Agora

Film 2009 | Avventura, 128 min.

Regia di Alejandro Amenábar. Un film con Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac, Ashraf Barhom, Michael Lonsdale. Cast completo Genere Avventura, - Spagna, 2009, durata 128 minuti. Uscita cinema venerdì 23 aprile 2010 distribuito da Mikado Film. - MYmonetro 3,26 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 1 febbraio 2021

Uno schiavo decide di seguire l'ascesa della Cristianità nella speranza di diventare libero mentre si innamora della sua padrona, la famosa filosofa donna e ateisya Hypatia di Alessandria. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, Il film ha ottenuto 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office Agora ha incassato 2,4 milioni di euro .

Agora è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,26/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,71
PUBBLICO 3,34
CONSIGLIATO SÌ
Amenábar sceglie la via del "peplum post litteram" in cui tutto è palesemente finto.
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 18 maggio 2009
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 18 maggio 2009

Alessandria d'Egitto. Seconda metà del IV secolo dopo Cristo. La città in cui convivono cristiani, pagani ed ebrei è anche un vivo centro di ricerca scientifica. Vi spicca, per acume e spirito di indagine, la giovane Ipazia, figlia del filosofo e geometra Teone. Ipazia tiene anche una scuola in cui l'allievo Oreste cerca di attirare la sua attenzione. C'è però anche un giovane schiavo, Davus, attratto dalla sua bellezza e dalla sua cultura. Col trascorrere degli anni la tensione tra gli aderenti alle diverse religioni diviene sempre più palese e finisce col divampare vedendo il prevalere dei cristiani i quali godono ormai della compiacenza di Roma (anche se non di quella di Oreste divenuto prefetto). Guidati dal vescovo Cirillo e avvalendosi del braccio armato costituito dai fanatici monaci parabalani, i cristiani riescono ad annullare la presenza delle altre forme di religione e intendono regolare i conti con il pensiero che oggi definiremmo 'laico' di Ipazia.
Ci sono fasi della storia del cattolicesimo che sono rimaste nell'ombra e sicuramente quella della presa di potere da parte dei cristiani di Alessandria, guidati da un vescovo autoritario e violento salito anche all'onore degli altari, appartiene al versante di cui non è il caso di andare fieri e neppure di cercare alibi in una diversa sensibilità rispetto al passato remoto. Il cinema, quando gliene viene offerta l'opportunità, fa bene a fare luce anche su questi aspetti. Se si prende delle licenze narrative può anche essere giustificato da esigenze di trasposizione. Quella che però non può essere in alcun modo apprezzata è la scelta linguistica adottata in questa occasione da un pur apprezzato regista quale è Alejandro Amenabar.
Dinanzi a una tematica così complessa il regista spagnolo sceglie la via del "peplum post litteram" in cui tutto è palesemente finto e si finisce con l'attendere il Maciste di turno che faccia crollare le colonne di gommapiuma del lontano passato di Cinecittà. L'eroina è proprio bella (e muore nuda), i cattivi sono cattivi che più non si può (e sono tutti dalla parte dei cristiani) e non c'è costume a cui manchi il cartellino della tintoria. Se ci si aggiunge qualche lezioncina sull'astronomia del tempo e qualche scontro armato dilatato per fare metraggio si raggiunge la durata giusta per un passaggio televisivo in due parti. Ma ci sono miniserie tv come Empire che hanno meno pretese e una resa perlomeno uguale.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 4 dicembre 2009
pietro berti

Uno dei migliori film degli ultimi anni per ambientazione, indagine storica, costumi, attori perfettamente identificati nei personaggi. La trama interseca la storia vera di Ipazia, un’insegnante di matematica, astronomia e filosofia in Alessandria - nel momento in cui la celeberrima biblioteca conteneva tesori di inestimabile valore e il famoso faro costituiva una delle allora meraviglie del mondo [...] Vai alla recensione »

domenica 25 aprile 2010
andyZeroSetteSette

Quello di Amenabar è un film “scomodo” e difficile da proporre al grande pubblico. Da un lato (quello di critici e intellettuali) rischia di essere usato come arma anticlericale per impropri paralleli fra i lati oscuri del cristianesimo tardo-antico e quelli attuali, dall’altro (quello dei comuni spettatori) è un film troppo “colto” in rapporto alle abitudini cinematografiche di chi ha vaghi ricordi [...] Vai alla recensione »

