cutronin
|
domenica 18 marzo 2007
|
eccellente la forma, scarno il contenuto
|
|
|
|
Il voto complessivo è frutto di valutazioni molteplici:
7.5 la prova degli attori. Sorprendente Argentero, garanzia Fantastichini
6.5 la trama. Abile Ozpetek ad evitare qualsiasi riferimento all'attualissimo tema dei Dico e a far sì che l'omosessualità sia soltanto uno dei tanti aspetti del mondo rappresentato, non l'unico
4.0 la conclusione.
La realtà che ci viene proposta tratta di una comitiva unitissima, che trascorre giorno e notte al capezzale di un amico e che ride divertita durante una sera qualunque. Andando alla sostanza, però, viene fuori un gruppo di persone che non si conoscono, non condividono la propria interiorità, non si correggono a vicenda. Sembra proprio che prevalga l'idea del" vivi e lascia vivere", perchè c'è chi ha la libertà di drogarsi, chi di tradire la moglie, e nessuno fa niente.
[+]
Il voto complessivo è frutto di valutazioni molteplici:
7.5 la prova degli attori. Sorprendente Argentero, garanzia Fantastichini
6.5 la trama. Abile Ozpetek ad evitare qualsiasi riferimento all'attualissimo tema dei Dico e a far sì che l'omosessualità sia soltanto uno dei tanti aspetti del mondo rappresentato, non l'unico
4.0 la conclusione.
La realtà che ci viene proposta tratta di una comitiva unitissima, che trascorre giorno e notte al capezzale di un amico e che ride divertita durante una sera qualunque. Andando alla sostanza, però, viene fuori un gruppo di persone che non si conoscono, non condividono la propria interiorità, non si correggono a vicenda. Sembra proprio che prevalga l'idea del" vivi e lascia vivere", perchè c'è chi ha la libertà di drogarsi, chi di tradire la moglie, e nessuno fa niente.
Avrei sperato in un momento di verità forte alla fine attorno ad un tavolo ed invece solo un bicchiere di vino, ma se non si condivide la vita e ciò che sei, quel che vivi dentro e non solo la cronaca di quel che fai, quali sono le basi di una solida amicizia? E' un terreno che frana ed a questo punto non so se è una provocazione del regista o una mastodontica mancanza...
[-]
[+] concordo in pieno
(di la rosas)
[ - ] concordo in pieno
|
|
[+] lascia un commento a cutronin »
[ - ] lascia un commento a cutronin »
|
|
d'accordo? |
|
enorme
|
sabato 17 marzo 2007
|
deprimente
|
|
|
|
angosciante, fatto male, semplicistico. Basta con storie di gay, bisex, tradimenti coniugali, insoddisfazioni di vita, droga, finti guru-di-vita ed altra accozzaglia di freaks!!!!!! La vita, fortunatamente!!!, non è così come viene descritta nei films degli ultimi tempi.....
[+] carissimo...
(di lilith)
[ - ] carissimo...
|
|
[+] lascia un commento a enorme »
[ - ] lascia un commento a enorme »
|
|
d'accordo? |
|
riccardo billia
|
sabato 17 marzo 2007
|
forse...un bluff?
|
|
|
|
Il cinema di Ferzan Ozpetek è contrassegnato da un minimo comune divisore: il mondo borghese. Dopo le prime due prove imperniate sul suo background culturale, la Turchia, il regista ha incanalato le sue successive opere sul binario della medio borghesia con feedback decisamente positivi. Forse troppi. Dopo il tuffo nell'anima sacra di Barbora Bobulova due anni orsono, Ozpetek torna nel nucleo che sa plasmare meglio; quello della famiglia allargata, ricalcaldo i fasti de "Le fate ignoranti".
Se però quell'universo era raccontato con elegante ironia, qui c'è ben poco da sorridere. E la trama in questo caso gioca un ruolo secondario. "Saturno contro" getta in pentola diverse questioni che il regista affastella in maniera un po' corriva, senza badare a quelle affinità chimiche tra le persone che sono il succo delle relazioni interpersonali.
