Non è una coincidenza che il diciassettenne Ezra Miller sia stato presente in un solo weekend alla première di due film nel concorso del Tribeca Film Festival, dove City Island ha vinto il premio del pubblico. Dal debutto del 2008 in Afterschool questo giovane attore si è costruito una reputazione per il suo essere senza paure, ma anche profondo, dai lati comici e capace di tener testa a colleghi come Andy Garcia, Helen Hunt, Liev Schreiber e Tilda Swinton. Dunque, oltre al successo di Every Day (in cui è il figlio ribelle di Hunt e Schreiber) e della commedia Beware the Gonzo (che ce lo presenta come un giornalista fuori dalle righe), si profila quello per E ora parliamo di Kevin, adattamento cinematografico del romanzo di Shriver in cui Miller è un giovane che deve fronteggiare l'esplodere di lati incontrollabili del suo inconscio e le conseguenze: è qui che sarà affiancato da Swinton, che rivestirà il ruolo della madre.

I primi due film, dopo un iniziale approccio con l'opera
È stato un processo graduale quello che ha portato il diciassettenne Ezra verso il mondo del cinema. All'età di sei anni si è avvicinato all'opera grazie alla madre, ballerina, che gli ha procurato una parte in "White Raven" al Lincoln Center. Poi è cresciuto come cantante insieme ai membri della Metropolitan Opera e si è formato un gusto per ciò che faceva, per l'arte... E' stato progressivo, dice lui stesso. Il passaggio al cinema è venuto naturalmente. L'incontro con il regista che l'ha lanciato in Afterschool, Antonio Campos, è stato per lui fondamentale per averlo avvicinato a un universo in grado di stimolarlo anche intellettualmente. Studente di un'esclusiva high school della East Coast americana, Robert è un adolescente che vive isolato e dissociato dal mondo inquieto e falsamente perbenista che lo circonda. Condivide la stanza con Dave, spacciatore di droghe e alcol del liceo, e con un computer con il quale trascorre la maggior parte del suo tempo a scaricare tutti i brevi filmati postati in rete. L'interesse per il mondo dei video lo porta a iscriversi al corso di audiovisivi, dove viene incaricato di realizzare un progetto sulla scuola. Mentre si trova da solo a filmare uno dei corridoi dell'edificio, riprende le due ragazze più popolari dell'istituto in preda ad un'emorragia causata da una sniffata di cocaina contaminata con veleno per topi. La scena segna in modo indelebile la mente di Robert e mina le apparenze dell'intera istituzione scolastica. Poi è stata la volta di City Island, un'esperienza dalla portata maggiore che mescolava il comico al drammatico, che ha fatto conoscere a Ezra attori al contempo così divertenti e professionali... È la storia della famiglia Rizzo, di New York, in cui nessuno è perfetto, e tutti mentono a tutti. Vince, il patriarca, è sull'orlo di una crisi di nervi, preso tra un lavoro insoddisfacente come guardia carceraria, le proprie frustrate ambizioni d'attore (il suo idolo è Marlon Brando), e le preoccupazioni che gli vengono dal resto della famiglia.

Nel ruolo del figlio
Ezra sembra essere particolarmente bravo a calarsi nei panni del figlio: è questo difatti il ruolo che ricopre nei tre film maggiori in cui recita. E così è per E ora parliamo di Kevin, una conferma, in questo senso. Per il giovane talento, questo film è un'esperienza grandiosa. Storia di una madre e del suo bambino e dello sforzo di entrambi di venirsi incontro nonostante le difficoltà dettate dal carattere di Kevin, così complesso, anomalo, ma anche reale.
Torna con un personaggio sopra le righe nel film - anch'esso tratto da un romanzo - Noi siamo infinito (2012) del regista/autore Stephen Chbosky. Inoltre partecipa all'adattamento di Sophie Barthes di Madame Bovary (2015) e nel 2016 è nei film Animali fantastici e dove trovarli di David Yates e Batman V Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder. Sarà poi anche nei successivi capitoli di Animali fantastici: I crimini di Grindelwald e I segreti di Silente.
Miller è anche batterista e cantante della band newyorkese Sons of an Illustrious Father.