To Rome With Love

dopo due giorni dalla visione del film più ci ripenso e più giudico quest'ultima fatica di allen un insulto all'italia. di tutta la popolazione di roma si salvano solo ... gli americani in visita??? ma andiamo, c'è da vergognarsi, benigni e albanese non avrebbe dovuto partecipare a questo orrido cinepanettone ad uso e consumo del pubblico statunitense.
secondo il grande maestro newyorkese una volta c'era l'antica roma e allora sì, che c'era cultura e grandezza, mentre nel 2012 no, i romani (o meglio, gli italiani) sono ridotti a personaggi da pochi centesimi, incapaci di slancio e spessore artistico, al massimo bravi a cantare ma solo al cesso. [+]

dopo due giorni dalla visione del film più ci ripenso e più giudico quest'ultima fatica di allen un insulto all'italia. di tutta la popolazione di roma si salvano solo ... gli americani in visita??? ma andiamo, c'è da vergognarsi, benigni e albanese non avrebbe dovuto partecipare a questo orrido cinepanettone ad uso e consumo del pubblico statunitense.
secondo il grande maestro newyorkese una volta c'era l'antica roma e allora sì, che c'era cultura e grandezza, mentre nel 2012 no, i romani (o meglio, gli italiani) sono ridotti a personaggi da pochi centesimi, incapaci di slancio e spessore artistico, al massimo bravi a cantare ma solo al cesso.
meno male che nel film è atterrato lui, che facendo finta di essere un minus habens ci giudica tutti dei guittacci e nel contempo cerca di bilanciare lo squallido spettacolo offerto dai suoi mediocri protagonisti d'oltreoceano trapiantati in italia (chissà, sarà l'aria inquinata di roma che li deteriora ...) con conflitti interiori di infimo spessore, oltre che triti e ritriti. non si 
anche dal lato registico inoltre questo film è debole: gli attori recitano tutti allo stesso modo. e poi è ora di finirla con queste commediole tutte basate sulle corna, per favore non se ne può più [-]

Trovo questo film imbarazzante. Un'accozzaglia superficiale, approssimata e sconnessa di storie. Francamente prima di andare a vedere questo film occorre settare le proprie aspettative molto al ribasso.

sarà pure tutto vero quello che sentenziano i critici ben informati ma io mi sono divertita molto,lo stesso ogni tanto ho pure diritto a un 'cinepanettone' e questo ha almeno ha una certa dose di intelligenza, non elargisce volgarità gratuite e mantiene un ottimo ritmo. Che poi sia considerato il peggior film di Woody Allen mi interessa relativamente, vuol dire che mi gusterò di più gli altri. Speriamo!

Brutta cosa il tramonto specialmente quando si è vissuto di tante albe. Raramente, anzi un paio di volte mi sono alzato ed uscito dalla sala. Lo stavo facendo con questa opera di uno che è stato considerato tra i grandi del cinema. Forse l'unica cosa divertente è quando fa autoironia sul suo pensionamento. Anche Roma non rende merito alle cartoline che si trovana dai tabaccai.

Film m geniale e divertente,ben intrerpretato sia dagli attori italiani che estrei.Insomma un bel film da vedere!

Episodi slegati, alcune trovate carine che però non partono mai, recitazione rigida e poco naturale, nelle scene di Antonio Albanese in interno si é vista 4-5 volte la "giraffa" sul lato sup. del quadro (!!!!!!!). Se fosse stato in DVD a casa l'avrei chiuso dopo 15-20' .....

Il film si apre con il "pizzardone" di piazza venezia che introduce a questo affresco dei più ovvi stereotipi della romanità e soprattutto dell'italianità, per di più con l'accompagnamento musicale del solito evergreen di domenico modugno, nonché di fisarmoniche e mandolini a go go. oltretutto i personaggi di questo film sono scialbi e di maniera, roma è fotografata come in una delle miliardi di cartoline in vendita dai tabaccai, la storia non esiste, le battute sono sempre le stesse da decenni, l'unica trovata divertente del film del tenore che canta sotto la doccia è una specie di parodia di Bravissimo con il grande Albertone. Allen ormai dovrebbe dedicarsi a produrre nuovi giovani di talento ed ad abbandonare il set sia dietro che davanti alla macchina da presa, duole dirlo ma la vecchiaia gli impedisce oramai di ritrovare gli slanci e i fasti di un tempo. [+]

