Advertisement
Una giornata particolare: il remake

Placido-Bellucci-Cassel rifanno Scola-Loren-Mastroianni.
di Pino Farinotti

In foto Marcello Mastroianni e Sophia Loren in una scena del film Una giornata particolare (1977).
Marcello Mastroianni (Marcello Vincenzo Domenico Mastroianni) 26 settembre 1924, Fontana Liri (Italia) - 19 Dicembre 1996, Parigi (Francia). Interpreta Gabriele nel film di Ettore Scola Una giornata particolare.

lunedì 20 giugno 2011 - Focus

Ho scritto molto sui remake. L'assunto è semplice: non un solo remake è stato all'altezza dell'originale. Fra le molte ragioni una è altrettanto semplice e implacabile: l'originale (di qualità, altrimenti perché farne un remake?) fissa un precedente di estetica, di memoria, di incanto, insomma di cinema, così profondo, da diventare un codice insostituibile. Un solo titolo "disperatamente" esemplare: Rhett Butler e Rossella O'Hara sono Clark Gable e Vivien Leigh. Sono loro e basta. Inutile cercare. Ci hanno anche provato, ma è stato inutile, appunto.

Assoluta
Una giornata particolare per molti è l'opera assoluta di Scola. C'è la storia, il linguaggio cinematografico, con l'uso di artifici che allora erano un precedente, c'è un'approfondita ricerca sull'estetica di quegli anni del fascismo e naturalmente c'è la coppia regina del cinema italiano, Sophia e Marcello. Il contesto, i ruoli di lei e di lui, sono ricchi e complessi. Siamo nel maggio del '38, l'anno d'oro del duce, quando sembra persino che ci possa essere un indizio di pace, mentre in realtà, sappiamo, è solo l'ultimo momento prima delle aggressioni di Hitler, che proprio in quei giorni rende visita a Roma al suo collega italiano. La città è elettrica, tutti si preparano ad assistere alla grande parata. Antonietta (Loren) è la classica moglie fascista, letteralmente asservita ai doveri delle donne di regime, per cominciare il marito le ha fatto fare sei figli. Lei dice una frase importante, che spiega tutto: "Mio marito con me non parla, ordina, di giorno e di notte". Gabriele (Mastroianni) è un omosessuale licenziato dall'EIAR, la Rai di allora. A quel tempo si usava. Lui vive solo, ritiratissimo, impaurito o peggio. Infatti quando per caso Antonietta si trova a bussare alla sua porta, Gabriele stava seriamente pensando di farla finita.

Difficili
Dunque due vite difficili a confronto. Il loro palazzo si è svuotato, il marito di lei, piccolo duce domestico, si è imbandierato per manifestare l'entusiasmo per i due dittatori, in via dei Fori Imperiali. La complicità anomala si instaura subito. Anomalo, così come "particolare" del titolo, non sono davvero aggettivi impropri. Antonietta, disabituata a tutto percepisce l'omosessuale come una possibilità. Ed è reciproco. La vita dell'una e dell'altro in triste confronto, portano alla fine allo sviluppo naturale e "particolare". Fanno l'amore. Ruoli importanti dunque, registri ricchi e complessi, come detto sopra.
Credo che non si siano dubbi sul peso specifico dei nomi: Scola-Loren-Mastroianni pesano certamente più di Placido-Bellucci-Cassell. Scola è un maestro accreditato e, come si dice "storicizzato", è un artista con un suo percorso definito e alto. Placido è un curioso diseguale che ha fatto cose buone e altre meno, a volte violento altre manicheo, alla ricerca di qualcosa che non trova mai del tutto. La Loren, sappiamo. Non è un'attrice, è un sortilegio. È l'Italia. È modello della nazione insignita di Oscar. Ha attraversato tutto rimanendo semplicemente intatta. Eternamente uguale a se stessa. "Dorian Gray senza il ritratto" ho scritto di recente.

Paragoni
Monica Bellucci ha dichiarato: "Niente paragoni con Sophia Loren, lei è una leggenda, io vado lenta" È vero. La Bellucci ha certo interprato film internazionali, ma niente di ricordabile. Continua ad essere la Malena di Tornatore. A 43 anni è anche vero che... non è veloce. Poco più che ventenne Sophia stava sui set con Cary Grant, Klark Gable, Paul Newman, Marlon Brando, e altri come loro. E poi Cassel. Con sua moglie Monica forma una bella coppia. Si legittimano reciprocamente. Vincent è attore di forte appeal, trattasi di girovago su tanti fronti, molte cose buone ma poche da cartello del cinema. Forse il primo titolo che evoca è dell'inizio, L'odio di Kassovitz. Di Marcello sappiamo, non servono tante parole. Ai tempi della "Giornata" era già stato il testimone indispensabile di gente come Fellini, Antonioni e De Sica. Fra gli altri. Certo, per il remake, una volta tolta di mezzo la storia e il confronto, il risultato non potrà non essere dignitoso.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati