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Ultimo aggiornamento martedì 2 agosto 2022
Il film è il seguito del grande successo del 2015. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Producers Guild, In Italia al Box Office Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo ha incassato 14,8 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Nella Los Angeles degli anni Settanta, Gru cresce in perfidia e sogna di integrare i Vicious Six, un team di supercattivi che si è appena sbarazzato del suo leggendario capo. Dodicenne sotto il caschetto e dentro i jeans a zampa di elefante, partecipa senza successo al colloquio. Deriso per la 'taglia', troppo piccola per un'ambizione così grande, Gru si congeda rubando una potente pietra dello zodiaco e guadagnandosi sul campo il titolo di nemico giurato. Tra inseguimenti e rapimenti, Gru potrà contare su un esercito fedele di Minions e un complice inaspettato, Wild Knuckles, ex leader dei Vicious che reclama pietra e vendetta. C'era una volta Gru, adolescente dal naso grande e in divenire come la sua volontà di essere 'cattivissimo'.
E c'erano pure i Minions, creature gialle meravigliosamente farfuglianti, agite da una paradossale fascinazione per i villain, a cui offrono servigi dall'inizio dei tempi.
Dopo aver servito Scarlet Sterminator, che sognava di rubare la corona d'Inghilterra (Minions), è la volta di Gru, "mini-boss" misantropo, per cui si affannano, ingegnano e battono senza sosta inseguendo fino a San Francisco il principio del divertimento assoluto. È sufficiente l'iniziazione al kung fu, che scova la "bestia che c'è in loro", per entrare in sala e avere soddisfazione. Perché Gru e Illumination possono sempre contare sulla loro irresistibile energia e quella vocazione a sabotare involontariamente il mondo.
Solari ma diabolici, simpatici ma stupidi, chiacchieroni ma inintelligibili, totalmente devoti ma incapaci, sono il cuore battente di Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo, racconto di formazione radicato negli anni Settanta e in un décor vintage, sfruttato piacevolmente da Kyle Balda.
Con la complicità di Pierre Coffin (Minions), il regista aveva già tradito l'identità collettiva dell'orda gialla distinguendo tre di loro: Kevin, Stuart e Bob. E il trio ritorna alla ribalta con quella capacità inalterata di generare catastrofi ed empatia. Il successo del film gli dà ragione. I Minions, che al principio esistevano soltanto per farsi dispetti sullo sfondo, hanno invertito i ruoli in maniera così efficace che ci annoiamo presto di Gru o dei suoi antagonisti funky. Il disinteresse per l'umano è il limite e insieme il grande successo del concept.
A colpi di piccoli dettagli, quasi invisibili (le inflessioni espressive della voce, le variazioni toccanti dello sguardo...), e di deflagrazioni di stupidità entusiasta, la saga ha connesso a tal punto lo spettatore ai Minions da non riuscire a interessarlo a nessun altro. Nemmeno al protagonista, magnificamente doppiato da Steve Carell nella versione originale.
La 'Gru origins' suona quasi come un pretesto davanti al delirante viaggio a San Francisco del trio in salopette e occhiali di protezione perennemente inforcati. E anche quando la comicità imprevedibile dei Minions sembra soccombere al racconto delle origini e alla valanga di referenze (da Kill Bill a L'ultimo combattimento di Chen, da Funky Cops a Indiana Jones, da Pam Grier al James Caan di Rollerball e ancora...), il film resta godibilissimo. Minions 2 trova qualcosa di molto reale nell'assurdità di far ridere senza dipendere dai dialoghi.
Non capiamo quasi nulla delle parole, quasi tutto delle intenzioni. All'epoca degli emoticon, che sembrano talvolta sostituire la parola, non sorprende che lo spettatore abbia scelto i Minions come emissari di un gusto senza tempo per gli slanci incontrollabili d'affetto...
Siamo nel pieno degli anni 70 e il non-ancora-famigerato Felonius Gru, al momento dodicenne di belle speranze, vive e cresce nella sua casetta di periferia. Ammiratore entusiasta di un supergruppo di supercattivi chiamato "I malefici sei", Gru decide che il suo obiettivo di vita è diventare abbastanza cattivo per poter essere anche lui parte del gruppo e si mette immediatamente a studiare un piano diabolico che gli consenta di realizzare il suo sogno. L'occasione sembra presentarsi quando il supergruppo caccia il proprio leader, rendendo vacante il suo posto: Gru si presenta alla porta dei Malefici sei e si propone, venendo però respinto. Innervosito e deluso, il nostro (anti)eroe decide di ribellarsi alla decisione rubando ai suoi ormai ex miti, che a questo punto lo prendono definitivamente di mira e decidono di inseguirlo per dargli una lezione che gli basti una volta per tutte. In fuga, Gru viene aiutato del tutto inaspettatamente proprio dall'ex capo dei Malefici sei, che decide di prenderlo con sé e fargli da mentore: il giovane aspirante supercattivo scopre così che persino le persone malvage, di tanto in tanto, hanno bisogno di un amico.
