raysugark
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venerdì 1 marzo 2013
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il mio film preferito dopo titanic
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Ang Lee ha fatto un film davvero stupendo quanto Titanic, un film dove cattura subito lo spettatore. I paesaggi di Brockeback Mountain ipnotizza per quanto è stupendo.
Scena migliore: quando Jack spegne la Tv per non far distrarre il figlio quando deve mangiare e invece il suocero lo accende, per diverse volte succede ma alla fine il suocero stava per arrivare alla Tv e Jack irritato gli sgrida al suocero di sedersi.
Scena peggiore: non credo che ci sia. Il mio film preferito dopo Titanic.
[+] titanic
(di aldo marchioni)
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penna rossa
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giovedì 13 dicembre 2012
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drammatica poesia.
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Sembra paradossale ma il film di Joe Carnhan riesce ad esprimere una drammatica poesia in un film tragico, feroce terribile, grazie anche alla strordinaria interpretazione di Liam Neeson. La capacità di esprimere con poche ed essenziali parole il dramma, la paura controllata, il proprio personale carico di dolore esistenziale per la perdita della moglie, che gli appare nei sogni e nei ricordi e con dolcezza gli raccomanda di "non avere paura", rivela una sensibilità artistica sempre più penetrante e raffinata.
L'uomo nella sua potenza tecnologica, è mostrato in tutta la sua fragilità nei confronti della natura, rappresentata dai lupi, che si muovono spinti dalla stessa motivazione che fa muovere gli uomini: La paura.
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Sembra paradossale ma il film di Joe Carnhan riesce ad esprimere una drammatica poesia in un film tragico, feroce terribile, grazie anche alla strordinaria interpretazione di Liam Neeson. La capacità di esprimere con poche ed essenziali parole il dramma, la paura controllata, il proprio personale carico di dolore esistenziale per la perdita della moglie, che gli appare nei sogni e nei ricordi e con dolcezza gli raccomanda di "non avere paura", rivela una sensibilità artistica sempre più penetrante e raffinata.
L'uomo nella sua potenza tecnologica, è mostrato in tutta la sua fragilità nei confronti della natura, rappresentata dai lupi, che si muovono spinti dalla stessa motivazione che fa muovere gli uomini: La paura. La paura accamuna gli uni agli altri. I lupi, che nella simbologia collettiva sono la rappresentazione del male, nel film, sono solo se stessi. Figli della natura selvaggia che hanno paura degli uomini e si difendono dalla loro invasione. Difendono la loro tana. Proprio dalla tana da cui Ottawey interpretato da L.Neeson cercava di allontanarsi con i propri compagni.
Nelle condizioni estreme ci mostriamo per quello che siamo! Mentre da un lato si evidenziano le proprie difese, nello stesso tempo vengono messe in crisi fino a crollare ed a mostrarci quello che veramente siamo. Ed è nella profondità di se stessi che nasce la poesia. La poesia non è sentimentalismo. La poesia è verità, rappresenta la radice del nostro essere umani; può esssere bellissima e racchiusa in un paesaggio di boschi, fiume e montagne innevate, ed esprime l'amore per essa, che è non solo portatrice di morte, ma anche di bellezza e di vita.
Sembrerebbe un film di azione, ma il maggiore spazio è dato allo sviluppo delle dinamiche relazionali tra i vari personaggi, alla definizione delle personalità incisivamente tratteggiati in maniera essenziale, ma fortemente caratterizzanti.
In una delle scene finali, quando Ottawey, consapevole della fine ormai prossima, apre la sacca e prende i portafogli dei suoi sfortunati compagni, e, attraverso le poche cose che contengono, soprattutto fotografie, accoglie la loro intimità, le attese e le speranze che li hanno indotti a cercare un lavoro durissimo in luoghi estremi. Tutto si svolge senza parole, con gesti contenuti e gli spettatori sono catturati emotivamente costruendo dentro di sè quelle storie e quelle speranze attraverso un meccanismo empatico che gerera partecipazione e commozione. Poi arriva la fine. Ma è una fine che comincia con la vestizione delle armi, che per quanto poverissime: un coltello da caccia e delle bottigliette di liquore fissati alle mani con del nastro adesivo, che nella compostezza ed, oserei dire, ieracità dei gesti, hanno in sè un profondo senso epico che è la rappresentazione della dignità di fronte alla morte. "Ancora una volta in lotta, nell'ultima battaglia che conti, di cui ho mai saputo, vivere e morire in questo giorno...vivere...e morire...in questo giorno…" E' la frase di una poesia del padre che era stata incorniciata in un quadro nella casa di quando era bambino, e che era diventata un motivo fondante della sua vita.
