angela
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venerdì 13 aprile 2007
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inconfondibilmente ozpetek
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la mano è inconfondibilmente la sua!quella raffinata,poetica,riflessiva,introspettiva e a tratti malinconica di ozpetek!le musiche malinconiche dal sound ricercato sono meravigliose come sempre,anche l'ambientazione è molto sofisticata e le scene realizzate magistralmente(l'ultima scena è bellissima oltre che significativa e simbolica,come in tutti i suoi film;bella e simbolica anche quella in cui tutti i protagonisti camminano nel corridoio per andare a vedere la salma di lorenzo,nella quale la angiolini è bravissima;e infine anche quella della festa a casa di davide e lorenzo).accorsi e la buy superlativi(anche se non con la stessa intensità delle fate ignoranti);inaspettatamente stupita da argentero bravissimo oltre che bellissimo e dalla angiolini,suo il personaggio più affascinante ed impegnativo del film.
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la mano è inconfondibilmente la sua!quella raffinata,poetica,riflessiva,introspettiva e a tratti malinconica di ozpetek!le musiche malinconiche dal sound ricercato sono meravigliose come sempre,anche l'ambientazione è molto sofisticata e le scene realizzate magistralmente(l'ultima scena è bellissima oltre che significativa e simbolica,come in tutti i suoi film;bella e simbolica anche quella in cui tutti i protagonisti camminano nel corridoio per andare a vedere la salma di lorenzo,nella quale la angiolini è bravissima;e infine anche quella della festa a casa di davide e lorenzo).accorsi e la buy superlativi(anche se non con la stessa intensità delle fate ignoranti);inaspettatamente stupita da argentero bravissimo oltre che bellissimo e dalla angiolini,suo il personaggio più affascinante ed impegnativo del film.nel complesso però il film è un po piatto,scorre tutto sullo stesso tono,non ci sono momenti di intensità emotiva forte(l'unico quello della morte di lorenzo viene smorzato con la finzione scenica di una "resurrezione"):è un peccato che alla perfezione tecnica non corrisponda l'intensità scenica che avrebbe fatto del film un capolavoro così come le fate ignoranti e ancora di più la finestra di fronte,film che tuttavia risulta indubbiamente un ottimo lavoro che vale sicuramente la pena di vedere!un film, così come tutti quelli di ozpetek,che arricchisce attraverso la riflessione sui più alti temi esistenziali e che emoziona profondamente attraverso l'esposizione dei drammi esistenziali dei suoi personaggi.
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nazref
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martedì 10 aprile 2007
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ritratto noioso di cose già viste
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se nei suoi film precedenti riusciva a sorprenderci , con questo nuovo film il regista riesce solo più ad annoiarci non avendo nè spessore nè contenuti nuovi. Forzatamente ci vuole sottolineare l'importanza dei "dico" : come facciamo ad andare a trovare il nostro compagno in ospedale e come possiamo decidere per lui se noi siamo omosessuali e non abbiamo un riconoscimento giuridico ?
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dario
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lunedì 9 aprile 2007
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je suis venu pour dire...
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Primo: il film vale la pena di vederlo. Il che è già tanto di questi tempi. Sono regista e in più ho vissuto lo stesso dramma umano del film. Quindi doppiamente coinvolto. Se Ozpetek è rimasto superficiale nel narrare il dolore (un regista come lui avrebbe dovuto sforzarsi di dare immagini più forti, mi viene in mente nanni moretti al luna park piangendo su una giostra di la stanza del figlio), in compenso rende molto bene l' attesa di un caro fuori da una stanza di ospedale, mi ha deluso la recitazione di pressoché tutti i personaggi anche perché onestamente li adoro tutti quanti e poi accorsi e argentero son troppo belli per criticarli... son d' accordo che assomiglia un po' a carabinieri ma penso purtroppo sia anche fatta un po' apposta per i botteghino.
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Primo: il film vale la pena di vederlo. Il che è già tanto di questi tempi. Sono regista e in più ho vissuto lo stesso dramma umano del film. Quindi doppiamente coinvolto. Se Ozpetek è rimasto superficiale nel narrare il dolore (un regista come lui avrebbe dovuto sforzarsi di dare immagini più forti, mi viene in mente nanni moretti al luna park piangendo su una giostra di la stanza del figlio), in compenso rende molto bene l' attesa di un caro fuori da una stanza di ospedale, mi ha deluso la recitazione di pressoché tutti i personaggi anche perché onestamente li adoro tutti quanti e poi accorsi e argentero son troppo belli per criticarli... son d' accordo che assomiglia un po' a carabinieri ma penso purtroppo sia anche fatta un po' apposta per i botteghino.
Vorrei sapere se come me anche il regista ha perso un' amore per la strada perché anche nelle fate ignoranti c'e' il tema della scomparsa. ferzan scrivimi. :-)
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pat
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domenica 8 aprile 2007
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complimenti a questo cinema italiano
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Mano cinematografica raffinata. Bellissimi primi piani. Bella l'idea che la morte, anche se ti coglie di sorpresa, poi l'accetti in quanto "contrarietà". Questo per me si suggella nell'alzata di spalle del... morto. Ambra, per me antipatica storica, è davvero in gamba. Ozpetec mi prende ogni volta. Una forza sempre Serra Yilmaz. Un bel Fantastichini. Moderna la storia nei suoi risvolti. E' confortante questo cinema italiano.
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diego spanò/ spadino58
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domenica 8 aprile 2007
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ovvero la precarietà della vita di tutti....
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Saturno Contro è nel suo insieme un toccante affresco della precarietà della vita.