domenica 25 aprile 2010
f.cambiaso

Agorà è una sontuosa ricostruzione storica ambientata nel IV secolo dopo Cristo nella città di Alessandria d'Egitto, santuario della scienza e della cultura del mondo antico e centro di convivenza di tre religioni, culto pagano di Serapide, ebraismo e cristianesimo. Ipazia, figlia del direttore della famosa Biblioteca, trasmette i suoi insegnamenti filosofico-scientifici ad un gruppo di allievi di [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 marzo 2010
Giuseppe Marino - slowfilm

Agora è un film potente perché sa armonizzare la ricostruzione storica, che dà identità a figure del IV secolo e ci trasporta in vicende lontane e definite, con la forza di un soggetto dal valore universale, contemporaneo e ideologico. Amenábar (anche sceneggiatore, con Mateo Gil) racconta la storia di Ipazia (una splendida Rachel Weisz), astronoma, matematica e filosofa a capo della scuola di Alessandria; [...] Vai alla recensione »

domenica 25 aprile 2010
Marco Forlivesi

“Agorà” (che significa, in greco, “la piazza principale della città, il luogo da cui si governa”) è certamente un film ben fatto, avvincente e culturalmente importante. Esso narra la storia del crollo della civiltà antica e della conquista del potere da parte dei cristiani in Alessandria d’Egitto tra la fine del quarto e l’inizio del quinto secolo dopo Cristo.

giovedì 29 aprile 2010
Poetadark

Agora è un film che, tecnicamente, visivamente e narrativamente sfiora la perfezione. Vi è un accurato intreccio di personaggi; un intenso e violento incontro di passioni, di conoscenza, di opportunismi, di assolutezza, di amore, di fanatismo e follia. Ipazia, la filosofa e astronoma intorno alla quale ruota la vicenda, è una donna che, stimata e ascoltata nel mondo pagano, con l'avvento brutale delle [...] Vai alla recensione »

domenica 25 aprile 2010
Nino Pell.

Il talentuoso regista Alejandro Amenàbar sembra non sbagliare un film. E il suo ultimo film, "AGORA'", sicuramente sembra non discostarsi da questa sua favorevole tradizione. Siamo nella seconda metà del IV° secolo dopo Cristo e la storia si svolge in Alessandria D'Egitto dove la giovane e bella Ipazia, esperta di astronomia e filosofia, insegna la sua dottrina ad un gruppo di allievi e, allo stesso [...] Vai alla recensione »

martedì 4 maggio 2010
IlPredicatore

Alessandria, 391 D.C, culla della filosofia e punto d'incontro tra religioni diverse, antiche e nuove. Con l'arrivo del cristianesimo che impone il proprio amore verso il dio unico termina la pace e arrivano gli scontri carichi di gravi conseguenze. La storia ruota attorno alla filosofa Ipazia, ma anche al suo schiavo Davus e al discepolo Oreste, entrambi innamorati di lei, entrambi convertiti ma destinati [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 maggio 2011
honestabe

I paragoni con i peplum e con Empire mi sembrano fuorvianti. Quanto alla inappuntabilità del vestiario, poi, si trova in quasi tutti i film in costume. Condoniamo tranquillamente anche qualche sbavatura (Ipazia era probabilmente anziana quando venne uccisa, Sinesio morì prima di lei etc.). Il film ricorda a tutti che le intolleranze e i fanatismi non hanno una sola etichetta (Islam,  [...] Vai alla recensione »

domenica 25 aprile 2010
Pecus

Alessandria d'Egitto, alla fine del IV secolo d.C., è un attivo centro di ricerca scientifica e astronomica, erede della vasta cultura greca approdata nei regni ellenistici. Hypatia, l'unica filosofa dell'antichità a noi nota, istruisce i giovani alessandrini benestanti nella scuola della grande Biblioteca, gestita da suo padre Teone. Ma, appena fuori le porte di questo bastione di scienza e culti [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 settembre 2010
Fabian T.

Davvero un ottimo esempio di come ai giorni d'oggi esistono ancora registi capaci di inneggiare alla libertà di pensiero e alla sete di conoscenza, evidenziando il suo atteggiamento discriminatorio specie da parte di chi tende a preservare contro tutto e tutti il potere (ideologico o politico che sia). In altri commenti ho letto attacchi e critiche allarmate di cristiani contro questo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 dicembre 2010
paride86

Molto curato e ben girato, "Agorà" è un film difficile e non adatto a tutti perché narra una storia di scienza, filosofia e religione senza romanzare la vicenda con sentimentalismi, eroismi o toni epici che tanto piacciono al grande pubblico e che caratterizzano successi al botteghino come "Il Gladiatore", "Braveheart" o i peplum di qualche decennio [...] Vai alla recensione »

lunedì 29 novembre 2010
giuliog02

Un film "scomodo" su un periodo storico sul quale la scuola non  ha speso molto tempo per istruirci. Per forza, la verità scotta. Il tema é noto e la ricostruzione del regista e dello sceneggiatore seguono pari pari quanto scrissero Socrate Scolastico (380 - 440) in Historia Ecclesiastica ed il Filosofo Damascio (480 - 550).

lunedì 18 ottobre 2010
DiegoT

siamo di fronte ad un film scomodo per la chiesa in quanto racconta per lati paralleli alla vita della prima grande donna scienziata Ipazia della storia quello che è stata l'ingerenza della chiesa nei primi secoli di vita. film di grosso impatto scenico, ottima ricostruzione dell'Alessandria degli egiziani non lesina di certo effetti speciali, il tutto unito ad una ricostruzione storica-cinematografica [...] Vai alla recensione »

lunedì 26 luglio 2010
Paul73

Un violento fanatico può diventare un santo, un vescovo tirannico può diventare un Padre della Chiesa e una donna bella, intelligente e sensibile come Ipatia può essere oltraggiata e assassinata senza pietà: in una metropoli dei primi secoli dell'era volgare la vita è un susseguirsi di violenze e vendette che lacerano la tunica inconsutile del Cristo e di tutti [...] Vai alla recensione »

martedì 18 maggio 2010
Emilio Zampieri

La messa in scena di Amenàbar è efficace e guarda al peplum hollywoodiano contemporaneo. Tutto è dipinto a tinte forti, personaggi in primis. Non si cerchi troppa plausibilità storica, nonostante qualcuno abbia fatto notare come il cielo sia stato costruito apposta per farlo assomigliare a quello del tempo. Basterebbe vestire i personaggi con abiti moderni e dotarli di un altro vocabolario per fare [...] Vai alla recensione »

sabato 27 novembre 2010
irontato

Si parte da una premessa molto buona perchè molta gente ancora non conosce bene da dove veniamo e quali sono le radici storiche della nostra socetà cristiana e film come questo possono aiutare a capire come noi non fossimo diversi da chi oggi definiamo fondamentalisti.Purtroppo però per cercare di accattivarsi un pubblico più ampio data la delicatezza dell'argomento [...] Vai alla recensione »

domenica 14 luglio 2013
rita branca

 Agorà (2009) film di Alehandro Amenàbar  con Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac e  Ashraf Barhom. Toccante opera che ripercorre la storia dell’uomo, nella sua follia bellica e cieco fanatismo religioso  a partire dal quarto secolo dopo Cristo,  dalle lotte fra cristiani e pagani prima a quelle  fra cristiani ed ebrei dopo.

mercoledì 13 gennaio 2016
ciccio300791

Dopo alcuni anni di film storici spettacolari ma storicamente non molto attendibili ("300," "10000 a.C.," "L'ultima legione"), ecco finalmente una pellicola in grado di raccontare più o meno oggettivamente la storia di una delle più importanti filosofe della tarda antichità: Ipazia, attiva fra la fine del IV secolo d.

lunedì 11 febbraio 2013
Gerardo Monizza

Gerardo Monizza Intorno al Quattrocento dopo Cristo Alessandria d’Egitto era una città cosmopolita dove riuscivano a convivere –non senza frizioni – comunità di ebrei in esilio (ma fortemente radicate), cristiani neo battezzati, ma sereni, e cristiani integralisti e missionari della nuova fede, attivi fino alla violenza.

