Con l'annuncio del ventiseiesimo titolo in competizione ufficiale, è finalmente completo il programma ufficiale della nuova edizione della Berlinale, che si svolgerà dal 5 al 12 febbraio. Il fantomatico titolo mancante è My One and Only, commedia agrodolce diretta da Richard Loncraine, regista di Riccardo III e di Wimbledon, che vede come protagonista una radiosa Renée Zellweger che parte per un viaggio on the road alla ricerca del marito perfetto nell'America puritana degli anni '50. Oltre a quest'opera, come già annunciato nelle settimane precedenti ed ufficializzato nella conferenza stampa di questa mattina, la giuria internazionale presieduta dall'attrice Tilda Swinton e composta, fra gli altri, dai registi Wayne Wang e Isabel Coixet, sarà chiamata a giudicare molti altri titoli di importanti cineasti come Stephen Frears (Cherì), Andrzej Wajda (Tatarak), Bertrand Tavernier (In the electric mist), Chen Kaige (Mei Lanfang), Sally Potter (Rage), Lukas Moodysson (Mammoth) e l'opera seconda di Mitchell Lichtenstein, il regista di Denti: Happy Tears, film che segna il ritorno al cinema dopo qualche anno di pausa di Demi Moore. Dopo la tiepida accoglienza di Caos calmo all'edizione dell'anno scorso, il concorso di quest'anno non vede partecipe nessun italiano, se non in vesti di co-finanziatori del nuovo film di François Ozon, Ricky.
Nel concorso collaterale, la sezione Panorama, spiccano fra gli altri i nomi di Catherine Breillat (La barbe bleue), Julie Delpy (The Countess), Lucìa Puenzo (El niño pez) e, fra i documentari quello di Michael Winterbottom, che presenta una rappresentazione per immagini del saggio di Naomi Klein The Shock Doctrine, e quello dedicato alla musica dei Doors del cineasta newyorkese orgogliosamente indipendente Tom DiCillo. Fuori concorso i più attesi titoli della prossima primavera: da La Pantera Rosa 2 a The International con Clive Owen e Naomi Watts; dal candidato all'Oscar The Reader alla biografia del rapper Notorious B.I.G. in Notorious, per arrivare fino ai nuovi film di due mostri sacri come Costa-Gavras (Eden is West con il "nostro" Scamarcio) e Theo Angelopulos (La polvere del tempo).