I segreti di Brokeback Mountain

Parla della tragedia di due uomini che si innamorano in una società che non ha ancora maturato nessuna tolleranza nei confronti degli omosessuali. I due uomini sono costretti a svilire il loro amore in brevi e sporadiche fughe in queste montagne dove si sono conosciuti, e ogni volta a ritornare nel siparietto delle loro vite “normali”… dove li aspetta, sempre più evidente, una vita che non è la loro. Jack sarebbe disposto a lasciare tutto per vivere con Ennis, in un posto dove nessuno darebbe importanza alla loro relazione. Ma Ennis non ne ha il coraggio. Anche se lo vorrebbe quanto Jack, è stato educato ad odiare gli omosessuali e non può che odiare se stesso e rinunciare alla felicità. Abituato a reprimere i suoi sentimenti, si illude in questo modo di lasciare fuori assieme ad essi anche il dolore. Ma invece il dolore esploderà, più dirompente che mai, nella constatazione di essere diventato un fallito, avendo rinunciato, pur conoscendolo, al suo destino. La bellezza di questo film è nei dialoghi che sono scarni e imprevedibili, così come i gesti e gli sguardi dei due personaggi. Ti fa l’effetto come se per la prima volta ti raccontassero una storia d’amore. L’amore è mostrato alla radice, tolto il velo del romanticismo, delle parole dolci e, secondo me, anche della spudoratezza. Non importa che in questo film si parli di omosessualità: Le Brokeback Mountains sono il luogo dove avremmo potuto vivere, se non fossimo cresciuti di pregiudizi, di luoghi comuni, di paure e di frodi. È ciò che i più forti hanno conquistato, chi più e chi meno, mettendosi in ridicolo ma agendo per se stessi, lottando e stringendo i denti una, due volte, per ciò che è scontato agli occhi di tutti che non possiamo chiedere, ma che per noi è necessario…