La zona d'interesse

Un film di Jonathan Glazer. Con Christian Friedel, Sandra Hüller, Johann Karthaus, Luis Noah Witte.
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Titolo originale The Zone of Interest. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 105 min. - Gran Bretagna, Polonia, USA 2023. - I Wonder Pictures uscita giovedì 22 febbraio 2024. MYMONETRO La zona d'interesse * * * * - valutazione media: 4,13 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
eugenio venerdì 26 aprile 2024
l''orrore nero Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

L’orrore, delle volte, ha il volto dell’assoluta tranquillità. O meglio, l’orrore è asettico, gelido. Non ti concede nulla, solo spazio per il dolore. La zona di interesse è un film dell’orrore. Un orrore che permea i cento e passa minuti della pellicola con un inizio e fine a cerchio raggelati in una musica catatonica che ricorda grida umane. Di corpi bruciati senza remore nel camino, di cenere che bagna il fiume, di un muro oltre il quale quell’orrore si definisce nel volto di Rudold Hoss, il più famigerato primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz. Lui ne è ricoperto, tanto da esserne assuefatto.  Nell’ordinata casa con giardino meticolosamente coltivato dalla sua “regina” (una Huller in stato di grazia) e piscina per i bambini, trascorre la sua quotidiana esistenza intervallata da qualche “carico” di ebrei e di prigionieri che di tanto in tanto appaiono portando alimenti per la dispensa, ma anche sacchi di abiti, che poi le donne selezionano e si spartiscono. [+]

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no_data sabato 20 aprile 2024
film inutile Valutazione 1 stelle su cinque
100%
No
0%

A mio parere, è un film di gran lunga sopravalutato che non racconta niente di nuovo e neanche in modo nuovo. I personaggi sono (volutamente) inespressivi e non trasmettono alcun tipo di emozione, al di fuori della scena nella quale la moglie del comandante del campo reagisce all'idea di un trasferimento della famiglia. Non è una novità la messa in scena dell'indifferenza del mondo alle vicende dei deportati nei campi di concentramento e non può essere certo questa "genialata" della casa del comandante attaccata al muro del campo di Auschiwitz a dare spessore all'indifferenza; del resto aspettarsi commozione verso l'orrore che li si compie da parte di chi lo compie...mi pare un assurdo. Certo, diverse immagini ad effetto (le scene in negativo) con le musiche o i suoni improvvisi, la scelta (banalissima) di far sentire spari in sottofondo ed un rumore continuo come di "un braciere" in costante attività, danno al film questa aura di pellicola particolare per il "detto-non detto" ma. [+]

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cencetto giovedì 18 aprile 2024
eccellente - dalle nuvole vedo il male
0%
No
100%

E' un opera bellissima.
La vita giornaliera di questa famiglia con la loro quotidianità accanto ad uno degli orrori più spaventosi.
Hanno problemi (?) di scuola, feste, figli e amici accanto ai forni crematori.
Sembra la vita normale di un funzionario di partito ma poi si vede il fumo uscire dai camini.
Le lamentele della moglie che non accetta il trasferimento del marito sapendo che perde il paradiso dove vive.
Alla fine ci si chiede... ma come facevano?

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lunedì 8 aprile 2024
il più brutto film che abbia visto
100%
No
0%

Brutto ,inutile e noioso forse il film che mi a segnato in negativo.Non lo consiglio tempo e denaro buttati

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asia giovedì 4 aprile 2024
bruttissimo. Valutazione 1 stelle su cinque
45%
No
55%

Lo aspettavo con entusiasmo e non mi ha colpito. Un'idea finita lì. Scene povere. Dialoghi poveri. Avvenimenti poveri. Storia per niente emozionante. Una delusione.

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luciano sibio mercoledì 3 aprile 2024
un film poetico Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

 Film molto intenso, bellissimo che descrive il male nella sua massima espressione: chi lo compie non se ne avvede essendo ormai parte organica della sua normalità e quotidianità tant'è che non è mai rappresentato ma solo fatto intuire allo spettatore.Ma centrale, seppur poco commentato qui e finemente poetico nel film, è il richiamo alla favola di Greta e Hansel, che il Comandante di Auschwitz narrava ai suoi figli prima di addormentarli (2 bambini tedeschi uccidono la strega cattiva simbolo della minaccia che incombeva sulla razza ariana). E bene, nel film mentre avveniva ciò, un'altra bambina esce di casa e, incurante dei pericoli, raccoglie mele e le nasconde per farle trovare ai deportati al lavoro di modo che ritrovino la strada di casa come nella fiaba. [+]

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angelo sabato 30 marzo 2024
bruttissimo con recitazione terribile... Valutazione 0 stelle su cinque
19%
No
81%

 Uno dei peggiori film mai visti. Recitazione e/o doppiaggio, terribile.  Cosa vuole significare, è "opinabile" ma comunque banale.

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moviepillows_ martedì 26 marzo 2024
la zona d''interesse: il male che si sente Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

 

 
Adattamento del romanzo di Martin Amis del 2014, vincitore dell'Oscar come Miglior Film Internazionale, la Zona d'Interesse di J. Glazer è il primo film che racconta l'Olocausto da un punto di vista diverso: quello dei nazisti Rudolf e Hedda Hoss. 
 
I due coniugi e i rispettivi figli si sono trasferiti in Polonia in una villa con un giardino pieno di piante in fiore. Nel fine settimana organizzano Pic nic e feste. 
Il quadretto familiare sembra così perfetto che subito non si notano le grida di terrore, gli spari continui. Ma quando inizia a vedersi il fumo delle ciminiere alzarsi al di là del giardino, la cenere che imbratta i vestiti, è facile capire dove ci si trova. [+]

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lunedì 25 marzo 2024
spiazzante indifferenza Valutazione 5 stelle su cinque
40%
No
60%

Il cinismo e l'indifferenza dei protagonisti e' spiazzante.
Film emotivamente freddo,
come la crudelta' dei protagonisti.

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mauro.t lunedì 25 marzo 2024
la banalità del male e riflessioni sul cinema Valutazione 0 stelle su cinque
33%
No
67%

Liberamente tratto dal romanzo di Martin Amis. Rudolph Höss è comandante del campo di concentramento di Auschwitz e vive con la moglie e i cinque figli in una bella villa contigua al campo, con un giardino curato, serre, una piscinetta e servitù polacca. Lì vicino c’è un fiume e un bosco dove fare scampagnate. Quando Höss viene rimosso da Auschwitz e promosso a comandante dell’ufficio di amministrazione centrale, la moglie si impunta e non vuole lasciare quel paradiso, dove lei ha investito emotivamente, ritenendolo il luogo più adatto per crescere i propri figli. Gli averi sottratti agli internati confluiscono regolarmente nella casa di Höss: i denti d’oro, usati come gioco da uno dei figli, gli abiti, le pellicce. [+]

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