Il regista visionario Michael Gracey racconta la storia di un uomo che ha avuto il coraggio di realizzare i suoi sogni: Robbie Williams. Espandi ▽
Robert Williams è un bambino timido che vive in una cittadina dello Staffordshire. A 16 anni Robbie entra a far parte della boy band Take That e la sua vita cambia drasticamente, gettandolo in una spirale di successo e assuefazione ad alcolici e droghe. Anche i rapporti con gli altri membri della boy band non saranno idilliaci. E Robbie continuerà ad essere minato da una sindrome dell'impostore che lo perseguiterà per sempre. Solo quando riuscirà a mettere un fermo alla sua vita spericolata riuscirà a trovare una via di salvezza.
L'asso nella manica di Better Man è la maestria di Gracey, già regista di The Greatest Showman, nel gestire il registro del musical e gli strepitosi numeri di danza di un film che procede a rotta di collo, con un montaggio velocissimo e un'abilità pirotecnica che supera persino quella del più scatenato Baz Luhrmann.
Better Man è esattamente come il suo protagonista: straripante, eccessivo, esagerato, ma immensamente divertente: un tour de force visivo e acustico che ci fa rivivere i successi dei Take That come le grandi performance dal vivo del Willliams solista, senza mai farci dimenticare la dark side di quell'eterno bambino. Recensione ❯
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Una donna che prende un taxi dall'aeroporto JFK intrattiene una conversazione con il tassista sulle relazioni importanti della loro vita. Espandi ▽
È sera e fa buio all'aeroporto JFK di New York. Una giovane donna, appena sbarcata, sale su un taxi in direzione di Manhattan. Il tassista prova a fare conversazione e a lei sembra non disturbare l'idea di scambiare qualche parola, nonostante Clark (è questo il nome di lui) non abbia peli sulla lingua. Lungo il tragitto, allungato da un incidente che blocca temporaneamente il traffico, il dialogo tra i due si fa più personale e l'uomo e la donna cominciano a rivelarsi cose che non hanno mai detto a nessun altro.
Christy Hall, alla sua opera prima da regista, ci tiene a ricordarci che l'incontro con un estraneo può essere un'epifania e funzionare meglio di una lunga seduta di psicoterapia.
Girato in sedici giorni, su un palcoscenico attorniato da maxi schermi che riproducevano l'ambiente esterno, Una notte a New York non si è allontanato troppo, in fase di realizzazione, dall'approccio teatrale per cui era stato pensato inizialmente. Ma, si sa, il cinema fa magie, e nel tempo di qualche secondo siamo già sotto l'effetto dell'incantesimo, capaci di credere che quelle siano davvero le luci della strada. Recensione ❯
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Un'operazione intellettuale ambiziosa, dove la parola è predominante. E a tratti soffocante. Drammatico, USA2024. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un compito di scrittura creativa produce risultati complessi tra un insegnante e la sua studentessa di talento. Espandi ▽
In un college del Tennessee si incontrano l'adolescente Cairo Sweet, ragazza solitaria che vive in una grande casa colonica, da sempre abituata a combattere la solitudine con la lettura, e il professore di letteratura Jonathan Miller, sposato con l'intellettuale Beatrice e frustrato nelle sue ambizioni di romanziere. Nonostante la differenza d'età e di ruoli, l'attrazione fra i due porta a una relazione intensa, alimentata proprio dalla letteratura ma destinata a restare inappagata.
La scrittrice e sceneggiatrice Jade Halley Bartlett esordisce nella regia con una storia imbevuta di letteratura erotica e gotica, tra Henry Miller e il thriller.
