A 17 anni Zahia Ziouani sogna di diventare direttore d'orchestra mentre Fettouma, sua sorella gemella, violoncellista professionista. Espandi ▽
1995, sobborghi di Parigi. Zahia, 17 anni, sogna di diventare direttrice d'orchestra, mentre sua sorella gemella Fettouma è già un'affermata violoncellista. Il loro sogno si scontra con le difficoltà di essere giovani donne di origine algerina ai margini della società. Da questa determinazione nasce "Divertimento", un'orchestra che vuole abbattere ogni barriera e offrire a tutti l'opportunità di fare musica.
Ispirato alla storia di Zahia Ziouani, direttrice d'orchestra francese, Divertimento ripercorre con accuratezza quasi documentaria gli anni in cui la giovane coltiva il suo talento.
La regia riesce a costruire momenti inventivi improvvisi. Meno felice la sequenza ripetuta in cui la protagonista che, non trova un'orchestra da dirigere, fa i movimenti di direttrice d'orchestra di notte sulla terrazza del suo palazzo con in lontananza la Capitale. Per sottolineare la distanza della periferia dal centro con la conseguente differenza di classe che viene colmata dal valore universale della musica. Recensione ❯
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Il ritorno del sanguinoso franchise horror di successo della New Line Cinema, che riporta il pubblico all'origine del malvagio senso di giustizia della Morte. Espandi ▽
La studentessa universitaria Stefani è ossessionata da un ricorrente incubo che ha a che fare con la nonna Iris, alle prese, cinquant'anni prima, con il disastro di un ristorante sospeso a 150 metri d'altezza, lo Skyview, a cui era andata con il fidanzato per vivere una serata magica. Desiderosa di capire cosa le sta succedendo, Stefani torna a casa dai suoi familiari, anche perché vuole capire cosa ne è stato di Iris, che nell'incubo muore, ma in realtà è viva e vegeta e se n'è andata da decenni. Quella di Final Destination è stata una delle serie horror di maggiore successo degli anni 2000 e buona parte del merito va allo sceneggiatore originario Jeffrey Reddick che ha sviluppato l'interessante concetto di avere la Morte stessa - invisibile, ma pervasiva - come villain e l'ha inserito in una particolare struttura narrativa con l'inizio destinato alla rappresentazione vivace e realistica di una catastrofe dalla quale si salvano incongruamente alcune persone e il seguito della vicenda intento a mostrare come la Morte voglia riportare le cose a posto facendo morire i sopravvissuti che, dal canto loro, lottano prima per capire cosa succede e poi per evitare di morire. Recensione ❯
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Un avvincente spy drama che racconta la storia dei leggendari agenti segreti George Woodhouse e della sua amata moglie Kathryn. George si trova ad affrontare la prova definitiva: la fedeltà al suo matrimonio o al suo paese. Espandi ▽
Londra. L'agente segreto George Woodhouse deve svolgere una delicata missione; il suo superiore Meacham gli ha dato infatti una settimana di tempo per indagare sulla fuga di notizie di un software top-secret dal nome in codice Severus. Tra i cinque agenti del SIS sospettati, c'è anche sua moglie Kathryn. Così, per smascherare il traditore, invita gli altri quattro a cena a casa sua. I sospetti di George su sua moglie aumentano quando trova un biglietto del cinema nella spazzatura. Ma Kathryn è colpevole o la posta in gioco è ancora più alta?
C'è un'eleganza che non è mai forma. Il cineasta guarda anche variazioni del genere fine anni '90 ma qui oltrepassa l'audace sperimentazione che ha anche attraversato il suo cinema. I colpi improvvisi (il coltello da bistecca sulla mano di Freddie), sembrano come dei gesti improvvisi in un meccanismo narrativo collaudatissimo, ma che mostra come il cinema di Soderbergh può aprirsi a improvvise sorprese.
Il regista è l'unico, nel panorama statunitense, che può riprendere la lezione di Roger Corman dove in un film c'è parte che resta di quello (o di quelli) precedenti con momenti di grande e puro cinema, come il piano-sequenza iniziale con l'entrata di George dentro il locale. Recensione ❯
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Un anno dopo la misteriosa sparizione di sua sorella Melanie, Clover e i suoi amici si recano nella remota valle in cui è scomparsa, in cerca di risposte. Espandi ▽
Un anno dopo la misteriosa sparizione di sua sorella Melanie, Clover e i suoi amici si recano nella remota valle in cui è scomparsa, in cerca di risposte. Esplorando un centro visitatori abbandonato, i ragazzi sono inseguiti da un assassino mascherato e vengono orribilmente uccisi uno dopo l'altro per poi svegliarsi e ritrovarsi all'inizio della stessa notte. Sono così costretti a rivivere l'incubo ripetutamente ma ogni volta la minaccia dell'assassino è diversa, ciascuna più terrificante della precedente. La speranza diminuisce quando il gruppo si rende conto di poter morire per un numero limitato di volte e che l'unico modo per fuggire è sopravvivere fino all'alba.
Un viaggio orrorifico e coinvolgente per lo spettatore che, a sua insaputa, si ritrova a giocare come in un videogame (ma sul grande schermo).
È infatti ispirato all'omonimo videogioco per Playstation (anche qui presente come casa di produzione), Until Dawn - Fino all'alba cerca di portare sul grande schermo alcune dinamiche che hanno reso il videogame un piccolo cult nel suo genere e che hanno molto a che fare con lo slasher. Recensione ❯
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Un giallo moderno dove chiunque è un sospettato... o una vittima. Espandi ▽
La psicologa Violet Gates, rimasta vedova con un figlio piccolo dopo la morte del marito violento, decide di rimettersi in gioco conoscendo su un'app per incontri il fotografo Henry Campbell. I due si danno il primo appuntamento in un lussuoso ristorante panoramico di Chicago, ma durante la serata Violet inizia a ricevere sul suo smartphone degli strani e inquietanti messaggi - "digi-drop" inviabili solo da una distanza ravvicinata - scoprendo di essere sorvegliata da qualcuno e venendo presto ricattata: un sicario si è intrufolato in casa sua e ucciderà il figlio e la sorella di Violet, se quest'ultima non eliminerà Henry avvelenandolo durante la cena.
Partendo da un ottimo spunto iniziale, il thriller di Christopher Landon gioca con i codici del genere, anche se lo sviluppo non è all'altezza delle premesse.
Alla lunga, il congegno narrativo alla base del film tende a mostrare qualche affanno e a perdere progressivamente efficacia, scontando una certa ripetitività del meccanismo e senza risolversi in un finale originale quanto le premesse. Ma tanto basta al thriller prodotto da Blumhouse per intrattenere senza particolari pretese. Recensione ❯
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Ryan Coogler firma insieme al musicista Ludwig Göransson il suo film più originale. Horror, Azione, Drammatico - USA2025. Durata 137 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cercando di lasciarsi alle spalle le loro vite travagliate, due fratelli gemelli tornano nella loro città natale alla ricerca di un nuovo inizio. Espandi ▽
Smoke e Stack sono due fratelli che pur di lasciare il Mississippi hanno affrontato le trincee europee della Grande Guerra e hanno cercato di farsi strada nella malavita di Chicago. Tornati nella regione natia con un discreto bottino e con abbondanti alcolici, comprano da un uomo – sospettato di far parte del klan – un edificio che vogliono trasformare in un locale di musica e gioco per la popolazione nera della zona. Si affidano al cugino Sammie, un prodigio con la chitarra, inoltre reclutano il musicista Delta Slim e trovano l’aiuto anche di alcuni immigrati cinesi. La festa notturna innesca una gioia contagiosa, ma presto si avvicinano tre bianchi che chiedono di poter entrare in modo molto insistente. Sarà presto chiaro che i tre non sono quello che sembrano…
Una blues-folk-rock opera che slitta verso l’horror e l’azione, con un accompagnamento musicale sempre più marcato. Ryan Coogler firma insieme al musicista Ludwig Göransson il suo film più originale. Fieramente di genere, I peccatori è un crescendo incessante di musiche che si incontrano, si scontrano, e si fondono ai suoni dell’azione violenta così come al ballo dei corpi. La regia e il montaggio danzano a ritmi a volte placidamente insidiosi e spesso invece forsennati o irruenti, in un assedio che più volte viene fragorosamente interrotto prima del faccia a faccia finale. Recensione ❯
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Dal romanzo Mia sorella mi rompe le balle di Damiano e Margherita Tercon. Espandi ▽
Irene sta per comprare un appartamento a Roma con il suo compagno, ma viene richiamata nella sua città natale, Rimini, per occuparsi del fratello maggiore Omar. Sua madre deve partire per approfondire delle analisi mediche, suo padre l'accompagnerà e occorre prendersi cura di un fratello autistico che ha sogni ambiziosi. Per realizzarli la sorella prova a fargli un "corso intensivo per diventare adulti" che include la scelta di salire o meno sul palco di un talent show a esibirsi e coronare così il desiderio di una vita. Nel frattempo, grazie a Omar, sarà la stessa Irene a capire molto di se stessa e di cosa voglia veramente dalla vita.
È una tenera commedia di formazione emotiva a due teste, il film che segna il debutto alla regia dell'attrice Greta Scarano. Nel suo La vita da grandi mette tutto il suo cuore, la dolcezza e quell'approccio irriverente al mondo che restituisce sullo schermo attraverso la figura di Irene, interpretata al meglio da Matilda De Angelis. Folgorata dal libro di Damiano e Margherita Tercon (i Terconauti) "Mia sorella mi rompe le balle. Una storia di autismo normale", Scarano firma una commedia garbata che parla di sogni, legami familiari, inclusione, ma anche chiassose cene familiari davanti al televisore, tra racconti, incomprensioni e recriminazioni. Al suo debutto nel lungometraggio la neoregista dimostra di avere già uno stile definito e di non aver paura di osare una storia e un tema su cui era facile schiantarsi, sprofondando nella retorica o nel ricatto morale. Più vicino alla commedia di formazione che al dramma esistenzialista, l'opera fluisce con un buon ritmo senza mai dimenticare il binomio efficace di cuore e umorismo, profondità e leggerezza. Recensione ❯
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Un film d'azione ed epico dedicato all'abile arciere Guglielmo Tell. Espandi ▽
Anno Domini 1307: sui monti e nelle valli elvetiche si sta allungando il dominio degli Asburgo. Tramite i balivi gli austriaci impongono tasse e gestiscono l'ordine, con sempre maggiore malcontento da parte della popolazione locale. Un giorno, un contadino uccide un emissario del re venendo poi inseguito dal crudele vassallo Gessler, a cui Alberto I ha dato ordine di reprimere l'infedeltà degli elvetici. Ad ergersi contro di lui e contro il nemico invasore è Guglielmo Tell, arciere e balestriere che ha combattuto nelle Crociate.
Dall'impressionante paesaggio alpino alle cruente sequenze di battaglia, passando per i barocchi intrighi di corte e le storie d'amore regali, il Guglielmo Tell di Hamm tenta di recuperare un senso dello spettacolo genuinamente e squisitamente anni '90.
Il film di Hamm, qui sia regista che sceneggiatore, si offre quindi come una sorta di prodotto-prototipo senza spigolature che possono ferire ma con richiami capaci di sedurre, grazie anche ad una confezione di tutto rispetto. Recensione ❯
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La bella idea di partenza si dissolve in un film che trasforma i personaggi in involontarie caricature. Thriller, Gran Bretagna2023. Durata 101 Minuti.
Una storia di ambizione, ricatto e desiderio con un antieroe affascinante. Espandi ▽
Londra 1934. Jimmy Erskine è il critico teatrale più influente dell'epoca. Per gran parte della sua vita ha scritto per il The Daily Chronicle e ha il potere di consacrare o distruggere la carriera di un attore o il destino di una pièce anche con un solo articolo. Le cose cambiano quando David Brooke, che ha ereditato il giornale dal padre, ha iniziato a fare alcuni importanti cambiamenti rendendolo patriottico, vicino ai valori della famiglia e soprattutto interrompendo ogni appoggio all'Unione Britannica dei Fascisti di Oswald Mosley.
Lo stile di vita di Erskine e la sua omosessualità non vanno a genio a Brooke e la stroncatura dell'interpretazione di Nina Land, astro nascente del teatro britannico che lui ha preso di mira da tempo e il suo arresto per ubriachezza e comportamento molesto gli offrono il pretesto per licenziarlo. Ma Jimmy ha un'intuizione per riottenere il suo posto e si serve proprio dell'attrice per mettere in atto il suo piano.
