tom87
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sabato 30 dicembre 2017
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ferdinand, il toro che incornò brutture e violenza
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Carlos Saldanha ripropone il simpatico e gentile Ferdinand, singolare toro vincitore di un premio Oscar nel 1938 nel cortometraggio “Ferdinand the Bull”, e personaggio nato da un adattamento de ”La storia del toro Ferdinando”, un libricino del 1936 scritto da Munro Leaf, che all’epoca divenne un’icona del pacifismo.
Con un racconto semplice ed ironico, il cartoon natalizio della 20th Century Fox, si diverte a giocare e a ribaltare vecchi luoghi comuni e radicate convinzioni su virilità e forza, ma anche a riflettere sulle contraddizioni umane. Pur trattando temi duri come la morte e i luoghi dolorosi di macellazione, la pellicola si svolge in maniera leggera e godibile, esprimendo efficacemente il senso educativo di tutta l’opera.
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Carlos Saldanha ripropone il simpatico e gentile Ferdinand, singolare toro vincitore di un premio Oscar nel 1938 nel cortometraggio “Ferdinand the Bull”, e personaggio nato da un adattamento de ”La storia del toro Ferdinando”, un libricino del 1936 scritto da Munro Leaf, che all’epoca divenne un’icona del pacifismo.
Con un racconto semplice ed ironico, il cartoon natalizio della 20th Century Fox, si diverte a giocare e a ribaltare vecchi luoghi comuni e radicate convinzioni su virilità e forza, ma anche a riflettere sulle contraddizioni umane. Pur trattando temi duri come la morte e i luoghi dolorosi di macellazione, la pellicola si svolge in maniera leggera e godibile, esprimendo efficacemente il senso educativo di tutta l’opera.
Ferdinand è un sensibile toro madrileno che non vuole combattere o essere scelto nelle corride, bensì amare ogni piccola bellezza della vita. Con questa sua distintiva caratteristica, il dolce protagonista diventa così emblema di una riflessione sulla possibilità di scegliere, e allo stesso tempo di reagire con coraggio all’oppressione.
Regista, grafici e sceneggiatori ci presentano un film d’animazione ben fatto, coloratissimo e molto attuale. Tutto è piacevole e coinvolgente, non solo nella visione ma anche nella nobiltà d’intenti.
Quella rivolta a sottolineare l’invito a voler affermare se stessi e la propria indipendenza condividendo valori alti come la negazione della violenza o il perseguimento del reciproco rispetto e della gentilezza d’animo.
Divertenti gli amici del toro e la sfida di danza, e molto più riuscita e fluida la seconda parte con Ferdinand che riesce a salvare gli amici dal mattatoio e le altre spassose gag. Ma i momenti migliori rimangono soprattutto quando il cartoon ci offre uno spaccato del centro di Madrid, ricreandone luci e atmosfere; e lo scontro finale tra Ferdinand e il matador “El Primero”.
Insomma, un film maturo nella tecnica d’animazione e, soprattutto, ricco di alti valori umani, che merita di essere visto da grandi e da bambini, e non solo a Natale.
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fabrizio friuli
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sabato 21 gennaio 2023
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il toro vincitore
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In un allevamento di tori per le corride, il piccolo Ferdinand non è interessato ai combattimenti e alla violenza, ragion per cui viene preso di mira dagli altri vitelli più " forti " e combattivi di lui, e non viene compreso da suo padre , un imponente toro che non aspetta altro che entrare nell' arena , senza sapere che ogni toro quando entra nella corrida non può mai più uscire da essa , infatti , quando Ferdinand ha visto il trasporto senza di lui , fugge via spaventato e viene adottato da una ragazzina dolce e amorevole che lo accudisce insieme al padre che coltiva fiori. Un giorno, Ferdinand decide di assistere al festival dei fiori senza farsi notare, pur essendo diventato un animale grande e imponente ( rimanendo gentile e pacifico ) ma quando si siede involontariamente su un ' ape che lo punge, il toro scatena il finimondo e viene riportato nell' allevamento dei tori , venendo ritenuto una bestia feroce e indomita, pronta per essere preparata per la corrida ( dove verrà barbaramente uccisa dal matador El Primero ).
