Dalla danza al cinema, passando anche per l'Italia. Dal 9 maggio al cinema.
di Emanuele Sacchi
Ci sono casi in cui vita privata e professionale si incontrano, in cui regista e musa diventano una coppia a tutti gli effetti. E ci sono casi in cui questo dà adito a pettegolezzi e a insinuazioni, talora del tutto prive di fondamento. Nel caso di Zhao Tao, attrice straordinaria e moglie del grande regista cinese Jia Zhang-ke, nessuno potrebbe nemmeno pensare di anteporre il chiacchiericcio alla considerazione strettamente professionale. Una carriera breve e già ricca di riconoscimenti quella di Zhao, approdata al cinema solo nel 2000 con Platform, diretto proprio da Jia.
Prima di allora Zhao, nata a Taiyuan nella regione dello Shanxi il 28 gennaio 1977, insegnava danza al Taiyuan Normal College. È proprio così che la conosce Jia quando si sta occupando del casting di Platform. La sua grazia nelle movenze, il suo viso che sa essere dolce e altero, passionale e meditativo, conquistano il regista. Il regista stava cercando una ragazza dello Shanxi, che parlasse il dialetto di quella provincia, e che sapesse ballare: la storia di Platform è infatti quella di un gruppo di ventenni che lavorano a uno spettacolo in un paesino della vasta provincia cinese.
Zhao crede si tratti di una incursione occasionale nel mondo del cinema, ancora non sa come si svilupperà la sua carriera.