Seguito diretto di Minions, a sua volta uno spin-off/prequel della saga di Cattivissimo me (che conta ben tre film e un quarto, attualmente in lavorazione, previsto per l'immediato futuro), Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo racconta i primi, fondamentali e storici, passi di Felonius Gru nel mondo della malvagità "applicata" e i suoi primi tentativi di diventare un "cattivo cattivissimo" insieme con il suo piccolo esercito di squinternati servitori giallastri, già conosciuti al termine proprio di Minions.
L'invenzione degli sceneggiatori dei "Malefici sei" è una gustosa chicca per gli appassionati di fumetti di supereroi di tutto il mondo, in quanto chiaro riferimento al gruppo di supercattivi nemici dell'Uomo-Ragno chiamato "Sinistri sei" ed è solo una delle tante easter egg che da sempre accompagnano i vari capitoli della saga di Cattivissimo me.
Per quanto riguarda il cast di voci del film, torna ancora una volta nelle vesti di doppiatore di tutti i minion l'artista francese Pierre Coffin che - per la prima volta dal 2010 con il primissimo Cattivissimo me - non si cimenta anche nella regia del film ma si limita solo a prestare le sue corde vocali ai veri protagonisti di quest'ultima produzione della saga. Nel ruolo di Gru, per quanto riguarda invece la versione italiana, troviamo per la quinta volta Max Giusti - ormai inscindibile dal personaggio dopo dieci anni di militanza continua - che si è dovuto cimentare con una voce meno adulta di quella che ha naturalmente, in quanto il piccolo Felonius ha qui solo dodici anni.
Quando Gru era un ragazzino ha cercato di diventare il me,bro di una squadra di cattivi chiamati I Malefici 6 , ma quando viene visto dalla nuova leader, egli, pur essendo un ragazzino, viene comunque schernito e mandato via ,però, il giovane Gru riesce a razziare un oggetto di valore conservato nella sala e da quel momento, Gru diventa il bersaglio della squadra [...] Vai alla recensione »
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Wild Knuckles è da solo in mezzo alla foresta pluviale, giunge all’ingresso di un tempio perfettamente conservato e si avventura all’interno; facendosi strada, in maniera del tutto rocambolesca, tra decine di trappole mortali, riesce ad arrivare nella sala del tesoro nella quale viene finalmente in possesso della potente pietra dello zodiaco. È con questo chiaro omaggio a Indiana Jones e I predatori dell’arca perduta di Steven Spielberg che Kyle Balda inaugura un'opera molto divertente e intrisa di citazioni ed easter egg.
Ma facciamo un passo indietro: Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo - disponibile ora anche in dvd e Blu-ray - è ambientato negli anni ’70 e gran parte del bacino citazionistico da cui il film attinge deriva proprio dall’hic et nunc in cui vive il piccolo Gru. Basti pensare alla colonna sonora, spesso e volentieri intradiegetica, che passa da “Disco Inferno”, hit dei The Thrammps datata 1976, alla scena del ragazzino che salta sulle note di “Blitzkrieg Bop” dei Ramones, anch’essa dirompente successo del ’76, fino alla scena del finto funerale, in cui i minions, vestiti come delle vestali, intonano “You can’t always get what you want” dei Rolling Stones.
Ma l’impianto citazionistico non si limita soltanto alla colonna sonora, in una delle prime scene, infatti, Gru si reca al cinema con i minions e fa sgombrare la sala per potersi godere Lo Squalo di Steven Spielberg in tranquillità. Poco dopo, l’uso smodato di Harley Davidson, con annessa parentesi road movie, rivelano l’evidente omaggio che i registi vogliono fare a Easy Rider (guarda la video recensione), il capolavoro della New Hollywood uscito nel 1969. Oltre al road movie c’è però anche la parentesi kung fu, in cui possiamo individuare le suggestioni più disparate: da Karate Kid, ai film di Bruce Lee, Sonny Chiba e Jackie Chan, fino alle tutine gialle che riprendono quella di Uma Thurman in Kill Bill (a sua volta Tarantino stava citando l’outfit di Bruce Lee in L'ultimo combattimento di Chen).
C’è poi un agglomerato di riferimenti legati ai Vicious Six, l’ensemble di super cattivi che Gru si trova a fronteggiare. Innanzitutto, questa squadra rocambolesca per come si presenta, sembra un po’ ricordare gli sgangherati ex-marines e membri dell’A-team, iconica serie tv americana degli anni ’80. Ognuno dei Vicious Six ha poi delle caratteristiche peculiari: Jean Clawed (simpatico gioco di parole che fa riferimento all’enorme chela, che il personaggio in questione ha al posto del braccio destro, e al leggendario Jean-Claude Van Damme che lo interpreta), ad esempio, è vestito come Alex DeLarge di Arancia meccanica. Il personaggio di Vengeance, il crudele pattinatore, è preso pari pari da Rollerball, un cult distopico e antisistema del ’75, ed è interpretato da Dolph Lundgren, il leggendario Ivan Drago di Rocky IV. Abbiamo poi Nun-chuck, una suora super cattiva che ricorda molto la pinguina dei Blues Brothers.
