La renna voltante Niko viene sfidata per il posto da renna di Babbo Natale. Espandi ▽
Niko è una giovane renna maschio che sta per lasciare il piacere di trascorrere le feste di Natale con la famiglia. Se verrà arruolato tra le renne di babbo Natale in quel giorno sarà impegnato a consegnare regali. Le prove da superare non sono semplici ma si complicano ulteriormente quando si presenta come rivale una renna femmina. In una fase storica in cui si tende ad evitare alle personalità in formazione la presenza di ostacoli da superare perché si è convinti che tutto per loro debba essere appianato e il più possibile semplice, questo film ci ricorda che sono invece i gradini da salire (nel rapporto con se stessi e con gli altri) che favoriscono la crescita. Quando Niko si trova ad affrontare i test per entrare nel corpo delle renne scelte per la slitta di Babbo Natale non sa ancora che dovrà misurarsi con delle prove ben più difficili e importanti per la sua crescita. Dovrà relazionarsi con l’altro sesso, rivaleggiare con esso, superare momenti di abbattimento per scoprire magari che ci può essere una modalità diversa di incontro che porti a una reciproca comprensione. Recensione ❯
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Una cameriera e un ricco studente iniziano una storia d'amore. Con il tempo diventa però chiaro che le intenzioni di lui non sono molto chiare. Espandi ▽
Una cameriera d'albergo Madeleine, madre di un bambino, incontra un ricco studente, François. Il rapporto tra loro diventa molto intenso, ma col tempo è evidente che François sta cercando di scappare cercando di trascinare con sè Madeleine. Recensione ❯
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Un padre e una figlia costruiscono da soli la loro vita. Ma il passato riaffiora. Espandi ▽
Etienne aveva appena vent'anni quando si innamorò di Valérie, e poco più quando nacque la loro figlia Rosa. Il giorno in cui Valérie li abbandona, Etienne sceglie di non farne un dramma. Etienne e Rosa costruiscono una vita felice. Sedici anni dopo, quando Rosa deve partire per studiare e i due si devono separare, il passato riaffiora. Recensione ❯
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La trilogia è una magnifica epopea di alta fantasia orientale che ricrea le prolungate guerre mitiche tra umani, immortali e mostri, avvenute più di tremila anni fa. Espandi ▽
Basata sul romanzo fantasy classico più famoso della Cina, Fengshenyanyi, la trilogia è una magnifica epopea di alta fantasia orientale che ricrea le prolungate guerre mitiche tra umani, immortali e mostri, avvenute più di tremila anni fa. Recensione ❯
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Un ritratto inedito di Humphrey Bogart attraverso le figure femminili che hanno contrassegnato la sua vita. Espandi ▽
Incentrato sull'icona dell'epoca d'oro di Hollywood, Humphrey Bogart, il film affronta le sue relazioni con le cinque formidabili donne della sua vita: la madre e le quattro mogli, tra cui Lauren Bacall. Con un accesso senza precedenti a rari filmati di privati e narrato esclusivamente con le sue parole, Bogart: Life Comes in Flashes esplora il percorso che lo porterà a diventare l'interprete di classici senza tempo. Ogni relazione offre una comprensione profonda e intima di un uomo per il quale la celebrità è stata duramente conquistata. Recensione ❯
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Un film minore per Lanthimos in cui l'eccesso di compiacimento e l'esilità di argomenti nuovi lo rendono un affare per pochi. Drammatico, Gran Bretagna2024. Durata 165 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Espandi ▽
Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Nel primo episodio un impiegato viene incaricato dal suo capo di uccidere un uomo: fallisce nel tentativo ed è costretto ad adottare stratagemmi sempre più assurdi per riparare il danno. Nel secondo un poliziotto è convinto che la moglie, scomparsa per mesi e poi ritornata dopo un viaggio, sia stata sostituita da una sosia. Nel terzo due adepti di una setta sono alla ricerca di una donna che ha il potere di restituire la vita ai morti.
