zoom e controzoom
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lunedì 7 maggio 2012
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difficile accettare che sia di woody
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Immediata è la sensazione che qualche cosa non funziona. Poi si riesce a codificare il primo dei diversi elementi che non corrispondono all’altezza qualitativa di un conosciuto Allen. E’ il sonoro il primo elemento che appare dissonante, come fosse scollato dal film e questa particolarità è permanente anche se appare minore. Difetto del doppiaggio ? Certo non aiuta ad entrare con disinvoltura nel racconto.
La scelta degli interpreti sembra per presa visione di un copione a capitoli separati dal cartonato: ognuno con la sua storia. Sono attori e non che forzosamente incarnano il personaggio, non tanto per la recitazione, ma perché fisicamente ne sono lontani come atteggiamenti propri e recitati.
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Immediata è la sensazione che qualche cosa non funziona. Poi si riesce a codificare il primo dei diversi elementi che non corrispondono all’altezza qualitativa di un conosciuto Allen. E’ il sonoro il primo elemento che appare dissonante, come fosse scollato dal film e questa particolarità è permanente anche se appare minore. Difetto del doppiaggio ? Certo non aiuta ad entrare con disinvoltura nel racconto.
La scelta degli interpreti sembra per presa visione di un copione a capitoli separati dal cartonato: ognuno con la sua storia. Sono attori e non che forzosamente incarnano il personaggio, non tanto per la recitazione, ma perché fisicamente ne sono lontani come atteggiamenti propri e recitati.
Lo stesso si può dire per la scelta di Roma come location di riferimento : scenario che ha poco a che contribuire alla costruzione della storia e quando ne diventa partecipe è nello sdolcinato stralcio del tradimento nella storia amorosa tra Jack e Sally: scenario di lampi e tuoni che sarebbe più efficace se raccontato dalla voce di Allen che nella scenografia realizzata e decisamente banalizzata.
Il famoso architetto americano John, appare come reale, scompare come fantasma, ma ci potrebbe stare se avesse un copione da seguire che in qualche modo lo collegasse all’ironia alla strampalatezza woodiana, ma il suo faccione cortisonico più che imbambolato, non è nemmeno adatto e come non lo è quel corpo pesante che si alterna nelle scene senza collegamento alcuno, ma non per questo non comparato, agli isterici movimenti dello scattante Woody, pone la domanda sul perchè di quella scelta.
Una storia di una coppia con tradimento, una storia di un’innamoramento tra un’americana e un italiano, una storia di un’improvviso successo. E ancora una storia di una coppia sprovveduta ma maliziosamente coinvolta senza quel pizzico di sano pruderie, e di un' ingenuità come ormai non se ne trovano nemmeno nei paesi più isolati della terra.
Si cerca un percorso senza trovare altro che un debolissimo filo conduttore che non è sufficiente a dare solidità allo spezzattamento del racconto che procede per tratti paralleli ignorando le elissi temporali più logiche.
Nei film di Allen anche le situazioni più sconnesse appaiono logiche perché inserite in un contesto stilistico riconoscibile e pertanto codificabile, ma in questo film la paccottiglia narrativa è prevalente sulle poche scene apprezzabili. Buona l’idea creata per Benigni e Benigni la regge bene interpretandola con disinvoltura in un surrealmente reale oggi. Qui più che la morale è la constatazione di come stanno le cose e viene fatto in modo fluido per cui anche le assurdità assumono quel valore di filmica realtà.
Pur cucito su misura l’episodio che riguarda Woody, anche se fa parte della storia n° 2, stilisticamente non ha nulla a che fare con il resto del film e dà l'impressione di percorrere una sua personale strada per trovare un riscatto tra nani e ballerine che in un qualche modo l'hanno ingurgitato, ma che ora trova modo di ridicolizzare seppur con un'impossibile doccia in palcoscenico.
Un film che perde molto in dignità sia stilistica complessiva che interpretativa da parte dei personaggi secondari tutti molto poco partecipi del loro ruolo se non come comparse. Pollice verso con dispiacere per un Allen che pare sia stato presente, ma occupandosi molto poco del risultato di questo film.
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alexn
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domenica 6 maggio 2012
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pessimo e negativo
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film più che mediocre, mi chiedo come sia possibile che certi affermati attori facciano un film di questo tipo, osceno e che al posto di farti ridere ti fà incazzare per come vengonopassati gli italiani!!!
