Passeggeri della notte

Film 2022 | Drammatico, 111 min.

Regia di Mikhaël Hers. Un film Da vedere 2022 con Emmanuelle Béart, Charlotte Gainsbourg, Noée Abita, Ophélia Kolb, Thibault Vinçon. Cast completo Titolo originale: Les passagers de la nuit. Genere Drammatico, - Francia, 2022, durata 111 minuti. Uscita cinema giovedì 13 aprile 2023 distribuito da Wanted. - MYmonetro 3,50 su 31 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Passeggeri della notte tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento giovedì 27 aprile 2023

Una donna inizia a lavorare in un programma radiofonico notturno. Lì incontra qualcuno che deciderà di prendere sotto la sua ala protettrice. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, 1 candidatura a Lumiere Awards, In Italia al Box Office Passeggeri della notte ha incassato 186 mila euro .

Consigliato sì!
3,50/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,42
PUBBLICO 3,07
CONSIGLIATO SÌ
La poesia della vita ordinaria raccontata passo dopo passo da un regista con il dono della sensibilità.
Recensione di Tommaso Tocci
domenica 13 febbraio 2022
Recensione di Tommaso Tocci
domenica 13 febbraio 2022

La storia di una famiglia francese è raccontata in varie tappe attraverso gli anni ottanta. Subito dopo la storica elezione di Mitterrand nel 1981, Elisabeth si ritrova separata dal marito e in cerca di un lavoro per mantenere i due figli Matthias e Judith. Trova così impiego presso il programma radiofonico che ascolta durante le sue notti insonni, dopo aver scritto alla conduttrice Vanda Dorval. Tra esperienze quotidiane e nuovi amori la famiglia cresce, trovando anche il tempo di accogliere la giovane Talulah, ragazza dal passato difficile in cerca di un appoggio per qualche giorno.

Il cinema di Mikhaël Hers è fatto di momenti emozionanti, eppure rifugge il conflitto. Il trauma esiste, a volte è grande e fa da motore alla storia, ma i suoi film semplicemente si trovano meglio a raccontare l'intangibile: l'affetto, la malinconia, i piccoli gesti.

Ne dà riprova l'autore francese con Les passagers de la nuit, un'epopea quieta che corre indietro - e attraverso - gli anni ottanta, raccontando con delicatezza e incredibile sensibilità le cose semplici che fanno una famiglia.

Hers viene da un film precedente (Quel giorno d'estate, del 2018) che era un gioiello di naturalezza e introspezione. Qui sostituisce i colori vividi che lo animavano (il verde dei parchi, il blu del cielo e il sole pieno) con i toni più ambrati del classico décor dell'epoca in cui il regista è cresciuto, e rimpiazza il senso estemporaneo e fuggevole di Quel giorno d'estate con uno scorrere del tempo presente ma non crudele, che dà più opportunità di quante ne tolga. Specialmente per quei "passeggeri della notte" che magari non dormono e ne approfittano per scoprirsi pieni di risorse.

La cadenza temporale e i suoi effetti sui personaggi - principalmente Elisabeth e suo figlio Matthias, impegnati in due percorsi di crescita che si specchiano l'uno nell'altro - sono forse l'ingrediente segreto di Les passagers de la nuit, che però sa guardare non solo ai sentimenti ma anche al mood del periodo, ricreato con copiose incursioni nel mondo della musica (una scena sulle note di "Et si tu n'existais pas" di Joe Dassin regala un abbraccio catartico), del cinema e di una tradizione dell'intrattenimento radiofonico che ancora poteva legare le coscienze.

Tutt'attorno, Hers crea un ritratto granulare di Parigi attraverso immagini di repertorio che a volte sembrano casuali (c'è spazio anche per Jacques Rivette sulla metro, un passeggero della notte in mezzo a tanti, preso da un documentario di Claire Denis) ma che nel loro miscuglio di formati e di situazioni - treni in corsa, il lungo Senna, gente per strada - offrono un contraltare itinerante al sempre presente appartamento di Elisabeth. È un modo di planare sulla città di Parigi, altrimenti presa molto verticale dalla macchina da presa di Sébastien Buchmann, grazie anche all'ambientazione inusuale tra gli alti e imponenti complessi residenziali del quindicesimo arrondissement.

Da quella finestra sospesa ad altezza vertiginosa, una Charlotte Gainsbourg riflessiva si trova spesso a osservare il cielo e a scoprirsi orgogliosa, lei che a inizio film ci accoglieva in lacrime e convinta di non saper fare nulla. E noi con lei ci accorgiamo di averne fatta di strada, mentre i ragazzi adolescenti diventano grandi, si innamorano, faticano, vanno via di casa e iniziano a votare, riportando la mente a quel momento di infinite possibilità che aveva aperto il film, sulla storica vittoria socialista di Mitterrand.

Sei d'accordo con Tommaso Tocci?
Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 3 dicembre 2023
Luca Scialo

Parigi, 1981. Mitterand ha appena vinto le elezioni e nelle strade c'è grande fermento. In quel periodo però Elisabeth si ritrova separata dal marito e in cerca di un lavoro per mantenere i due figli: Matthias e Judith. Riesce a farsi assumere da una emittente radiofonica notturna, che trasmette il programma Passeggeri della notte, come segretaria. Mentre di giorno trova impiego in una biblioteca. Vai alla recensione »

domenica 8 ottobre 2023
Francesco2

 Ho avuto la fortuna, ìun poco cercataì, di vedere questo film, distribuito in Italia quest anno, ma chein Belgio era uscito nel 2022. Da quello che capisco, ha ricevuto anche in Italia un accoglienza positiva   Buon segno. La sua leggerezza, per quanto con qualche onirismo di troppo -ma pochi- ed alcune lentezzeìma poche- non viene, secondo  me giustamente, [...] Vai alla recensione »

lunedì 31 luglio 2023
harroldthebarrel

Si intuisce che il regista è partito da ricordi personali per imbastire una storia tutto sommato ordinaria: il racconto di vita di una donna lasciata dal marito che cerca una sua strada, il suo rapporto con i figli e con una ragazza un po' sbandata che decide di accogliere a casa. Il punto è che per rendere interessante, attraente anche una vicenda normale servirebbe una diversa profondit& [...] Vai alla recensione »

martedì 18 aprile 2023
athos

Momento di film intimisti. Questa  è la storia di una famiglia separata, dove il padre è assente. La madre, Charlotte Gainsbourg sempre più brava, e i due figli alternativi. Una famiglia aperta ai cambiamenti e fedele ai propri rituali. Una famiglia moderna. Il film si dipana lentamente in un lasso di tempo di sette anni, con i relativi cambiamenti e crescita di tutti i personaggi [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
giovedì 13 aprile 2023
Marzia Gandolfi

Sono bastati tre film (Memory Lane, Questo sentimento estivo, Quel giorno d'estate) a Mikhaël Hers per definire il suo spazio, uno spazio molto personale di sentimenti delicati che teorizzano una scienza delle emozioni impareggiabile. Non si tratta solo del ritorno ossessivo degli stessi motivi (il lutto, il passaggio del tempo, il sentimento dell’ultima volta…) e nemmeno dell’imposizione di uno stile (la composizione impressionista, la tessitura velata delle immagini, l’estetica da album fotografico), è qualcosa di più ineffabile che trascende i temi e la forma, che li determina o che ne deriva, impossibile dirlo. È qualcosa che potremmo azzardarci a chiamare sensibilità, una relazione col mondo che fa vibrare il suo cinema e che infonde anche Passeggeri della notte, presentato alla Berlinale e ora al cinema.

Guardare il suo quarto film è come entrare in un ambiente familiare, di cui conosciamo gli odori, i colori, la disposizione dei mobili, senza che quel sentimento di confidenza si converta mai in routine d’autore o in un’impressione di ripetizione.

Il paradosso del cinema di Mikhaël Hers è il suo essere insieme abituale e nuovo, totalmente personale e sempre inatteso nei suoi sviluppi. I suoi personaggi, nessuno escluso, raggiungono la verità passando per la periferia, secondo una manifestazione circonlocutoria degli affetti. Quasi sorti da un romanzo di Modiano, seguono una topografia urbana, sovente parigina, avanzando laconici, quasi altrove e con quella vocazione alla sopravvivenza che deriva probabilmente dalla storia dell’autore. La famiglia, ebrea da parte di padre, è fuggita dalla Russia e dall’orrore molti anni prima, lasciandolo depositario di qualcosa che gli sfugge ma che lo riguarda profondamente.

È forse per questo che soffia sempre una malinconia sorda sui suoi film che qualche volta, come in Quel giorno d'estate (radicato nel trauma collettivo degli attentati terroristici del 2015) o in Passeggeri della notte (sul fondo della Francia socialista di François Mitterrand), disinnescano deliberatamente l’aspetto politico, diluendosi nelle traiettorie intime dei loro personaggi a cui offrono il tempo e la libertà di piangere.

Alle promenade interiori fanno eco gli ambienti naturali che respirano aria fresca e conducono sistematicamente ad altezza eroi ed eroine, attraverso terrazze, colline, balconi, finestre fisse di grattacieli, che li affrancano come un belvedere dai vincoli ‘del basso’ e dal disincanto. A immagine della Francia del 1984, Elisabeth (Charlotte Gainsbourg) è delusa. La prima dal pragmatismo economico e dall’austerità dopo tre anni di beau temps, la seconda dal marito che l’ha abbandonata lasciandola indigente e convinta di non sapere far niente. Come trovare le risorse adesso? Quelle materiali e quelle esistenziali. Come sopravvivere al sentimento di annichilimento dopo una separazione (Passeggeri della notte), dopo un lutto (Questo sentimento estivo), dopo un attentato (Quel giorno d'estate)? Sono le grandi domande di Hers, che governa un’alchimia instabile di emozioni mentre i semi della ricostruzione depositano e sedimentano, progressivamente, sottilmente. Perché il suo cinema attinge tutte le sue risorse da un’economia della perdita, che cambia scala solo in Quel giorno d'estate per colpire il mondo intero.

La quotidianità nei suoi film ha qualcosa di magico. Non c’è niente di più prodigioso che misurare il tempo che passa. E poi all’improvviso, tutti quei piccoli istanti di presente, distillati e depositati sulle immagini, producono un’emozione che fa vacillare lo spettatore.

Ma quella magia deve molto anche alla sua interprete. Charlotte Gainsbourg è la protagonista ma insieme l’anima di Passeggeri della notte, che abita col suo sguardo e la sua voce morbida, mai oscillante, mai eccitata. La sua gestualità, di una grazia senza pari, e il suo linguaggio corporale conferiscono al film una vibrazione che corrisponde a quel momento cruciale della storia recente francese. Chi meglio di lei per risuonare “la force tranquille” di Mitterrand, chi meglio di lei che divenne attrice in quegli stessi anni nutrendo una parte della leggenda Gainsbourg. Mikhaël Hers ha l’intelligenza di ascoltare quella sua attitudine interiore, disegnando un arco narrativo che non svela mai completamente, che si allontana quando ci avviciniamo, fugace piuttosto che ostinato.

INCONTRI
martedì 11 aprile 2023
Luigi Coluccio

Mikhaël Hers – sceneggiatore, regista e produttore francese – ha all’attivo quattro film, tutte storie che crescono da una perdita, un rimpianto, un ricordo, tutte lezioni di come si possa andare avanti e ricomporsi attorno a quello che non c’è più.

L’ultimo di questa quaterna è Passeggeri della notte, racconto storico e famigliare assieme di come la moglie e madre Elisabeth (Charlotte Gainsbourg), dopo esser stata lasciata dal marito, deve tornare a vivere forse per la prima volta, per lei e per i suoi figli, e insieme attraversare nuove scelte, nuovi orizzonti, nuove necessità. 

Passeggeri della notte ha una precisa collocazione temporale che va dal 1981 al 1988, che corrisponde alla prima presidenza Mitterrand. In questo settennato la parabola della famiglia Davies sembra andare in senso opposto rispetto al grande fervore che si sperimentava nella Francia dell’epoca, tra l’abbandono del capofamiglia e la ricerca di una nuova stabilità – anche se è curioso come lo slogan della campagna elettorale di Mitterrand, “La forza tranquilla”, si adatti perfettamente alla figura di Charlotte Gainsbourg. 
Per me è stato molto importante aprire il film con la sequenza della vittoria di Mitterrand, anche se poi Passeggeri della notte non è di per sé un film politica. Mi è sembrato però un sistema efficace per inserire il film dentro quell’epoca, con il prisma di questa famiglia che passa attraverso i festeggiamenti senza veramente partecipare, come se in questa gioia che si respira tra la folla già si annunciassero dei tormenti futuri per loro. Non ho assolutamente voluto fare un film politico, ma era importante per me mettere dei riferimenti. Ed effettivamente lo slogan potrebbe essere accostato al personaggio di Elisabeth per via della forza e al contempo della vulnerabilità che traspare, e la stessa Charlotte Gainsbourg emana sensibilità, fragilità, dando comunque l’impressione di avere una “colonna vertebrale” molto forte. Forse non parlerei di tranquillità, perché è una donna in preda a molti dubbi, però quello che mi è interessato è mostrare proprio l’ambivalenza tra questi due aspetti.

Abbiamo anche delle chiare coordinate spaziali, e cioè quelle del 15° arrondissement parigino, porzione cittadina che racchiude il centro commerciale Beaugrenelle, l’Hotel Nikko, la vicina Maison de la Radio – edifici sorti per la maggior parte alle fine degli anni ’70 e simbolo anche essi di una nuova Francia.
È vero. Per me il desiderio di girare un film affonda sempre in cose molto concrete, e ho scelto quella zona anche perché non è un quartiere che si vede molto al cinema – tranne che nel Wenders de L’amico americano, non è presente a livello di immagini. Il 15° arrondissement è tutti gli effetti un personaggio del film. La mia ispirazione parte dai luoghi, è in questo caso mi è sembrata molto interessante questa coabitazione tra le torri, la Senna, le strade residenziali, è tutto molto raccolto, uno o due chilometri quadrati, ma per me è stata una grande fonte di suggestione.

Questa sorte di mappa topografica ritorna spesso, vista la compresenza di natura e urbanizzazione che sta al centro dei suoi film. C’è sempre un personaggio che si affaccia alla finestra contemplando l’orizzonte cittadino, c’è sempre una gita o una festa da fare in un parco – Parigi, Berlino, New York, Annecy, non importa dove siamo.
Sì, io sono sempre molto colpito dai paesaggi cittadini che coabitano con paesaggi di campagna, forse perché sono cresciuto in un ambiente di questo tipo. Trovo sempre molto commovente vedere degli spazi estremamente abitati a fianco di spazi boschivi, ad esempio. Per la disperazione del mio direttore della fotografia, che si lamenta molto del fatto che io amo vedere le cose dall’alto. Spesso scelgo dove girare non tanto per via degli interni ma per quello che si vede dalla finestra.

In Passeggeri della notte c’è un accostamento continuo con immagini di repertorio tratte da documentari, notiziari e riprese d’epoca o addirittura ricostruite proprio per il film, per una sorta di sguardo documentaristico assoluto.
Io amo girare con una “scenografia” reale, il creare una sorta di bolla dietro la quale si intravede il mondo. È un po’ questo il mio ideale di cinema. Mi piace riprendere un attore che interpreta un determinato personaggio e dietro intuire che c’è una strada che vive, persone che si muovono. È una cosa molto importante per me. 