Nel mondo arguto allestito dalla regista ogni cosa - dagli abiti alla recitazione, alle battute - esplicita la propria altezzosità e sicurezza di sé: il film è un'operazione intellettuale ambiziosa nei toni e molto meno nei risultati, a partire da una messinscena al risparmio e, in fondo, da una complessità testuale che sotto la superficie dell'esercizio di stile argusto e cool nasconde la timida e falsamente pudica analisi di una relazione pericolosa. Recensione ❯
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Thriller d'azione ad alto impatto emotivo, remake dell'adrenalinico film spagnolo El Desconocido. Espandi ▽
Matt Turner è un broker navigato dell'alta finanza che vive a Berlino con la moglie Heather e i due figli Zach ed Emily, la stessa città dove risiede il suo capo e CEO Anders Muller. A volte Matt è distante e burbero con la famiglia, ma cerca in tutti i modi di mantenere il loro alto standard di vita. Un giorno, è lui a dover portare a scuola i figli, ma quello non è un giorno qualunque: un telefono lasciato da qualcuno dentro la sua macchina squilla, una voce gli spiega che sotto il sedile del passeggero è piazzata una bomba collegata ad un dispositivo a pressione e se Matt non farà tutto quello che gli verrà comunicato lui, Zach ed Emily salteranno in aria.
Pilota automatico e marcia in folle - restando nella metafora automobilista - per gli specialisti Liam Neeson, Matthew Modine e Nimród Antal. Retribution ha dalla sua anche un ulteriore passaggio dell'equazione: un regista navigato e preciso, che magari conosce bene sia il sistema hollywoodiano che le produzioni europee, capace di lavorare su più direzioni - Nimród Antal.
Dopo qualche passaggio iniziale che incuriosisce, ci si avviluppa in svolte narrative scritte al buio, stop e ripartenze che sembrano appiccicate per aumentare il minutaggio del film. Recensione ❯
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Terzo film di una riuscita trilogia horror, con Ti West che rivisita con brillantezza lo slasher dell'epoca d'oro. Horror, USA, Nuova Zelanda, Canada2024. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo il primo X - A Sexy Horror Story e il prequel Pearl, Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ci regala ora il capitolo finale di una trilogia che ha raccolto intorno a sé un'appassionata fan base. Espandi ▽
1985. Maxine è a Hollywood con l'intenzione fermissima di dare una svolta decisiva alla sua vita. Fa l'attrice nel cinema porno, ma si rende conto che è necessario mirare più in alto, passare al cinema "normale". A questo scopo partecipa a un'audizione per una parte nel seguito di un horror di serie B diretto da un'ambiziosa regista.
Nonostante la sua provenienza dal porno possa essere un handicap, Maxine non demorde e ottiene il ruolo. Sembra l'inizio della sua realizzazione artistica, ma in città opera un feroce serial killer che ammazza a ripetizione anche pornostar colleghe di Maxine. Inoltre, un detective privato si fa vivo con toni insinuanti e minacciosi: la cerca per conto di qualcuno di potente, una figura misteriosa che emerge da un passato con cui Maxine dovrà fare i conti, mentre lotta per sopravvivere e diventare una star.
