Reduce dall'abbandono della sua ex, McElwee dirotta il grandioso progetto di un documentario che ripercorra la sanguinosa marcia del generale William Tecumseh Sherman in un piano di emergenza per trovare al più presto una nuova fidanzata, servendosi della macchina da presa come di una lenza. Nel corso del suo lungo viaggio nel Sud, si fa coinvolgere dalle bizzarre ambizioni di Pat, che sogna sopra ogni cosa di fare la conoscenza di Burt Reynolds; incontra la disegnatrice d'interni Claudia, che lo porta da alcuni suoi amici che, barricati in un bunker sui monti, vivono assorbiti dalla paranoia nucleare. Raggiunge poi la linguista Winnie, che lo intrattiene con le sue elucubrazioni nell'isola al largo di Savannah; quindi segue la frenetica routine di Joy, un'aspirante rockstar che vuole sfondare nell'ambiente musicale newyorkese. Infine ritrova una vecchia amica, Karen, diventata avvocato e fervida femminista. Malgrado la tenacia, tuttavia, riuscirà a rimediare soltanto due di picche.Nel film gli ha dato notorietà e successo, McElwee compie un notevole scatto in avanti rispetto a Backyard, sviluppandone radicalmente gli elementi stilistici all'interno di una struttura di racconto sofisticata e imponente. La soggettività acquista maggior rilievo e una nuova profondità in ambito sia tematico (la dimensione privata anteposta a quella storica) che formale (voce fuoricampo che confida emozioni simultanee all'evento filmato; monologhi in campo). Il risultato è un fiammeggiante tour dentro l'anima del Sud e lo spirito dei tempi, con un geniale andamento digressivo, un'atmosfera sospesa, una comicità irresistibile e acute osservazioni sulla paranoia nucleare, sul consumismo e i rapporti fra i sessi.