74ª edizione del Festival di Cannes, il programma dei 100 film genere drammatico. Cannes - 6/17 luglio 2021. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un racconto in tre atti di risonanze intime di una tragedia storica. Un film che comprime il tempo e lo spazio per sondare il futuro. Drammatico, Germania, Ungheria2021. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre generazioni si confrontano con l'eredità della Shoah, dalla nascita miracolosa di Éva in un campo di concentramento fino alla vita quotidiana del nipote Jonas e di sua madre nella Berlino di oggi. Espandi ▽
Piombati nell'inferno concentrazionario tre soldati polacchi provano a lavare l'impossibile. A turno gettano secchi d'acqua sul pavimento, insieme spazzano con vigore le pareti fino a rimuovere dall'intonaco ciocche di capelli intrecciati come un enigma. Poi un grido sorge da quel luogo sotterraneo dove la morte inghiottiva in massa. È il pianto vivo di Eva. Anni dopo, il trauma di quella bambina, sopravvissuta alla Shoah, passa come una maledizione a sua figlia, Lena, che ha un figlio adolescente e una vita senza pace, e poi al nipote, Jonas, che vive con la madre a Berlino e si innamora per scongiurare le aggressioni razziste di un nuovo secolo. Tre esistenze, la stessa famiglia marcata dalla Storia. Recensione ❯
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Gli utilimi giorni di una coppia innamorata, ormai colpita dall'età e dalla demenza. Espandi ▽
Un film quasi documentario sugli ultimi giorni di una coppia di anziani innamorati (Françoise Lebrun e Dario Argento) colpiti dall'età e dalla demenza. Immaginata e orchestrata dal creatore di Enter the Void, con allusioni di Jean Eustache e thriller gialli italiani, Recensione ❯
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Una donna cerca di riappropiarsi della propria vita a Seul. Espandi ▽
Un donna non ha mai vissuto in un appartamento in un grattacielo e si chiede come sua sorella possa vivere a quella altezza ogni giorno. Mentre si riabitua alla vita in Corea, cerca di mantenere un grave segreto, gestisce la vita un giorno alla volta con un senso di consapevolezza. intanto un certo regista, di qualche anno più giovane di lei, le ha chiesto di unirsi al suo progetto, e dopo un cortese rifiuto, si accordano per incontrarsi. Il centro di Seul è pieno di vicoli stretti che ospitano piccoli bar antichi, ed è lì che si incontrano. Mentre si ubriacano, piove e tuoni improvvisi. Recensione ❯
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Jeanne sta festeggiando il suo addio al nubilato in Romania, dove incontra Nino, con cui inizia un'estate appassionata e senza tempo. Espandi ▽
Il film d'esordio della giovane attrice. Girato in 16 giorni con i suoi risparmi e tutta la sua passione, co-scritto da Gimi-Nicolae Covaci, la sua giovane compagna rom, Mi iubita Mon amour racconta la storia dell'addio al nubilato in Romania di un'attrice che si innamora di un ragazzo della comunità zingara. Un "grido d'amore e di libertà", come lei descrive il film, ed è determinata a farlo sentire forte e chiaro. Recensione ❯
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Il ritratto della vita in frantumi di un attore. Espandi ▽
Michel è un cinquantatreenne che è uscito con fatica dalla dipendenza di eroina ed alcol e da quattro mesi è pulito. Ha un figlio adolescente e un altro di dieci mesi da una moglie da cui si è separato e che gli affida il piccolo pur dubitando della coerenza delle sue scelte. Suo padre poi è malato terminale e gli chiede aiuto per alleviare la sofferenza. Il poco più che trentenne Maxime Roy ha realizzato la sua opera prima mettendo in luce una maturità insolita sia sul piano professionale che su quello della partecipazione alle vicende umane di un personaggio considerevolmente distante da lui se non altro sul piano dell’età e delle esperienze di vita. Di percorsi di redenzione il cinema, nel corso della sua storia, ce ne ha mostrati tanti e questo si aggiunge posizionandosi nella parte alta della classifica di valore. Perché Michel vive il proprio tormento di compagno, di padre e di figlio con tutta la contraddittorietà necessaria, con il rischio di poter all’improvviso disperdere il patrimonio di autocontrollo faticosamente conquistato. Il suo bisogno di amare e di essere amato nonostante ciò che è e ciò che è stato si fa sguardi, gesti, emozioni. Recensione ❯
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Un thriller psicologico incentrato sul senso di colpa. Espandi ▽
