La storia di Lampo, fedele come Lassie, coraggioso come Bella e divertente come Beethoven. Espandi ▽
La storia di Lampo, fedele come Lassie, coraggioso come Bella e divertente come Beethoven, che fin da cucciolo si sentì attratto dalle grandi avventure e toccò milioni di cuori con i suoi viaggi in treno. Recensione ❯
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Un'opera di cui si parlerà a lungo. Un laboratorio di analisi della banalità del male con la straordinaria Sandra Hüller. Drammatico, Storico - Gran Bretagna, Polonia, USA2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita del comandante di Auschwitz e sua moglie nei pressi del campo di concentramento. Espandi ▽
Rudolf Höss e famiglia vivono la loro quiete borghese in una tenuta fuori città, tra gioie e problemi quotidiani: lui va al lavoro, lei cura il giardino e i figli giocano tra loro o combinano qualche marachella. C'è un dettaglio però. Accanto a loro, separato solo da un muro, c'è il campo di concentramento di Auschwitz, di cui Rudolf è il direttore. A dieci anni di distanza da Under the Skin, acclamato universalmente come una delle opere che ha meglio colto le inquietudini della contemporaneità, Jonathan Glazer si ripresenta con la trasposizione di un romanzo di Martin Amis: un film ambizioso e collocato in un'epoca storica tristemente nota, quella degli anni '40 e della messa in atto della Soluzione Finale da parte dei nazisti. Ma è chiaro fin da subito come non sia la ricostruzione storica a interessare il regista, bensì la messa in scena di una situazione paradossale, così estrema da trasformarsi in un laboratorio di analisi della banalità del male e della separazione tra percezione soggettiva e realtà oggettiva. Recensione ❯
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Makbul Mubarak ha avuto un sogno premonitore, e questo sogno è Autobiography – Il ragazzo e il generale. Eppure non si tratta di sogni e visioni che costruiscono una premonizione, no. Sta tutto nel titolo, Autobiography, che è un’idra a tre teste ardua da sbrogliare e spurgare dal suo veleno: la prima autobiografia è quella di Mubarak stesso; la seconda autobiografia è quella di tutta la famiglia di Mubarak che per decenni ha lavorato come “civil servants” nelle istituzioni guidate da Suharto, sempre leale al regime e non al popolo di cui faceva parte; la terza autobiografia è quella dell’intera nazione, che nasce con Suharto e sempre con Suharto sembra destinata a morire, visto che dopo la deposizione del ’98 e il passaggio a miglior vita del generale nel 2008, poco è cambiato in Indonesia, sempre attraversata dai fantasmi della dittatura. Autobiography non è una premonizione ma un avvertimento. Recensione ❯
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Una regia dal passo lento e gentile per una storia di resistenza umana e solidarietà fra spiriti affini. Drammatico, Italia, Polonia2023. Durata 105 Minuti.
Due sconosciuti alle prese con la propria attività di giardinaggio incominciano a intessere un dialogo profondo. Espandi ▽
Pietro Lorenzi è un professore di lettere in pensione e dopo il divorzio dalla moglie vive da solo in un bell’appartamento romano con un terrazzo che accudisce con cura, dedicandosi alle sue piante. Nell’appartamento di fronte a quello di Pietro si trasferisce una coppia più giovane: Luca, fotografo d’arte contemporanea, ed Eleonora, che ha studiato pittura e disegno all’Accademia ma ad un certo punto ha smesso di creare, “perché non era abbastanza brava”. Luca ed Eleonora custodiscono un dolore segreto e non riescono a parlarsi più: lei pensa che lui la dia per scontata, lui la vede sempre “incazzata col mondo”. Quando Luca parte per preparare una personale a New York, Eleonora e Pietro cominciano a frequentarsi, fra terrazzi e orti botanici, il bar sotto casa e un ristorante d’atmosfera. In un universo artistico più scontato I limoni d’inverno sarebbe la storia di una trasgressione amorosa: ma nella visione delicata e quasi evanescente della regista Caterina Carone è invece una storia di resistenza umana e di solidarietà fra spiriti affini. Anche la fotografia di Daniele Ciprì e le musiche di Nicola Piovani si mettono a servizio di questa visione che racconta un presente sfuggente proprio perché a tutti i personaggi la vita, e la memoria, stanno scivolando via di mano. Recensione ❯
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Polanski torna a divertirsi con un film ironico, stereotipato e in fondo non distantissimo dai nostri amati-odiati cinepanettoni. Commedia, Drammatico - Italia, Svizzera, Polonia2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia nera ambientata l'ultimo giorno del vecchio millennio. Espandi ▽
Roman Polanski accarezzava l’idea di questo film dal Capodanno 2000 trascorso nell’hotel che fa da set al film. Ora, alla soglia dei novant’anni, è riuscito a realizzare il desiderio e a prendersi una vacanza cinematografica. È come se gli fosse tornata la voglia di far riemergere quel Roman che ironizzava sul cinema di genere in Per favore non mordermi sul collo o che faceva agire una giovanissima Sydne Rome (che in The Palace accetta un ruolo autoironico) nel divertente e divertito Che?. Poi quel regista, allora quarantenne, era tornato a fare un cinema di grande qualità ma lontano dalla commedia (a meno che non avesse in sé i semi del dramma come in Carnage). Polanski deve essersi detto una sorta di ‘ora o mai più’ non certo per l’avanzare degli anni ma per quella libertà che un regista del suo calibro può decidere di prendersi al momento giusto. Recensione ❯
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Un film fatto di sketch umoristici e tentativi di superare il trauma. Un connubio difficile da tenere in equilibrio. Commedia, Drammatico - Israele, Polonia, Colombia2022. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sud America, 1960. Un sopravvissuto all'Olocausto solitario e scontroso si convince che il suo nuovo vicino non è altro che Adolf Hitler. Espandi ▽
Scappare dall’Europa del dopoguerra dopo aver perso tutto a causa della persecuzione nazista, e ritrovarsi in Colombia in mezzo al nulla con Hitler come vicino di casa: è l’assurda premessa del film del regista polacco Leon Prudovsky, alle prese con una coproduzione internazionale variegata e una storia da far quadrare nonostante le discrepanze di tono.
