Anno | 2003 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Massimo Costa |
Attori | Anna Ammirati, Lucrezia Lante Della Rovere, Gianfelice Imparato, Aldo Giuffré Vincenzo Peluso, Carlo Molfese, Francesca Cutolo. |
MYmonetro | 2,09 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 1 ottobre 2024
Una satira fiacca su un tema di attualità.
CONSIGLIATO NÌ
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Nel 2013 l'Italia non c'è più. La Repubblica del Nord si è insediata e tutti i meridionali residenti in Padania vengono chiusi in riserve con filo spinato. Gennaro Strummolo, che si trova a Milano, cerca di integrarsi in tutti i modi fino al punto di milanesizzare il cognome. Ma non è facile. Un film fiacco tratto da un testo teatrale che sulla scena aveva forse un'altra presa.
Livello molto basso anche se da film grottesco potrebbe essere passabile. Si salvano solo i personaggi molto simpatici e azzeccati sono gli interpreti, ma i dialoghi sono scarsi tranne in alcuni passaggi.
Milano, prossimo futuro. Si è consumata la secessione ed è nata la Repubblica del Nord. I meridionali residenti in Padania vengono isolati in ghetti e sottoposti a stretta sorveglianza. Tra di loro c'è anche chi, come il protagonista Gennaro Strummolo, fa di tutto per farsi accettare truccando gli inequivocabili natali. Si fa chiamare Genny Strumm e veste alla tirolese.
Siamo nel 2013 e l’Italia è divisa in due. NelIa repubblica del Nord, i meridionali vengono deportati o rinchiusi in appositi ghetti con tanto di cavalli di frisia ad alto voltaggio. A Milano, il povero Strummolo (Imparato) le tenta tutte per diventare cittadino del Nord: millanta origini tedesche e si fa chiamare Strumm, va in giro con una parrucca bionda, parla con un improbabile accento meneghino. [...] Vai alla recensione »