[+]
Il cinema di Ferzan Ozpetek è contrassegnato da un minimo comune divisore: il mondo borghese. Dopo le prime due prove imperniate sul suo background culturale, la Turchia, il regista ha incanalato le sue successive opere sul binario della medio borghesia con feedback decisamente positivi. Forse troppi. Dopo il tuffo nell'anima sacra di Barbora Bobulova due anni orsono, Ozpetek torna nel nucleo che sa plasmare meglio; quello della famiglia allargata, ricalcaldo i fasti de "Le fate ignoranti".
Se però quell'universo era raccontato con elegante ironia, qui c'è ben poco da sorridere. E la trama in questo caso gioca un ruolo secondario. "Saturno contro" getta in pentola diverse questioni che il regista affastella in maniera un po' corriva, senza badare a quelle affinità chimiche tra le persone che sono il succo delle relazioni interpersonali.
Il cast è oggettivamente sontuoso ma è l'assortimento che lascia a desiderare. Favino, la Buy, Accorsi e la bella e seducente Isabella Ferrari sono i soli a ricoprire ruoli aventi un determinato riscontro nella realtà; una materialità evidenziata dalla loro normalità borghese, etichetta tremenda ma più che mai consona alla storia dei loro personaggi.
A parte Luca Argentero che rappresenta la pedina-climax della vicenda, colui attorno al quale il regista intraprenderà il viatico delle conclusioni finali, il resto del cast pare aver sbagliato set di riprese. Fantastichini vaga per le pareti di casa come un fantasma non ben identificato, Ambra è la guru della sregolatezza, la Vukotic incarna l'esatto ibrido tra la filosofa da camice e la pazza da internare, il bravo Filippo Timi è un bamboccio piazzato tra le inadatte braccia della simpaticissima Serra Ylmaz che prosegue nel filone: sono io la macchietta del gruppo. Ozpetek si sente molto a suo agio ad indagare nei sentimenti e nelle tribulazioni quotidiane dell'universo borghese, ma il ghigno di disappunto giunge puntuale quando il regista turco intende risolvere la questione con una (metaforica?) partita di ping pong in cui quasi tutti in componenti del cast si dilettano a dimostrare il loro: dobbiamo andare avanti. Un altro regista, forse non italiano, avrebbe utilizzato questa ennesima chance di analisi sul cosmo della classe media nostrana con mezzi meno posticciamente approfonditi. Ozpetek deve cambiare registro: l'indugio sulla borghesia ha esaurito le sue strade.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a riccardo billia »
[ - ] lascia un commento a riccardo billia »
|
|
d'accordo? |
|
benedetto
|
sabato 17 marzo 2007
|
gli incompetenti stiano a casa
|
|
|
|
Saturno contro è bello perchè gli attori sono tutti bravissimi e di grande calibro, Ozpetek è un pittore del cinema, la trama è intensa ed emozionante. Chi boccia questo film semplicemente non capisce assolutamente nulla di cinema. Consiglio vivamente a chi non ha apprezzato il film di continuare ad andare a vedere le porcherie americane piene di effetti speciali e i film di Boldi e De Sica.
[+] concordo
(di save)
[ - ] concordo
[+] concordo:in alternative possono guardare i reality
(di lilith)
[ - ] concordo:in alternative possono guardare i reality
[+] solo tu puoi uscire?
(di gambardella )
[ - ] solo tu puoi uscire?
|
|
[+] lascia un commento a benedetto »
[ - ] lascia un commento a benedetto »
|
|
d'accordo? |
|
tina galante
|
venerdì 16 marzo 2007
|
saturno contro, un film laico
|
|
|
|
Del film di Ozpetek mi hanno colpito, l'attenzione per i dettagli, la ricchezza dei dialoghi, l'indugio impietoso sui primi piani dei protagonisti. Un gruppo di amici sperimenta l'esperienza della separazione nelle sue varie manifestazioni. Di sicuro le atmosfere ricordano quelle del classico capolavoro "Il grande freddo", ma la società è mutata, e anche gli individui vivono un senso di smarrimento non solo esistenziale, ma anche sociale. Qualsiasi cosa appare precaria. In un mare di incertezze il regista azzarda nuove possibilità. L'amicizia è proposta come una possibile soluzione agli smarrimenti sociali. In uno scenario di disgregazioni familiari, a reggere il peso del tempo e dello spazio è una piccola comunità legata da sentimenti di amicizia profonda.