La parte del leone la fa difatti una serie di sketch umoristici sul tema del cattivo vicinato, in cui il protagonista David Hayman (scozzese, ma che calca molto sull’inflessione est-europea) e l’icona ironica/autoironica di Udo Kier si danno battaglia tra rose, steccati, scacchi e una buona dose di vodka. Dietro ai battibecchi c’è però la dimensione più seria di un uomo ancora immerso nel trauma di una vita sradicata e una famiglia perduta.
Tenerle in qualche modo in equilibrio è una missione temeraria dal punto di vista cinematografico, proibitiva anche per opere molto più complesse di questa, che cerca di stare alla larga da qualunque specificità. Recensione ❯
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Il regista polacco-norvegese Piotr Ryczko adatta il suo omonimo romanzo per presentarci la storia di una moglie, madre e... robot. Espandi ▽
Renata, suo marito Jan e il loro figlio adottivo Kamil conducono una vita apparentemente felice. Finché Renata non si presenta come REN, un androide che ha avuto un grave malfunzionamento. Recensione ❯
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Storia di una generazione (negli Anni Novanta) avida di conoscere il mondo che si confrontò con la Storia Espandi ▽
Gennaio 1991. Tre aspiranti filmmaker si trovano di fronte all'invasione dei carri armati sovietici che
vogliono reprimere l'indipendenza della Lettonia dichiarata il 4 maggio dell'anno prima. Il film rende anche omaggio alla figura carismatica di Juris Podnieks, uno dei più promettenti
registi lettoni, che morì a quarantadue anni nel 1992. Recensione ❯
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Un film magico e visivamente ispirato che riflette sull’individuo e la società, sul corpo e lo spirito. Commedia, Polonia2020. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Zhenia, massaggiatore dell'Est, diventa una sorta di guru in un quartiere abitato da gente ricca e annoiata. Espandi ▽
Zhenia conosce tutte le lingue, soprattutto quella del corpo. Massaggiatore venuto dall'Est, si 'guadagna' il permesso di esercitare la sua professione a Varsavia. I suoi clienti vivono tutti in un complesso residenziale impersonale, dove case, cani e affanni si somigliano. Depressi, angosciati, alienati, trovano in Zhenia cura e sollievo. La terapia fisica allevia il loro dolore, l'ipnosi li sprofonda nel fondo dell'inconscio, dove gli occhi cedono e i pensieri fluttuano. Incantatore di uomini e animali (domestici), Zhenia scioglie i nodi e poi svanisce come la neve. L'ultima, prima che il riscaldamento globale divori l'inverno del nostro scontento. Recensione ❯
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Un saggio sublime di cinema documentario. Con un lascito al mondo e un finale luminoso. Documentario, Polonia2021. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un dialogo tra Roman Polanski e Ryszard Horowitz, amici separati dalla persecuzione nazista. Espandi ▽
Roman Polanski e Ryszard Horowitz, circa sei anni di differenza, hanno frequentato lo stesso liceo artistico a Cracovia. Polanski (1933) è nato a Parigi, Horowitz (1939) a Cracovia. Entrambe le loro famiglie sono state testimoni della costruzione del ghetto e delle deportazioni nei campi di concentramento dalla città polacca. A fine anni Cinquanta entrambi hanno lasciato la Polonia, trovando affermazione professionale rispettivamente l'uno come regista, l'altro come fotografo (o meglio photocomposer, come si dichiara) negli Stati Uniti (Polanski prima in Europa). Da allora non sono più tornati insieme nella loro città natale, dove, a oltre sessant'anni di distanza, si danno appuntamento. È l'occasione per ricordare, anche quando non si vorrebbe, per ovvi motivi. Recensione ❯
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Un film rigoroso che estrae dall'oscurità una figura poco conosciuta e ne fa la metafora di un secolo. Drammatico, Repubblica ceca, Irlanda, Slovacchia, Polonia2020. Durata 118 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un uomo eccezionale vissuto negli anni '50. Espandi ▽
Ventesimo secolo. Jan Mikolášek, prodigioso erborista ceco, riesce a diagnosticare qualunque malattia osservando in trasparenza i campioni di urine delle persone che si rivolgono a lui, e prescrive loro composti miracolosi a base di erbe. La clientela si allarga anche a capi di stato, fra cui il presidente ceco Antonín Zápotocký e alcuni ufficiali nazisti, e per Mikolášek tutti i malati sono uguali, ma non lo saranno per il regime filosovietico che lo arresterà per arginare la sua popolarità e punire la sua mancanza di discrimine verso figure storiche sgradite. A custodire i suoi segreti è il suo assistente, Frantisek Palko, che ha con lui un rapporto intenso ben oltre la devozione al proprio superiore. E sarà proprio sul rapporto fra Jan e Frantisek che si giocherà l’esito del processo contro il “guaritore”. Recensione ❯