Il critico - Crimini tra le righe non entra mai nelle stanze segrete come invece era riuscito a un altro film sempre con McKellen protagonista, Demoni e dei. Qui viene smantellato ogni tentativo di ambiguità. Per questo il film smarrisce malamente la bella idea di partenza e trasforma i personaggi in delle (in)volontarie caricature, protagoniste di un ballo in maschera incontrollato nella parte finale dove la musica stavolta è stonata. Recensione ❯
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Il popolare gioco svedese viene trasformato in un film live action dalla Warner Bros. Espandi ▽
Quattro improvvisati avventurieri - Garrett "The Garbage Man" Garrison, Henry, Natalie e Dawn - sono alle prese con problemi quotidiani quando vengono improvvisamente trascinati, attraverso un misterioso portale, nell'Overworld: un bizzarro paese delle meraviglie cubico dove regna l'immaginazione. Per far ritorno a casa, dovranno imparare a padroneggiare questo mondo (e proteggerlo dalla minaccia di Piglins e Zombie) mentre intraprendono una magica missione affiancati da un esperto e inaspettato 'costruttore' del posto.
Il mondo del primo videogioco più venduto della storia (in 15 anni 300 milioni di copie) è lo scenario di una commedia spumeggiante, citazionista e survoltata ma con una sceneggiatura evanescente.
Bisogna abbandonarsi, spegnendo il cervello (e vale sia per i fan che per chi non sa neanche cosa sia Minecraft), alla serie di avventure rocambolesche messe in atto dai due protagonisti che, appunto come un videogioco anni '80, devono sempre passare a un 'quadro' successivo per tentare di sbrogliare la matassa. Il "perché lo fanno" non è così importante dato che il "come lo fanno" alla fine diverte e distrae. Che poi è l'unico obiettivo centrato da un film, deliziosamente anarchico, ma senza né capo né coda. Recensione ❯
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La commedia che segna il debutto de I Sansoni sul grande schermo. Espandi ▽
Tre case, tre ragazzi, lo stesso obiettivo: vincere il concorso per un posto da impiegato nell'ufficio legale del Comune. Federico, laureato in giurisprudenza, ma solo per compiacere il padre consigliere, spera in una sua raccomandazione; Fabrizio, avvocato sulla carta ma non praticante nella vita, tenta di superare l'ennesima prova statale e Luca che da quando è nato ha avuto sempre la strada spianata. Solo per uno di loro si realizzerà il sogno di una vita, fin quando le cose non prenderanno una piega inaspettata.
Nuovo tentativo di avvicinare il pubblico dei social e della tv a quello del cinema. Fabrizio Sansone e Federico Sansone - in arte I Sansoni - con le loro 400 milioni di visualizzazioni, le apparizioni a "Striscia la Notizia, al "PrimaFestival" del recente Festival di Sanremo e nei tour teatrali, animano una commedia divertente e ben scritta.
I Sansoni fanno i conti con una disillusione generazionale vera, quella dei trentenni di oggi, in questo caso anche del Sud, che vivono una condizione di immutabilità rispetto a certi meccanismi e ai sogni lavorativi (il loro più recente spettacolo teatrale si intitola "Sogno a tempo determinato"). Recensione ❯
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Un film visceralmente personale che esprime attraverso la leggerezza la paura della morte. Drammatico, Italia2024. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo è ricoverato in ospedale. Vive tranquillamente questa condizione fino a quando irrompe un'irrquieta compagna di reparto. Espandi ▽
Un uomo trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. È ricoverato da un po' ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Si sta davvero bene lì dentro e anche se qualche compagno di reparto si sente intrappolato, per lui ci si può sentire anche liberi come da nessun'altra parte. Quella preziosa routine scorre senza intoppi fino a quando una nuova persona viene ricoverata nello stesso reparto. È una compagna irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla di quella condizione soprattutto le regole non scritte. Non è disposta ad aspettare, vuole lasciare quel posto migliorando o addirittura peggiorando. Vuole vivere come si deve o morire, come capita a chi finisce lì dentro. Lui viene travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile. Quell'incontro gli servirà ad accettare che se scegli di affrontare veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c'è alcun riparo possibile. Recensione ❯
