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Ultimo aggiornamento lunedì 19 novembre 2018
La favola di un toro dall'animo sensibile che si rifiuta di combattere all'interno delle corride. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a Producers Guild, In Italia al Box Office Il toro Ferdinando ha incassato 6 milioni di euro .
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Ferdinando è un magnifico toro che adora i fiori e odia combattere. È cresciuto in un allevamento di tori da corrida mas è l'unico degli ospiti a non morire dalla voglia di andare a morire nell'arena, forse perché ha visto suo padre partire e non tornare più, e qualcosa gli suggerisce che non siano sempre i tori a trionfare contro il matador. Da torellino dunque è fuggito ed è stato accolto da Nina, una bambina il cui padre alleva fiori: è il paradiso per Ferdinand, ma quando diventerà adulto un equivoco lo riporterà sulla strada della competizione. Riuscirà il gigante buono ad affermare la propria natura pacifica?
Ferdinand è la versione cinematografica del corto disneyano Ferdinando il toro, vincitore nel 1938 di un Oscar per il soggetto, a sua volta basato su La storia del toro Ferdinando di Munro Leaf del 1936.
Il regista è il brasiliano Carlos Saldanha brasiliano, già coregista di L'Era glaciale, e autore unico di Rio e Rio 2 e L'era Glaciale 2 e 3. Saldanha resta fedele alla storia originale e una certa bucolica naiveté dettata dal personaggio centrale del toro gentile, ma aggiunge alcuni tratti caratteristici del suo cinema: l'ironia, la comicità fisica, la capacità di inserire elementi di attualità pop (in una delle spassose scene di ballo c'è chi fa twerking e chi mima la Dab di Pogba), la velocità delle scene d'azione, e un certo gusto che tiene la narrazione un pelo al di qua dello stereotipo etnico (in questo caso ispanico) pur conferendogli un colore locale.
La trama si concentra su un tema molto frequentato dal cinema di animazione recente, cioè quello di seguire la propria natura indipendentemente da cosa ne pensino gli altri, e ha anche un forte messaggio pacifista (oltre che animalista: la corrida è qui ritratta come barbarie travestita da tradizione, il mattatoio come l'incubo dei bovini), ma Saldhana si ricorda soprattutto di divertire, e crea una galleria di personaggi comici tra cui spiccano la capra Lupe, tre porcospini che paiono usciti da Mission: Impossible e tre cavalli assolutamente demenziali. L'ironia degli autori è evidente anche nella scelta del doppiatore americano di Ferdinand, il campione di wrestling John Cena. Anche il modo con cui trattano argomenti davvero delicati, come la morte di un padre e il destino delle bestie da macello, riesce ad essere garbato senza per questo negare la realtà dei fatti.
C'è un ultimo tema che Ferdionand tratta con sublime leggerezza e senza mai sottolinearlo troppo: quello della virilità maschile come stereotipo di certe culture latine, uno stereotipo che limita tutti nella definizione autonoma della propria identità, anche di genere. Ferdinand insegna ai suoi simili che i tori non sono nati solo per combattere ed esercitare prepotenza l'uno sull'altro, che possono piangere o rimpiangere un amico, che esistono "posti dove essere se stessi senza venire maltrattati o spediti al mattatoio". E che il toro, in quanto rivale dell'uomo, non vince mai: dunque deve cominciare a trovare un'altra espressione per la sua energia.
IL TORO FERDINANDO disponibile in DVD o BluRay |
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Carlos Saldanha ripropone il simpatico e gentile Ferdinand, singolare toro vincitore di un premio Oscar nel 1938 nel cortometraggio “Ferdinand the Bull”, e personaggio nato da un adattamento de ”La storia del toro Ferdinando”, un libricino del 1936 scritto da Munro Leaf, che all’epoca divenne un’icona del pacifismo.
In un allevamento di tori per le corride, il piccolo Ferdinand non è interessato ai combattimenti e alla violenza, ragion per cui viene preso di mira dagli altri vitelli più " forti " e combattivi di lui, e non viene compreso da suo padre , un imponente toro che non aspetta altro che entrare nell' arena , senza sapere che ogni toro quando entra nella corrida [...] Vai alla recensione »
Il nuovo film di animazione natalizio ambientato in Spagna. Ferdinand, un toro un po' speciale nato non per sostenere le corride ma per amare la natura e in particolare i fiori. Per sua sfortuna viene scelto dal torero per la sua ultima corrida e alla fine....lo deluderà. Cosa mi è piaciuto Un'impeccabile animazione realizzata con un utilizzo moderato della tecnologia 3D donando [...] Vai alla recensione »
Questo splendido film, affronta temi attuali, che ritroviamo nel bullismo ed in moltissime altre forme. Da non perdere!
Non amo questo genere di storie inutilmente tristi e malinconiche. Se porto mia figlia a vedere un cartone lo faccio per divertirmi e non per piangere.Storia deludente ... bannato
Ferdinando, il toro pacifista, è l'eroe di un libro per ragazzi del 1936, bandito dalla Spagna franchista, bruciato dai nazisti perché "degenerato" e già portato sullo schermo in un breve cartoon da papà Disney. Destinato a combattere nell'arena, il bravo animale preferisce odorare i fiori. Quindi fugge dall'allevamento e giunge nell'idilliaca fattoria della piccola animalista Nina, dove gli par di [...] Vai alla recensione »
È grande, grosso e sembra minaccioso: invece è un toro mansueto, che preferisce annusare fiori piuttosto che combattere. Ferdinand, così si chiama, ha fatto la sua prima apparizione come protagonista di un libro per bambini dello scrittore americano Munro Leaf, che uscì nel 1936 conquistando il primo posto nella classica dei bestseller. Definito dalla rivista Life il più grande classico dell'infanzia [...] Vai alla recensione »
A dispetto di una stazza possente, il toro Ferdinand, amante dei fiori, ha un carattere pacifico. Fosse per lui, le corride andrebbero abolite, anche se i suoi «colleghi» non vedono l'ora di sfidare i toreri nell'arena. Quando muore il padre, Ferdinand fugge, finendo per fare amicizia con una bambina. Però, il destino chiama e va affrontato. Storia vecchia (la Disney ci fece un corto nel 1938) fa buon [...] Vai alla recensione »
Si fa amicizia col toro Ferdinand per la sua riluttanza a farsi trafiggere in arena e per la sua adorazione della natura, se vogliamo fin troppo esemplare per un personaggio che conta sul coraggio della differenza in un mondo bucolico di Bene e Male ben sezionato: la fiaba originale, va ricordato, fu censurata da Hitler e Franco, mentre Disney vinse un Oscar traendone un corto pacifista nel 1938.
Un toro che invece di vedere rosso vede rosa. Nel senso di fiore. Il nostro Ferdinand, protagonista del cartone animato diretto dal bravo brasiliano-hollywoodiano Carlos Saldanha già al timone di Rio e veterano della saga d'animazione Ice Age, è fissato con la flora spagnola. Preferisce le piante che piantare le corna nel corpo di qualche malcapitato.