza insulti ad personam, devo dire che non me lo aspettavo. La tua opinione è rispettabilissima ma se permetti io la penso molto diversamente: non sono minimamente un moralista ma ho letto con attenzione moltissimi articoli sulla vicenda di Allen con i suoi bambini e se permetti, nonostante la mia elasticità in fatto di regole morali, ho un limite e sono i bambini piccoli. Mi sono fatto un' idea che non è molto lusinghiera per Allen e questa idea va a confermare la sensazione che ho sempre provato guardando i suoi film, a cominciare dai primissimi come il Dittatore di Bananas, impregnato di un sarcastico disimpegno e menefreghismo politico che a me da profondo fastidio. [+]

Brava, mi hai risposto sul merito senza insulti ad personam, devo dire che non me lo aspettavo. La tua opinione è rispettabilissima ma se permetti io la penso molto diversamente: non sono minimamente un moralista ma ho letto con attenzione moltissimi articoli sulla vicenda di Allen con i suoi bambini e se permetti, nonostante la mia elasticità in fatto di regole morali, ho un limite e sono i bambini piccoli. Mi sono fatto un' idea che non è molto lusinghiera per Allen e questa idea va a confermare la sensazione che ho sempre provato guardando i suoi film, a cominciare dai primissimi come il Dittatore di Bananas, impregnato di un sarcastico disimpegno e menefreghismo politico che a me da profondo fastidio. A te no e quindi fai bene ad andartelo a vedere e ad apprezzarlo; io lo trovo uno stronzétto menefreghista, incompleto come regista (se paragono il suo film con ROMA di Fellini il giudizio non è lusinghiero per il tuo idolo) e orribilmente autoindulgente. E non è semplice questione di "scetticismo" perché il film più scettico, anzi tragicamente nichilista che sia mai stato girato, ossia No Country for Old Men, è uno dei miei preferiti in assoluto. Metto una stellina singola per spirito di giustizia. [-]

lascia stare CERTI utenti....loro "boicottano" allen perchè sono troppo infarciti di vanzina e co. per dire che film come manhattan e ombre e nebbia sono "incompleti" deve essere la loro cultura cinematografica incompleta....piena di cinepanettoni ecc. e visto che loro boicottano in sfavore di allen mi divertirò un pò anch'io a boicottare....IN SUO FAVORE.


PS:a certi utenti....non vi lamentavate sul fatto che allen fà un film al anno quando avete visto midnight in paris,suo ennesimo capolavoro.Questo era un film di SOTTILE intelligenza e RAFFINATE metafore.....cose troppo culturali per CINEPANETTONARI!!!!

Questo film, divertente e persino geniale sotto molti aspetti, non può prendersi le colpe dei difetti dell'Italia. La colpa è nostra se appariamo così e non sarà certo un film a cambiare l'opinione che hanno all'estero di noi, anzi, la situazione culturale italiana attuale è molto peggiore di quanto appaia in quest'opera, che è leggera e mai offensiva. Dovremmo limitiamoci a gustarcela senza pensare se facciamo o no bella figura. Però dato che in questo caso si tratta di un non italiano che ci racconta (non "giudica", attenzione), allora la prendiamo sul personale. Diciamo pure che il parere dei "forestieri" non ci è tanto simpatico. [+]

Questo film, divertente e persino geniale sotto molti aspetti, non può prendersi le colpe dei difetti dell'Italia. La colpa è nostra se appariamo così e non sarà certo un film a cambiare l'opinione che hanno all'estero di noi, anzi, la situazione culturale italiana attuale è molto peggiore di quanto appaia in quest'opera, che è leggera e mai offensiva. Dovremmo limitiamoci a gustarcela senza pensare se facciamo o no bella figura. Però dato che in questo caso si tratta di un non italiano che ci racconta (non "giudica", attenzione), allora la prendiamo sul personale. Diciamo pure che il parere dei "forestieri" non ci è tanto simpatico. Non siamo forse noi quelli che con il doppiaggio non vogliamo che si parli altra lingua se non la nostra, anche nei film stranieri [-]

Woody ha scelto Roma per tornare davanti alla macchina da presa. Ha scelto l'Italia per uno dei suoi film più "grandi" e complessi. In To Rome with Love c'è tutto il suo cinema, unito al miglior cast possibile: l'attore americano cinquantenne più carismatico (Baldwin), i due migliori attori americani giovani del momento (Page e Eisemberg), l'attrice più alleniana che esista (Judy Davis) e l'attrice spagnola più brava del mondo (Cruz). Oltre a questo aggiungici uno dei più grandi, amati o meno, comici italiani, e un buon cast di attori nostrani ben diretti. E non è finita, aggiungici... Woody Allen in persona. Mettici pure la storia del cinema italiano filtrata dai suoi occhi e da quelli di uno dei più grandi direttori di fotografia europei, e viene fuori To Rome with Love. [+]

Woody ha scelto Roma per tornare davanti alla macchina da presa. Ha scelto l'Italia per uno dei suoi film più "grandi" e complessi. In To Rome with Love c'è tutto il suo cinema, unito al miglior cast possibile: l'attore americano cinquantenne più carismatico (Baldwin), i due migliori attori americani giovani del momento (Page e Eisemberg), l'attrice più alleniana che esista (Judy Davis) e l'attrice spagnola più brava del mondo (Cruz). Oltre a questo aggiungici uno dei più grandi, amati o meno, comici italiani, e un buon cast di attori nostrani ben diretti. E non è finita, aggiungici... Woody Allen in persona. Mettici pure la storia del cinema italiano filtrata dai suoi occhi e da quelli di uno dei più grandi direttori di fotografia europei, e viene fuori To Rome with Love. Un film che o si ama o si odia, a seconda se si ama e capisce davvero o meno il suo geniale autore. [-]

