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Anna Ammirati

Anna Ammirati è un'attrice italiana, è nata il 1 gennaio 1979 a Napoli (Italia). Anna Ammirati ha oggi 45 anni ed è del segno zodiacale Capricorno.

A volte è un po' monella...

A cura di Fabio Secchi Frau

Nulla è certo nella vita: a volte una fotografia può cambiare l'esistenza di una persona e farle prendere una strada che mai, prima di allora, aveva preso in considerazione. È un classico del cinema, ma anche della vita. E Anna Ammirati, forse, ne è uno degli esempi più lungimiranti. Una delle attrici più belle dirette da Tinto Brass, ora vive e lavora come botanica a Londra e appare al cinema e nel piccolo schermo solo sporadicamente, usando il tempo alla deriva fra la cura dei suoi fiori preferiti, le bocce dei leoni, e la vita di tutti i giorni nella capitale inglese. Protagonista di Monella, uno dei più erotici del regista, Anna Ammirati è uscita da questa esperienza senza complessi di empietà e immoralità (come invece è accaduto per Claudia Koll che ancora oggi si è distaccata fortemente dal suo Così fan tutte per approdare all'attivismo cattolico) e senza angosce esistenziali che fanno tanto borghesia post-moderna. Felice di aver avuto questa grande opportunità, ha riso della censura che si voleva abbattere sul film e degli amplessi in cui era impegnata in primo piano, per sorridere sotto il sole della fama, spaventarsi un po' per il troppo clamore e diventare la ragazza della porta accanto in un'altra città. Nuda o vestita, Anna Ammirati ci ha turbato facendoci fare la figura di quel ragazzino di fronte alla nudità di Barbara Bouchet nel giallo Non si sevizia un paperino. È monella... si sa...

Studi e lavori
Ha solo 5 anni quando entra a far parte del gruppo teatrale I boomerang, con i quali si esibisce nella canzone "La farfallina rossa", ma soprattutto interpretando ed eseguendo la famosa "mossa" che ogni donna partenopea che si rispetti deve saper fare se vuole essere una donna di spettacolo. Immaginatevi una bambina dai capelli bruni, un po' coi boccoli, che con un costumino di scena fa roteare i suoi fianchi al rullo di tamburi... Impossibile resisterle. Ma è solo dopo le lezioni di ricamo, l'adolescenza e la visione di un film di Vittorio de Sica che decide che forse il suo destino è veramente legato al palcoscenico e al mestiere dell'attrice. Nell'oratorio dell'ACR (Azione Cattolica Ragazzi) dei quali faceva parte, le affidano soprattutto ruoli maschili. Pensate che arriva a trasformarsi in Danny Zuko per il musical "Grease". Dopo molti mesi di crisi e pianti, come dice lei stessa nel suo sito ufficiale, convince i suoi genitori a mandarla a lezioni di danza classica e moderna e nel frattempo si diploma in Arte Applicata all'Istituto d'Arte. Conclusi gli studi obbligatori, decide di trasferirsi a Roma per provare la carriera di attrice, ma supera invece l'esame di ammissione alla facoltà di psicologia. Per pagarsi gli studi, trova un lavoro come pasticcera e fra un esame all'altro si arrangia come può in tanti piccoli impieghi: aiuto cuoca in un bistrot, venditrice di tappeti, portatrice di fiori al cimitero, fattorino di pizza a domicilio. In tutto questo magma di sopravvivenza, fa provini e stage, conoscendo Geraldine Baron, Greta Seacat e Caty Marchand. Succede che però la stanchezza è così tanta che Anna si addormenta durante le lezioni, così un suo compagno di università le scatta una foto.

Il successo con Monella
Ecco, quella foto sarà molto importante nella vita di Anna Ammirati, perché cambierà tutto. L'amico che l'aveva scattata, la manda a Tinto Brass che la vuole incontrare a Cinecittà per un provino. Fra cento ragazze formose e bellissime, Anna è quella scelta per il ruolo da protagonista in Monella (1998) con Serena Grandi e Mario Parodi, storia di Lola, ragazzina della Romagna Anni Cinquanta che non vuole arrivare impreparata al matrimonio. Ma la notorietà improvvisa e l'occhio del pubblico e dei media che si spostano verso di lei la spaventano a tal punto che fugge a Londra, dove accetta di lavorare in un orto botanico, alla luce del fatto che le piante sono sempre state una forte passione per lei. Da allora, come dice lei stessa, il suo lavoro di botanica è interrotto da piacevoli lavori in televisione e al cinema.

La carriera in televisione
È bene ricordare che Anna debuttò (quasi in sordina) molto prima di Monella, quando nel 1996, Vittorio Sindoni la scelse per un piccolo ruolo nella miniserie Positano con Gianfranco Barra, Nathalie Caldonazzo, Milly Carlucci, Ivo Garrani, Andrea Giordana, Carlotta Miti, Giampaolo Morelli e Amanda Sandrelli.
Dopo Monella, la vedremo invece in Inviati speciali (2001) di Francesco Laudadio con Antonio Casagrande, Barbara De Rossi, Orso Maria Guerrini, Ray Lovelock, Caterina Vertova e Lunetta Savino, la miniserie gialla Sospetti 2 (2003) di Gianni Lepre con Sebastiano Somma, Irene Ferri, Romina Mondello, Stefano Pesce, Violante Placido, Antonia Liskova e Fiorenza Marchegiani, qualche episodio di Don Matteo (2004), Il generale Dalla Chiesa (2007) di Giorgio Capitani con Giancarlo Giannini e Donna Detective (2007) di Cinzia Th. Torrini e Io e mio figlio: Nuove storie per il commissario Vivaldi (2010). Recentemente partecipa alla serie Rai Mare fuori.

Altri film
Cinematograficamente, recita nel sottovalutato I fetentoni (1999), negli invisibili Rose e pistole (1998), La repubblica di San Gennaro (2003), Amore e libertà, Masaniello (2006) e L'amore buio (2010), ma soprattutto in molti dei film diretti da Salvatore Piscicelli.

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