Sogno di una notte di mezza età

Film 2018 | Commedia, +13 84 min.

Titolo originaleAmoureux de ma Femme
Titolo internazionaleThe Other Woman
Anno2018
GenereCommedia,
ProduzioneFrancia
Durata84 minuti
Regia diDaniel Auteuil
AttoriSandrine Kiberlain, Adriana Ugarte, Gérard Depardieu, Daniel Auteuil, Christina Crevillén Joffrey Platel, Brigitte Aubry, Sonia Bonny Eboumbou, Monica Ledesma, Eva Chico, Alvaro Martínez Leon, Florence Coste, Zélie Allemoz, Victor Fagarazzi, Nicolas Benetti, Alessandro Santini (II), Alain Doutey, Maël Rouin Berrandou.
Uscitagiovedì 18 ottobre 2018
DistribuzioneEagle Pictures
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 1,83 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Daniel Auteuil. Un film con Sandrine Kiberlain, Adriana Ugarte, Gérard Depardieu, Daniel Auteuil, Christina Crevillén. Cast completo Titolo originale: Amoureux de ma Femme. Titolo internazionale: The Other Woman. Genere Commedia, - Francia, 2018, durata 84 minuti. Uscita cinema giovedì 18 ottobre 2018 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 1,83 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 19 ottobre 2018

Daniel è molto innamorato di sua moglie ma è anche noto per la sua fervida immaginazione. Spesso si ritrova a dover gestire il suo miglior amico, presenza a volte fin troppo ingombrante. In Italia al Box Office Sogno di una notte di mezza età ha incassato 202 mila euro .

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Consigliato no!
1,83/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 1,00
PUBBLICO 2,49
CONSIGLIATO NO
Una commedia da camera che enfatizza i sottintesi e ironizza sulla pusillanimità dell'animo umano.
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 12 ottobre 2018
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 12 ottobre 2018

Daniel ha una moglie esigente, un amico ingombrante e tanta, troppa immaginazione. A stimolarla è la nuova fidanzata di Patrick che a settant'anni suonati ha piantato la moglie e vive una nuova e sconsiderata giovinezza. Perché Emma ha la metà dei suoi anni, un sorriso che incanta e una bellezza che stordisce. Dopo aver a lungo insistito per una cena tra coppie, Patrick convince Daniel a convincere Isabelle, la consorte affatto entusiasta, di invitarlo a casa loro per introdurre la sua Emma. Piena di esuberanza e ardore iberico, Emma accende le fantasie di Daniel. Tra champagne e cioccolata, tra sogno e realtà, Daniel farà la sua scelta.

Chi non ha mai sognato di conoscere i pensieri dei propri cari? Quello che vostro marito medita dietro al giornale, quello che i vostri figli tramano andando a scuola, quello che rode un vecchio amico quando cenate alla sua tavola con la vostra nuova fiamma.

È tutta qui la promessa di Sogno di una notte di mezza età, in cui il protagonista convince a stento la moglie a ricevere il loro migliore amico che ha lasciato la consorte per gli occhi belli di una bomba spagnola. Promessa mantenuta da una commedia da camera che enfatizza i sottintesi: la padrona di casa finge di trovare charmante la nuova venuta che considera invero una decerebrata, il padrone di casa invidia segretamente l'amico di sempre per aver osato osare tanto. Testa o orecchie fondono sotto le repliche rapidissime, i pensieri espressi ad alta voce e quelli solo pensati si sovrappongono spalancando un abisso dove gli attori navigano a piacere e con piacere.

Ode (beffarda) alla coniugalità felice, almeno nella versione francese (Amoureux de ma femme) improntata sul titolo di una canzone sessista di Richard Anthony, Sogno di una notte di mezza età si muove su tre dimensioni: gli "on", gli "off" e gli accomodamenti di ciascun personaggio con la verità. Daniel Auteuil invita a cena il suo migliore amico (Gérard Depardieu) e applica al cinema la tecnica già impiegata dal teatro di Molière (aparté: quando l'attore è inteso solo dallo spettatore), creando una forte complicità col pubblico. Se il procedimento non è originale, ancora meno inedito è il percorso del protagonista, interpretato dallo stesso Auteuil, gran commediante che aggiunge al suo personaggio una costante propensione al dubbio e un'istintiva carica sensuale.

Lo spettatore precipita nella testa di un uomo ordinario elettrizzato dalla presenza di una giovane donna (ma dai?). Del resto la commedia di Auteuil è una radioscopia del desiderio maschile. Daniel è realizzato, ama sua moglie e la sua vita quieta, regolata come un orologio, ma la decisione dell'amico di lasciare la routine per l'azzardo provoca in lui un turbamento. La tempesta interiore sarà di breve durata e la sua vigliaccheria lo farà ripiegare in quel porto sicuro che è il suo matrimonio.

Di fatto, Sogno di una notte di mezza età mette in schermo un carattere diffuso e convenzionale dell'animo umano: la pusillanimità. Lo spirito che si vanta libero ma non ha mai il coraggio di sperimentarla. "Non si è mai abbastanza coraggiosi da essere vigliacchi definitivamente" cantava Gaber e chiosa Auteuil in una farsa borghese senza risorse che scade ahimè nella misoginia e nella grossolanità. La maniera di esprimere pensieri ad alta voce e sovente in contraddizione col dire pubblico servono a teatro come al cinema a far cadere le maschere. Ma i non detti hanno un senso quando hanno qualcosa da dire e Sogno di una notte di mezza età ha argomenti deboli. Daniel è eccitato da Emma e invidioso della libertà di Patrick, Isabelle non può sopportare l'intrusa e marca stretto il marito. Il cliché è servito: moglie che non fa più sognare, marito che vuole ancora sognare, mantide religiosa procace, macho romantico, tombeur gagliardo con preda (femmina) da esibire...

