Titolo internazionale | None Like Us |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Volfango De Biasi |
Attori | Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum, Vincenzo Crea, Leonardo Pazzagli Sabrina Martina, Christiane Filangieri, Davide Campagna, Elisa Di Eusanio, Lorenza Veronica, Anna Macrì, Orio Scaduto, Clara Droetto, Martina Pinto, Giulia Todaro, Teresa Barretta, Dodi Conti, Susanna Gozzetti, Jacopo Carta, Alberto Valas, Fabio Tarditi. |
Uscita | giovedì 18 ottobre 2018 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,77 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 ottobre 2018
Betty è un'insegnante di liceo bella, anticonformista e single per scelta. Umberto è un noto docente universitario. Quando i due s'incontrano scoppia una passione travolgente. In Italia al Box Office Nessuno come noi ha incassato 490 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Torino, 1987. Vince è un liceale studioso, figlio di un operaio e di una casalinga, innamorato da sempre della compagna di classe Cate. Il suo unico punto di riferimento nel mondo degli adulti è Betty Bottone, la sua insegnante di italiano che si dichiara single per scelta e a cui Vince fa leggere i suoi scritti improntati all'esitazione a vivere pienamente la propria vita. Quando nella classe di Vince arriva un nuovo studente, il ricco e viziato Romeo, gli equilibri saltano, non solo perché Romeo diventerà il migliore amico di Vince, ma anche perché il padre del nuovo arrivato, il celebre professore universitario Umberto Fioravanti, si innamorerà di Betty.
La trama di Nessuno come noi, diretto e cosceneggiato da Volfango De Biasi sulla base del romanzo di Luca Bianchini (nel team di sceneggiatura insieme a Tiziana Martini e Marco Ponti), potrebbe essere quella di un film di Gabriele Muccino: egoismi narcistici che si contrappongono con conseguenze esplosive.
A differenza della regia concitata di Muccino, che rende tragicomici i tormenti dei suoi personaggi e comunica efficacemente l'urgenza autolesionista delle loro pulsioni, De Biasi e Bianchini raccontano i loro "eroi" come persone normali alle prese con sentimenti più forti di loro. Il problema è proprio nella presupposta "normalità" dei personaggi, perché nessuno di loro sembra dotato di fibra morale, né di capacità di discernimento dettata da affetto famigliare, deontologia professionale o amicizia. Tutti tradiscono tutti con disinvoltura, senza apparire particolarmente preoccupati (o consapevoli) delle conseguenze delle loro azioni.
Quel Nessuno come noi è la rivendicazione di un'unicità smentita dai fatti, perché questi personaggi non hanno nulla di originale. Se l'intento era quello di mostrare che siamo tutti egualmente fallibili ed egualmente banali nelle nostre piccole meschinità, allora è un intento riuscito. Ma certamente non rende simpatici né umanamente comprensibili i personaggi: il che non sarebbe un problema se il film fosse una satira sui mostri contemporanei, ma Nessuno come noi vuole essere una commedia romantica con la quale ci si possa identificare.
Anche in termini di linguaggio filmico De Biasi, così innovativo nel bel documentario Crazy for Football, qui si accontenta di seguire uno schema troppe volte ripetuto dal cinema italiano contemporaneo, a cominciare dalla voce fuori campo con cui il protagonista si descrive al pubblico ("Questo sono io"), che va a sostituire il necessario lavoro di sceneggiatura per farci conoscere (e capire) a poco a poco il suo personaggio.
Ad un certo punto gli autori flirtano con un'intuizione che avrebbe potuto essere davvero divertente (benché non originalissima, basti pensare ad Across The Universe o a Mamma mia!), ovvero quella di raccontare i nostri anni Ottanta attraverso i successi pop culturali di quel periodo. Invece i riferimenti cominciano con Teorema di Marco Ferradini (già efficacemente utilizzato da Aldo, Giovanni e Giacomo in Chiedimi se sono felice) e finiscono con Top Gun. Il resto dell'effetto nostalgia è felpe della Best Company e piumini Moncler: troppo poco per ricordare il decennio in cui De Biasi e Bianchini erano effettivamente adolescenti.
Alla fine degli anni '80 le dinamiche liceali non erano tanto differenti da quelle di oggi. Il diciassettenne Vincenzo, per gli amici Vince, è perdutamente innamorato della sua amica Caterina, anche detta Cate, che però ha occhi solo per il nuovo arrivato Romeo, ragazzo arrogante e viziato che rischia di perdere l'anno scolastico. Ad essersi accorta di tutto è Spagna, l'anima dark e pungente del gruppo che cerca di aprire gli occhi ai suoi amici. Se le relazioni tra i ragazzi diventano sempre più complicate, quelle tra i gli adulti non migliorano le cose. La loro insegnante Betty, infatti, si prende un'infatuazione per Umberto, il padre di Romeo, scatenando una crisi coniugale.
Lo scrittore e sceneggiatore Luca Bianchini torna con quest'ultimo film a nutrire il cinema italiano di intrecci sentimentali. Dopo Io che amo solo te e La Cena di Natale, è ora il suo spaccato sulla vita adolescenziale a subire il passaggio dalla pagina scritta al grande schermo, aiutato dal suo collaboratore più fidato Marco Ponti.
Quest'ultimo però rinuncia stavolta alla regia che invece viene affidata a Volfango De Biasi che, dopo due incursioni nel mercato cinematografico natalizio, era passato l'anno scorso al documentario con l'apprezzato Crazy for Football. Il suo nuovo approccio alla fiction con Nessuno come noi viene facilitato da un cast molto famigliare agli amanti delle commedie romantiche italiane del nuovo millennio.
Nei panni dei complicati adulti si ritrovano infatti Sarah Felberbaum e Alessandro Preziosi, che interpreteranno due personaggi opposti in attesa di ricoprire l'ebrezza di un amore giovanile. Il resto dei giovani protagonisti è ancora alle prime armi ma sono stati già visti in altri prodotti di stampo adolescenziale: Vicenzo Crea è stato uno dei giovani ribelli di I figli della notte, Leonardo Pazzagli era nel gruppo di Non c'è campo e Sabrina Martina è stata già vista in La ragazza nella nebbia.
Oltre alle tematiche sentimentali, il film è un buon pretesto per indagare un ambiente e un periodo storico di grandi cambiamenti per il nostro paese: Nessuno come noi si svolge a Torino nel 1987, quando in un liceo statale si vanno a scontrare le classi agiate che provengono dalle colline piemontesi, come il protagonista Romeo, con quelle della periferia della città che devono fare i conti con i classici pregiudizi di chi viene da famiglie meno agiate.
La mancanza di smartphone, tablet e chat aumenta questa distanza e riavvicina il pubblico a una serie di problematiche difficili da comprendere per chi ha vissuto l'atmosfera liceale post anni zero.
Regia di Volfango De Biasi, il film é incentrato sulle parallele vicende amorose tra due insoliti insegnanti e 3 adolescenti. L'amore fa dunque da sfondo ma non solo,e intrecciando le vicende diviene motore e nucleo di tutte le azioni. E così il cinico e annoiato, come lui stesso si definisce, professore universitario Umberto si innamora dell'atipica e libertina insegnante Betty.
Confesso di averlo visto un po' prevenuto...c'è da dire che quello che ho visto ha confermato il mio "pregiudizio". Volfango De Biasi (dopo la parentesi cinepattone) riprende il filo della sua carriera di regista, ma qui siamo dalle parti del pessimo Iago del 2009. Ho detto tutto.
film sentimentale trascorri felicemente le quasi due ore e esci dal cinema con un misto di nostalgia e di serenità
Due triangolini rosa al prezzo di uno. Una commediola sentimentale nella Torino del 1987. Qui s'incrociano i destini dell'arrogante docente universitario Umberto, sposato a Ludovica, ma in flirt con la bionda Betty, prof liceale di suo figlio Romeo. Che, spregiudicato e spocchioso come papà, in classe ruba Caterina all'amicone povero Vince. Duplicando le corna sullo schermo e gli sbadigli in platea. Da [...] Vai alla recensione »