[+]
Del film di Ozpetek mi hanno colpito, l'attenzione per i dettagli, la ricchezza dei dialoghi, l'indugio impietoso sui primi piani dei protagonisti. Un gruppo di amici sperimenta l'esperienza della separazione nelle sue varie manifestazioni. Di sicuro le atmosfere ricordano quelle del classico capolavoro "Il grande freddo", ma la società è mutata, e anche gli individui vivono un senso di smarrimento non solo esistenziale, ma anche sociale. Qualsiasi cosa appare precaria. In un mare di incertezze il regista azzarda nuove possibilità. L'amicizia è proposta come una possibile soluzione agli smarrimenti sociali. In uno scenario di disgregazioni familiari, a reggere il peso del tempo e dello spazio è una piccola comunità legata da sentimenti di amicizia profonda. Non che manchi l'amore, ma in almeno due casi si manifesta con estrema caducità. Fondamentale appare il ricorso all'omosessualità. Paradossalmente Ozpetek la eleva a ruolo di superamento della distanza culturale. E' proprio nella dimensione della "diversità" sessuale che è possibile l'incontro tra due culture che si fronteggiano in modo bellicoso. L'integrazione è possibile e il regista ci mostra la strada. Questo, secondo il mio punto di vista, è l'elemento più importante di tutto il film. Questo è l'elemento innovatore. Per il resto si può rimproverare a Ozpetek di aver pescato a larghe mani negli architipi del classicismo greco. Ne cito uno caso: la morte salvifica e pacificatoria. Nel dolore si riescono a superare pregiudizi che altrimenti sarebbero invalicabili. «Saturno Contro» non è un capolavoro, ma è un film ben fatto, che testimonia il cambiamento della società contemporanea, e la ricerca di un equilibrio che renda l'integrazione di culture diverse un obiettivo possibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tina galante »
[ - ] lascia un commento a tina galante »
|
|
d'accordo? |
|
susetta11
|
giovedì 15 marzo 2007
|
il regista è un artista
|
|
|
|
Come il regista riesce sempre, in ogni suo film con estrema bravura e delicatezza a "pizzicare" le corde del nostro cuore non c'è mai riuscito quasi nessun altro...
I temi, che in ogni film affronta, sono scottanti, anche se nella società di oggi ci ostianiamo ad ostentare la nostra libertà di pensiero e di accettare i "diversi", in realtà siamo noi stessi che tendiamo a chiuderci sempre più a riccio;sia nel mondo dello spettacolo sia nella vita reale.
Questo regista, ogni volta, riesce a mettere su pellicola tutto ciò che da sempre viene celato, con delicatezza e allo stesso tempo forza.
E in ogni film, anche se la storia centrale è l'omosessualità,riesce a concatenare storie diverse affrontando sempre temi diversi.
[+]
Come il regista riesce sempre, in ogni suo film con estrema bravura e delicatezza a "pizzicare" le corde del nostro cuore non c'è mai riuscito quasi nessun altro...
I temi, che in ogni film affronta, sono scottanti, anche se nella società di oggi ci ostianiamo ad ostentare la nostra libertà di pensiero e di accettare i "diversi", in realtà siamo noi stessi che tendiamo a chiuderci sempre più a riccio;sia nel mondo dello spettacolo sia nella vita reale.
Questo regista, ogni volta, riesce a mettere su pellicola tutto ciò che da sempre viene celato, con delicatezza e allo stesso tempo forza.
E in ogni film, anche se la storia centrale è l'omosessualità,riesce a concatenare storie diverse affrontando sempre temi diversi.
Anche questo film, come del resto i suoi altri film, a mio avviso è stato un capolavoro...
