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Condannato da una malattia ai reni, Zio Boonme incontra i fantasmi dei suoi cari scomparsi e vede le sue precedenti incarnazioni. Espandi ▽
Zio Boonme, arrivato allo stadio terminale di una malattia ai reni, decide di andare a trascorrere i suoi ultimi giorni nella casa in campagna. Con lui alcuni membri della famiglia. All'improvviso però arrivano la moglie morta, sotto forma di fantasma, e il figlio creduto perduto, ormai diventato un uomo scimmia. Sperando di entrare in contatto con le sue vite passate, Boonme si reca in una grotta nella quale compie un viaggio all'interno di sé stesso e in cui finalmente muore. Recensione ❯
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Una storia di solitudini a confronto, ma anche di grande solidarietà. Con una Penelope Cruz in stato di grazia. Thriller, Drammatico - Spagna, Gran Bretagna2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il conto alla rovescia di tre personaggi con tre storie intrecciate che cercano di rimanere a galla e sopravvivere alle 24 ore che potrebbero cambiare per sempre il corso delle loro vite. Espandi ▽
Tre persone devono fronteggiare la realtà di uno sfratto e hanno 24 ore di tempo per capire come fare. C’è Rafa, un avvocato attivista diviso tra lavoro e la relazione di coppia. C’è Azucena, una madre disperata dall’idea di perdere la propria casa. Infine Teodora, una madre dimenticata che tenta di mettersi in contatto con suo figlio. Juan Diego Botto debutta alla regia raccontando un intreccio di storie e un incrocio di disperate solitudini. Sceglie, in altre parole, di spostare la cinepresa verso i margini, come il titolo stesso preannuncia, verso tutte quelle persone non abbienti che lottano per sopravvivere. Botto si schiera dalla parte degli ultimi e dei più fragili, firmando un film le cui istanze ricordano da vicino cineasti impegnati alla Ken Loach, capace di inchiodare alla sedia nell’attesa di capire quale piega prenderà questo thriller sociale che racconta, in realtà, ciò che accade ogni giorno. In Spagna, ma non solo. Recensione ❯
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Le grandi ambizioni sociali dei Baekeland e la loro scintillante "bella vita" prima della loro tragica caduta dagli anni '40 agli anni '70. Espandi ▽
Barbara Daly era una modella e aspirante starlette quando sposò Brooks Beakeland, nipote di Leo l'industriale che aveva fatto fortuna con la bakelite. Il film ce la fa incontrare a New York nel 1946 poco dopo la nascita del suo unico figlio Anthony. Barbara è una parvenu nel mondo dei ricchi e non perde occasione per aumentare la sensazione di eccentricità sia che si trovi in incontri mondani sia nel privato in cui a periodi di euforia si alternano profonde depressioni. Recensione ❯
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Quando Frankie, guardia privata a Baghdad, viene ucciso sulla Route Irish, il suo collega Fergus decide di scoprire la verità su quella morte. Espandi ▽
Liverpool. Fergus e Frankie sono stati amici sin dall'infanzia sognando, sul traghetto che attraversa il fiume Mersey, viaggi impossibili. Divenuti adulti Fergus ha viaggiato come membro della SAS, le forze armate speciali britanniche. Una volta congedato ha convinto l'amico Frankie (ex paracadutista) ad andare in Iraq con lui. Entrambi operano come contractors (i guardiaspalle armati fino ai denti ingaggiati per proteggere privati). Nel settembre 2007 Frankie viene ucciso sulla Route Irish, la strada più pericolosa del mondo che si trova a Baghdad. Fergus, sconvolto dall'accaduto, non crede alla versione ufficiale e prende ad indagare sulla morte dell'amico. Al suo fianco ha Rachel, la vedova. Recensione ❯
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Un Javier Bardem come sempre perfetto in una impeccabile dark comedy sul mondo del lavoro. Commedia, Spagna2021. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In attesa della visita di una commissione che possa premiare la sua azienda per l'eccellenza, il titolare di un'azienda produttrice di bilance industriali cerca di risolvere tempestivamente eventuali problemi dei suoi operai. Espandi ▽
Quasi vent’anni dopo I lunedì al sole, Javier Bardem e Fernando León de Aranoa tornano a parlare del mondo del lavoro: questa volta però sono dall’altra parte della barricata, dalla parte del padrone, di colui licenzia e non di chi può essere licenziato. Nulla in Il capo perfetto sfugge al controllo di una sceneggiatura senza sbavature: dal lunedì al lunedì successivo, la settimana lavorativa mette ciascun personaggio di fronte alla propria crisi e ai propri obblighi. Ciascuno ha il proprio ruolo e il proprio peso, in un mosaico in cui i ricattatori sono ricattati, i traditi sono anche traditori e i vincitori sono in realtà dei vinti che hanno camuffato la loro sconfitta. Tutto a posto niente in ordine, diceva il titolo di un film di Lina Wertmüller. O più ancora, crepa padrone, tutto va bene, dalla versione italiana di un film operaista di Godard: se non che in questo caso il padrone resta crepa, ma anzi resta saldamente alla guida del suo inferno – a dirglielo è proprio l’operaio licenziato – camuffato da paradiso. Recensione ❯
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Angie, dopo un licenziamento, decide di mettersi in proprio. Crea un'agenzia finalizzata allo sfruttamento del lavoro degli immigrati. Espandi ▽
Angie è una giovane donna divorziata con un figlio undicenne, Jamie, che vive con i nonni.
Licenziata in tronco da un'agenzia per cui procurava manodopera proveniente dai paesi dell'Est, Angie decide di mettersi in proprio.
Insieme all'amica Rose crea un'agenzia di reclutamento con la quale sarà costretta a confrontarsi quotidianamente con la realtà dell'immigrazione clandestina. Recensione ❯
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Un autentico pamplhet che narra la quotidianità di persone che non contano più nulla. Drammatico, Gran Bretagna, Germania, Spagna2001. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Pamphlet che narra la quotidianità di persone che non contano più nulla. In nome del liberismo si sacrifica qualsiasi ideale di tutela sociale. Per eliminare i 'furbi' (che fingevano di lavorare) si mettono in condizioni precarie innumerevoli famiglie Espandi ▽
Un gruppo di operai lavora in uno scalo ferroviario nel sud dello Yorkshire a metà degli anni Novanta. È la fase delle privatizzazioni. Nulla è più come prima: ogni remota possibilità di accordo sindacale viene considerata un ostacolo allo sviluppo. La concorrenza impone un abbassamento dei costi e una messa a repentaglio di ogni tutela dei lavoratori. Gli addetti alla manutenzione delle ferrovie vengono messi gli uni contro gli altri, si richiede il massimo dei risultati con il minimo delle strutture messe a disposizione. Recensione ❯
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Dopo aver contribuito a rovesciare la dittatura di Fulgencio Batista a Cuba, Guevara si sposta verso Africa e poi Sud America per fomentare nuove rivoluzioni, prima di essere catturato fra le montagne della Bolivia. Espandi ▽
All'apice della gloria, Ernesto "Che" Guevara lascia Cuba a Fidel Castro e sparisce. Ricompare segretamente in Bolivia, dove riunisce un gruppo di compagni cubani e di reclute del posto per dare l'avvio all'addestramento dei ribelli che un giorno porteranno, nelle intenzioni, la rivoluzione in tutta l'America Latina, dal Perù al Cile, all'Argentina, al Brasile. Recensione ❯
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Un film palpitante e vero che vuole togliersi dall'impaccio dell'apologia adottando la scelta del punto di vista di David Carr, filtro singolo di una storia comune. Drammatico, Gran Bretagna, Spagna1995. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Muore un anziano. La nipote, casualmente, trova delle lettere. Il nonno era tutt'altro che un personaggio insignificante. Espandi ▽
1994. In seguito all'improvvisa morte del nonno, un operaio inglese di Liverpool, la nipote scopre la sua militanza in Spagna durante la guerra civile, frugando tra carte, fotografie, articoli di giornale e un panno rosso contenente della terra. Da qui si snoda il percorso del giovane David Carr che, nel 1936, decide di arruolarsi nella milizia internazionale del Poum (Partido Obrero de Unificación Marxista) per combattere contro i franchisti: faranno presto seguito gli scontri interni alla sinistra e la delusione ideologica. Alla passione politica si intreccia anche quella amorosa per Blanca, compagna di lotte. Recensione ❯
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Isabel Coixet torna ad occuparsi di figure femminili ispirandosi al romanzo del 1978 di Penelope Fitzgerald. Drammatico, Spagna, Gran Bretagna, Germania2017. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una vedova cerca di superare il dolore per la morte del marito aprendo una libreria in un paesino della costiera. Espandi ▽
Florence Green ha perso il marito nel secondo conflitto mondiale e ha deciso di aprire una libreria. La sua impresa non sarà semplice perché nella cittadina c'è chi vuole utilizzare l'edificio per altre (presunte) iniziative culturali e farà di tutto per fermarla. Non sarà però del tutto sola perché troverà la collaborazione di una bambina e di un anziano appassionato lettore.
