Advertisement
Giornate degli Autori, la cultura in bottiglia

Radici, violenza e giustizia i temi dell'ottava edizione.
di Ilaria Ravarino


martedì 26 luglio 2011 - News

Un gran bel nuovo poster, che inquadra una pellicola in bottiglia arenata sulla spiaggia, e un nuovo tetto per le Giornate degli Autori, storica sezione autonoma della Mostra di Venezia che da quest'anno cambia location al Lido (dalla celebre Villa alla Casa degli autori, «Uno slittamento che lascia intuire la carenza di risorse», scherza il Presidente Roberto Barzanti) ma non il contenuto della rassegna da sempre attenta al cinema indipendente, autoriale e possibilmente "contro". A presentare a Roma il programma ufficiale dell'ottava edizione, che si terrà a Venezia dal 31 agosto al 10 settembre in accordo con la 68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, c'erano il Presidente delle Giornate degli Autori Roberto Barzanti e il Delegato Generale Giorgio Gosetti. Seduto accanto a loro, muto e sibillino in sedia a rotelle, anche il regista Citto Maselli: tra il 1972 e il 1973 Maselli fu tra gli organizzatori della manifestazione antenata delle Giornate degli Autori, le Giornate del cinema italiano, sorta in contrapposizione alla Mostra allora guidata da Gian Luigi Rondi e sopravvissuta solo un paio d'anni. Altri tempi, altro cinema. Il maestro, muto, guarda dal palco la nuova generazione di autori e sorride solo un istante, quando gli viene tributato un applauso. Che lo infastidisce leggermente: «Ma che fate – dice - perché?».

I FILM
La selezione ufficiale
«Di solito non cominciamo elencando gli attori presenti, perché le star per noi sono gli autori – ha esordito in conferenza Giorgio Gosetti – ma quest'anno mi tocca dire che sono attesi grandi nomi come Tahar Rahim, grande rivelazione del cinema europeo, Vanessa Paradis, e italiani importanti come Accorsi, Timi, Solarino, Mastandrea. Quanto ai film nella selezione ufficiale, e dunque agli autori, apriremo con Another silence di Santiago Amigorena, un film con una straordinaria attrice che per me è un perfetto western in abiti contemporanei. Il tema è quello della vendetta, raccontato da una regia molto visuale. Si potrebbe dire: Lara Croft incontra Antonioni. C'è poi un'opera prima polacca, My name is Ki di Ladzek Dawid, uno dei cinque film in programma che ruotano intorno a al personaggio di una donna, e il gradito ritorno di Daniele Gaglianone con Ruggine, film difficile sul tema della pedofilia e del rimorso. Quest'anno molto cinema è stato possibile grazie all'impegno produttivo della Francia, paese che ha riscoperto il gusto per il cinema d'inchiesta e per questo molto presente alle Giornate. In rassegna avremo Presume Coupable di Vincent Garenq, sul grande scandalo francese dell'Affaire d'Outreau, e Toutes nos envies di Philippe Lioret anch'esso sui meccanismi della giustizia: qui i protagonisti sono due giudici che dovranno scegliere se tutelare o meno i loro assistiti, che hanno chiesto prestiti senza essere in grado di rimborsarli. Ancora con capitali francesi è stato prodotto Love and Bruises, storia d'amore "calda" e dolorosa del maestro cinese Ye Lou. Dal Brasile arriva Historias, opera prima di Julia Murat sul senso del tempo e sul passaggio della memoria: la regista è una grande fotografa e figlia d'arte di una donna che è stata uno dei simboli della lotta contro le dittature. E ancora avremo l'opera prima della russa Angelina Nikonova, Twilight Portrait, che parlerà di sesso e stupro, e Io sono Li di Andrea Segre, che debutta nel cinema di finzione con una storia d'amore, civiltà, scoperta e sconfitte. In programma anche Hiver Dernier dell'americano John Shank, storia di un ragazzo cresciuto con i mormoni, e il grande ritorno del regista di Crazy Jean-Marc Vallée, con Café de flore e un viaggio nella Parigi anni '60 accompagnato da una delle più belle colonne sonore degli ultimi anni. A chiudere, il nostro più piccolo film: Habibi, della palestinese Susan Youssef, opera prima girata nei Territori e finanziata solo con donazioni e premi.

Eventi Speciali
Sono sei gli eventi speciali programmati dalle Giornate. In apertura il cortometraggio Di là del vetro, esordio nella recitazione di Erri De Luca, e la docufiction Testimony di Shlomi Elkabetz, interpretato da una compagnia di attori di teatro israeliani che raccontano la Palestina. Un vero evento sarà Cuba nell'epoca di Obama di Gianni Minà, «Un lungo viaggio di più di 1000 km e 4 ore di racconto – ha detto Gosetti - nella realtà attuale dell'isola e nella sua utopia. Da L'Avana a Guantanamo, una cinepresa che si muove dentro Cuba anche per raccontare le contraddizioni dell'isola è una perla rarissima». Tra le perle anche Crazy Horse di Frederick Wiseman e Voi siete qui di Francesco Matera, proiettato in collaborazione con la Sic, per un viaggio nei luoghi di Roma che hanno fatto la storia del cinema italiano. In collaborazione con BLS Südtirol – Alto Adige, il restauro de L'imperatore della California di Luis Trenker, premiato nel 1936.

Spazio Aperto
Dedicata al documentario e alle produzioni indipendenti italiane, la vetrina di Spazio Aperto sarà occupata da sette film: La penna di Hemingway di Renzo Carbonera con Sergio Rubini; Hit the road nonna di Duccio Chiarini, on the road sul passaggio intergenerazionale; Mundial Olvidado di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni su un misterioso Campionato di Calcio mondiale svoltosi in Sudamerica nel 1942, mentre l'Europa era in guerra; Radici all'inferno e rami nel cielo di Carlo Luglio, ritratto della Napoli di Enzo Gragnianiello; Dietro il buio di Giorgio Pressburger, tratto dal monologo teatrale di Claudio Magris; Più come un artista di Elisabetta Pandimiglio, su una brigata di cucina in attesa che il piatto si prepari; Valdagno, Arizona: del gruppo Pyoor, storia di radici e sradicamenti.


INCONTRI
«Le Giornate non sono solo una rassegna di opere - spiega Barzanti – ma anche momenti di incontro e di scambio di idee. Nello specifico l'Anac patrocinerà l'incontro Indicinema per avanzare una proposta per migliorare la circolazione di film oggi invisibili. La Film Commission dell'Alto Adige promuoverà un incontro sul territorio e l'Associazione 100 Autori un dibattito sul linguaggio, sulla creatività seriale e sulla commedia. La dimensione dell'Europa contrassegnerà tutto il programma attraverso la seconda edizione dell'iniziativa 27 volte cinema, le proiezioni Premio Lux e il Label Europa Cinema».
Cinque anni dopo la presentazione a Venezia del manifesto di "100+1: Cento film e un paese" a cura di Fabio Ferzetti, iniziativa che ha portato il cinema italiano nelle scuole, da Venezia si ricomincia inoltre con un nuovo capitolo e altri sette film da proporre ai ragazzi e agli insegnanti per il prossimo anno: in occasione delle Giornate verranno presentati i risultati della scorsa edizione e i nuovi titoli scelti, si farà il punto sulle potenzialità dell'iniziativa che sta suscitando collaborazioni ed emulazioni in altre regioni italiane, si festeggerà infine il lavoro di Alberto Crespi che con il film Voi siete qui rende omaggio alla Roma del cinema tra passato e presente.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati