Titolo originale | Ghostland |
Titolo internazionale | Incident in a Ghostland |
Anno | 2018 |
Genere | Horror, |
Produzione | Francia, Canada |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Pascal Laugier |
Attori | Crystal Reed, Taylor Hickson, Rob Archer, Emilia Jones, Adam Hurtig Anastasia Phillips, Mylene Farmer, Alicia Johnston, Kevin Power, Mariam Bernstein, Ernesto Griffith, Denis Cozzi, Sharon Bajer, Tony Braga, Paul Titley, Gordon Tanner (II), Erik Athavale, Paolo Bryant, Terry Ray, Suzanne Pringle. |
Uscita | giovedì 6 dicembre 2018 |
Distribuzione | Koch Media |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,82 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 14 gennaio 2019
Pauline e le due figlie adolescenti, Beth e Vera, ricevono in eredità una vecchia villa piena di cimeli e bambole antiche che rendono l'atmosfera tetra e inquietante. In Italia al Box Office La casa delle bambole - Ghostland ha incassato 851 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Beth è una ragazza con la passione per Lovecraft e i racconti dell'orrore, che ama anche scrivere. La sorella maggiore Vera non apprezza molto queste sue inclinazioni, mentre la mamma la incoraggia. I tre si trasferiscono nella isolata e spettrale casa della defunta zia Clarissa ("Sembra la casa di Rob Zombie" commenta Vera, che non apprezza). Nella casa ci sono parecchie bambole, di cui l'anziana signora faceva collezione. Beth, turbata, ha le sue prime mestruazioni, mentre Vera è insofferente delle attenzioni che la mamma riserva alla sorella. Un furgone dei gelati li ha però seguiti.
Un uomo corpulento e violento ne è sceso: entra in casa, aggredisce la mamma e cattura le ragazze sotto lo sguardo d'assenso di una sua complice. Beth, atterrita e incapace di reagire, vede la mamma lottare ferocemente contro gli aggressori.
La madre implora Beth affinché fugga. Beth si risveglia urlando: sono passati anni ed è un'affermata scrittrice horror, ma gli incubi la tormentano ancora. Mentre è a casa con suo marito e il figlio, Beth riceve una telefonata accorata dalla sorella Vera - ormai mentalmente instabile - che le chiede di tornare. Tornare nella vecchia casa della zia Clarissa dove Vera vive ancora con la madre, nonostante tutto quello che di terribile è successo. Beth torna, ma la casa ha ancora i suoi terribili segreti.
L'atmosfera è estremamente cupa e ossessiva. La vicenda sprofonda sempre più in un incubo macabro nel quale è difficile cogliere ciò che è vero da ciò che non lo è, con numerosi soprassalti dal sogno alla possibile realtà. I cambi di prospettiva e le svolte narrative sono talvolta spiazzanti e l'utilizzo scenografico e metaforico di un emblema tipico dell'horror come la bambola, immoto e straniante simulacro umano, fornisce elementi di sinistra inquietudine soprattutto a una seconda metà del film nella quale Pascal Laugier ritrova in parte la lucida cattiveria che aveva caratterizzato il suo capolavoro, Martyrs, qualche anno fa.
Nel farlo, Laugier elabora un crudele gioco visuale con presenze malvagie in stile Non aprite quella porta - l'ormone mugolante è una sorta di Leatherface con la passione per le bambole - e si dedica a lunghe sequenze senza parole, violente e selvagge, di buona resa drammatica, ma diluisce in parte l'efficacia della trovata relativamente originale che sorregge e caratterizza il film rendendolo un po' diverso dal solito.
Pur con qualche ripetizione e qualche forzatura (come sempre, i cattivi sono estremamente duri a morire), Laugier riesce comunque a tenere desta l'attenzione dello spettatore e a coinvolgerlo non solo attraverso uno spettacolo orrorifico di buon livello e stilisticamente apprezzabile, ma anche approfondendo in modo adeguato il rapporto che lega le sorelle, unite anche dalla sofferenza e dal desiderio di superarla.
Sono in qualche misura celebrate le virtù taumaturgiche della scrittura, anche e soprattutto horror, e più in generale della fantasia, oltre che l'uso improprio di uno strumento della scrittura come la vecchia macchina per scrivere. Ed è anche curiosa e simpatica l'apparizione a sorpresa di Lovecraft in persona.
Nel cast spicca la presenza della famosa cantante Mylène Farmer che dà spessore e anche un tocco di bizzarria al personaggio della madre, ma è in genere buona la prova di tutti gli attori con particolare menzione per Emilia Jones, nel ruolo di Beth da giovane.
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Brutalità e sottomissione. Sono queste le reazioni che suscita la casa delle bambole, un’opera in cui la disgregazione narrativa, porta allo spaesamento che è parte integrante del disturbo stesso. Il crollo mentale delle protagoniste, messo in scena dal regista rappresenta una ventata di aria fresca per il genere horror, sempre più legato a soluzioni registiche e stereotipi [...] Vai alla recensione »
Le aspettative erano elevate, avendo ancora nella mente lo splendido Martyrs, vero e proprio film culto per gli amanti del genere thriller/horror tra i quali mi annovero senza titubanze.La delusione alla fine e' stata proporzionata all'attesa, di fronte ad un intreccio frammentato che propone due livelli distinti di narrazione, la realta' di quanto accade davvero e la visione [...] Vai alla recensione »
Horror di forte impatto che deraglia più volte nella fantasia, varcando i limiti della realtà e seguendo la protagonista negli oscuri meandri della mente e nei meccanismi di autodifesa messi in atto dalla stessa. Ma anche un film che cita e omaggia la letteratura, ovviamente di un genere ben preciso; quello dell'orrore. Ne da prova l'avvenente Laugier che nel suo terzo film, dopo [...] Vai alla recensione »
Pur non essendo scioccante come Martyrs questa nuova prova di Pascal Laugier convince e supera abbondantemente la sufficienza,anzi si può candidare tranquillamente tra i migliori Horror dell’ultImo periodo.Violento,cupo,con un ottima regia,una fotografia indovinata e interpreti più che convincenti.Due sorelle vanno a vivere con la madre in una casa piena di inquietanti bambole ereditata [...] Vai alla recensione »
Pascal Laugier è come un bambino che mentre fa un gioco di prestigio non vede l’ora di rivelarci il trucco. Così spreca un’occasione o meglio dopo aver avuto una buona idea la mette in scena maldestramente privandola dell’unico fascino che poteva avere. E’ un recidivo, ossessionato dalla razionalizzazione, avendo fatto la stessa cosa con I bambini di Cold [...] Vai alla recensione »
Pascal Laugier, che aveva sconvolto gli spettatori col suo quasi inguardabile "Martyrs" del 2008, firma un'altra pellicola con il suo inconfondibile stile, condito sempre da una violenza estrema, molto realistica: un vero pugno nello stomaco. Anche questa volta strapazza i suoi personaggi femminili fino a renderli quasi irriconoscibili per gli abbondanti lividi e ferite, con uno stile [...] Vai alla recensione »
Regia: Pascal LaugierCast: Crystal Reed, Mylène Farmer, Taylor Hickson, Emilia JonesDurata: 91 min.Genere: Horror, DrammaticoCoolleen e le sue due figlie, Beth e Vera, decidono di trasferirsi nella casa ereditata dalla loro zia Clarissa. Vera, la più grande, è una ragazza molto estroversa e diretta mentre la piccola, Beth, al contrario ha un carattere chiuso mettendo in primo piano la sua più grande [...] Vai alla recensione »
"Incident in Ghostland"(Pascal Augier, anche autore di soggetto e sceneggiatura, 2018)non è un film"muovo"nel panorma dell'horror e del fantastico(ma direi meglio, endidadicamente, dell'horror fantastico), in quanto ripropone tematiche e stilemi ma soprattutto"pre-testi"non certo nuovi, anzi antichissimi, archetipici(il biblico"Nihil novi sub sole"ripre [...] Vai alla recensione »
"Incident in Ghostland"(Pascal Augier, anche autore di soggetto e sceneggiatura, 2018)non è un film"muovo"nel panorma dell'horror e del fantastico(ma direi meglio, endidadicamente, dell'horror fantastico), in quanto ripropone tematiche e stilemi ma soprattutto"pre-testi"non certo nuovi, anzi antichissimi, archetipici(il biblico"Nihil novi sub sole"ripre [...] Vai alla recensione »
L'horror non è certamente il mio genere, anche se il maestro Argento dei primi film mi piace moltissimo.Da vent'anni in qua, e mi tengo stretta, il genere è scaduto e, a mio modestissimo parere, non è da questo film che si possano trarre elementi di riconciliazione. La miglior cosa riuscita è il creare confusione nello spettatore, che permane anche alla fine della [...] Vai alla recensione »
No, di fatto la mia recensione nel Forum e' preceduta dall'intestazione con il mio nome che comprende semplicemente quello che faccio (GIANMARCO GROPPELLI: CRITICO CINEMATOGRAFICO-SCRITTORE-POETA-AFORISTA-SAGGISTA) a posto. Complimenti ancora per come scrivi. Saluti, Gianmarco.
tecnicamente dalle buone potenzialità ma sceneggiatura inesistente, solo violenza senza contenuti
é un film molto bello e appassionante, bisogna capire la storia che è leggermente complicata, ma mi è piaciuta molto, lo consiglio soprattutto a chi piace il genere horror o thriller. Gli effetti speciali e il trucco è fatto molto bene, i personaggi sono ben interpretato e gli attori sono bravissimi. Lo consiglio vivamente.