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greta.fgg
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mercoledì 1 agosto 2012
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daniela6565
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lunedì 7 maggio 2012
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bellissimo film
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Ho visto il film in TV appena iniziato, quindi senza conoscere ne il titolo ne il regista. Mi ha presa subito per la straordinaria bellezza delle immagini e la profondità dei personaggi e della storia, ho subito pensato che si trattasse di un grande regista e di un gran film. Poi mi sono documentata ed ho scoperto che era di Ang Lee di cui avevo già visto la Tigre e il Dragone e Mangiare bere uomo donna che ha vinto diversi golden globe ed ha avuto diverse candidature all'Oscar... ecco penso che i film nei concorsi dovrebbero essere presentati ai giurati senza titoli ne nomi dei registi, quelli che passano il test così non possono che essere dei grandi film.
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Ho visto il film in TV appena iniziato, quindi senza conoscere ne il titolo ne il regista. Mi ha presa subito per la straordinaria bellezza delle immagini e la profondità dei personaggi e della storia, ho subito pensato che si trattasse di un grande regista e di un gran film. Poi mi sono documentata ed ho scoperto che era di Ang Lee di cui avevo già visto la Tigre e il Dragone e Mangiare bere uomo donna che ha vinto diversi golden globe ed ha avuto diverse candidature all'Oscar... ecco penso che i film nei concorsi dovrebbero essere presentati ai giurati senza titoli ne nomi dei registi, quelli che passano il test così non possono che essere dei grandi film. Lee in questo suo lavoro è davvero riuscito a trattare il tema dell'omofobia in un modo esemplare senza cadere nel banale, senza eccessi, nessuna sbavatura rendendo omaggio all'amore punto e basta l'amore senza condizionamenti di sesso. La fisicità tra gli attori è splendida mai volgare ne scade in alcun clichè. Impossibile non schierarsi dalla parte dell'amore disperato tra questi due giovani, anche per me che sono una donna eterosessuale, nonostante la sofferenza della moglie. Quindi grande, grande Lee e grandi gli attori.
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flaminia.padua
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giovedì 5 aprile 2012
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una storia d'amore come si deve e...un rimpianto.
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È per tutti quelli che amano vedere sullo schermo una storia d’amore come si deve. Senza ipocrisie di contorno o inutili buonismi.
È anche per chi ama ricordare uno degli sprechi più talentuosi di questi anni. Quello di un attore che era (e/o sarebbe stato) in grado di interpretare Chiunque : Heath Ledger. Quant’è crudele usare il passato, a volte.
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fralala
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lunedì 27 febbraio 2012
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film da eliminare da ogni sala
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la visione di questo film ha avuto il solo vantaggio di spingere ad iscrivermi a questo sito per esprimere tutta la mia disapprovazione (e non posso essere volgare) per aver subito uno squallore di film che NESSUNO ha ritenuto di qualificare per quella nullità di film che rappresenta. Sono arrabbiata perchè mi sono sentita derubata dei miei soldi e del mio tempo.
Ritengo che l'ente per la protezione degli animali debba quantomeno far sentire la sua voce per le immagini offensive verso un essere vivente (la pecora) che non ha armi per difendersi dall'imbarbarimento a cui è stata assoggettata. Tra l'altro, essendomi recata con dei figli minori ritengo che vi dovessero essere almeno delle avvisaglie per scoraggiarne la visione.
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la visione di questo film ha avuto il solo vantaggio di spingere ad iscrivermi a questo sito per esprimere tutta la mia disapprovazione (e non posso essere volgare) per aver subito uno squallore di film che NESSUNO ha ritenuto di qualificare per quella nullità di film che rappresenta. Sono arrabbiata perchè mi sono sentita derubata dei miei soldi e del mio tempo.
Ritengo che l'ente per la protezione degli animali debba quantomeno far sentire la sua voce per le immagini offensive verso un essere vivente (la pecora) che non ha armi per difendersi dall'imbarbarimento a cui è stata assoggettata. Tra l'altro, essendomi recata con dei figli minori ritengo che vi dovessero essere almeno delle avvisaglie per scoraggiarne la visione.
In poche parole mi sento violentata psicologicamente da questo film e vorrei che sopo aver pagato il biglietto, in questi casi, se ne potesse pretendere il rimborso!!!!!!!!!!!!
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[+] che tristezza...