Frasi
Rimarra solo quello che siamo stati per gli altri
(Charlotte Gainsbourg)
dal film Passeggeri della notte - a cura di pina scollo
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 7 dicembre 2023
Luca Pacilio
Gli Spietati

Dopo l'elezione di Mitterand la Francia sembra aprirsi a una nuova fase, mentre Élisabeth (Charlotte Gainsbourg), abbandonata dal marito, deve inventare un futuro per sé e i suoi figli. Quello di Mikhaël Hers è un mosaico composto di microracconti che, sottintendendo una doppia educazione sentimentale (quella di Élisabeth e del figlio Matthias), si apre su uno scenario più ampio che comprende - sfiorandole [...] Vai alla recensione »

martedì 2 maggio 2023
Luca Pacilio
Rumore

Dopo l'elezione di Mitterrand la Francia sembra aprirsi a una nuova fase, mentre Élisabeth (Charlotte Gainsbourg), abbandonata dal marito, deve inventare un futuro per sé e i suoi figli. Quello di Mikhaël Hers è un mosaico composto di microracconti che, sottintendendo una doppia educazione sentimentale (quella di Élisabeth e del figlio Matthias), si apre su uno scenario più ampio che comprende - sfiorandole [...] Vai alla recensione »

sabato 29 aprile 2023
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Come raccontare i sentimenti con delicatezza rara, confinando nel fuori campo avvenimenti e conflitti. È lo stile del regista (e sceneggiatore) Mikhaël Hers, elaborato nei corti degli esordi, quindi affinato nei lungometraggi e già maturo in «Quel giorno d'estate» (2018). Con «I passeggeri della notte», in concorso all'ultima Berlinale, il cineasta parigino prosegue la traiettoria, portandoci dentro [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 aprile 2023
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Nella Parigi degli anni '80 Elisabeth vive separata con i suoi due figli ormai adolescenti. In cerca di lavoro, finisce col diventare centralinista in una radio durante un programma notturno di dialogo con gli ascoltatori. Proprio una di essi, invitata una sera all'emittente, è una ragazza sbandata senza fissa dimora, che Elisabeth inizia a prendere sotto la propria protezione, portandola a casa e [...] Vai alla recensione »

martedì 25 aprile 2023
Roy Menarini
Roymenarini.it

"Quei film che in Italia non sappiamo fare..." ecc ecc. La formula è antipatica e retorica ma rende l'idea. Se Ozpetek o Luchetti facessero regolarmente pellicole come questa (o se il cinema italiano potesse costruire personaggi femminili così) avremmo un cinema medio-autoriale più appassionante. Proprio il fatto che il cinema francese ne sforna a decine ogni anno ridimensiona paradossalmente I passeggeri [...] Vai alla recensione »

domenica 16 aprile 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Parigi 81, caroselli in strada per Mitterrand eletto, ma il montaggio subito ci porta avanti di tre anni e Charlotte Gainsbourg ha perso il sorriso, il marito l'ha mollata con i figli adolescenti e i soldi scarseggiano, deve trovarsi un lavoro e non ha qualifica alcuna. Le offrirà una chance Emmanuelle Béart, come telefonista in un programma radio notturno.

sabato 15 aprile 2023
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Nella Parigi degli anni '80 Elisabeth affronta la fine del suo matrimonio. Sola, con due figli adolescenti da mantenere, trova lavoro in radio per una trasmissione notturna che dà spazio ai sentimenti dei radioascoltatori, intitolata "Passeggeri di notte". Una sera, al termine del suo turno, tornando a casa incontra Talulah, una ragazza che vive alla giornata senza una casa dove poter stare.

venerdì 14 aprile 2023
Maria Lombardo
La Sicilia

Una Parigi prevalentemente notturna quella di "Passeggeri della notte" intrigante film di Mikhael Hers con Charlotte Gainsbourg mamma di due adolescenti. Non è affatto casuale la citazione de "Le notti di luna piena" di Eric Rohmer (1984) di cui qualche scena con un giovanissimo Fabrice Luchini si vede quando i protagonisti vanno ad assistere alla proiezione in una sala parigina.