Il problema dei microfoni che entrano nell'inquadratura non è dovuto ad un errore di ripresa ma ad un errore di proiezione nella sala in cui l'avete visto. Se il mascherino è posizionato male si vedono i microfoni. Per questo è importante scegliere una buona sala dove vederlo

L'unco aggettivo adatto a questo film è che è solamente una "cagata" ma l'ideale sarebbe dire una M....A
i critici che hanno espresso un giudizio postivo, sicuramente andrebbero licenziati perchè bisogna essere fatti per dire che è un bel film, un cast che non centra nulla e allen, una vera pena, già non è un bravo attore e registra e con questa performance, ha dimostrato di essere solamente un mediocre, una vera pena, film disgustoso e ridicolo, uno schifo assoluto

Un film deprimente,stupido,ridicolo,disgustoso,una vergogna, è servito solo a far fare una vacanza ad attori ormai in declino. un Allen squallido come il film, uno schifo assoluto con un cast che non centra nulla e sicuramente i vari attori dopo questo film, subiranno un danno alla loro carriera. non so come i critici possano dare dei giudizi positivi, andrebbero subito licenziati in tronco, bisogna essere dei matti per essere gentile, per apprezzare questa porcheria per non dire m...a di film, perchè è l'aggettivo più corretto secondo me. già allen non è un granchè come regista e attore, in questo film,ha dimostrato quanto è mediocre e ridicolo.

Ultrapubblicizzato e seguito praticamente fin dal primo ciak, quest'ultimo film di Allen, è sempre rivolto al suo ormai ampio pubblico. Nonostante sia ambientato e girato nel bel paese, tornano tutti gli ingredienti tipici del suo stile. Il suo personaggio ,ad esempio, è il solito paranoico sempre pronto alle battute taglienti. Ma insieme a pochi altri personaggi, quello del regista, garantisce le risate. Il cast in generale funziona, ma nessuno spicca, neppure Benigni l'ho trovato eccellente. La trama a tratti è convenzionale, ma riserva comunque qualche sorpresa. Nella sceneggiatura ci sono trovate interessanti, ma in certi punti ci si perde un pò, per incongruenze temporali. Poi non si comprende bene l'esperimento di metacinema non portato a termine: sin dalle prime scene compare fastidiosamente il microfono e dapprima si pensa ad un errore grossolano. [+]

Ultrapubblicizzato e seguito praticamente fin dal primo ciak, quest'ultimo film di Allen, è sempre rivolto al suo ormai ampio pubblico. Nonostante sia ambientato e girato nel bel paese, tornano tutti gli ingredienti tipici del suo stile. Il suo personaggio ,ad esempio, è il solito paranoico sempre pronto alle battute taglienti. Ma insieme a pochi altri personaggi, quello del regista, garantisce le risate. Il cast in generale funziona, ma nessuno spicca, neppure Benigni l'ho trovato eccellente. La trama a tratti è convenzionale, ma riserva comunque qualche sorpresa. Nella sceneggiatura ci sono trovate interessanti, ma in certi punti ci si perde un pò, per incongruenze temporali. Poi non si comprende bene l'esperimento di metacinema non portato a termine: sin dalle prime scene compare fastidiosamente il microfono e dapprima si pensa ad un errore grossolano. Ma dopo si capisce che non può essere sfuggito un errore del genere sia alla regia che al montaggio e allora si comincia a pensare ad un intervento voluto di metacinema. Ma ci si aspetterebbe dunque che nel finale venga svelato ad esempio che tutto sia un film dentro un altro film...invece non succede. Per questo lascia un pò perplessi... [-]

Dopo il delizioso Midnight in Paris il cinema di Woody Allen approda nella Città Eterna, dove il regista, ahimè, smarrisce un pò della sua genialità tra i vicoli e i monumenti di Roma. To Rome with love non è un film da buttare, come si è letto da qualche parte, ma è comunque un mezzo passo falso per il buon Woody. Quattro storie, tanti volti noti, poche trovate originali (eccezion fatta per la doccia...), una comicità in generale che sa di "già visto". Dei quattro episodi, il migliore è senza dubbio quello che lo stesso Allen come protagonista, il quale spara un paio delle sue battute memorabili e diverte nel vero senso della parola lo spettatore. [+]

Dopo il delizioso Midnight in Paris il cinema di Woody Allen approda nella Città Eterna, dove il regista, ahimè, smarrisce un pò della sua genialità tra i vicoli e i monumenti di Roma. To Rome with love non è un film da buttare, come si è letto da qualche parte, ma è comunque un mezzo passo falso per il buon Woody. Quattro storie, tanti volti noti, poche trovate originali (eccezion fatta per la doccia...), una comicità in generale che sa di "già visto". Dei quattro episodi, il migliore è senza dubbio quello che lo stesso Allen come protagonista, il quale spara un paio delle sue battute memorabili e diverte nel vero senso della parola lo spettatore. Il Baldwin-fantasma alle prese con le indecisoni ormonali di Jesse Eisenberg tende ad annoiare, così come diventa subito ripetitivo il famoso per caso Benigni, stregato da Woody Allen a tal punto da rimanere in mutande per lui. Penelope Cruza fa bella mostra di se, Albanese è simpatico in un ruolo decisamente poco adatto alle sue caratteristiche e Scamarcio in quei pochi minuti a sua disposizione dimostra di non essere solo bello ma anche bravo. Un film molto leggero, non particolarmente brillante, a volte quasi retorico. Sicuramente il meno riuscito di Allen. Incompiuto. [-]