martedì 8 gennaio 2013
Rescart

Ai nostri tempi un personaggio politico attempato che rinsavisce con la vecchiaia e con il secondo divorzio è stato sollevato dalla scomunica che prima incombeva su di lui essendosi risposato dopo il primo, pretende di attaccare lo strumento (twitter) in sé anziché chi lo utilizza. Forse ritiene se stesso come ogni altro utilizzatore finale privo di colpa.

giovedì 29 settembre 2011
Camillo

Siamo nel IV secolo dopo Cristo. Il film segue la vicenda di Ipazia, filosofa di Alessandria, che insegna nella biblioteca della città. In questo periodo, i cristiani sono liberi di professare la loro religione e ciò li porterà persino alla presunzione (cosa impensabile ai tempi delle persecuzioni). Dopo una violenta rivolta, i cristiani scacceranno i pagani e distruggeranno la [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 ottobre 2017
Kyashan

“Agorà”, ambiziosa produzione storica del regista premio Oscar Alejandro Amenábar, è un’opera assai controversa che da un lato si fa carico di tematiche e messaggi importanti, forse anche troppo, ma dall’altro si lascia soffocare da alcuni evidenti difetti che ne tradiscono l’anima squisitamente spettacolarizzata.

martedì 3 novembre 2015
Great Steven

AGORà (ESP, 2009) diretto da ALEJANDRO AMENABAR. Interpretato da RACHEL WEISZ, MAX MINGHELLA, OSCAR ISAAC, ASHRAF BARHOM, MICHAEL LONSDALE, RUPERT EVANS, HOMAYOUN ERSHADI, SAMMY SAMIR, RICHARD DURDEN, OMAR MOSTAFA Alessandria d’Egitto, 391 dopo Cristo. La città egiziana, nell’impero nordafricano ormai decaduto, conserva ancora il suo antico splendore, rappresentato non [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 gennaio 2013
dario

Tutto scontato in questo film. Cose già viste e riviste. Uno schematismo imbarazzante, un cattivo servizio alla libertà di pensiero. Regia e interpretazione trascinate. Il film suona fasullo, le frasi sono da cioccolatini Perugina, non c'è ritmo, non c'è comvinzione in ciò che si sta facendo. La morale che se ne trae è semplicistica e sciocca. [...] Vai alla recensione »

sabato 11 agosto 2012
andyflash77

L’opera è molto lontana da ciò che avrebbe potuto essere, data la forza del personaggio nonché la complessità del periodo storico e dei luoghi che gli fecero da cornice.Amenabarinvece, tradendo le capacità di genere (The Others) e la sensibilità psicologica e di linguaggio (Mare dentro), dimostrata nei suoi lavori precedenti, ha tentato un’operazione [...] Vai alla recensione »

lunedì 26 marzo 2012
Franz1971

L'ottimo film di Amenàbar, ambientato ad Alessandria d'Egitto nei primi secoli dopo l'avvento del cristianesimo, costituisce un esempio di come la religione che è venuta a prevalere in Occidente, sia stata ( e forse in parte lo è ancora)intollerante verso diverse forme di spiritualità che la precedettero. I pagani, che praticarono da millenni una religiosità politeistica, cioè l'adorazione di più divinità [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 gennaio 2014
Davide Furfori

Ho avuto opportunità di guardare il controverso film "Agora", di Amenabar: in teoria, la resa cinematografica della toccante storia di Ipazia di Alessandria, celeberrima studiosa della Tarda Antichità, crudelmente trucidata da una banda di violenti cristiani; in realtà, una combinazione purtroppo poco riuscita di affresco storico, manifesto ideologico e triangolo amoroso.

mercoledì 1 maggio 2013
jacopo b98

 Nel 391 d.C. ad Alessandria d’Egitto la filosofa Ipazia (Weistz) assiste al nascere dei fanatismi religiosi tra cristiani e pagani. Quando la lotta diventa violenta l’imperatore autorizza i cristiani a fare quello che vogliono della grande biblioteca, dove la donna lavora. Nel 415, quando si rifiuta di battezzarsi in pubblico, viene schiacciata dalla società cristiana, maschilista [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 novembre 2010
Immanuel