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Di un umorismo irresistibile, prima di suscitare una tristezza inconsolabile, Pity muove da un'idea di partenza originale e intrigante che rimane coerente fino alla fine. Drammatico, Grecia, Polonia2018. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo riesce a provare felicità solo quando percepisce la compassione degli altri nei suoi confronti. Espandi ▽
Un uomo singhiozza disperatamente (soddisfatto) ai piedi di un letto. Da quando la moglie è in coma, sperimenta la pietà del mondo: la torta della vicina ogni mattina, la solidarietà dell'impiegato della tintoria a ogni capo smacchiato, gli abbracci della segretaria a ogni congedo, l'affetto di un amico dopo ogni partita a racchettoni, gli incoraggiamenti del padre a ogni visita. Quel sentimento di commossa e intensa partecipazione umana lo appaga pienamente ma poi la consorte si risveglia e la vita torna a sorridergli gettandolo nello sconforto più totale. Infelice all'idea di essere felice per sempre, cova l'impulso malato di ricadere in ambasce. Recensione ❯
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Un'opera affascinante e costantemente sul filo del rasoio del rapporto tra finzione e realtà. Drammatico, Thriller - Francia, Belgio, Polonia2017. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dall'omonimo libro di Delphine de Vigan, il film racconta la storia di una scrittrice costretta a fare i conti con un fan ossessivo. Espandi ▽
Delphine è l'autrice di un romanzo dedicato a sua madre che è diventato un best seller. La scrittrice riceve delle lettere anonime che l'accusano di avere messo in piazza storie della sua famiglia che avrebbero dovuto rimanere private. Turbata da questa situazione Delphine sembra non riuscire a ritrovare la volontà per tornare a scrivere. C'è però un'appassionata lettrice che entra nella sua vita. Sembra riuscire a comprenderla e a sostenerla in questo momento difficile con la sua capacità di intuizione e con il suo charme tanto da divenirle così necessaria da invitarla a condividere il suo appartamento. Sarà una buona scelta? Recensione ❯
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Rhino, ex bandito, ripercorre la sua vita osservandosi dall'esterno e riflettendo su quale mostro egli sia diventato. Espandi ▽
Ucraina, anni'90. Rhino è un giovane delinquente che da ladruncolo si trasforma progressivamente in boss della malavita. Tutto ciò che sa mettere in atto è prevaricazione, crudeltà ed omicidio. Ma ciò che accade in conseguenza delle sue azioni lo costringe a cercare almeno di riflettere sulle sue scelte di vita. Un film fortemente voluto che descrive un percorso privo di concessioni alla spettacolarità ma incentrato su una violenza che le istituzioni sembrano non ostacolare più di tanto. Sentsov si mantiene nei limiti di un genere che Martin Scorsese, in tutt'altro contesto culturale, ha codificato, con le bande che si oppongono e con almeno un atto di crudeltà efferata ma apre il suo film con un interessante carosello in cui, senza apparente soluzione di continuità visiva, si passa da una situazione all'altra compiendo ellissi azzardate ma efficaci. Recensione ❯
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Un film importante, a tratti commovente. Il testamento spiriturale e artistico di Wajda, irriducibile visionario. Biografico, Polonia2016. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Wladyslaw Strzeminski, vittima delle persecuzioni del regime comunista per non aver adeguato la sua arte astratta ai dettami del realismo socialista. Espandi ▽
Nella Polonia del 1948 l'artista e teorico dell'arte Władysław Strzemiński gode di fama e rispetto sia in patria che all'estero. Nella città natale di Łódź è docente all'Accademia di Belle Arti, membro dell'Unione degli Artisti e fondatore del Museo cittadino di Arte Moderna. Ha una figlia ancora bambina ma sveglia, una moglie gravemente malata in ospedale e una squadra di allievi adoranti. Il destino gli ha regalato un immenso talento artistico e uno spirito libero, ma gli ha portato via sia una gamba che un braccio. L'infermità non gli impedisce comunque la produzione di tele, così come il perfezionamento della teoria dell'Unionismo, di cui è il cofondatore. Ad ostacolarlo senza tregua è invece la radicalizzazione del comunismo, alla quale l'artista si oppone fino alla morte. Recensione ❯
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