Saturno contro

Inizio a pensare che chi punta sui gay sia al termine della carriera professionale, un po come quando un architetto si dà alla politica. Se poi sei un regista gay e punti sui gay, allora siamo alla frutta. Forse Ozpetek non sa che i film non si fanno con la solita coppia gay nella normalità della spesa al supermercato e con la solita drogata. Anzi si fanno anche così, però sono brutti. Per non parlare delle Fate Ignoranti, forse ancora più brutto. Prendiamo un po di luoghi comuni sui froci e facciamone un film. Devo citare anche quella tizia turca che recita solo nei suoi films. Ma chi è? Non è un attrice sicuramente perché quando recita sembra che sta leggendo il copione per la prima volta (o forse lo fa sul serio ma le moderne tecnologie riescono a nascondere i fogli) Un´ulti [+]

Inizio a pensare che chi punta sui gay sia al termine della carriera professionale, un po come quando un architetto si dà alla politica. Se poi sei un regista gay e punti sui gay, allora siamo alla frutta. Forse Ozpetek non sa che i film non si fanno con la solita coppia gay nella normalità della spesa al supermercato e con la solita drogata. Anzi si fanno anche così, però sono brutti. Per non parlare delle Fate Ignoranti, forse ancora più brutto. Prendiamo un po di luoghi comuni sui froci e facciamone un film. Devo citare anche quella tizia turca che recita solo nei suoi films. Ma chi è? Non è un attrice sicuramente perché quando recita sembra che sta leggendo il copione per la prima volta (o forse lo fa sul serio ma le moderne tecnologie riescono a nascondere i fogli) Un´ultima cosa, accorsi riesce a cambiare il tono della voce nella vita reale o si esprime sempre e comunque con lo stesso tono? Ma è davvero così monotono? [-]

adoro i film di ozpetek e mi è piaciuto moltissimo saturno contro!!!!!!!!Attori fantastici...bravissimo e superlativo Pierfrancesco Favino (lo seguo da anni e mi piace un sacco)bravo anche Luca Argentero..e strepitosa Ambraaaaaaaaaaa!Un film che lascia riflettere moltissimo...guardatelo e capirete!

Mi aspettavo un piccolo gioiello, invece il film è lento, a tratti pesante, con poco personalità....in fin dei conti si tratta di una storia già trita e ritrita, l'amore omosessuale, un gruppo che si ritrova....in poche parole la solita pappa!!! Il film italiano prima di questo film era in netta ripresa......passo indietro per le nostre pellicole!! Da non vedere prima di dormire...oppure consigliato ai malati di insonnia...

Penso che questo film, anche se Ozpetek lancia il suo sguardo sempre eul mondo gay, non credo che sia per parlarne esclusivamente di essi, ma del amore, del rapporto fra le persone, l'abbandono, l'illudersi di un nuovo sguardo, ecc. Questa storia, nelle mani di Almodovar, sarebbe stato un "clamoroso succeso" (certo con l'aggiunta di un travestito, una monaca lesbicha ed eroinomana, e un torero castrato e ludopata) ma non mi avrei fatto sentire cosi dentro della storia che Ozpetek racconta. E logicamente coinvolgermi ed emozionarmi. Si, ho 60 anni, ho perso la mia coppia e sono froccio "vecchia scuola" ma non è stato per questo che mi sono sentito cosi.

Srivo dalla Spagna, dov'è uscito ¡¡alla fine!! "Saturno contro" anche se col orrendo titolo di "Non basta una vida". Vedo che nei titoli di credito alla fine dicono che c'è un CD colla colonna sonora. Allora potró avere non solo "Remedios" ma anche tutta la musicha meravigliosa del film. Ed spero che a Dicembre, quando andró a Roma, potro comprare DVD e CD. ¡Gli stó giá aspettando!

Saturno Contro non mi è piaciuto granchè. Ozpetek, continua a non entusiasmarmi, mi sembra estremamente sopravvalutato. Cosa fanno i suoi personaggi? Dov'è lo spessore piscologico? Dov'è il travaglio interiore? Il loro silenzio è indice di sofferenza o non parlano perchè hanno poco da dire? La musica, il paesaggio, i silenzi pseudo profondi, nascondono vuoti di sceneggiatura. La visone della vita, apparentemente pessimistica, è in realtà conformista ed idilliaca. Niente da dire sugli attori tutti di ottimo livello. Sorprendente Ambra