Altra testimonianza del dinamismo del cinema in Cina, questo malinconico lungometraggio d'esordio che prende il titolo da una mitica canzone americana, resa celebre dalla versione registrata da Elvis Presley, che ascoltiamo più volte nel film. Un thriller psicologico poliziesco che sfrutta il labirinto della colpa, del perdono e della redenzione, esaltato in modo sublime in una tavolozza di colori che ricorda il mondo di Wong Kar-wai. Recensione ❯
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Un film che porta a credere all'incredibile, con una Noomi Rapace straordinaria per intensità e pathos. Drammatico, Islanda2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia aiuta una pecora a partorire. Si sentono da subito connessi all'esserino appena nato e lo portano in casa come fosse loro figlio. Espandi ▽
Maria e Ingvar sono una coppia di agricoltori e allevatori che vive in una fattoria isolata da qualunque altro insediamento e qualunque altra creatura umana. La loro vita è scandita dalle necessità del lavoro nei campi e della cura di un nutrito gregge di pecore. Tutto sembra procedere tranquillamente, ma fra Maria e Ingvar c'è troppo silenzio e intorno alla fattoria incombe una presenza oscura che visita il gregge incustodito. Un giorno i due coniugi aiutano una pecora a partorire un esserino del quale si innamorano a prima vista, e che iniziano ad accudire in casa propria, sottraendolo alla madre naturale. È l'inizio di una deriva che ha le sue radici in un vuoto che attraversa il passato della coppia, e che aprirà la porta alla tenerezza e al mistero. Recensione ❯
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Un vivido affresco familiare con un piccolo e indimenticabile protagonista. Drammatico, Francia2021. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il complicato rapporto tra fratelli nel quartiere popolare di Sète. Espandi ▽
Nour ha quattordici anni ed è l'ultimo di quattro fratelli, tutti più grandi di lui e dalle personalità focose, irascibili, mutevoli. I quattro sono abituati a fare famiglia tra loro, da quando il padre è morto e la madre è in coma. I fratelli più grandi si arrangiano tra vari lavoretti, e con l'inizio dell'estate anche Nour viene coinvolto per contribuire all'economia familiare e alla cura della madre malata. Ma un giorno incontra Sarah, un'insegnante di canto che lo coinvolge nel suo corso. Per Nour è l'occasione di scoprire una passione innata che gli viene dai genitori, e per aprirsi a un mondo diverso da quello in cui è cresciuto. Yohan Manca adatta per lo schermo del materiale teatrale, tradendo però la dimensione da palcoscenico e privilegiando invece le riprese in esterna, curiose e sempre in movimento come ben si addice all'estate delle "grandes vacances" che sta per iniziare. Pur nelle sue linee narrative convenzionali, con le tensioni tra i fratelli su come trovare i soldi per andare avanti, una mascolinità rigida da navigare e l'idea di un mondo dalle prospettive limitate che ammette solo la possibilità di andarsene o soccombere, il bel film di Manca trova il tempo di tratteggiare con sentimento ogni personaggio, e di sfruttare come si deve lo straordinario volto del piccolo Maël Rouin-Berrandou. Recensione ❯
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I giochi di alcuni bambini prendono una piega pericolosa... Espandi ▽
Un conturbante thriller in cui i sadici carnefici sono soltanto dei bambini. Eskil Vogt, il leggendario sceneggiatore di Joachim Trier, stavolta dietro alla macchina da presa, costruisce un film di una crudeltà inenarrabile, e non è tanto l’efferatezza delle azioni compiute da queste piccole pesti a generare il disagio nello spettatore, quanto più la serena accettazione dell’assassinio, la calma serafica con la quale soffocano vite altrui. C’è da dire che per quanto violento e crudo, The Innocents è contemporaneamente anche un film che sa prendersi il suo tempo (forse fin troppo), sviscerando a fondo il disagio esistenziale di questi bambini di periferia, cresciuti a pane e cemento. Un film scritto da un grande sceneggiatore, ma che forse non possiede ancora lo scatto in avanti per diventare anche un grande regista. Recensione ❯
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Un film schietto e duro sul bullismo, con una piccola protagonista assolutamente eccezionale. Drammatico, Belgio2021. Durata 72 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una bambina si trova coinvolta in un grande conflitto interiore. Espandi ▽