Il film si apre con il "pizzardone" di piazza venezia che introduce a questo affresco dei più ovvi stereotipi della romanità e soprattutto dell'italianità, per di più con l'accompagnamento musicale del solito evergreen di domenico modugno, nonché di fisarmoniche e mandolini a go go. oltretutto i personaggi di questo film sono scialbi e di maniera, roma è fotografata come in una delle miliardi di cartoline in vendita dai tabaccai, la storia non esiste, le battute sono sempre le stesse da decenni, l'unica trovata divertente del film del tenore che canta sotto la doccia è una specie di parodia di Bravissimo con il grande Albertone. Allen ormai dovrebbe dedicarsi a produrre nuovi giovani di talento ed ad abbandonare il set sia dietro che davanti alla macchina da presa, duole dirlo ma la vecchiaia gli impedisce oramai di ritrovare gli slanci e i fasti di un tempo. Meno male almeno che questo film era compreso nell'offerta del Grande Cinema 3 e non ho pagato il prezzo del biglietto, in caso contrario avrei rivoluto gli euro indietro. [-]

Nel film non si vede nessun mandolino. Sono gli spettatori che vogliono vedercelo a tutti i costi.

E' sempre questo il problema dei film di Woody, quando esci dalla sala o sei più leggero  nell'anima o nel portafoglio.
O hai assistito ad un film che ti ha fatto vivere nella poesia ed esci dalla sala con la mente ovattata
oppure hai in bocca un sapore d'amaro per i soldi spesi male ed un film che tutto sommato avresti creduto diverso.
Sicuramente migliore. 
Questo film appartiene alla seconda genìa. 
Dopo NY, Venezia, Paris, Rome voleva essere lo sfondo  per raccontare le frenesie della nostra società,
soprattutto in questi tempi dove "ognuno sarà famoso per quindici minuti ", no?
E magari raccontare un popolo quale quello italiano con i suoi tic, le sue manie. [+]

E' sempre questo il problema dei film di Woody, quando esci dalla sala o sei più leggero  nell'anima o nel portafoglio.
O hai assistito ad un film che ti ha fatto vivere nella poesia ed esci dalla sala con la mente ovattata
oppure hai in bocca un sapore d'amaro per i soldi spesi male ed un film che tutto sommato avresti creduto diverso.
Sicuramente migliore. 
Questo film appartiene alla seconda genìa. 
Dopo NY, Venezia, Paris, Rome voleva essere lo sfondo  per raccontare le frenesie della nostra società,
soprattutto in questi tempi dove "ognuno sarà famoso per quindici minuti ", no?
E magari raccontare un popolo quale quello italiano con i suoi tic, le sue manie.
Già l'incipit del film è pieno di luoghi comuni:  "volare" di Modugno come sottofondo ed il traffico di Roma.
Con un vigile Cicerone che  introduce il film. Bah, mancavano  spaghetti, pizza e Mandolino.
Ma voi l'avete mai sentito o visto un italiano che suona il mandolino? Forse solo il Capitano Corelli. 
Si intrecceranno storie varie che vorrebbero descrivere i mali della nostra società, dove alla fin fine 
sembra che il messaggio sia: vivi la tua vita e fregatene.
Lo studente che tradisce la propria fidanzata nonostante gli avvertimenti del grillo/coscienza,
lo sconosciuto che sale agli onori della cronaca senza alcun motivo apparente per poi scoprire la morale 
che se nella vita si può essere o il signor nessuso o il signor qualcuno è meglio essere qualcuno, anche a discapito di chi ci ama.
La coppietta che nel tradimento reciproco ha il motivo di crescita personale e di coppia. 
Infine un impresario funebre che, capace nel canto lirico, si fa affascinare dal mondo dello spettacolo.
D'altronde per gli stranieri il nostro parlare è molto vicino al canto e quindi è naturale l'accostamento.
L'improbabile impresario Woody regala qualche momento ilare.
Si è visto solo un gran geticolare nelle mani (un pantomima in cui se una persona mi parlasse in quella maniera gli chiederei di farsi rinchiudere in una camicia di forza).
Tempo lungo e stantìo. Poteva essere detto il tutto in minor tempo. Si attende il "the end" con sofferenza,
laddove in Paris ce lo si ritrova quando ancora si sta assaporando il tutto.
Infine, chiamare un cast italiano di quella portata sà molto di botteghino. 
è  vero che quando ti chiama uno come Woody non è che stai lì a sottilizzare...ma vedere  Benigni interpretare la parte del signor sconosciuto,
 Ornella Muti in quindici secondi d'apparizione e poi ancora Antonio Albanese  in un improbabile ruolo di seduttore, fanno alzare le ciglia, storcere il muso 
ed emettere uno smorto : MAH !

[-]

Molto delusa, mi aspettavo molto meglio. Invece il film di Allen è assolutamente insulso. Non sa di niente. La sceneggiatura non è un granchè. E' inutile che ci siano richiami a fellini, de sica ecc. se poi tutto il resto è mediocre. L'unico che si salva è Benigni. E la fotografia. Per il resto, non sprecate i soldi.
(Per farvi capire: Midnight in Paris è mooooolto meglio! Se volete vedere un film di Allen recente, optate per quello.)