Mia Goth è, come già in Pearl, il vero fulcro e motore principale del film. Ti West la segue con passione e fa ruotare tutto intorno al suo ritratto sfaccettato e approfondito. Sontuosa è la sua prova; Goth è un'attrice davvero notevole sotto tutti i punti di vista, vanno ricordate, in un ottimo cast, almeno le convincenti prove di un viscidissimo Kevin Bacon nei panni di un detective privato che scherza con il fuoco e dell’affabilmente suave Giancarlo Esposito nel ruolo dell’agente che ogni attrice vorrebbe avere. Recensione ❯
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Quando la gente di Littlehampton inizia a ricevere lettere scandalose e oscene, il sospetto cade immediatamente sulla focosa Rose, che potrebbe perdere la custodia della figlia. Espandi ▽
Fare commedia in modo arguto, sottile, raffinato, è arte sempre più rara. Appartiene di sicuro alla penna di Johnny Sweet e alla maestria registica di Thea Sharrock, che firmano un’opera deliziosa, scorretta e imperdibile. Al centro c’è un mistero da risolvere: lettere oscene piene di insulte dal mittente sconosciuto. Siamo nel primo ventennio del Novecento, le donne non sono ben viste in società, e Sharrock ne sottolinea con amara ironia a più riprese la realtà ingiustamente subalterna. L’ironia con cui Sharrock porta sullo schermo tutta questa narrazione è feroce e politicamente scorretta, ma soprattutto colpisce tutte e tutti indiscriminatamente. A tutto questo si aggiunge l’umorismo marcato, e amaro al tempo stesso, con cui si affronta in maniera narrativamente ammirevole il fenomeno contemporaneo degli “haters”, attraverso questa storia “più che vera” (avvertono i titoli di testa). Recensione ❯
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Una sorprendente Thomasin McKenzie in un'opera completa che esplora la prigione esistenziale di una donna. Drammatico, USA2023. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dal romanzo omonimo di Ottessa Moshfegh. Espandi ▽
Nella Boston degli anni '60 la giovane Eileen conduce una vita monotona lavorando come segretaria in un riformatorio minorile e prendendosi cura di Jim, il padre alcolista. Le cose cambiano con l'arrivo di Rebecca, la nuova psicologa del carcere. Brillante e disinvolta, Rebecca esercita un fascino magnetico su Eileen, che rimane immediatamente attratta dalla sua eleganza. La loro amicizia prende però una piega pericolosa quando Rebecca le rivela un oscuro segreto.
Tratto dall'omonimo romanzo di Ottessa Moshfegh (Mondadori), Eileen esplora le prigioni esistenziali in cui vive la protagonista, interpretata da una sempre più sorprendente Thomasin McKenzie, prima di un'emancipazione radicale e definitiva.
Anche Anne Hathaway è capace di riempire lo schermo con un immaginario attoriale da femme fatale (il suo nome, Rebecca, è già tutto un programma), è molto più interessato a esplorare i lati oscuri della mente di Eileen, a prescindere dalle connotazioni sessuali soltanto evocate. Recensione ❯
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Un dramma di sostanza umanista, con un cast perfettamente al servizio della storia. Drammatico, USA2023. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo che Inez ha rapito suo figlio Terry dal sistema di affidamento, madre e figlio hanno deciso di rivendicare il loro senso di casa e di famiglia. Espandi ▽
I figli del ventre spietato di New York sono tutti uguali. Poco importa siano di pelle, idiomi e culture differenti, siano biologici, adottivi o rapiti da madri e padri reali o prestati dal destino. Sono tutti dei sopravvissuti diversamente resistenti in una metropoli che li osserva dall'alto, mentre cambia aspetto per non tradire una bussola vocazionale orientata al futuro.
Al suo esordio in un lungo di finzione, A.V. Rockwell dal Queens ma di genitori giamaicani, scrive e dirige un dramma famigliare dal respiro epico che decostruisce dal basso il mito della Grande Mela dal punto di vista di una donna African-american inquadrata nel suo conflittuale rapporto con la maternità e, in estensione, con se stessa e con una comunità di appartenenza che sente sfuggirle di mano.