Per concludere cito la frase dell'attrice Ambra Angiolini:
"E poi, c'ho pure Saturno Contro"...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a susetta11 »
[ - ] lascia un commento a susetta11 »
|
|
d'accordo? |
|
manu
|
giovedì 15 marzo 2007
|
saturno contro
|
|
|
|
A me non è piaciuto tanto, la trama è scontata e retorica e siamo lontani anni luce dalla freschezza de "Le fate ignoranti". Nel film, a parte la morte del protagonista non c'è nessun elemento che alzi l'attenzione dello spettatore, e che ti faccia stare attaccato alla poltrona. Tutto si snoda in un continuo piangere, abbracciarsi e il ricordarsi degli amici del defunto che porta alla noia, nonostante l'ottima prova recitativa di alcuni tipo Favino, qui al meglio,di Argentero e di Ambra che ho rivalutato e quindi dò appena la sufficienza.
[+] hai perfettamente ragione!
(di aribes)
[ - ] hai perfettamente ragione!
|
|
[+] lascia un commento a manu »
[ - ] lascia un commento a manu »
|
|
d'accordo? |
|
danilo
|
mercoledì 14 marzo 2007
|
ozpetek mania italiana
|
|
|
|
Ozpetek ritorna sulla tematica del gruppo, sull'insieme, quindi sulla società, quella emarginata de "le fate ignoranti" ma pur sempre sulla società. E ritorna con alcune lacune nella sceneggiatura, nella storia vera e propria che non sa bene dove andare a parare. D'altra parte affascina, ammalia ed accarezza lo spettatore con quel modo "tutto italiano" di muovere la macchina da presa. Sorprendono Ambra Angioini, Milena Vukotic e originale Lunetta Savino "piemontese"! Efficace il distacco tra le due parti del film, la prima che è narrata dal protagonista, e la seconda in cui tutto il gruppo diventa corpo unico testimone e protagonista della sofferenza e della condivisione del dolore. Indubbiamente un bel film, deludente solo da una storia poco chiara e forse poco appassionante.
[+]
Ozpetek ritorna sulla tematica del gruppo, sull'insieme, quindi sulla società, quella emarginata de "le fate ignoranti" ma pur sempre sulla società. E ritorna con alcune lacune nella sceneggiatura, nella storia vera e propria che non sa bene dove andare a parare. D'altra parte affascina, ammalia ed accarezza lo spettatore con quel modo "tutto italiano" di muovere la macchina da presa. Sorprendono Ambra Angioini, Milena Vukotic e originale Lunetta Savino "piemontese"! Efficace il distacco tra le due parti del film, la prima che è narrata dal protagonista, e la seconda in cui tutto il gruppo diventa corpo unico testimone e protagonista della sofferenza e della condivisione del dolore. Indubbiamente un bel film, deludente solo da una storia poco chiara e forse poco appassionante. Ci ho visto molto "Le fate ignoranti" ma dal punto di vista di regia questo è anche migliore. DA VEDERE
[-]
|
|
[+] lascia un commento a danilo »
[ - ] lascia un commento a danilo »
|
|
d'accordo? |
|
a.r
|
martedì 13 marzo 2007
|
un altro successo
|
|
|
|
Ferzan Ozpetek firma un altro film carico di sensibilita' e attento alla complessita' dei rapporti umani,una serie di vicende che si intrecciano ognuna con una sua particolarita' e difficolta',fatica di vivere mi verrebbe da dire, fatica che pero' riesce ad essere meno forte se condivisa con altri...perche' forse non si e' mai soli se il proprio sguardo ha la capacita' di proiettarsi sull' altro non solo come individuo bisognoso di aiuto, ma anche come qualcuno che puo' offrirci la sua diversita'.
Vediamo sempre tanti volti nei film di questo regista(es. le fate ignoranti)che sono capaci di sorridere e di stringere i denti...di fronte ai drammi individuali che immancabilmente giungono a essere collettivi e rispecchiano quelli che, ciascuno di noi, potrebbe incontrare nel proprio percorso di vita.
|
|
[+] lascia un commento a a.r »
[ - ] lascia un commento a a.r »
|
|
d'accordo? |
|
|