(di mati :d)
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andy51
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lunedì 30 gennaio 2012
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l'unica guerra giusta è contro la guerra
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non ho alcuna preparazione cinefila, sono uno dei tanti spettatori della domenica. Tra l'altro sono entrato in sala pensando di vedere un altro film (in quel cinema c'è la programmazione alternata di 2 spettacoli) . Devo anche dire sinceramente che trovo molto inflazionato il cinema sulla shoah mentre molto poco attento agli orrori contemporanei spesso causati anche dagli stati democratici occidentali e da Israele. Fatte queste premesse ho trovato la CHIAVE DI SARA bellissimo in tutto; quella bambina stupenda mi è entrata nel cuore, è riuscita a trasmettere il suo dolore anche a me, la separazione, la perdita, il rimorso, hanno richiamato in me sentimenti forti, inadeguatezze, egoismi, indifferenze ma anche - per fortuna - una volontà di essere diverso e più attento al dolore che provoco negli altri .
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non ho alcuna preparazione cinefila, sono uno dei tanti spettatori della domenica. Tra l'altro sono entrato in sala pensando di vedere un altro film (in quel cinema c'è la programmazione alternata di 2 spettacoli) . Devo anche dire sinceramente che trovo molto inflazionato il cinema sulla shoah mentre molto poco attento agli orrori contemporanei spesso causati anche dagli stati democratici occidentali e da Israele. Fatte queste premesse ho trovato la CHIAVE DI SARA bellissimo in tutto; quella bambina stupenda mi è entrata nel cuore, è riuscita a trasmettere il suo dolore anche a me, la separazione, la perdita, il rimorso, hanno richiamato in me sentimenti forti, inadeguatezze, egoismi, indifferenze ma anche - per fortuna - una volontà di essere diverso e più attento al dolore che provoco negli altri .
Un film che consiglierò di vedere a tutti.
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[+] la chiave di sara?
(di fede81)
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toty bottalla
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martedì 17 gennaio 2012
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bello e intenso!
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Film intenso che scava nei sentimenti più introversi dell'anima senza per altro riuscire a trovarli, ottima regia e convincente interpretazione dei protagonisti. Saluti.
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marko morciano
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sabato 14 gennaio 2012
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abbattendo le frontiere di questa vecchia società
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Wyoming 1963. Sotto gli stivali da cowboy si nascondono due giovani ragazzi in attesa di ricevere l'incarico dal rancher locale, Joe Aguirre, per la transumanza sul monte Borkeback. Ennis Del Mar è solo, ha perso la famiglia in un incidente stradale; Jack Twist ha deciso di dimenticare la sua famiglia del lontano Texas. I due protagonisti si ritrovano sconfinati, fuori dal mondo, in un luogo sperduto nel quale confidano un segreto che va contro ogni convenzione e segue la natura e la passione dei sentimenti umani, e quindi irrazionali.
Il capolavoro di Ang Lee è tratto da una storia vera che riassume la struggente morte di un povero ventunenne, Matthew Wayne Shepard, assassinato da due omofobi.
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Wyoming 1963. Sotto gli stivali da cowboy si nascondono due giovani ragazzi in attesa di ricevere l'incarico dal rancher locale, Joe Aguirre, per la transumanza sul monte Borkeback. Ennis Del Mar è solo, ha perso la famiglia in un incidente stradale; Jack Twist ha deciso di dimenticare la sua famiglia del lontano Texas. I due protagonisti si ritrovano sconfinati, fuori dal mondo, in un luogo sperduto nel quale confidano un segreto che va contro ogni convenzione e segue la natura e la passione dei sentimenti umani, e quindi irrazionali.
Il capolavoro di Ang Lee è tratto da una storia vera che riassume la struggente morte di un povero ventunenne, Matthew Wayne Shepard, assassinato da due omofobi.
La storia entra nell'inciso di una dramma solo dopo il periodo di lavoro, e cioè, quando ritorno alla vita "reale", in cui subentra la lontananza e si fa sempre più acceso il desiderio, riuscendo a cogliere l'essenza dell'amore vero.
Un vero capolavoro pieno di vita che descrive un tema poco affrontato dalla società; combatte il problema dell'omosessualità provando ad abbattere le frontiere che tendono ad inibire molti omosessuali, i quali sono costretti a nascondersi o a fingere di essere quello che in realtà non sono.
La figura dei cowboy denuda completamente quella che è la naturalezza dell'essere omosessuale, facendo capire che non c'è nulla di "diverso", nel mondo ogni cosa è relativa, il "diverso" non esiste, non è comparabile a nulla poiché il normale è solo una convenzione.
Voto: 10.
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