venerdì 14 aprile 2023
Sandra Onana
Libération

Mikhaël Hers ha l'inclinazione a filmare i dolori e la fragilità dei ragazzi di oggi, sotto un leggerissimo velo rétro. Passeggeri della notte è una saga familiare che percorre in modo irregolare gli anni ottanta per raccontare la rinascita di una madre, interpretata da Charlotte Gainsbourg. Distrutta dal divorzio, la donna, che non ha mai lavorato in vita sua, cerca di risalire la corrente, sotto [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 aprile 2023
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Un altro film da consigliare è "Passeggeri della notte", un lungometraggio francese, diretto da Mikhaël Hers e con protagonista Charlotte Gainsbourg.Ambientato a Parigi negli anni 80, racconta la storia di Elisabeth, lasciata di recente dal marito, che si ritrova da sola a occuparsi dei suoi due figli adolescenti. La donna riesce a trovare lavoro in un programma radiofonico notturno: qui incontra Talulah, [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 aprile 2023
Marì Alberione
Duels.it

10 maggio 1981, una data storica per la Francia: François Mitterand, socialista, viene eletto presidente della Repubblica. È in questa notte di festa che Michaël Hers fa cominciare Passeggeri della notte con l'immagine di una ragazza (Noée Abita) davanti alla piantina del metrò di Parigi che si illumina a seconda delle linee. Poi in primo piano c'è il volto della giovane, in sovrimpressione, con la [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 aprile 2023
Fabiana Sargentini
Close-up

Si comincia con un cartello: 10 maggio 1981. Ombre di mani sulla mappa della metropolitana di Parigi in cui le fermate del treno si illuminano seguendo il percorso prescelto. Una bella ragazza molto truccata con borsa sulla spalla. Per la strada impazza la gioia: è stato eletto François Mitterand. Qualcuno dei festanti dona una rosa a un gruppo di persone che passano in macchina tra la folla: sono [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 aprile 2023
Marina Visentin
Cult Week

Passeggeri della notte, quarto film di Mikhaël Hers - sceneggiatore, regista e produttore francese - si apre con una scena di sfrenato entusiasmo collettivo. Siamo nel maggio 1981 e Mitterand ha appena vinto le elezioni, diventando il nuovo presidente della repubblica francese. Per le strade di Parigi la folla esulta e festeggia, con grida, abbracci e caroselli d'auto.

giovedì 13 aprile 2023
Pino Gagliardi
The Hollywood Reporter Roma

Passeggeri della notte è una commovente storia familiare che inizia nella capitale francese durante la notte delle elezioni presidenziali nel maggio del 1981, con la storica vittoria di François Mitterand. Mentre i parigini si riversano nelle strade con un forte desiderio di cambiamento, Elisabeth (Charlotte Gainsbourg) deve sopravvivere alla dolorosa separazione dal marito che l'ha lasciata per un'altra [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 aprile 2023
Alessandra De Luca
Avvenire

Nel 1981, mentre i parigini festeggiano l'elezione di Mitterand, la quarantenne Elisabeth (Charlotte Gainsbourg), madre di due adolescenti, raccoglie i cocci del suo matrimonio, trova lavoro in una radio, riorganizza la propria vita e quando incontra una ragazza senza fissa dimora la invita a casa, offrendole il calore di una famiglia. Il nuovo ménage domestico regalerà la possibilità di un inedito [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 aprile 2023
Alice Sforza
Il Giornale

La francese Elisabeth (solito gran lavoro sul personaggio della Gainsbourg), separata dal marito, trova lavoro come centralinista di un programma notturno radiofonico. Qui, conosce Talulah, una 18enne drogata, che la donna porta a vivere a ca sa sua, dove abita con i suoi due figli. Un film di dinamiche famigliari, tutto sommato, semplici, ma raccontati con una malinconia e una introspezione comune [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 aprile 2023
Cristina Piccino
Il Manifesto