Quella rappresentata da Amenabar non è l'autentica filosofa neoplatonica morta nel 415 d.C. per mano del fanatismo religioso. Ma è solo la proiezione di una figura storica passata attraverso l'iconografia illuminista di fine Settecento. L'Ipazia martire del libero pensiero, non la scienziata calata nel suo tempo. Viene il sospetto che Amenabar abbia commesso qualche anacronismo. [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 aprile 2010
charles

Un giovane soldato di ritorno dall'Iraq prosegue la sua avventura su in alta montagna in un luogo desolato d'Europa per lasciarsi tutto alle spalle. Conoscerà la verità circa il suo viaggio grazie ad una misteriosa leggenda locale. Un film dell'orrore di un validissimo, che si rifà alla tradizione degli horror statunitensi degli anni settanta / ottanta, nel quale militavano maestri del calibro [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 maggio 2010
pattie

L'Agorà e la Biblioteca di Alessandria d'Egitto sono rispettivamente il cuore e la mente della polis, dove nuove religioni e antichi saperi si incontrano e si scontrano con fanatismi e giochi di potere, più o meno occulti. Nel IV sec. d.C. la giovane e bella filosofa Ipazia, noncurante dei tumulti che le si agitano intorno e dei dissidi che toccano anche i suoi giovani allievi, [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 maggio 2010
asterios

Se in questo film tutto risulta falso e, come si legge nella "dotta" irritante e palesemente partigiana recensione, in attesa di maciste come deus ex-machina per dare un tono al film allora veramente non si è più in grado di giudicare la bellezza e la forza, soprattutto, di una pellicola. La vicenda poco nota ma importantissima viene ricostruita bene, ben condotta e, sicuramente, non ponendo i buoni [...] Vai alla recensione »

martedì 27 aprile 2010
Maciste

Una storia misconosciuta, una delle tante in cui esponenti del clero hanno sopraffatto la libertà di pensiero mascherandola di eresia o di stregoneria. Una storia che spiega bene i pericoli del dogmatismo (in questo caso cattolico) e che mostra come presunti illustri santi o Padri della Chiesa altro non erano che criminali persecutori di chi non la pensava come loro o come le loro raffazzonate scritture. [...] Vai alla recensione »

martedì 27 aprile 2010
angie81

Alla fine, quando il film si conclude, senti che ha lasciato dentro di te una traccia indelebile. E che ciò che non riesci a dimenticare non sono gli scontri religiosi in una città splendida e ferita come Alessandria, che assiste inerme alla fine di un impero, bensì solo lo sguardo di Ipazia. Quello non è lo sguardo di una donna qualunque, ma di una creatura superiore che sente ardere dentro di sè [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 maggio 2010
andaland

crudo e da pelle d'oca, con un' ottima regia e interpreti all'altezza della situazione. ottimo

mercoledì 28 aprile 2010
luigi8421

Questo film è davvero bello. Mi chiedo con quale metodo e giudizio è stata fatta la recenzione su questo sito. Con i piedi? Accorrete a vederlo, un film molto ben fatto che non tralascia nulla, ogni minimo particolare e stato studiato. E poi una Rachel Weisz bravissima.

venerdì 14 maggio 2010
Poetadark

Mi fa piacere vedere che, caro le marseillais, lei ha confermato, senza volere, tutto ciò da me detto nel precedente commento. Difatti lei muove accuse preconfezionate a tutti, indipendentemente dai film, rivelando un grado di frustrazione che sfiora l'inverosimile: ho letto che, adesso, lei reputa addirittura Ridley Scott il peggior regista nella storia del cinema.

venerdì 7 maggio 2010
cri83

Sono appena riuscita a vedere questo film; senza alcuna aspettativa - viste le sempre più beffeggianti rappresentazioni cinematografiche dei film storici - sono rimasta piacevolmente sorpresa della semplicità con la quale lo straordinario regista ha parlato di quanto accaduto in quel periodo... è inutile fare retorica, o in qualche modo voler "nascondere" ciò che il film e la storia narrano.

mercoledì 21 aprile 2010
Raistlin86

« Quando ti vedo mi prostro davanti a te e alle tue parole, vedendo la casa astrale della Vergine, infatti verso il cielo è rivolto ogni tuo atto Ipazia sacra, bellezza delle parole, astro incontaminato della sapiente cultura.  » E' così che voglio aprire la mia prima recensione, dopo che ho visto questo splendido film in lingua inglese.

