Un viaggio onirico tra i lavori di Artemisia Gentileschi, simbolo del femminismo mondiale per il suo carattere e la strenua difesa della propria dignità professionale. Espandi ▽
Nel 1618, a 23 anni, Artemisia Gentileschi è la prima donna a essere ammessa in un'Accademia di disegno. Artemisia è stata inoltre la prima donna artista italiana ad avere una carriera internazionale. Stringe importanti contatti con i maggiori ingegni dell'epoca, tra cui Caravaggio. Il documentario ripercorre tutta la vita dell'artista, simbolo del femminismo mondiale per il suo carattere e la strenua difesa della propria dignità professionale, che emergono dalla corrispondenza con collezionisti e personalità dell'epoca, tra cui Galileo Galilei. La fama di Artemisia è dovuta anche allo stupro subìto da parte di un collega, Agostino Tassi. Artemisia supera il processo con forza di carattere e, grazie alla pittura, dallo scandalo riesce a trovare la strada del riscatto sia come donna che come artista, realizzando capolavori capaci di toccare il cuore e l'anima di chi li contempla quattro secoli dopo. Recensione ❯
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Nel 1959 un ufficiale inglese, esperto nella lotta antiguerriglia, viene assoldato dal governo cubano del presidente Batista per combattere contro i c... Espandi ▽
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La seconda parte del grande affresco di Reitz è più all'insegna del linguaggio e dell'"espressione" piuttosto che del racconto. Vale anche il concetto di ricerca, inteso proprio nel senso Proustiano. Espandi ▽
Tredici episodi: 1. L'epoca delle prime canzoni; 2. Due occhi da straniero; 3. Gelosia e orgoglio; 4. La morte di Ansgar; 5. Il gioco con la libertà; 6. Noi figli di Kennedy; 7. I lupi di Natale; 8. Il matrimonio; 9. L'eterna figlia; 10. La fine del futuro; 11. L'epoca del silenzio; 12. L'epoca delle molte parole; 13. L'arte o la vita. La seconda parte del grande affresco di Reitz è più all'insegna del linguaggio e dell'"espressione" piuttosto che del racconto. Vale anche il concetto di ricerca, inteso proprio nel senso Proustiano. Non più dunque racconto con una certa logica temporale, realista, ma episodi che si rincorrono nel tempo, giocati con immagini rallentate o accelerate. Recensione ❯
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L'epico racconto di sette samurai che scelgono di difendere gli abitanti di un villaggio dalla violenza di briganti sanguinari. Drammatico, Giappone1954. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Quando nel 1954 questo film arrivò in Occidente, il terreno era già predisposto. Quattro anni prima Kurosawa, regista massimo, aveva portato a Venezia... Espandi ▽
Quando nel 1954 questo film arrivò in Occidente, il terreno era già predisposto. Quattro anni prima Kurosawa, regista massimo, aveva portato a Venezia il suo Rashomon, e aveva sconvolto il cinema. Ci accorgemmo che un cinema lontanissimo per cultura e geografia poteva contenere pronunciamenti morali e stilistici molto alti, con tanto di simboli, che sono indispensabili se si cerca la considerazione della critica. Rashomon era un grande film, affascinante, complicato e un po' contorto. I sette samurai era grande e bello, importante, rapido e divertente. Giappone 1500. Una banda deruba e uccide i contadini di un villaggio nella stagione del raccolto. Recensione ❯
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Nonostante la sua buona volontà e lo slancio che caratterizza la sua vocazione di insegnante, Richard Dadier si trova ben presto in difficoltà. La sua... Espandi ▽
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Harry Powell, pastore protestante, uccide alcune vedove per denaro. Uccide anche Willa Harper, ma i suoi due figlioletti gli danno filo da torcere. Espandi ▽
Harry Powell, in prigione per un furto d'auto, viene a sapere dal suo compagno di cella, che è stato condannato a morte, dell'esistenza del bottino della sua ultima rapina. Il denaro è stato nascosto da qualche parte presso la sua abitazione. Una volta uscito dal carcere Powell, che non smette mai di esibire la propria professione di pastore protestante, raggiunge Willa, la vedova dell'uomo, la sposa e cerca di scoprire dove si trovano i soldi. Il segreto però è custodito dai due figli piccoli. Powell inizia a perseguitarli ed avendo già ucciso delle donne per impossessarsi dei loro averi, pensa di liberarsi della donna per avere maggiore possibilità di intimorire i bambini. Recensione ❯
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Il ritratto di Emma Carelli, figura femminile di rara autorevolezza in un'epoca profondamente patriarcale . Documentario, Italia2019. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario sulla tragica vita di Emma Carelli. Espandi ▽
Chi era Emma Carelli? Un soprano di fama internazionale e un'impresaria talmente abile da diventare la prima donna direttrice artistica e sovrintendente di un teatro italiano, il Costanzi, poi trasformato nel Teatro dell'Opera di Roma. Tony Saccucci, già regista di Il pugile del Duce, ne racconta la vicenda attraverso un originale mix di tecniche cinematografiche: materiali d'archivio (il produttore è Istituto Luce Cinecittà); brani di cinema muto le cui protagoniste (soprattutto Francesca Bertini e Lyda Borelli) funzionano da alter ego della Carelli; la narrazione in voce fuori campo di Tommaso Ragno, che legge brani dei giornali e delle critiche dell'epoca; e quella in campo di Licia Maglietta, che interpreta le parole di Emma Carelli, e cammina attraverso quel Teatro dell'Opera in cui la direttrice aveva stabilito la sua residenza. Recensione ❯
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Drammone fumettistico, che si salva per l'eccezionale abilità del regista. Un gentiluomo si innamora follemente di una zingara e la sposa. Ma la malia... Espandi ▽
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