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antonio canzoniere
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domenica 6 maggio 2012
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allen discusso
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Con episodi boccacceschi che sanno di Boccaccio '70 accademico, Allen si getta tra le braccia della Città Eterna lasciando qualche amarezza di fondo. Cominciando dall'episodio dei provinciali che si perdono: fiacco, spento, con niente di felliniano e con attori sinceramente deplorevoli fatta eccezione per la Cruz istrionica come sempre; passando agli altri notiamo ripetizioni a non finire che prendono spunto da Vicky Cristina Barcellona ecc...per non parlare del filone che segue la coppia Allen-Davis (eccellenti almeno loro due) dove vediamo una visione provinciale dell'Italia, che non sarebbe da Allen, che ne è un estimatore. Il doppiaggio poi, sinceramente osceno. Eppure le poche battute divertenti sono esilaranti, riservate a Benigni che è invece bravissimo a discapito del giudizio della critica imperante.
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Con episodi boccacceschi che sanno di Boccaccio '70 accademico, Allen si getta tra le braccia della Città Eterna lasciando qualche amarezza di fondo. Cominciando dall'episodio dei provinciali che si perdono: fiacco, spento, con niente di felliniano e con attori sinceramente deplorevoli fatta eccezione per la Cruz istrionica come sempre; passando agli altri notiamo ripetizioni a non finire che prendono spunto da Vicky Cristina Barcellona ecc...per non parlare del filone che segue la coppia Allen-Davis (eccellenti almeno loro due) dove vediamo una visione provinciale dell'Italia, che non sarebbe da Allen, che ne è un estimatore. Il doppiaggio poi, sinceramente osceno. Eppure le poche battute divertenti sono esilaranti, riservate a Benigni che è invece bravissimo a discapito del giudizio della critica imperante. Allen forse puntava alla metafora, al sottinteso, ma invece non fa che cadere involontariamente nell'accademismo hollywoodiano di basso livello alla stregua delle commedie di Ashton Kutcher e questo non lo aiuta, soprattutto col fatto che aveva realizzato un capolavoro come Midnight in Paris poco prima. Ma in fondo, una falla capita anche ai più grandi. Allen, certo, passerà avanti come sempre. Non c'è dubbio.
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valerie_vla
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sabato 5 maggio 2012
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sì lauraa hai ragione
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E' geniale la bellezza di Jesse Heisenberg ( quanti geni a disposizione per creare un essere così bello perchè è proprio bello anche se il film riesce anche a rendere orrendo pure lui)..quanto genio infuso in questo film che non vedi l'ora di uscire dalla sala....quanto allen sprecato nelle sue cose migliori ( vedi Barcellona che era un vero spasso)...quanta stupidità ci regala a noi che lo abbiamo accolto e circonfuso. Allen dovrebbe solo tornarsene da dove viene e ringraziarci di tanta profusione a dispetto del suo profondo disprezzo. Che schifo!
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valerie_vla
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sabato 5 maggio 2012
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embè lauraa
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E'inutile che cambi la frase di lancio e scrivi sempre le solite bullshits e che continui a votarti da sola. Questo film sucks ovvero fa schifo...se lo avesse firmato Vanzina manco lo degneresti ma siccome è Allen..tutto quello che evacua è oro. Ti assicuro che anche il Papa la fa...come tutti gli altri. Riposati, buon sonno. Roba da matti!
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laclo
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sabato 5 maggio 2012
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inaspettata noia
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Entrati al cinema con forti aspettative ci siamo ritrovati stupiti per la banalità delle storie proposte, i mormorii si sono diffusi in sala alla fine del primo tempo e nel secondo si sono confermati.
Unica scena simpatica che ha strappato una degna risata vede protagonista Riccardo Scamarcio che entra nella parte di un impacciato furfante nell'unica scena divertente e ben girata, una gag simpatica con equivoci e humor, che riusciamo a ricordare usciti dalla sala.
Roma è sempre affascinante ed è degna cornice di ogni film, gli scorci trovati suggestivi e interessanti, la romanità invece poteva essere approfondita meglio se di omaggio si voleva parlare.
Eravamo un gruppo di amici di cui alcuni appassionati di Allen regista e attore: siamo rimasti tutti perplessi!
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valerie_vla
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sabato 5 maggio 2012
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ho dimenticaro il voto
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..una stellina...anche troppo.
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valerie_vla
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sabato 5 maggio 2012
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no,no, è solo brutto..
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Ai limiti dell'incommentabile.Ma vorrei dire alla Signora Cerri e al suo commento paradossale..che è facile, facilissimo sputare sull'Italia e che lo sputo, come dice Lei di Allen, è uno sputo come tutti gli altri e non è la bava del baco da seta o il miele "sputato" dalle api.Vorrei anche dire alla Signora Lauraa che procede come un disco rotto: Lei è stata così ispirata dalla genialità di questo film e di questo autore da non entrare affatto nel merito del discorso così complesso a suo dire, variando perlomeno i suoi comments.Per cui Lei boicotta il forum per vendicarsi della critica che ha boicottato il film.Anche a me non piace la critica e tutta la deferenza con cui ha coperto Allen prima dell'uscita del film.