domenica 14 marzo 2010
Andreas Perugini

   Mentre già i primi di marzo è stata trasmessa alla TV armena, è annunciata solo per il 30 aprile l'uscita nelle sale italiane, ad un anno di distanza dalla presentazione a Cannes, l'ultima opera di Alejandro Amenábar già autore dello splendido film pro eutanasia Mare Dentro e premio Oscar con The Others (2001).

martedì 27 aprile 2010
braxio

Agora dev'essere stato frainteso da qualche critico di casa nostra che si entusiasma per i filmetti tricolore a base di piccole nevrosi e drammucci sentimentali, prodotti insignificanti, destinati a non lasciare traccia dopo due settimane dall'uscita. Questo bellissimo film non riceve, proprio nella recensione in HP, il giusto rilievo, tant'è che, nella media totale, non riesce nemmeno ad arrivare [...] Vai alla recensione »

sabato 15 maggio 2010
chiron

Agora è un film-manifesto che non  dovrebbe, a mio parere, essere  letto e commentato - come fa, peraltro bene, Zappoli - quasi si trattasse di un film storico, di genere (o tentato genere) epico, o come "grande narrazione di un'epoca". Da questa prosettiva,Agora presenta innumerevoli difetti (stilistici), imprecisioni (storiche) e manchevolezze artistiche (la recitazione [...] Vai alla recensione »

domenica 4 aprile 2010
Wicca87

E' dallo scorso anno che attendo con ansia l'uscita nelle sale italiane di questo film, che ho trovato sempre recensito egregiamente tranne qui e non capisco il motivo. Posso solo dire che appena uscirà nelle sale italiane andrò a vederlo, per farmi un'idea mia.

venerdì 14 maggio 2010
FRANCESCO GIULIANO

E' un bel film, ben diretto, con attori bravi e una ricostruzione storica e scientifica, a mio parere, fedele. Con esso il regista osanna, e ci riesce magnificamente, la più grande delle libertà,la libertà di pensiero, che si oppone a qualunque azione umana intransigente,arrogante e crudele che sgorga, purtroppo, dall'ignoranza,dall'irrazionalità e dalla sopraffazione.

venerdì 7 maggio 2010
AleCarId

Film ben fatto, interessante la storia ed altrettanto interessante il modo in cui essa viene mostrata. Ho inotre apprezzato l'effetto "vista dallo spazio" che spezza la trama delle miserie umane ... insomma un bel film, consigliato!!

mercoledì 5 maggio 2010
Wicca87

Parlando con amici e conoscenti che hanno visto il film, tutti e dico tutti l'hanno trovato splendido sotto tutti i punti di vista, regia, scenografia e recitazione eppure la critica è stata pesante e spesso contro questo film. Eppure il film piace a tutti da chi ha 19 anni a chi ne ha 40 e passa. L'unica cosa che mi viene da pensare è che la critica italiana sia partita prevenuta. [...] Vai alla recensione »

sabato 24 aprile 2010
picpic

"Agora" è un film complesso, coraggioso, tragico, apre tutti i sensi e non annoia, non può annoiare. Offre l'altra faccia del Cristianesimo, quella troppo spesso occultata: il fanatismo, i massacri, la distruzione dei templi di Alessandria. Suggerisce il ritardo culturale indotto dall'oscurantismo religioso. Lo sguardo si rivolge al cielo e ci distoglie dalla piccola, meschina, ferocia umana.

giovedì 13 maggio 2010
Omero Sala

A prima vista il film pare un peplum degli anno ’60. La vicenda si svolge verso la fine del IV sec. dopo Cristo ad Alessandria. In città convivono pagani, ebrei e i cristiani. Questi ultimi, perseguitati e martirizzati fino a pochi decenni prima, sono in forte espansione. Li guida il vescovo Cirillo che vuole imporre la sua religione e “cristianizzare” la vita, la cultura, l’etica, la politica.

giovedì 13 maggio 2010
g_andrini

Direi che si tratta di una delle migliori realizzazioni degli ultimi tempi. La protagonista è eccezionalmente espressiva, oltre che attraente in tutto. E' un film, nonostante la lunghezza, che si fa guardare senza ansia o noia. Il finale è negativo per Ipazia, ma la retorica sulla ottusità della religione, di qualunque parte, viene resa bene. Direi che una volta va visto.