Franz Ozpetek ha sempre scritto grandi sceneggiature e sinceramente penso che sappia il fatto suo nella scelta dei cast....ma in questo film lascia la traccia. E non è il solo a farlo...il cast singolarmente ha fatto tutto all'unisono, la colonna sonora ha bilanciato pefettamente i vari aneddoti, anche gli attori nascenti (Ambra Angioini) ha mostrato lati di un cinema italiano che non si vedeva da tanto...sinceramente non sò se abbia studiato recitazione...ma è certo che (almeno nel mio caso) ha tolto il fiato facendo credere che la parte che recitava fosse componente della sua vita reale (e penso che questo facciano i grandi attori).Tematiche moderne, storia con lieto fine(se così si può dire). [+]

Franz Ozpetek ha sempre scritto grandi sceneggiature e sinceramente penso che sappia il fatto suo nella scelta dei cast....ma in questo film lascia la traccia. E non è il solo a farlo...il cast singolarmente ha fatto tutto all'unisono, la colonna sonora ha bilanciato pefettamente i vari aneddoti, anche gli attori nascenti (Ambra Angioini) ha mostrato lati di un cinema italiano che non si vedeva da tanto...sinceramente non sò se abbia studiato recitazione...ma è certo che (almeno nel mio caso) ha tolto il fiato facendo credere che la parte che recitava fosse componente della sua vita reale (e penso che questo facciano i grandi attori).Tematiche moderne, storia con lieto fine(se così si può dire)...questo è certo...ma pur avendolo già visto una volta...non potevo non rivederlo un'altra volta...e non penso sarà l'ultima. [-]

Ho trovato questo film meraviglioso. Ogni suo film mi travolge e mi lascia per giorni a pensare e a riflettere. Un regista unico nel suo genere. Grande!

film lento e noioso attori appena sufficienti.Ottima interpretazione di Pierfrancesco Favino (davide).

Quando un regista ti abitua ad un crescendo è un po' difficile mandar giù un momento di pausa. Sono passati un po' di anni da "Il bagno turco" e da allora Ozpetek non ha fatto altro che maturare e offrire film sempre più raffinati ed emozionanti. Dopo lo stupendo "Cuore Sacro" in cui questa evoluzione sembrava aver portato il regista quasi oltre i suoi modelli è strano vedere come in quei modelli ci sia voluto tornare forse un po' a forza. "Cuore sacro" non ha ricevuto sempre ottime critiche, ma considero quel film l'atto coraggioso di un regista che essendo spesso anche autore dei suoi soggetti cerca di crescere spingendosi ogni volta un po' più in la. Vedere "Saturno contro" fa pensare che la difficile esperienza del precedente film lo abbia convinto a fare ritorno ad un ambiente più rassicurante e familiare. [+]

Quando un regista ti abitua ad un crescendo è un po' difficile mandar giù un momento di pausa. Sono passati un po' di anni da "Il bagno turco" e da allora Ozpetek non ha fatto altro che maturare e offrire film sempre più raffinati ed emozionanti. Dopo lo stupendo "Cuore Sacro" in cui questa evoluzione sembrava aver portato il regista quasi oltre i suoi modelli è strano vedere come in quei modelli ci sia voluto tornare forse un po' a forza. "Cuore sacro" non ha ricevuto sempre ottime critiche, ma considero quel film l'atto coraggioso di un regista che essendo spesso anche autore dei suoi soggetti cerca di crescere spingendosi ogni volta un po' più in la. Vedere "Saturno contro" fa pensare che la difficile esperienza del precedente film lo abbia convinto a fare ritorno ad un ambiente più rassicurante e familiare. Certo non mancano notevoli picchi emotivi e scene molto belle, supportate da bravissimi attori. Non manca il tentativo di addentrarsi nella realta di oggi (anzi dell'ultima ora) e non manca nemmeno la sua capacità di sfruttare la non professionalità di alcuni esordienti come Ambra per dare un tono fresco e meno impostato ai dialoghi. Ma quà e la si ha la sensazione che manchi qualcosa e che di tanto in tanto il ritmo precipiti quasi a zero. Per non parlare di come ho avuto la forte sensazione che con la "ricomparsa" del giovane gay colpito da un emorragia celebrale, offerta alla troppo sensibile tossicodipendente interpretata da Ambra, il film sembrava quasi concluso. Invece no. Tutto riprende ed è anche doveroso visto che fino ad ora perfino la morte viene raccontata in maniera forse un po' troppo romanzesca. Peccato che la parte più interessante, quella dei conflitti che si innescano dopo una violenta perdita vengono condensati nello spazio di una solo mezz'ora spesa, nella parte finale, in un'amena cornice in cui il regista ambienta una velocissima parabola che contiene rivelazioni, confessioni, un tentato suicidio ed una catartica partita di ping pong. Un peccato perchè sono i momenti più densi del film e a mio parere quelli più veri. [-]