Dramma di sostanza umanista, meritevole vincitore al Sundance del Gran premio della giuria per un film drammatico, A Thousand and One si espande lungo la linea del tempo seguendo tappe seminali nella mutazione fisica e spirituale del tessuto urbano/sociale e politico newyorkese. Recensione ❯
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Un scifi movie inconsueto, spiazzante, dall'estetica vintage e dai contenuti profondi e radicali. Fantascienza, USA2022. Durata 147 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio sci-fi in un mondo futuristico dove l'uomo deve adattarsi ad un nuovo sistema. Espandi ▽
Fondendo l’estetica dei suoi primi film e gli elementi psicanalitici dei suoi ultimi lavori, David Cronenberg realizza un film di fantascienza inconsueto, spiazzante, in cui l’estetica vintage si pone in secondo piano rispetto a un contenuto radicale. Crimes of the Future invita a smarrirsi in un futuro remoto che è al contempo una verosimile prosecuzione del nostro presente. Un mondo grigio e quasi inabitabile, in cui la sovrastimolazione del corpo, sollecitato ed eccitato anche durante il sonno o durante il pasto, ha portato a un’esasperazione e nel contempo a un annullamento del piacere e del dolore. Cronenberg sembra suggerirci, provocatoriamente, che è giunto il momento di lasciarsi andare e assecondare il flusso. È impossibile fermare il progresso tecnologico, quand’anche questo comportasse la fine della nostra specie e la nascita di una nuova e non necessariamente migliore. Recensione ❯
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Si dice che il cane sia il migliore amico dell'uomo, ma se l'uomo in questione fosse un vero bastardo? Espandi ▽
Reggie, minuscolo border terrier ingenuo e ottimista, è convinto di aver il miglior padrone del mondo, Doug, uno scansafatiche erotomane che in realtà lo odia perché all’origine della rottura con la fidanzata. Dopo innumerevoli e inutili tentativi di abbandonare Reggie portandolo il più lontano possibile da casa, Doug riesce infine a lasciare Reggie in una grande città e far perdere le sue tracce: per il cagnolino, ancora convinto di giocare con il suo padrone, è l’inizio della vita da randagio, ma anche del viaggio che lo riporterà al suo mondo, finalmente cambiato e deciso a vendicarsi. Con lui, a insegnargli una nuova vita all’insegna della libertà e del piacere, il folle Bug, un boston terrier logorroico e sboccato, e altri compagni di strada.
Lo spunto del film, diretto da Josh Greenbaum e scritto da Dan Perrault (che è anche tra i produttori), potrebbe essere quello di una classica produzione Disney, specializzata nel trasformare il mondo animale in una copia di quello umano.
Ma fin dall’inizio Doggy Style - Quei bravi ragazzi ci tiene a far sapere di essere qualcosa di diverso, spingendo sul pedale della volgarità e approfittando di una visione del mondo a misura di cane e dei bisogni non proprio “puliti” dei suoi protagonisti. Recensione ❯
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Una donna ha l'impressione di essere seguita. Intanto in città si aggira un serial killer. Espandi ▽
Trasferitasi a Bucarest, Julia comincia a sviluppare una crescente paranoia: si sente costantemente osservata da un uomo che vive nel palazzo di fronte e che sembra stare sempre alla finestra. Se vi dovesse sembrare di aver già visto la storia raccontata da Watcher molte altre volte, sappiate che non si tratta di un caso. Watcher non cerca di stupire a ogni passo, sa di percorrere binari usurati. La regista Chloe Okuno è perfettamente consapevole del fatto che situazioni analoghe siano state proposte più volte su grande schermo. Anzi, la familiarità con questo immaginario e con gli stereotipi che lo accompagnano sono parte integrante dell’esperienza di coinvolgimento e confronto che la regista instaura con il pubblico. Un’interazione attraverso la quarta parete destinata a farci sentire spettatori, curiosi, guardoni e in ultima analisi colpevoli di quel che accadrà. Recensione ❯
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Un film sul filone ambientalista scorrevole ma anche evanescente. Si ravviva quando vira casualmente verso il thriller. Drammatico, Family - USA2022. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una favola universale per tutte le età sull'amicizia, la famiglia e la natura. Espandi ▽