Sembrerebbe,senza un'attenta analisi,un film pessimista e drammatico che ripropone in chiave moderna il classico principio eracliteo del "panta rei" ...tutto passa...niente è per sempre.
Ma non è così.
Credo che Ozpetek,ormai italiano di adozione,abbia voluto inserire un concetto subliminale nella trama:quello latino (di Catullo)che rivolgendosi all'amata la invitava al:"carpe diem ,quam minimum credula postero".
Insomma vivere alla giornata perchè del doman non v'è certezza...
Mi sbaglio Maestro?
E' troppo se chiedo conferma?
Diego Spanò - Messina -
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cecilia
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mercoledì 4 aprile 2007
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disaccordo con recensione
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Sono assolutamente incredula...
No, non sono per nulla d'accordo con Lei signora Marzia!
Credo che Ozpetek sia molto di più di ciò che Lei sostiene.
Io dal film (come in tutti i suoi film) ho visto molto, molto, molto oltre a tutte le parole che ho letto qui.
Forse chi deve per lavoro fare la recensione di film è talmente abituato a guardarne che non lascia che questi creino nella mente provocazioni, domande, collegamneti o emozioni.
Sono convinta che Ozpetek raggiunga delle "corde" che altri non toccano neanche con le parole...
Però evidentemente questa capacità che per me lo contraddistingue riesce a raggiungere solo l'animia di alcuni.
Cecilia
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brì
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martedì 3 aprile 2007
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artisti sotto la tenda di casa, un po'perplessi
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Ozpetek mi piace.
Non so che dire, di più.
Il suo capolavoro, a mio parere, resta Harem Suarè, ma Il bagno turco, La finestra di fronte, Le fate ignoranti, Saturno contro (questi sono quelli che ho visto) segnano, comunque un percorso, che seguo con attenzione e piacere.
In qualche modo, questi film, benchè imperfetti, qualcuno più di altri, mi danno una sensazione di onestà, di calore, di tensione.
Devo dire che tendo a non essere obiettiva riguardo a chi mi è piaciuto, in partenza.
Stravedo, in genere.
Recentemente mi sono "festosamente" (?) imbattuta in Saturno contro.
So che su questo film si sono scatenate le critiche più varie.
Da parte mia, ho notato, con piacere, che Accorsi, ansima un po' meno del solito, anche se ha la consueta aria ansiosa (si capisce che non mi piace?) riconosco che, a volte, il regista non sa dove andare a parare, il discorso si fa lento, a volte non decolla .
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Ozpetek mi piace.
Non so che dire, di più.
Il suo capolavoro, a mio parere, resta Harem Suarè, ma Il bagno turco, La finestra di fronte, Le fate ignoranti, Saturno contro (questi sono quelli che ho visto) segnano, comunque un percorso, che seguo con attenzione e piacere.
In qualche modo, questi film, benchè imperfetti, qualcuno più di altri, mi danno una sensazione di onestà, di calore, di tensione.
Devo dire che tendo a non essere obiettiva riguardo a chi mi è piaciuto, in partenza.
Stravedo, in genere.
Recentemente mi sono "festosamente" (?) imbattuta in Saturno contro.
So che su questo film si sono scatenate le critiche più varie.
Da parte mia, ho notato, con piacere, che Accorsi, ansima un po' meno del solito, anche se ha la consueta aria ansiosa (si capisce che non mi piace?) riconosco che, a volte, il regista non sa dove andare a parare, il discorso si fa lento, a volte non decolla ...
ma, a me è piaciuto ugualmente.
Sono incorreggibile, ve l'avevo detto.
Che dire?
La Buy recita la Buy, da sempre, come sempre.
Del resto la Morante non recita sempre la Morante?
Ma a me la Buy piace, così insicura, così nervosa/ansiosa, delicata.
quindi.
Tutti gli altri sono ben diretti, compresa la magrissima Angioini.
Luca (nonsoche è bellissimo) e pure l'altro (un po' meno)
E' strano, anche se le tematiche di Opzetek sono sempre difficili, sofferte, lui le affronta con una estrema forza e, direi quasi, purezza.
Ci sono sempre morte, malattia, amori difficili, contrastati, conflitti eppure, esco dai suoi film un po' più leggera.
Forse è l'idea, ben resa in alcuni dei suoi film, di queste comunità di amici che si incontrano/scontrano, ma si sorreggono, sempre, alla fine.
Queste cucine, questi pranzi. Mi ricordano di quando ero ragazza e si era così, sempre pronti a mettere in tavola, a mangiare insieme, a chiacchierare.
Forse questo.
Ci si perde per strada, un po' alla volta.
Distacchi.
Lutti.
Poi si recupera.
Spero.
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andrea bazurlone
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giovedì 29 marzo 2007
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non è "le fate ignoranti".....
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Il Film è bellino, ma distante anni luce da quell'intensità e quella sorta di appartenenza che ti trasmetteva Le Fate Ignoranti.
Lodevole la recitazione di Ambra, straordinaria quella di Favino (credo sia il migliore attore italiano attualmente in circolazione).
Accorsi mi ha stancato con la sua totale inespressività. Nel complesso un passo in avanti rispetto a Cuore Sacro ma sono lontani gli antichi fasti di Ozpetek
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gattorosso
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giovedì 29 marzo 2007
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ozpetek regista con le palle
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Alla fine del primo tempo avevo già sbadigliato dieci volte, poi nell'intervallo mi sono ripreso e nel secondo tempo ho resistito. In effetti il film è molto lento, ma nonostante questo riesce ad emozionare. I lunghi silenzi di alcune scene spesso sono più toccanti delle mille parole di altre. Gli attori sono tutti al top, anche quelli che attori non sono. Merito di un regista con le palle come Ozpetek.
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