Nel film non mancano personaggi solitari avvolti dal mistero, pettegolezzi femminili e party in cui le chiacchiere e gli sguardi sono fondamentali, ma la regista ci fa sentire anche tutte le implicazioni legate al piacere della lettura. Non presenta così solo il versante in chiaro della femminilità ma anche un’alta borghesia che utilizza tutti i mezzi per contrastare la diffusione di una cultura non allineata. Recensione ❯
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Un thriller credibile, teso, che non rinuncia alla sua identità etnica e a un'estetica autoriale pur rispettando alla lettera i canoni del genere. Thriller, Spagna2016. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo trascorre 8 anni in carcere. Una volta uscito vuole rifarsi una vita ma incontra numerosi ostacoli. Espandi ▽
Madrid, agosto 2007. Curro è l'unico di una banda di quattro criminali che viene arrestato per una rapina in una gioielleria. Otto anni più tardi, la sua fidanzata Ana e il loro figlio sono in attesa che lui esca di prigione. José è un uomo chiuso e solitario, che non sembra trovare il suo posto nel mondo. Una mattina di inverno si reca nel bar gestito da Ana e da suo fratello e da quel giorno la sua vita si intreccia con quella degli altri frequentatori abituali del bar, che lo accolgono come uno di loro. In particolar modo, è Ana a vedere nel nuovo arrivato una speranza per la sua penosa esistenza. Scontata la pena, Curro viene rilasciato e nutre la speranza di iniziare una nuova vita con Ana. Tornando a casa, però, Curro trova una donna confusa e insicura e si troverà a dover affrontare un uomo che distruggendo le sue aspettative cambierà tutti i suoi piani. Recensione ❯
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Sette registi per sette sguardi differenti e d'autore, a La Havana. Espandi ▽
7 Days in Havana è una fotografia dell'Havana nel 2011: un ritratto contemporaneo di questa città eclettica, insieme eterna e proiettata nel futuro, realizzato in sette capitoli diretti da sette registi internazionali: Benicio Del Toro, Pablo Trapero, Laurent Cantet, Elia Suleiman, Juan Carlos Tabi'o, Gaspar Noè e Julio Medem. I registi sono stati invitati a partecipare a questo progetto con lo scopo comune di cogliere, con le loro diverse sensibilità, le origini e gli stili cinematografici, il calore e l'intensità che rendono unica questa città. Recensione ❯
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Viceallenatore della più importante squadra di basket spagnola, Marco riscoprirà la passione per lo sport allenando una squadra di giovani disabili. Espandi ▽
Marco Mòntes è l’allenatore di una squadra di basket professionistica. Arrogante e incapace di rispettare le buone maniere, viene licenziato viene licenziato ed escluso dal team. Deluso, arrabbiato e ubriaco, si mette alla guida e ha un incidente. Il giudice lo condanna a nove mesi di servizi sociali che consistono nell'allenare la squadra di giocatori disabili "Los Amigos”.
Il regista centra l'obiettivo di divertire facendo pensare. Gli attori della squadra di basket non 'interpretano' i ruoli di disabili ma 'sono' disabili. Questo ha suggerito una flessibilità della sceneggiatura nel corso delle riprese. C'è un profondo rispetto nei loro confronti perché li si racconta come sono e, attraverso la figura di Marco, si portano sullo schermo i pregiudizi che i cosiddetti normodotati nutrono nei loro confronti. Recensione ❯
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Tempi e ritmi giusti per un film di denuncia che fa riflettere sulle recenti derive autoritarie. Drammatico, Francia, Argentina, Spagna2018. Durata 123 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Settembre 1973. L'Uruguay è sotto il controllo di una dittatura militare. Il movimento di guerriglia dei Tupamaros è stato schiacciato e smantellato da un anno.Tre uomini lottano contro la dittatura. Espandi ▽
1973. L'Uruguay è sotto il controllo di una dittatura militare. Il movimento di guerriglia dei Tupamaros è stato smantellato da un anno e i suoi membri sono stati imprigionati e torturati. In una notte, nove prigionieri Tupamaro vengono portati via dalle loro celle nell'ambito di un'operazione militare segreta che durerà 12 anni. Verranno sottoposti a una nuova forma di tortura mirata ad abbattere la loro resistenza psicologica. Tra loro c’è anche Pepe Mujica, futuro Presidente dell’Uruguay. Il film ci ricorda ciò che accade quando una dittatura in nome di un preteso 'diritto' cancella qualsiasi forma di umanità verso i detenuti. Seguiamo tre dei nove guerriglieri catturati ed assistiamo a una scientifica quanto abietta strategia finalizzata a devastarne la psiche, uccidendoli di fatto pur mantenendoli in vita. Recensione ❯
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Un film stra-ordinario in cui si ride molto. Una lettera d'amore e un'ode pagana agli artisti. Commedia, Italia, Spagna, Grecia2018. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un incontro paranormale fra un essere ultraterreno e un essere che con la terra campa. Espandi ▽
Lucia è una geometra nota per la sua pignoleria. Il sindaco del paese le affida un rilevamento su un terreno destinato a diventare un impero immobiliare. Ma su quel terreno Lucia vede la Madonna, che le ordina di costruire una chiesa. Troppa grazia è un film stra-ordinario, nel senso che è completamente fuori norma: dunque perfetto per raccontare la storia di un incontro paranormale. Alba Rohrwacher, mai così brava e bella, mette a disposizione corpo, mente e cuore senza mai tirarsi indietro. È la sua essenza luminosa a dare a Lucia quella credibilità continuamente sfidata da una trama che spiazza noi come la protagonista.
Si ride molto, ma Troppa grazi non è soltanto una commedia. È una lettera d’amore a chi non si accontenta, in un’epoca in cui accontentarsi sembra un destino inevitabile. Recensione ❯
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