Ci sono casi in cui vita privata e professionale si incontrano, in cui regista e musa diventano una coppia a tutti gli effetti. E ci sono casi in cui questo dà adito a pettegolezzi e a insinuazioni, talora del tutto prive di fondamento. Nel caso di Zhao Tao, attrice straordinaria e moglie del grande regista cinese Jia Zhang-ke, nessuno potrebbe nemmeno pensare di anteporre il chiacchiericcio alla considerazione strettamente professionale. Una carriera breve e già ricca di riconoscimenti quella di Zhao, approdata al cinema solo nel 2000 con Platform, diretto proprio da Jia.
Ballerina scoperta da Jia
Prima di allora Zhao, nata a Taiyuan nella regione dello Shanxi il 28 gennaio 1977, insegnava danza al Taiyuan Normal College. È proprio così che la conosce Jia quando si sta occupando del casting di Platform. La sua grazia nelle movenze, il suo viso che sa essere dolce e altero, passionale e meditativo, conquistano il regista. Il regista stava cercando una ragazza dello Shanxi, che parlasse il dialetto di quella provincia, e che sapesse ballare: la storia di Platform è infatti quella di un gruppo di ventenni che lavorano a uno spettacolo in un paesino della vasta provincia cinese. Zhao crede si tratti di una incursione occasionale nel mondo del cinema, ancora non sa come si svilupperà la sua carriera. Riprende quindi il suo lavoro di insegnante di danza, benché Jia la coinvolga per il ruolo di protagonista anche per i film successivi, Unknown Pleasures e The World. Fino al 2006, quando Still Life la convince ad abbandonare l'insegnamento per dedicarsi esclusivamente alla recitazione.
La consacrazione internazionale
Still Life si aggiudica il Leone d'oro alla Mostra Internazione d'Arte Cinematografica di Venezia e apre Jia e Zhao al pubblico occidentale, ponendoli sui gradini più elevati del cinema d'autore internazionale. Il ruolo di Still Life rappresenta uno scarto per Zhao, che si cimenta in un ruolo sfaccettato, impenetrabile di una donna tormentata che torna nel proprio paese d'origine in cerca di un uomo. Il paese in questione è proprio Taiyuan, luogo di origine di Zhao Tao, che sarà al centro anche di I figli del Fiume Giallo del 2018. L'ultimo film diretto da Jia è ricco di rimandi e autocitazioni ai film precedenti dell'autore, tra cui Unknown Pleasures e Still Life, in un affascinante cortocircuito tra realtà e finzione, tra cinema e metacinema.
Ma al di là della collaborazione di una vita con Jia Zhang-ke, nel 2011 Zhao Tao è la protagonista di un film italiano, il toccante Io sono Li, diretto da Andrea Segre e interpretato da Rade Šerbedžija e Marco Paolini. Una storia di amore e immigrazione in un Veneto che sa essere intollerante e romantico insieme. Benché in un ruolo differente da quelli abituali per Jia, Zhao dà vita a un personaggio straordinario per intensità e impercettibili sfumature. Il ruolo di Li le vale il David di Donatello come migliore attrice, che sarà seguito da analogo riconoscimento nel 2018 agli Asia Pacific Screen Awards, per I figli del Fiume Giallo.
Gli ultimi anni
Altra interpretazione indimenticabile è quella di Al di là delle montagne del 2015, in concorso a Cannes come I figli del Fiume Giallo: Shen Tao è una donna che vive tre epoche diverse della storia cinese e altrettanti momenti drammatici della propria vita. Dapprima contesa tra i due uomini, quindi madre divorziata e privata della propria figlia e infine nostalgica e solitaria donna matura. Purtroppo nessun premio in una Cannes ancora avara di riconoscimenti per il suo talento. Sul suo metodo recitativo Zhao ha dichiarato: "Una volta che ho in mano la sceneggiatura, analizzo il personaggio che il regista ha creato. Ma la vera cooperazione avviene sul set, è lì che posso suggerire dei modi per sviluppare il personaggio. È solo quando "diventi" il personaggio sul set che lo comprendi davvero e puoi arrivare a modificarlo e renderlo tuo".
Ci sono casi in cui vita privata e professionale si incontrano, in cui regista e musa diventano una coppia a tutti gli effetti. E ci sono casi in cui questo dà adito a pettegolezzi e a insinuazioni, talora del tutto prive di fondamento. Nel caso di Zhao Tao, attrice straordinaria e moglie del grande regista cinese Jia Zhang-ke, nessuno potrebbe nemmeno pensare di anteporre il chiacchiericcio alla considerazione strettamente professionale