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In un allevamento di tori per le corride, il piccolo Ferdinand non è interessato ai combattimenti e alla violenza, ragion per cui viene preso di mira dagli altri vitelli più " forti " e combattivi di lui, e non viene compreso da suo padre , un imponente toro che non aspetta altro che entrare nell' arena , senza sapere che ogni toro quando entra nella corrida non può mai più uscire da essa , infatti , quando Ferdinand ha visto il trasporto senza di lui , fugge via spaventato e viene adottato da una ragazzina dolce e amorevole che lo accudisce insieme al padre che coltiva fiori. Un giorno, Ferdinand decide di assistere al festival dei fiori senza farsi notare, pur essendo diventato un animale grande e imponente ( rimanendo gentile e pacifico ) ma quando si siede involontariamente su un ' ape che lo punge, il toro scatena il finimondo e viene riportato nell' allevamento dei tori , venendo ritenuto una bestia feroce e indomita, pronta per essere preparata per la corrida ( dove verrà barbaramente uccisa dal matador El Primero ).
Il lungometraggio animato della Blue Sky Production di Carlos Saldanha è basato sul libro La storia del toro Ferdinando di Munro Leaf del 1936 ed è possibile stabilire che il film animato tratta il tema della diversità e di come chi abbia un proprio modo di essere e di ponderare non venga mai visto dagli altri in maniera positiva, anzi, è il bersaglio delle angherie ( infatti, all' inizio del film, Ferdinand è come un ragazzino sensibile che viene evitato dai coetanei e preso di mira dal bullo della classe ) e anche quando Ferdinand è tornato nell' allevamento, gli altri tori continuano a trattarlo male , specialmente il competitivo e borioso Valiente, che più di tutti , brama la gloria che il toro nella corrida non avrà mai. Ed ecco la caratteristica principale del film : esso è l' unico lungometraggio animato dove viene fatto capire che la corrida non è altro che un campo di sterminio per i tori , che prima vengono seviziati e poi assassinati dal matador ( e in questo film appare El Primero, il matador più rinomato come antagonista principale del film ), e Ferdinand capisce cos' è la corrida quando, avventurandosi all' interno della tenuta del proprietario dell' allevamento Moreno, e in quella stessa scena vede le corna dei tori trapassati appese sulla parete come dei trofei di caccia, e quindi decide di convincere anche gli altri tori ad abbandonare l' allevamento per non essere uccisi in un altro mattatoio ( un luogo temuto dai tori , e in un ' altra scena , uno di loro viene portato al mattatoio a causa dei suoi problemi di ansia, o meglio , perché viene ritenuto utile per la preparazione delle bistecche ). Quando poi Ferdinand finisce all' interno della corrida viene istigato dal Matador, ma lui non lo affronta, nemmeno gli altri membri della corrida riescono a spronarlo, però, El Primero lo ferisce con una spada facendolo arrabbiare e Ferdinand ha la possibilità di assassinarlo , altrimenti verrà ucciso lui stesso, ma poi , vedendo un fiore per terra , lui capisce chi è realmente : un toro pacifico che ama i fiori e non una bestia che deve soccombere per il perverso divertimento degli esseri umani, che comunque chiedono al matador di avere pietà per il toro e lui accetta la sconfitta con onore e Ferdinand diventail primo toro ad aver vinto nell' arena della corrida, e quando El Primero se ne va , Nina raggiunge Ferdinand che viene riportato a casa insieme agli altri tori. Il film animato è decisamente consigliabile, tuttavia, i ricci colorati sono dei personaggi surreali ( i veri ricci non sono né viola, né blu, né lilla e via dicendo ) e pur essendo un film d' animazione, gli altri animali hanno dei colori idonei, ed anche il coniglio bordeaux che appare in poche scene abbassa il livello della pellicola, però, al di fuori di questi dettagli, Ferdinand è un film che merita la visione.
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