FOCUS
INCONTRI
martedì 20 aprile 2010
Marzia Gandolfi

Accusata di eresia dal vescovo (e poi santo) Cirillo e massacrata sull'altare per mano dei parabolani, Ipazia, astronoma e filosofa neoplatonica, non ripudiò mai scoperte e convinzioni perché in contrasto con l'ideologia dominante di un movimento religioso allora fanatico e intollerante. Indifferente all'amore degli uomini e incurante della propria incolumità fisica, Ipazia osò sfidare, piena della grazia e della forza della ragione, “venerande sentenze” pronunciate nell'Alessandria d'Egitto del 391 dopo Cristo.

Frasi
Voi non potete mettere in discussione quello in cui credete, io devo.
Una frase di Hypatia (Rachel Weisz)
dal film Agora - a cura di mez_mar_ize
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Il pericolo è donna, dal IV al XXI secolo dopo Cristo. Dipende per chi. C'è la donna che fa paura ai talebani di ogni epoca e un'altra che terrorizza Lars von Trier e simili. Streghe comunque da lapidare o strangolare. Lo spagnolo Alejandro Amenabar, 37 anni, autore di The Others (2001) e Mare dentro (Oscar miglior film straniero 2004) ha presentato fuori concorso Agora, dedicato alla scienziata e [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
Liberazione

Lo sdegno dello scandalo facile è tutto di Lars Von Trier e nella solita atmosfera drogata da festival non ci si è resi conto che il film veramente dirompente e politicamente scorretto arriva da Alejandro Amenabar. Difficile da prevederlo prima, trattandosi di un biopic peplum ambientato nel IV secolo d.C. su Hypatia, prima scienziata conosciuta e riconosciuta dalla storiografia che lasciò, nella sua [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Non capitava da secoli. Si è parlato molto, in questi giorni, di Ipazia: filosofa e matematica, nonché donna attiva in politica nell'Egitto del IV secolo dopo Cristo - provincia romana che, prima dell'Impero, era stata non a caso governata da una donna, Cleopatra. La memoria di Ipazia è da sempre parte integrante del «pantheon» femminista, ma stavolta il motivo scatenante è un film: Agorà, fuori concorso [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Nei film sul mondo antico quasi sempre i cristiani sono vittime miti, piangenti in preghiera, clandestini tremebondi. Agora di Alejandro Amenàbar capovolge questa immagine, i cristiani del quarto secolo dopo Cristo ad Alessandria d'Egitto sono anche fanatici violenti raggruppati in squadracce, ceffi oscuri e crudeli che fanno il peggio: bruciano vive le persone, le malmenano al grido «Il Signore è [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Quando il cinema ha raccontato l'antichità classica, quasi sempre l'ha fatto contro di essa. Infatti Hollywood si rivolge innanzitutto al pubblico nordico cristiano-protestante e al pubblico ebraico, che non s'identificano con greci e romani. E Cinecittà soffre della prossimità con la Santa sede, dunque ha visto il politeismo greco-romano come il prologo del cristianesimo.

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Sulla scia di un doppio mistero arriva finalmente sui nostri schermi, Agora del regista nato a Santiago del Cile (padre cileno, madre spagnola) Alejandro Amenabar, 37 anni, autore di The Others (2001) e Mare dentro (Oscar miglior film straniero 2004). Presentato fuori concorso a Cannes l'anno scorso, il film, molto atteso, era svanito nel nulla e un tam tam della Rete avvertiva che «non lo vedrete [...] Vai alla recensione »

Alessio Guzzano
City

Il 27 giugno si festeggia San Cirillo, vescovo di Alessandria d'Egitto e Dottore della Chiesa. Nel IV secolo dopo Cristo, i suoi mujaheddin parabolani fecero trucidamente a pezzi la filosofa che si ostinava a credere che tutte le scienze avessero ragione e tutte le religioni torto. Vegliò invano sulla preziosa biblioteca mentre la città/faro della cultura cadeva vittima del fanatismo.