Elisabeth (Charlotte Gainsbourg) ha circa quarant'anni, lasciata dal marito e provata dall'esperienza di un cancro al seno, deve trovarsi un lavoro per crescere due figli adolescenti e, magari innamorarsi di nuovo. Non semplice. Intorno a lei un contesto storico ben definito, la Francia degli anni Ottanta, «gli anni di Mitterand», che si intrecciano alle vicende della famiglia protagonista di Passeggeri [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 aprile 2023
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

La voce della radio ha affascinato il cinema attraverso i decenni. Viene utilizzata per spaziare tra i generi, muovendosi principalmente tra il thriller e la commedia, fino a diventare un elemento di frattura, ribellione, come in I Love Radio Rock. L'urlo selvaggio di Robin Williams in Good Morning, Vietnam ha fatto epoca. Spesso è anche un modo per rimanere in linea con l'assassino, pensiamo a Talk [...] Vai alla recensione »

martedì 11 aprile 2023
Giampiero Frasca
Cineforum

Con uno stile sobrio e pacato, i film di Mikhaël Hers presentano tutti uno sviluppo simile. Si concentrano sulle reazioni dei personaggi in funzione di un evento, spesso drammatico, in grado di fungere da detonatore dei sentimenti e delle varie personalità. In Questo sentimento estivo (2015) e in Quel giorno d'estate (2018) era una morte dolorosa che obbligava un fidanzato e un fratello a rivedere [...] Vai alla recensione »

martedì 11 aprile 2023
Ilaria Feole
Film TV

«Tutto sembrava possibile. Tutto era nuovo. L'aria sembrava leggera, la vita più giovane». Così Annie Ernaux descrive, in Gli anni, i giorni e le settimane successivi al 10 maggio 1981, data dell'elezione di François Mitterand a presidente della repubblica francese; con lo stesso storico evento si apre il film di Hers, catturando di quei tempi lo spirito ottimista e grintosamente votato al nuovo.

lunedì 10 aprile 2023
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Se vi piace Charlotte Gainsbourg, l'attrice franco-inglese oggi 51enne dalle gambe affusolate e dal naso un po' camuso, vi consiglio caldamente "Passeggeri della notte", che esce giovedì 13 aprile targato Wanted. Molto si parla di cinema francese, le rassegne ad esso dedicate sono sempre affollate, ma poi, quando i film escono, spesso c'è il vuoto. Ed è un peccato, perché, con tutto il rispetto dovuto [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 aprile 2023
Leonardo Lardieri
Sentieri Selvaggi

Giunge in sala La generazione perduta, presentato all'ultimo Torino Film Festival e premiato con il Nastro d'Argento per il Miglior documentario dell'anno. Diretto da Marco Turco, autore tra gli altri, del recente Questo è un uomo, su Primo Levi per Rai Uno, il doc è davvero convincente da tutti i punti di vista, non solo per la capacità di raccontare, senza retoriche, gli anni infuocati in cui l'eroina [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 aprile 2023
Vittorio Renzi
Quinlan

Sin dai suoi esordi nel mediometraggio, tra cui il bellissimo Primrose Hill (2007), Mikhaël Hers, rivela una preferenza per le zone periferiche della città, zone liminali in cui si intravedono le aree verdi che circondano la città. E per i parchi urbani, preferibilmente collinosi, da cui poter avere un colpo d'occhio sulla città. Ed è in questo fluttuare da una dimensione all'altra, una dimensione [...] Vai alla recensione »

domenica 2 aprile 2023
Alessandra De Luca
Ciak

Parigi, 1981. Mentre i parigini si riversano nelle strade sperando in un cambiamento affidato al neo eletto socialista François Mitterand, la quarantenne Elisabethm, madre di due adolescenti, raccoglie i cocci del suo matrimonio. Trovato lavoro in una radio, dove si occupa di un programma di confidenze notturne, riorganizza la propria vita e quando incontra una ragazza senza fissa dimora, Talulah, [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 marzo 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Anni Ottanta: la vita si misura anche nella capacità di resistere alla vita, e il francese Hers (Quel giorno d'estate), specialista del melò parigino della rinascita, mette Elisabeth (Gainsbourg in disarmo) e i sogni infranti alla prova: separazione, figli adolescenti inquieti, disoccupazione, nuovo lavoro da costruire in una radio e l'incontro con una ragazzina in fuga.