Nora è al suo primo giorno di scuola e fa fatica a lasciare il padre. In una classe superiore c’è già il fratello Abel il quale però vuole che lei gli stia lontano. Il motivo c’è. Abel subisce le vessazioni da parte di un gruppetto di bulli e non vuole che la sorella si intrometta e neppure ne parli con il genitore. Lara Wendel, regista all’esordio nel lungometraggio, deve avere dei responsabili per il casting di grande qualità perché sono riusciti a scovare Maya Vanderbeque che ha sette anni ma sembra un’attrice navigata e più che efficace. La camera segue da vicino la ragazza nei suoi slanci così come nelle sue chiusure offrendoci più di un’occasione di riflessione. Ivi compresa quella sul fenomeno del bullismo in un aspetto che non sempre viene preso nella dovuta considerazione. Cioè quello delle cause di questo comportamento e di quali possono essere gli elementi che vi stanno alla base. Recensione ❯
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Una famiglia deve fare i conti con la perdita di un'intelligenza artificiale che viveva con loro. Espandi ▽
In un futuro prossimo, gli androidi hanno sembianze umane e vivono al fianco degli esseri umani, facendo loro da aiutanti. Nella famiglia di Jake (Colin Farrell), che vive con la moglie Kyra (Jodie Turner-Smith) e la loro figlia Mika (Malea Emma Tjandrawidjaja), c'è una sola intelligenza artificiale di nome Yang a cui tutti loro sono affezionati, in particolar modo la piccola di casa.
Quando Yang smette di funzionare correttamente, Jake cerca un modo per ripararlo. Durante questo processo, Jack scopre che la vita gli sta passando davanti, riconnettendosi con sua moglie e sua figlia e ponendosi domande nuove sull'amore e la perdita. Recensione ❯
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Un lavoro derivativo, senza dubbio sentito ma incapace di costruire uno sguardo proprio. Drammatico, Russia2021. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Gli equilibri di una famiglia vengono sconvolti dal ritorno a casa del primogenito. Espandi ▽
Nella città mineraria di Mizur, nell'Ossezia del Nord, Russia meridionale, vive la ventenne Ada, che lavora nello spaccio di una scuola ed è sorella di Dakko, più giovane di qualche anno, animo semplice e un po' selvaggio. Loro padre Zaur, vedovo da molti anni, tiene entrambi i figli sotto controllo, badando soprattutto che Ada non abbia fidanzati o addirittura non scelga di fuggire dalla città. L'arrivo inaspettato di Akim, il fratello maggiore trasferitosi nella vicina Rostov, spinge Ada a fare di tutto per liberarsi dalla morsa affettiva del padre e finalmente vivere una vita indipendente. Nel suo passato c'è in realtà un trauma mai superato, che è il vero motivo dell'amore possessivo di Zaur e l'origine del dolore di tutta la famiglia. Recensione ❯
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La commovente storia senza tempo di una singolare famiglia americana che combatte per il proprio futuro. Espandi ▽
Antonio LeBlanc (Chon), di origine coreana, adottato e cresciuto in una piccola città della Louisiana bayou, è sposato con l'amore della sua vita, Kathy (Alicia Vikander) ed è il padre adottivo della loro amata figlia Jessie. Cercando di rendere la vita migliore per la sua famiglia, dovrà affrontare i fantasmi del suo passato quando scoprirà di poter essere deportato dall'unico paese che abbia mai chiamato casa. Recensione ❯
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Un uomo omosessuale deve combattere contro una legge che non gli permette di vivere l'amore liberamente. Espandi ▽
La storia di Hans Hoffmann. È gay e l'omosessualità è illegale ai sensi del paragrafo 175 del codice penale tedesco. Ma si ostina a cercare la libertà e l'amore anche in prigione. Recensione ❯
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Una potente storia di formazione ambientata in un piccolo villaggio dominato dallo spaccio di droga e dalla costante minaccia del traffico di esseri umani. Espandi ▽
Il film segue le vite di tre ragazze di Guerrero, la cui infanzia è minacciata dalla forte presenza del cartello locale. Il film ruota attorno alle vicende di Ana (interpretata in momenti diversi da Ana Cristina, Ordóñez González e Mayra Membreño) e delle sue amiche, i cui destini sono controllati da chi vuole trasformarle in schiave o in fantasmi. Addestrate dalle loro madri a fuggire in qualsiasi istante e costrette a misure estreme per sfuggire alla cattura, queste giovani donne dovranno imparare ad abbandonare la loro femminilità per sopravvivere a questo ambiente ostile. Recensione ❯
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