A breve distanza dal suo maggiore successo, Povere creature, Yorgos Lanthimos si dedica a un progetto che ricorda più gli inizi della sua carriera. Dichiaratamente e volutamente meno conciliante rispetto alle aspettative del pubblico, Kinds of Kindness assembla tre mediometraggi che portano la durata complessiva del film ben oltre le due ore. Arrivare al terzo episodio, dopo quasi tre ore di gelido sarcasmo con derive grandguignolesche può essere impegnativo per i non iniziati al cinema di Lanthimos. Recensione ❯
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Ferdinand, un toro che insegna a seguire la propria natura indipendentemente da cosa ne pensino gli altri. Animazione, Avventura, Commedia - USA2017. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
La favola di un toro dall'animo sensibile che si rifiuta di combattere all'interno delle corride. Espandi ▽
Ferdinando è un magnifico toro che adora i fiori e odia combattere. È cresciuto in un allevamento di tori da corrida ed è l'unico degli ospiti a non morire dalla voglia di andare a morire nell'arena, forse perché ha visto suo padre partire e non tornare più: qualcosa gli suggerisce che non siano sempre i tori a trionfare contro il matador. Da torellino dunque fugge ed è accolto da Nina, una bambina il cui padre alleva fiori: è il paradiso per Ferdinando, ma quando diventerà adulto un equivoco lo riporterà sulla strada della competizione. Riuscirà il gigante buono ad affermare la propria natura pacifica? Recensione ❯
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Una ragazza rimane senza internet in un momento molto importante e si collega alla rete di uno sconosciuto. Espandi ▽
Hot Spot - Amore senza rete parte con una citazione dalla commedia romantica Sul più bello dalla quale prende a prestito sia il trio dei roommate che un certo stile di battuta (il cosceneggiatore e produttore Roberto Proia è lo stesso per i due film, qui affiancato alla sceneggiatura da Mauro Graiani), ma della trilogia con protagonista Ludovica Francesconi non ha l'originalità e la freschezza, per rifarsi invece ad un duo di successi anni '80: Flashdance la cui storia d'amore centrale è mutuata in modo molto simile, e Pretty Woman, in particolare nella professione del protagonista e nella figura del suo amico cinico e guastafeste, Manlio (Carlo Giuseppe Gabardini), praticamente identico al Philip Stuckey del film di Garry Marshall.
Il che non è una buona notizia, perché quelle due commedie romantiche sono state girate più di quarant'anni fa, e si suppone che oggi ci voglia qualcosa di più contemporaneo e innovativo Recensione ❯
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Provost ritrae Bonnard e la moglie Marthe. Una coppia che ha saputo trasformare il proprio vissuto in arte. Biografico, Francia2023. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Provost esplora il rapporto tra il pittore francese Pierre Bonnard e la sua compagna di una vita e musa per eccellenza, protagonista di un terzo dei suoi dipinti, Marthe de Méligny. Espandi ▽
Pierre Bonnard trova come modella occasionale la fioraia (di un negozio di fiori finti) Marthe che gli si presenta con un cognome falso per fare una buona impressione. Da quel giorno i due, con vicende alterne, finiranno con il costruire un rapporto in cui lei diventerà per i detrattori la donna che lo ha isolato dal mondo parigino e per lui colei che sarà al centro di un terzo delle sue opere. I film sugli artisti sono spesso concentrati su un percorso che metta in luce genio e sregolatezza ed in essi prevalgono gli uomini. Non a caso a un certo punto Marthe chiederà a Pierre perché i nudi nei quadri sono quasi sempre femminili. “Perché i pittori sono uomini e non donne” sarà la risposta. Provost invece trae la propria ispirazione dalla coppia e, in particolare, dal bisogno di rileggere la figura di Marthe, divenuta a un certo punto della sua vita pittrice a sua volta. Provost riesce nello scopo di descrivere un uomo e una donna che trasformano il loro vissuto in arte e riesce anche, evitando l’aneddotica da museo delle cere che spesso inficia i biopic sugli artisti, a farci immaginare l’origine delle ninfee di Monet come l’esito di una giornata estiva e di un incontro tra amici in campagna e, ancora una volta, con una mano che sublima la realtà in arte. Recensione ❯
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Tramite la figura di Giovanna Marini si attraversa la grande musica popolare italiana. Espandi ▽