mercoledì 6 aprile 2022
Chiara Zuccari
Sentieri Selvaggi

È il 1981 e in Francia Mitterand è stato appena eletto Presidente della Repubblica, provocando grande entusiasmo tra i cittadini. Inizia così I passeggeri della notte, con lunghe inquadrature dello scorrere del traffico in una Parigi evanescente e ovattata. E tutto il film gioca con questa sensazione di transitorietà, nell'arco di sette anni, mettendo in scena la vita di Elisabeth (Charlotte Gainsbourg), [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 febbraio 2022
Eugenio Renzi
Il Manifesto

In un periodo di conflitti, pandemie, ritorno dei blocchi e invasioni militari, il film di Mikhaël Hers passa attraverso la competizione berlinese con garbo e delicatezza. Si tratta di un' opera di pura glasnost. Su carta, la sinossi suggerisce un melodramma a tinte fosche. La storia è quella d' una donna di circa quarant' anni di nome Elisabeth (Charlotte Gainsbourg) che, lasciata dal marito e provata [...] Vai alla recensione »

martedì 15 febbraio 2022
Paola Assom
NonSoloCinema

Appena quarantacinquenne ma con una corposa e premiata carriera alle spalle, il francese Mikhaël Hers propone in concorso alla Berlinale 2022 un film intimista e delicato, quasi sfuggente, se non fosse per la presenza sempre intensa eppur fragile! di Charlotte Gainsbourg (Élisabeth), in questo caso accompagnata da Emmanuelle Béart, nella parte - non primaria - di Vanda Dorval, redattrice di una radio. [...] Vai alla recensione »

martedì 15 febbraio 2022
Luca Pacilio
Film TV

1981. Dopo le elezioni la Francia è a un promettente inizio: non Élisabeth, mollata dal marito e con due figli da mantenere. Un nucleo fragile e un pugno di personaggi che entrano ed escono dalla sua quotidianità: Hers, accostando frammenti di vita, sottintendendo ferite, in parte rievocandole (il padre/marito, un fantasma che aleggia), compone una sorta di saga minimalista che restituisce un ambiente [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 febbraio 2022
Andrea Martini
Quotidiano Nazionale

«Moglie e madre di due figli adolescenti abbandonata dal marito. Una situazione senza apparente via d' uscita raccontata con i toni sommessi del dolore e della progressiva, quotidiana, riconquista della vita. Ho amato questo ruolo perché la protagonista difendendo la propria intimità riesce ad aprirsi al mondo. è molto vicino alla mia vera natura».

NEWS
TRAILER
lunedì 27 marzo 2023
 

Regia di Mikhaël Hers. Un film con Emmanuelle Béart, Charlotte Gainsbourg, Noée Abita, Ophélia Kolb, Thibault Vinçon. Da giovedì 13 aprile al cinema. Guarda il trailer »

TRAILER
giovedì 23 marzo 2023
 

Regia di Mikhaël Hers. Un film con Emmanuelle Béart, Charlotte Gainsbourg, Noée Abita, Ophélia Kolb, Thibault Vinçon. Da giovedì 13 aprile al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
venerdì 17 febbraio 2023
 

Una donna inizia a lavorare in un programma radiofonico notturno. Lì incontra qualcuno che deciderà di prendere sotto la sua ala protettrice. Vai all'articolo »

NEWS
martedì 17 maggio 2022
Andrea Chirichelli

Nel resto del mondo la parte del leone continua a farla Doctor Strange, arrivato alla seconda posizione nella classifica annuale assoluta. Vai all'articolo »

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati