Rafal Wojaczek è il "poeta maledetto" polacco, sempre in lotta con la realtà e la poesia, parte indissolubile della sua esistenza. Il film tuttavia non si concentra sull'opera del poeta, ma è composto di scene, quadri, ricordi, gesti, parole che raccontano la leggenda dell'artista, morto suicida a soli 26 anni, sullo sfondo della realtà polacca degli anni Sessanta.