"Ghostland"(2018, Pascal Augier, che è anche autore di soggetto e sceneggiatura)è tout court definibile, direi, solo quale"metahorrror", in quanto è una continua riflessione su ciò che à vero o meno, anzi meglio su ciù che è reale o meno, dove la vicenda della ragazza che aspira ad essere scrittrice e fa "valide fughe in avanti"p [...] Vai alla recensione »
Finalmente un horror che non è incentrato su spiriti e possessioni demoniache! Ho trovato la pellicola molto orginale,ricca di colpi di scena e suspence. Se vogliamo trovare un aspetto meno riuscito, questo sta nella costruzione delle figure dei “cattivi”, i due inquietanti maniaci. Nessun approfondimento psicologico su questi due mostri, una cosa un po' atipica [...] Vai alla recensione »
Film lento senza senso, senza storia, violenza e sadismo gratuito. Tempi sbagliati nel climax, scena già viste che sfiorano il ridicolo.
Lo definirei Thriller psicologico, realizzato molto bene ,crea molta suspense
sono rimasto molto colpito dal film, davvero una bella perla, si poteva fare qualcosa in piu ma sono decisamente soddisfatto, complimenti sopratutto agli attori davvero top
Film mediocre, chiamarlo horror è una bestemmia. Trama scadente, intrecci inesistenti.Risparmiate i soldi del biglietto, vi conviene.
ashtray - bliss, quì e' Gianmarco Groppelli. Mi sono registrato solo da pochi giorni e non ho ancora padronanza del sito. Ho notato che il commento che ho postato su "la casa delle bambole" e' preceduto non so perché dal tuo titolo di testa. Non era cosa voluta. Tenevo a dirtelo. Quale scrittore e poeta e critico detesto chi plagia e va da sé che non [...] Vai alla recensione »
GIANMARCO GROPPELLI: CRITICO CINEMATOGRAFICO-SCRITTORE-POETA-AFORISTA-SAGGISTA.TRAINATO DA UNA PROPAGANDA FURBA PIÙ CHE INTELLIGENTE CHE HA ALIMENTATO ASPETTATIVE ALTISSIME, VICEVERSA, IL PRODOTTO IN QUESTIONE NON DESTA INTERESSE.NON HA MORDENTE NE ANIMA.UN GUAZZABUGLIO DI IMMAGINI CHE NON TROVANO UNA RAGIONE E UNA COLLOCAZIONE NELLA SCENEGGIATURA SCALCINATA, VACILLANTE E INVEROSIMILE LASCIANDO LO [...] Vai alla recensione »
Due intrusi prendono in ostaggio due sorelle adolescenti, da poco trasferitesi, con la madre, in una villa piena di bambole. La genitrice riesce a salvarle, ma, anni dopo, scopriamo che, mentre una è diventata scrittrice di successo, l'altra è ancora sotto shock. La prima ritorna a casa per scoprire che le cose non stanno come sembra. Un horror molto crudo, macabro, pieno di immagini forti, dove non [...] Vai alla recensione »
Cronenberg e Rob Zombie in combutta per ragionare su H. P. Lovecraft con un risultato brulicante di segni, sogni, incubi e naturalmente bambole. E Lovecraft? Presente. Nella passione che una delle due sorelle protagoniste della storia (con la loro madre) rovescia sui suoi romanzi diventando lei stessa scrittrice gotica: generando probabilmente, con la sola intensità creativa, la materia d'una realtà [...] Vai alla recensione »
È una carriera indubbiamente curiosa quella di Pascal Laugier, regista francese che dopo il (sopravvalutato) cult Martyrs del 2008, ha impiegato quattro anni prima di realizzare il debolissimo I bambini di Cold Rock. Ce ne sono voluti addirittura altri sei per portare alla luce La casa delle bambole - Ghostland, con cui Laugier torna, come è nelle sue corde, al genere horror declinato al femminile. Protag [...] Vai alla recensione »