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Ai limiti dell'incommentabile.Ma vorrei dire alla Signora Cerri e al suo commento paradossale..che è facile, facilissimo sputare sull'Italia e che lo sputo, come dice Lei di Allen, è uno sputo come tutti gli altri e non è la bava del baco da seta o il miele "sputato" dalle api.Vorrei anche dire alla Signora Lauraa che procede come un disco rotto: Lei è stata così ispirata dalla genialità di questo film e di questo autore da non entrare affatto nel merito del discorso così complesso a suo dire, variando perlomeno i suoi comments.Per cui Lei boicotta il forum per vendicarsi della critica che ha boicottato il film.Anche a me non piace la critica e tutta la deferenza con cui ha coperto Allen prima dell'uscita del film...salvo poi ricredersi.Questo è davvero comico e molto, molto italiano!!
Per finire mi è capitato di trovare alcuni cinepattoni più divertenti e rilassanti di questo Obbrobrio autorale.La raffinatezza (anche se non mi ha fatto impazzire il film) riservata a Parigi e la CARICATURA IL PIU' BECERA POSSIBILE riservata all'Italia.What a shame!!
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marezia
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sabato 5 maggio 2012
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un film brutto che nonostante questo ha incassato,
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francesca romana, la tua analisi parte da un presupposto SBAGLIATO e cioè dall'idea che dentro questa pellicola ci sia l'Italia con i suoi vizi e con le sue irresistibili attrattive invece C'E' SOLO PUBBLICITA' CHE SI APPOGGIA AI MONUMENTI E CHE SI APPOGGIA ALLE FACCE CHIAMATE AD UN'OPERAZIONE CHE E' SOLO E SOLTANTO COMMERCIALE. Ma chi vuoi che creda a coppie così psicolabili o al pizzardone dell'incipit o al residente che uscendo sul balcone si offre di raccontare gli amori del mondo che si raccoglie sotto i suoi occhi, ma chi? Allen? Noi? Gli stranieri? NESSUNO! NESSUNO, perché NON ESISTONO. Questo film è ANCORA PIU' BRUTTO della solita commedia alla Vanzina perché non parte come una farsa grottesca come è nei film del filone citato ma parte come OMAGGIO, come TRIBUTO e quindi come un qualcosa di EVOCATIVO (come era evocativo <<Vacanze romane>>) e invece nei fatti INGANNA.
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francesca romana, la tua analisi parte da un presupposto SBAGLIATO e cioè dall'idea che dentro questa pellicola ci sia l'Italia con i suoi vizi e con le sue irresistibili attrattive invece C'E' SOLO PUBBLICITA' CHE SI APPOGGIA AI MONUMENTI E CHE SI APPOGGIA ALLE FACCE CHIAMATE AD UN'OPERAZIONE CHE E' SOLO E SOLTANTO COMMERCIALE. Ma chi vuoi che creda a coppie così psicolabili o al pizzardone dell'incipit o al residente che uscendo sul balcone si offre di raccontare gli amori del mondo che si raccoglie sotto i suoi occhi, ma chi? Allen? Noi? Gli stranieri? NESSUNO! NESSUNO, perché NON ESISTONO. Questo film è ANCORA PIU' BRUTTO della solita commedia alla Vanzina perché non parte come una farsa grottesca come è nei film del filone citato ma parte come OMAGGIO, come TRIBUTO e quindi come un qualcosa di EVOCATIVO (come era evocativo <<Vacanze romane>>) e invece nei fatti INGANNA. Non so quanto Allen sia stato LUCIDO quando si è occupato del copione e l'ha diretto; certo è che quello che ne è venuto fuori è OGGETTIVAMENTE UNA PORCHERIA. Qualcuno avrà anche riso ma solo perché ABITUATO ALLE PORCHERIE e quindi DEL TUTTO A SUO AGIO... Il resto, se permettete, NO!
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ruzzante
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sabato 5 maggio 2012
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le risate e l'amore: allen non tradisce
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Se volete trascorrere un paio d'ore in braccio al vecchio genio della risata intelligente, accomodatevi pure: Woody vi aspetta. Gli stererotipi sono chiaramente premeditati, come provato dalla scelta delle musiche in sottofondo, e le trovate più grossolane, come quelle dell'episodio sull'opera lirica, mi fanno pensare ad un Allen che si è divertito un mondo nel girare questo film e nel prendersi e pernderci anche un po' in giro. Ma quello che conta è, come sempre, la visione d'insieme, quello che ti resta nel palato quando esci dalla sala. Quello che è rimasto in bocca a me è l'amore di questo piccolo genio per la città eterna e per il suo sempre affezionato pubblico, al quale mi onoro di appartenere.
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