36ª edizione del Torino Film Festival, il programma dei 32 filmfrancesi. Torino - 23 novembre/1 dicembre 2018. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Umano e pieno di grazia, un film su lavoro e famiglia che porta Senez sulla scia dei migliori Dardenne. Drammatico, Belgio, Francia2018. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo deve affrontare l'abbandono della moglie che si allontana da lui lasciandogli la responsabilità dei figli. Espandi ▽
Olivier lavora in fabbrica e la responsabilità della vita familiare ricade sulla moglie Laura. Anche questo è un lavoro faticoso. Troppo faticoso forse per Laura, che un giorno decide di scappare. Costretto a fare i conti col quotidiano, Olivier dovrà ristabilire priorità e necessità. Per quali battaglie vale la pena impegnarsi? Abbiamo il diritto di ritirarci da quell’arena che è la vita, o dobbiamo combattere a oltranza? Intorno a questi interrogativi gira, con equilibrio e grazia, il secondo film da regista di Guillaume Senez, alle prese con una storia di assenza, psicologica e fisica. Il regista è spietato nel raccontare con attenzione al dettaglio l’alienazione in fabbrica e quella in casa. Eppure il film non affonda mai nel patetico, grazie alla fiducia che nutre, nonostante tutto, nel genere umano. Recensione ❯
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Un film che dona autenticità al quotidiano di una genitorialità che alleva figli 'diversi' dagli altri. Drammatico, Francia2018. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Il lucido esordio alla regia di una giovane fotografa, capace di sostenere con coraggio uno sguardo non pacificato su un tema difficile. Espandi ▽
La vita di Eli, studentessa in impasse, ruota intorno a Manon, la sorella handicappata che ha bisogno di cure e attenzioni costanti. La madre, dopo vent'anni di assistenza sollecita, si arrende alla fatica e vorrebbe ricoverarla in una clinica specializzata. Eli e François si oppongono. Appassionati di free climbing, padre e figlia tentano la scalata a mani nude e cuore aperto ma la parete è ripida e la vita troppo crudele. Recensione ❯
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Una storia d'amore e di onore lunga 17 anni, in cui Jia rivisita tempi e luoghi del proprio cinema. Drammatico, Cina, Francia, Giappone2018. Durata 141 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'amore appassionato tra una ballerina e un gangster di una povera città industriale cinese. Espandi ▽
Datong, 2001. Qiao e Bin gestiscono una bisca, finché un agguato attenta alla vita di Bin. Per salvarlo Qiao spara e viene arrestata. Uscirà di prigione cinque anni dopo, ma Bin ha cambiato vita e non vuole più vederla. I figli del fiume giallo è un film in cui è possibile leggere l'intero percorso da cineasta di Jia Zhang-ke, da Unknown Pleasures a Still Life. Il regista, alternando pellicola e digitale, offre la sensazione anche visiva di attraversare un arco temporale in cui sono cambiati irreversibilmente la Cina, il cinema, Jia e la sua musa. Un'opera complessa che conferma la capacità dell'autore di leggere i mutamenti della contemporaneità, in un Paese che procede veloce come i suoi treni, quando attraversano senza ritorno le lande desertiche dello Xinjiang. Recensione ❯
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Martin e Leah cercano con difficoltà di diventare adulti. Espandi ▽
I venticinquenni Martin e Léa si sono appena lasciati. Lui cerca un ricongiungimento, lei vuole andare avanti. Lui entra in una confusione esistenziale e sessuale, lei si butta a capofitto nel lavoro da guida turistica tra Villette, Montmartre e Batignolles. Le stagioni passano e l'uno non sembra pensare più all'altra. Cercano di vivere la propria quotidianità tra nuovi amori, nuove conoscenze ed una nuova consapevolezza di se stessi. Recensione ❯
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Ulysse, burbero e asociale, quando scopre di essere gravemente malato, vuole cambiare e rimediare agli erroricommessi. Espandi ▽
Mona è una studentessa di belle arti da sempre affascinata dal lavoro di Ulysse, un burbero artista cinquantenne che si è ritirato a vivere nei boschi. Annoiata dalla routine accademica, la ragazza decide di partire per conoscere il suo idolo. L'uomo, all'inizio reticente, la prende come sua assistente, rompendo la sua quotidianità fatta di partite di tennis giocate da solo e l'ascolto di colonne sonore di film horror. Insieme affronteranno vari incontri con i personaggi più disparati della vita di Ulysse. Recensione ❯
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Un avvincente incubo macabro nel quale è difficile cogliere ciò che è vero e ciò che non lo è. Horror, Francia, Canada2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pauline e le due figlie adolescenti, Beth e Vera, ricevono in eredità una vecchia villa piena di cimeli e bambole antiche che rendono l'atmosfera tetra e inquietante. Espandi ▽
Pauline e le due figlie, Beth e Vera, ricevono in eredità una vecchia villa piena di bambole antiche piuttosto inquietanti. Una notte due intrusi penetrano nella casa e prendono in ostaggio le ragazze. Le due riusciranno a salvarsi, ma il trauma di quella notte segnerà per sempre il loro destino. L'atmosfera è estremamente cupa e ossessiva. La vicenda sprofonda sempre più in un incubo macabro nel quale è difficile cogliere ciò che è vero da ciò che non lo è. Pur con qualche ripetizione e qualche forzatura, Laugier riesce comunque a tenere desta l'attenzione dello spettatore e a coinvolgerlo non solo attraverso uno spettacolo orrorifico di buon livello, ma anche approfondendo in modo adeguato il rapporto che lega le sorelle, unite anche dalla sofferenza e dal desiderio di superarla. Recensione ❯