Alessia Mazzenga
Terra

Dopo sei anni da quel Mare dentro che aveva vinto l'Oscar come miglior film straniero e che, per aver mostrato ragioni a favore dell'eutanasia, si era attirato critiche da più parti, oggi il talentuoso regista spagnolo Alejandro Amenabar torna in sala con Agorà e coraggiosamente omaggia una figura di donna e scienziata, simbolo di un passaggio epocale in cui dal mondo antico si passò a secoli di oscurantism [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

Ipazia, giovane donna sapiente d'Egitto nel 39l dopo Cristo, figlia del rettore della seconda Biblioteca di Alessandria, filosofa razionale, matematica, astronoma studiosa della rotazione della Terra, maestra di discepoli, morì scorticata e squartata viva: parti del suo corpo vennero messe in mostra nella città, come monito per gli scienziati e gli infedeli, da fanatici cristiani seguaci violenti del [...] Vai alla recensione »

Piera Detassis
Panorama

In Italia l'uscita di Agora, biografia di Ipazia, filosofa, matematica e astronoma vissuta nel IV secolo dopo Cristo ad Alessandria d'Egitto, sembrava a rischio per eccesso di critica nei confronti dei misfatti cristiani e, a sventare possibili censure, era nato un appello, firmato fra gli altri da Piergiorgio Odifreddi e Margherita Hack. La protagonista, donna e libera pensatrice (due colpe in una), [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Una volta andava di moda il "peplum". Ci passò anche Kubrick con Spartacus, mirando alla grande rappresentazione storica; più tardi, Ridley Scott diresse un Gladiatore col ricorso agli effetti digitali. Nulla di tutto questo in Amenébar anche se ha potuto valersi di un consistente budget, ricostruendo una convincente Alessandria d'Egitto a metà del IV secolo d.

Michele Anselmi
Il Riformista

Costoso biglietto da visita della "nuova" Mikado pilotata da Sonia Raule, "Agora" è il classico film da dibattito. Infatti abbiamo letto fitte paginate su Ipazia, matematica/astronoma di scuola neoplatonica, politeista, orribilmente uccisa nel 415 d.C. ad Alessandria d'Egitto dalla setta cristiana dei Parabolani, dipinti come fanatici talebani. Storici e bizantiniste sono intervenuti, s'è gridato alla [...] Vai alla recensione »

Michael Ordoña
The Los Angeles Times

"Agora" is a historical epic with an impressive pedigree. It misses some emotional connections and has pacing problems but covers a fascinating, overlooked period while depicting the eternal struggle between science and ideology. Alejandro Amenábar's film is set during Alexandria's transition from center of enlightenment to crumbling outpost on the edge of the Dark Ages.

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Il mondo greco-romano è al tramonto, pagani ce ne sono ancora, ma il Cristianesimo avanza, specie dopo l'editto di Costantino cento anni prima. In mezzo, com'è ovvio, buoni e cattivi, ma Alejandro Amenábar, nel film di oggi, dà spazio solo ai cattivi, anzi ai cattivissimi facendoli capitanare da un vescovo Cirillo da non confondere con quel San Cirillo nato nell'827 dichiarato da Giovanni Paolo II, [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Una donna, tre storie. La prima è filosofica. La seconda politica. La terza sentimentale. In un film riuscito le tre storie dovrebbero intrecciarsi in un unico racconto tumultuoso e appassionante. In Agorà invece questi tre aspetti restano freddi e distinti, anche se al centro c'è la figura straordinaria di Ipazia, che nell'alambiccato film di Amenàbar ha il volto severo e bellissimo di Rachel Weisz. Celeb [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Forse nell'epoca d'oro del genere storico-mitologico, ribattezzato peplum dai cinéfili, le metafore erano altrettanto ammiccanti. È sicuro, comunque, che «Agorà» di Alejandro Amenàbar tra le sue ipotetiche qualità non possiede quella della sfumatura ideologica e linguistica: il kolossal spagnolo girato a Malta e visto l'anno scorso a Cannes letteralmente deborda nel fare il verso all'attualità e, quel [...] Vai alla recensione »

NEWS
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lunedì 26 aprile 2010
Andrea Chirichelli

Box Office Italia Settimana piatta in attesa che Iron Man 2, per una volta prima in Italia che in America, porti nuovamente su gli incassi. A spuntarla sono ancora i titani, che viaggiano però su medie ben inferiori ai blockbuster in 3D che abbiamo visto [...]

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