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Un giovane beffato da un affarista crea un suo alter ego vendicatore: Paperboy. Espandi ▽
Due giovani - Giona e Ade - hanno messo a punto un nuovo e rivoluzionario software chiamato Prophecy. Lo propongono al famoso Manfredi ma l’affare non va a buon. Sei mesi dopo, Giona scopre che Manfredi sta facendo un sacco di soldi con il loro software di cui si è illecitamente appropriato. Con l’aiuto di Ade, Giona assume l’identità del fantomatico Paperboy, che sul web si propone di ristabilire la giustizia. Tratto dall’omonimo manga di Tetsuya Tsutsui, il film racconta con toni da action comedy una vicenda caratterizzata da un certo schematismo di fondo in ruoli e personaggi, ma ravvivata di frequente da un brio espositivo che le dona vivacità e leggerezza. La descrizione dell’improbabile e scalcinato gruppo di vendicatori è abbastanza colorita e, se la figura quasi super eroistica, come immagine almeno, di Paperboy rimane poco utilizzata e un po’ generica, il ruolo dei ribelli all’interno di un’ottica di vendetta e giustizia è nel complesso efficace e coinvolgente. La confezione è curata e apprezzabile. Positiva anche la prova del cast. Recensione ❯
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Le vicissitudini della squadra di calcio di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, tra atleti locali e stranieri in un racconto di formazione sportivo. Espandi ▽
Milano. Etienne Morville è un calciatore francese tra i più forti al mondo ma ha un pessimo carattere. In campo si nota più per le risse che le giocate con i suoi numeri ‘alla Houdini’, fuori dal campo invece si mette spesso nei guai. Dopo essere diventato bersaglio social dopo aver offeso una tiktoker e accusato di ‘body shaming’, viene messo fuori squadra. La sua popolarità è ai minimi termini e il suo agente non sa più che fare. Da Palmi, un comune in provincia di Reggio Calabria, arriva intanto una folle proposta. Don Vincenzo, un geniale agricoltore in pensione, organizza una raccolta fondi per ingaggiarlo e risollevare così le sorti della squadra locale, l’U.S. Palmese, cercando di coinvolgere i 18.000 abitanti. Morville così arriva sul posto per rilanciare la sua immagine e fa i conti con una realtà completamente diversa rispetto a quella a cui è abituato.
I fratelli Manetti, in US Palmese mantengono quell’illusione fantasy che contraddistingue gran parte dei loro film, con insistite deformazioni visive nelle scene sportive che contrastano con un clima da commedia italiana anni ’50. Non è un film di testa, ma soprattutto di cuore.
Ottima performance del cast, tra cui va menzionata la rivelazione Giulia Maenza nel ruolo di Concetta, la figlia di Don Vincenzo. Recensione ❯
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La coraggiosa opera seconda di Stefano Sardo che decide di portare sul grande
schermo una storia ambientata durante la pandemia. Drammatico, Italia2024. Durata 103 Minuti.
Un originale noir sentimentale, ricco di sorprese e sconvolgenti rivelazioni, in cui i ruoli di vittima e carnefice si ribaltano, dando vita a insoliti cambi di prospettiva. Espandi ▽
Quando inizia il lockdown a Roma, Luca (Riccardo Scamarcio), insegnante di filosofia del liceo, si ritrova a viverlo da solo perché la moglie Sara (Maria Chiara Giannetta), medico, vive praticamente in ospedale per fronteggiare l'emergenza. Mentre il mondo si ferma, la sua attenzione si concentra sulla nuova vicina, Amanda (Mariela Garriga). Quando il desiderio lo spinge a rompere la distanza che li separa, Luca è travolto da una passione incontrollata che sconvolgerà la sua vita con conseguenze inaspettate. Durante il lockdown al protagonista del film accade qualcosa di travolgente con l'apparizione di Amanda che scatenerà una passione più pericolosa della stessa pandemia.
È in qualche modo coraggiosa l'opera seconda di Stefano Sardo che decide di portare sul grande schermo una storia ambientata durante la pandemia nei confronti della quale, secondo studi recenti, è stato avviato un processo di rimozione nel discorso pubblico da una larga maggioranza di persone che, anche come meccanismo di difesa, non ne vuole più sentire parlare. Recensione ❯
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