Siamo alle solite, gli uomini dispensano slanci fallocratici, le donne osservazioni isteriche. Quando poi Auteuil lancia la cavalleria pesante, battute al di sotto della cintura, il gioco si fa veramente deprimente. Nonostante l'erotismo affilato di Sandrine Kiberlain, quello smaccato di Adriana Ugarte (Julieta) e quello greve e prorompente di Gérard Depardieu, che si espande e dilata fino a possedere l'inquadratura. Alla sua quarta regia, dopo aver adattato tre volte sullo schermo Marcel Pagnol (La Fille du puisatier, Marius, Fanny), Daniel Auteuil volge il suo appetito letterario su Florian Zeller, scrittore e drammaturgo neo-borghese. Nel 2018, Florian Zeller crede ancora che le mogli coltivino la squisita saggezza di attendere la lenta gestazione del buon senso dei consorti e che gli errori lubrici di uomini settuagenari trasformino le loro spose in contenitori di risentimento. Davvero è ancora questa l'idea che alcuni uomini hanno dell'ordine naturale del desiderio e della sua circolazione?

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 22 ottobre 2018
samanta

Il film ha la regia di Daniel Auteuil che è un noto e bravo attore francese ormai sulla breccia da parecchi decenni nei palcoscenici e nella cinematografia , mentre nella direzione dei film questo è il suo quinto lavoro, Auteuil è anche l'interprete di Daniel appartenente alla media alta borghesia ormai vicino ai 60 anni con una moglie Isabelle (Sandrine Kiberlain premio Cesar [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 ottobre 2018
Flyanto

 Parafrasando Shakespeare, “Sogno di una Notte di Mezz’Età” è una divertente commedia francese dove l’attore Daniel Auteuil, qui in veste anche di regista, narra dell’incontro tra due coppie di amici di mezza età una sera, a cena, a casa del protagonista e di sua moglie, al fine di conoscere la nuova e più giovane partner dell’amico [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 ottobre 2018
cardclau

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE Il film di Daniel Auteil, che adesso si cimenta nella regia, si chiama Amoureux de ma Femme [Gli amanti di mia moglie]. L’hanno proposto in italiano col titolo “Sogno [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 giugno 2019
Felicity

Il film non funziona nonostante veda protagonisti due mostri sacri del cinema francese come Auteil e Depardieu. In parte non va per il basso profilo di Depardieu lasciato sullo sfondo, tanto che quasi ce lo dimentichiamo. Ma soprattutto il continuo nonché ripetitivo ping-pong tra il sogno e la realtà alla lunga stanca, destando noia sia per l’una che per l’altra.

domenica 21 ottobre 2018
ddcorp

Il film mi è piaciuto, divertente e con colpi di scena. Gli attori sono tutti molto bravi. Mi ha lasciato perplesso la recensione di questo film, intrisa di schifoso sessismo da 4 soldi. Leggendola stavo per rinunciare alla visione del film... Consiglio di vederlo, il finale fa anche un po' riflettere.

sabato 27 febbraio 2021
enzo70

Patrick è un uomo ricco, intelligente e ha una nuova compagna, Emma, che ha poco più di 30 anni. E il fatto che Patrick abbia 70 anni sembra un particolare. Daniel è costretto ad invitare a cena la nuova coppia, facendo irritare la moglie, amica della precedente moglie di Patrick. Ma durante la cena Patrick immagina una sua nuova giovinezza con la bella Emma, confondendo passato, [...] Vai alla recensione »

Frasi
Nascondiamoci da qualche parte... la vita è una!
Una frase di Emma (Adriana Ugarte)
dal film Sogno di una notte di mezza età - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 19 ottobre 2018
Didier Peron
Libération

Daniele la moglie Isabelle ospitano a cena un vecchio amico con la sua nuova compagna, una ragazza spagnola di 25 anni. La serata scatena le più sfrenate fantasie di Daniel. Dopo la sua trilogia pagnolesque, Daniel Auteuil adatta insieme al suo autore una pièce teatrale di Florian Zeller, volge il suo sguardo di regista e interprete al mondo contemporaneo e medita, in leggerezza ma con la faccia di [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 ottobre 2018
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Daniel (Auteuil) invita, a cena, il suo migliore amico Patrick (Depardieu) e la nuova giovane fidanzata. Rimasto folgorato, il padrone di casa, pur innamorato della moglie, inizia a fantasticare, tra una portata e l'altra, sulla sensuale ospite. Fino a che punto l'immaginazione lascia spazio alla realtà? Il film gioca su questo, ma Io spettatore finirà velocemente per stancarsi del giochino ripetitivo. [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 ottobre 2018
Valerio Caprara
Il Mattino

Auteuil e Depardieu sono top player, ma non è il caso d'inseguirli in «Sogno di una notte di mezza età». Il film parte da credenziali accattivanti, perché la pièce «L'envers du décor» di Florian Zeller da cui è tratto ha furoreggiato nei teatri francesi, ma alla prova dello schermo gli incastri che combaciavano in palcoscenico diventano stridenti e il florilegio di battute da pochade risulta disperso [...] Vai alla recensione »

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