Per finire, Belle Bottom, la frontwoman dei Vicious Six, è una sorta di miscuglio tra Tamara Dobson e Pam Grier, due delle attrici afroamericane più iconiche degli anni ’70. Insomma, questi e altri riferimenti fanno di Minions 2 un delizioso pastiche cinematografico che non può far a meno di strappare una risata a chiunque.
Sequel diretto di Minions e prequel del famoso franchise Cattivissimo Me, inaugurato nel 2010, Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo – ora disponibile in streaming su CHILI – ripropone la comicità dei loro piccoli e gialli protagonisti, con un focus dedicato al Gru bambino e alla sua più grande aspirazione: diventare un supercattivo. Attraverso una buona commistione di generi, citazionismo e leggerezza, il film propone temi che riescono ad andare oltre la risata, come il desiderio di farsi accettare, di superare i pregiudizi, di acquisire sicurezza in sé stessi e il valore dell’amicizia. Tutto questo non blocca lo spirito divertente e divertito del film, del quale i Minions si fanno straordinari portavoce, ma aggiunge senza particolari compromessi nuovi spunti e qualche approfondimento in più.
Nella Los Angeles degli anni Settanta, il piccolo Gru sogna di diventare il cattivo per eccellenza. Provando una grande ammirazione per il gruppo dei supercattivi Vicious Six e desiderando di farne parte, Gru si presenta a un colloquio che non va come previsto. Abbattuto e deriso per il suo essere troppo piccolo, Gru ruba una potente pietra dello zodiaco ai Vicious Six, riuscendo a scappare con i Minions Kevin, Stuart e Bob. I supercattivi si mettono subito sulle tracce dei Minions e di Gru, divenuto ormai il loro principale nemico.
Se da un lato la comicità tipica dei Minions compone per buona parte la struttura narrativa del film, dall’altro Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo fornisce un interessante approccio su quella che è la figura del piccolo Gru. Senza voler approfondire troppo il suo protagonista, con il rischio di ridimensionare le risate indispensabili per un prodotto destinato a famiglie e bambini, il film poggia narrativamente su quelle che sono le caratteristiche del racconto di formazione. Questo permette agli sceneggiatori di introdurre alcuni temi che si legano a quelli tipici dell’infanzia, come per esempio quello dell’amicizia.
Quello che si instaura tra i Minions e Gru, infatti, è un insolito e divertente rapporto destinato non solo a creare situazioni e gag comiche, ma anche a dar valore all’amicizia stessa. La loro “unione” non si basa solo ed esclusivamente su un’intesa lavorativa, ma appare autentica perché legata a un affetto reciproco sincero, come quello che i Minions Bob, Kevin e Stuart dimostrano per il piccolo Gru. Il tema dell’amicizia si collega direttamente a quella che è la personalità di Gru, desideroso sia di diventare un supercattivo sia di farsi accettare. In questo senso, l’amicizia con i Minions gioca un ruolo fondamentale per il carattere di Gru, perché permette a un bambino ritenuto troppo piccolo e inadeguato di acquisire sempre più sicurezza in sé stesso e nelle proprie capacità. È un aiuto reciproco, tra Minions e Gru, che si fonda su quella che è un’amicizia genuina e senza riserve. Tutto questo non rappresenta solo un elemento contenutistico, ma uno spunto per crearne un altro: nuove divertenti situazioni comiche nelle quali i Minions restano gli assoluti protagonisti grazie allo loro inconfondibile vena da slapstick comedy.
Anche grazie a un ritmo sostenuto e a un continuo e coloratissimo citazionismo rivolto alla cultura pop degli anni Settanta, Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo riesce a bilanciare contenuto e risate, leggerezza e tematiche che non restano mai sullo sfondo, nonostante la volontà degli sceneggiatori di voler esaltare con cognizione di causa il tema più evidente, quello del divertimento. Da segnalare, nella versione italiana così come in quella originale, il doppiaggio di Max Giusti e di Steve Carell, ottimi in modo diverso nell’interpretare e nell’adattare la propria voce per un Gru più piccolo.
Quasi 9 milioni di euro di incasso in poco più di 10 giorni: ci volevano loro, gli esserini buffi color giallo-ittero, nati come "comparse" del franchise Cattivissimo me, per portare il pubblico al cinema in questo torrido agosto. Ma è un prodotto solo per bambini, bofonchiano i soloni del cinema autoriale, quaresimale, penitenziale e politicamente corretto.
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