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Un padre e sua figlia lottano per sopravvivere nello spazio profondo dove vivono isolati da tutto e da tutti. Espandi ▽
Una nave spaziale è alla deriva al di là del sistema solare. Il suo equipaggio, un gruppo di prigionieri condannati all'ergastolo che ha commutato la pena in un eterno errare, è alla ricerca di risorse energetiche alternative e di nuove forme di riproduzione che finiranno per decimarli. A sopravvivere sono soltanto Monte e Willow, nata da un abuso della dottoressa Dibs, scienziata ossessionata dagli esperimenti di riproduzione. In faccia al vuoto, Monte e sua figlia discutono sul loro avvenire tra la minaccia del loro annientamento e la promessa di un nuovo sole. Recensione ❯
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Un botanico e il suo allievo intraprendono un viaggio alla scoperta della foresta tropicale colombiana. Espandi ▽
Il botanico Julio Betancur e il giovane allievo Cristian Castro si immergono in un verde tropicale, rigoglioso, che sembra voler inglobare i suoi visitatori. La loro è un'impresa scientifica dove liane, piante e alberi che ospitano tra i propri rami una ricca flora, come le orchidee, si offrono allo sguardo attento e innamorato dei due uomini. Homo Botanicus è un viaggio naturalista e sentimentale. Recensione ❯
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Il regista indaga su un misterioso antenato: Giacinto Scelsi, un compositore che affermava di non essere l'autore della propria musica, ma di riceverla dalle divinità. Espandi ▽
Il ricordo d'infanzia del momento in cui suo padre gli fece ascoltare una musica terrificante spinge il regista a mettersi sulle tracce del suo misterioso antenato: il compositore Giacinto Scelsi (1905-1988). Mentre l'autore tenta di superare una paura ancestrale, attraverso un'immersione profonda nel paesaggio sonoro e spirituale di un artista visionario e invisibile, lo spirito di Scelsi trova una nuova e disincarnata espressione nella sua forma ideale: l'onda sonora. Recensione ❯
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Il racconto della storia e del mondo variopinto di Cassandro. Espandi ▽
Nel variopinto mondo della Lucha Libre, Cassandro è una star, e se non indossa la tipica maschera (máscara) da luchador, è perché predilige un abito di piume sgargianti, o una mantella di broccato. Cassandro è uno sportivo professionista, ed è il re degli Exóticos, i wrestler messicani queer capaci di ribaltare ogni pregiudizio. Recensione ❯
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Roberto Rossellini riflette sulle potenzialità della TV didattica e su particolari tecniche di recitazione. Espandi ▽
Roberto Rossellini gira Psychodrame nel 1956 per il Centre d'études de radiotélévision. La messa in scena di tre "psicodrammi" - organizzata dal professor Jacob Moreno con Anne Ancelin Schützenberger - offre a Rossellini l'occasione di riflettere su quella che può diventare una tecnica di recitazione a lui particolarmente congeniale, e in generale sulle potenzialità della tv didattica. Direttore della fotografia un giovanissimo Claude Lelouche. Restauro digitale a cura ddell'Archivio Nazionale Cinema Impresa, CSC-Cineteca Nazionale, Institut National de l'Audiovisuel in collaborazione con Museo Moreno. Recensione ❯
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«Oggi gli uomini e le balene si trovano nello stesso schieramento. Ogni balena che muore ci trasmette come una profezia, l'immagine della nostra propria morte». Espandi ▽
Cortometraggio che rappresenta la balena come testimone dei disequilibri fra l'uomo e la natura. Chris Marker e Mario Ruspoli realizzano questo film alla vigilia della firma di una convenzione che avrebbe dovuto far cessare il massacro delle balene. Recensione ❯
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Il contrasto rilevato da una webcam tra uno spazio devastato dalla radioattività e la bellezza della natura, nonostante tutto. Espandi ▽
Lo sguardo costante di una webcam coglie uno spazio devastato da un male invisibile come la radioattività, ma paradossalmente cattura anche la bellezza della natura dopo una catastrofe della portata di Fukushima. Gli addetti si muovono come astronauti nell'area deserta della centrale, dove l'unica presenza sembra essere quella delle sostanze radioattive che ondeggiando si disperdono nell'aria. Recensione ❯
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I droni riprendono e ci mostrano quello che non possiamo vedere della centrale nucleare di Fukushima. Espandi ▽
A Fukushima, le viscere della centrale nucleare tengono a distanza gli esseri umani. Solo droni, robot e gru possono avvicinarsi. Questi macchinari riprendono quello che noi non possiamo più vedere. Recensione ❯
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Un cortometraggio sull'acqua e sui suoi abitanti Espandi ▽
Immersioni e pozzi di luce. C'è poesia nel ballo silenzioso dell'acqua e del suo popolo, mentre dall'altra parte del vetro, delle ombre osservano. «Comment tu as fermé les yeux ? Tu ne sais pas que dans l'eau on voit celui qu'on aime?» L'Atalante, Jean Vigo Recensione ❯
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