germinal
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lunedì 26 febbraio 2007
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loach sa trattenersi
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Raro film sulla guerra civile spagnola degno di nota.
Ideologicamente marxista e libertario, antistalinista e sostanzialmente eretico.
Coraggiosa la scelta di criticare il ruolo delle brigate internazionali (che passano per fantocci sovietici) e di trattare con pacatezza i temi scottanti di quell'episodio storico, anticipatore della seconda guerra mondiale e che vide defilarsi con codardia le democrazie occidentali. Altro che viltà di Monaco ...
Comunque Loach è pur sempre un grande regista.
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(di eleonora)
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filippo catani
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sabato 13 dicembre 2014
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la guerra civile spagnola vista da loach
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Liverpool. Riordinando le vecchie cose e fotografie del padre appena deceduto, la figlia scopre che da giovane l'uomo partì volontario per combattere a fianco dei repubblicani in Spagna contro l'avanzata del generale Franco. Attraverso ritagli di giornale e lettere scritte alla fidanzata, la ragazza ripercorre le gesta del padre in Spagna.
Così come successe al giovane Orwell in quella che fu una ferita mai rimarginatasi, anche il protagonista del film è un fiero aderente al partito comunista inglese che decide di unirsi alla lotta contro Franco. La realtà del fronte è però durissima. Nessuno o quasi è un militare di professione per cui si organizzano dei corsi accellerati e un po' improvvisati.
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Liverpool. Riordinando le vecchie cose e fotografie del padre appena deceduto, la figlia scopre che da giovane l'uomo partì volontario per combattere a fianco dei repubblicani in Spagna contro l'avanzata del generale Franco. Attraverso ritagli di giornale e lettere scritte alla fidanzata, la ragazza ripercorre le gesta del padre in Spagna.
Così come successe al giovane Orwell in quella che fu una ferita mai rimarginatasi, anche il protagonista del film è un fiero aderente al partito comunista inglese che decide di unirsi alla lotta contro Franco. La realtà del fronte è però durissima. Nessuno o quasi è un militare di professione per cui si organizzano dei corsi accellerati e un po' improvvisati. Il problema più grande di tutti è però lo scarso equipaggiamento di armi che sono a dir poco antiquate. Inizialemente il fronte è unito e compatto ma ben presto purtroppo inizieranno le divisioni in campo repubblicano tra comunisti, anarchici e miliziani. Il tutto favorirà l'avanzata dei franchisti. Emblematiche in questo senso sono due scene; nella prima ci sono due trincee dove franchisti e repubblicani si scambiano colpi di arma da fuoco e insulti. La stessa cosa capiterà più avanti nella seconda scena ma ad affronatrsi saranno gruppi di repubblicani divisi dalla diversa fede politica. In tutto questo non mancano momenti emozionanti quando tutti si uniscono nel cantare l'Internazionale ma anche di speranza e disillusione quando, dopo la conquista di un paesino, si tratta di decidere se collettivizzare la terra oppure no. La Russia non intervenne mai direttamente nel conflitto e il film mostra l'atteggiamento ambiguo di Stalin così come quello degli ecclesiastici pronti a violare il segreto confessionale per aiutare i franchisti. Il terribile finale mostra con potenza quali siano le conseguenze a cui si va incontro quando l'ideologia sorpassa l'umanità. Ottimo il cast e una grande regia per un film impegnato e meraviglioso.
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luca scial�
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martedì 1 settembre 2015
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la guerra civile spagnola secondo loach
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Ken Loach si mette alla prova con un film sulla guerra, quella drammatica consumatasi in Spagna tra il 1936 e il 1938, che portò alla dittatura di Francisco Franco. Film forse di parte, ma che rende egregiamente omaggio ai miliziani spagnoli che, con pochi mezzi, dovettero vedersela anche con l'esercito filo-sovietico oltre che contro i fascisti spagnoli.
Il loro coraggio, che non bastò per una guerra impossibile da vincere, viene comunque esaltato da questa stupenda pellicola di Loach, che trova spunto anche da un romanzo-reportage di George Orwell: Omaggio alla Catalogna. Si parte dai giorni nostri, con una ragazza inglese che, morta la nonna, fruga tra le sue cose e scopre tante vecchie lettere e foto inviatele dal fidanzato (suo nonno), partito volontario come tanti altri europei per la Spagna.
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Ken Loach si mette alla prova con un film sulla guerra, quella drammatica consumatasi in Spagna tra il 1936 e il 1938, che portò alla dittatura di Francisco Franco. Film forse di parte, ma che rende egregiamente omaggio ai miliziani spagnoli che, con pochi mezzi, dovettero vedersela anche con l'esercito filo-sovietico oltre che contro i fascisti spagnoli.
Il loro coraggio, che non bastò per una guerra impossibile da vincere, viene comunque esaltato da questa stupenda pellicola di Loach, che trova spunto anche da un romanzo-reportage di George Orwell: Omaggio alla Catalogna. Si parte dai giorni nostri, con una ragazza inglese che, morta la nonna, fruga tra le sue cose e scopre tante vecchie lettere e foto inviatele dal fidanzato (suo nonno), partito volontario come tanti altri europei per la Spagna.
Pellicola emozionante, drammatica, mai banale o ruffiana, a tratti anche romantica.
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