Abby riceve una telefonata in cui viene informata che la madre è stata colpita da un ictus. Torna così nel luogo in cui è cresciuta, nella costa occidentale australiana dove ripercorre alcuni dei più importanti momenti della sua infanzia e adolescenza. Tratto dal romanzo omonimo di Tim Winton, Blueback segue la struttura del cinema ambientalista con la bellezza di luoghi incontaminati che rischiano di essere trasformati e protagonisti che fanno di tutto per difendere i posti in cui vivono. Connolly, anche sceneggiatore, segue le linee-guida del romanzo e approfondisce soprattutto il profondo legame tra Abby e Dora. C’è Mia Wasikowska, nel ruolo di Abby adulta, che guarda con nostalgia in profondità e vede sé stessa adolescente. Blueback non riesce a sostenere l’incrocio tra il cinema ecologista e quello sentimentale. Si ravviva solo quando vira, anche casualmente, verso il thriller. Un’improvvisa scossa nello schema già prefissato di un film sicuramente scorrevole ma anche evanescente. Recensione ❯
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Un cinema di attesa, riscatto e redenzione che denuncia un modello politico e sociale in cui il marcio non è nelle mele, ma nei cestini. Azione, USA, Gran Bretagna, Cina2021. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giocatore d'azzardo decide di aiutare un ragazzo in cerca di vendetta. Espandi ▽
“Il poker è tutta una questione di attesa” e lo è anche il cinema di Paul Schrader, che costruisce personaggi in bilico portandoli fino all’orlo del salto nel vuoto. Il tema di Schrader, sceneggiatore e regista, è il senso di colpa (calvinista) accompagnato da un desiderio ossessivo di redenzione, e William Tell, che ha il nome dell’eroe nazionale svizzero capace di centrare una mela con una freccia, non fa eccezione. La sua calma apparente nasconde un fuoco interiore difficile da tenere a freno, e la sua colpa è di quelle che non si cancellano, né per un uomo, né per una nazione. Schrader denuncia quel modello politico e sociale in cui, più che le mele, sono marci i cestini, e pur non assolvendo la responsabilità dei singoli, la contestualizza nell’incoraggiamento ricevuto dall’alto a compiere le peggiori nefandezze. I capri espiatori pagano, i loro mandanti naturalmente no, ed è a questo tipo di ingiustizia che il regista-sceneggiatore e i suoi antieroi si ribellano. Recensione ❯
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Il talento originale di Ana Lily Amirpour torna in versione più leggera e ispirata sotto la luna di New Orleans. Fantasy, Thriller - USA2021. Durata 106 Minuti.
La storia di una ragazza un po' particolare. Espandi ▽
Tempo di eclissi nel cielo di New Orleans, fenomeno che tinge la luna di sangue e risveglia una ragazza in camicia di forza dal torpore. La giovane, paziente in un istituto psichiatrico della città, si scopre capace di manipolare con il pensiero chi le si para di fronte, un'abilità che le consente di evadere facilmente e avventurarsi tra le strade del quartiere francese. Sulle sue tracce, però, si lancia ben presto l'agente di polizia Harold.
La terza regia di Ana Lily Amirpour ancora una volta un vivace ibrido stilizzato, che mescola i generi e riafferma la poetica dell'outsider negli Stati Uniti di oggi. Rispetto al precedente The bad batch, Mona Lisa and the Blood Moon si scrolla di dosso una certa pesantezza allegorica e abbraccia la semplicità, se tale si può definire un film con un cielo stregato, una discoteca nel cruscotto e una caccia al ladro dai poteri psichici. Recensione ❯
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Un uomo è costretto a una vita criminale per provvedere alla figlia. Espandi ▽
John Vogel è nato il giorno della bandiera (14 giugno) e sotto una cattiva stella. Truffatore ispirato, sogna un grande futuro per sé e la propria famiglia, soprattutto per Jennifer, la figlia maggiore e prediletta. Padre carismatico, quando non è altrove, promette una vita vissuta come un'avventura. Il resto del tempo accumula i debiti e i rischi di una vita oltre i confini della legalità. Egoista e bugiardo, lascia moglie e figli una notte d'estate voltandosi indietro solo una volta, per guardare la sua Jennifer che non smetterà mai di cercarlo come la polizia di inseguirlo. Recensione ❯
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