La Petite vendeuse de soleil è la seconda parte di una trilogia pensata da Djibril Diop Mambéty come una celebrazione della "piccola gente" presa nella morsa di un'economia globale che, per dirla con le sue parole, è "impazzita". Il film fu girato nell'ultimo anno di una lunga e debilitante malattia, con finanziamenti scarsi o nulli, e alla morte del regista, il 23 luglio 1998, si trovava ancora in sala di montaggio. Fu completato e inserito nel circuito distributivo dei film africani da un gruppo di fedeli collaboratori che comprendeva anche il fratello musicista, Wasis Diop e la produttrice Silvia Voser.