Omaggio a Giovanna Marini, icona della musica folk italiana e protagonista della Storia italiana. Il doc racconta l'impegno di una vita a sostegno della musica popolare e il meticoloso lavoro di raccolta e studio dei canti popolari, che parlano di amore, famiglia e difficolta della cultura subalterna del nostro Paese. Una riflessione sull'utilizzo della voce, veicolo di ricerca e azione sulla realtà. Recensione ❯
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Luca Barbareschi porta sullo schermo un testo teatrale di David Mamet che nella trasposizione non perde di efficacia. Drammatico, Italia2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile che ha causato la morte di diverse persone. Espandi ▽
Carlos David Hirsch è uno psichiatra ebreo che esercita a New York che si trova al centro di un processo mediatico che rischia di mettere fine alla sua attività professionale. Un suo giovane paziente ha commesso una strage dichiarandosi poi gay. Un quotidiano ha riportato erroneamente una definizione dell'omosessualità pubblicata in un libro del terapeuta scatenandogli contro una parte dell'opinione pubblica. Se a ciò si aggiunge che Hirsch si rifiuta di testimoniare in tribunale in favore del paziente, nonché di consegnare i taccuini su cui ha preso appunti sulle sedute l'avvocato e amico che lo sostiene teme di poter fare ben poco in suo favore. Luca Barbareschi porta sullo schermo un testo teatrale di David Mamet che nella trasposizione non perde di efficacia. La sceneggiatura è di David Mamet, scrittore, sceneggiatore e regista di cui la critica internazionale riconosce da sempre il valore. Il personaggio dello psichiatra che Barbareschi interpreta non è del tutto di invenzione perché si rifà a un caso che negli Stati Uniti, a partire dal 1969, è stato al centro della cronaca nonché nel dibattito in tema di legislazione. Recensione ❯
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Quando la gente di Littlehampton inizia a ricevere lettere scandalose e oscene, il sospetto cade immediatamente sulla focosa Rose, che potrebbe perdere la custodia della figlia. Espandi ▽
Fare commedia in modo arguto, sottile, raffinato, è arte sempre più rara. Appartiene di sicuro alla penna di Johnny Sweet e alla maestria registica di Thea Sharrock, che firmano un’opera deliziosa, scorretta e imperdibile. Al centro c’è un mistero da risolvere: lettere oscene piene di insulte dal mittente sconosciuto. Siamo nel primo ventennio del Novecento, le donne non sono ben viste in società, e Sharrock ne sottolinea con amara ironia a più riprese la realtà ingiustamente subalterna. L’ironia con cui Sharrock porta sullo schermo tutta questa narrazione è feroce e politicamente scorretta, ma soprattutto colpisce tutte e tutti indiscriminatamente. A tutto questo si aggiunge l’umorismo marcato, e amaro al tempo stesso, con cui si affronta in maniera narrativamente ammirevole il fenomeno contemporaneo degli “haters”, attraverso questa storia “più che vera” (avvertono i titoli di testa). Recensione ❯
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Un interessante esordio che coniuga spettacolo ed autorialità e lancia un nuova voce del cinema mainstream francese. Avventura, Drammatico, Fantascienza - Francia2020. Durata 87 Minuti.
La luna rossa minaccia la nostra esistenza sulla terra. La nostra unica speranza è l'enigmatico Paul WR, l'astronauta più talentuoso della sua generazione. Espandi ▽
L'ultimo giorno sulla Terra è un interessante esordio alla regia di un lungometraggio da parte di Romain Quirot, non a caso premiato a Sitges e passato anche al Science+Fiction di Trieste. Il regista è oggi coinvolto in diversi altri progetti tra cinema e Tv e già aveva firmato una prima versione di questa storia in forma di corto, visibile anche sul web sottotitolato in inglese e intitolato Le dernier voyage de l'énigmatique Paul W.R.. L'ultimo giorno sulla Terra è una metafora del riscaldamento globale e altre catastrofi causate dall'uomo sul pianeta, ma non ha la freddezza della satira di Adam McKay, bensì lo slancio malinconico di un road movie alla fine del mondo, tragico ed ecologista, che lancia un nuova voce del cinema mainstream francese. Non si tratta della risposta francese a Don't Look Up, bensì di un film precedente che, tra postapocalisse, ecologia e intimismo, riesce nel raccontare una storia di fantascienza senza rinunciare allo spettacolo né all'autorialità. Recensione ❯
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