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Una commedia più moralista che morale senza l'ingenuità naif che caratterizzava il primo Pieraccioni. Commedia, Italia2022. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Don Simone, un prete di frontiera, con una chiesetta sempre in difficoltà e mai frequentata dai ragazzi che preferiscono piuttosto lo stare insieme dei social. Espandi ▽
Don Simone è il parroco della Chiesa degli Angeli a Firenze, popolata quasi solo da donne anziane che recitano il rosario in automatico. È già stato ammonito due volte dalla Curia romana per i suoi metodi poco ortodossi che puntano ad avvicinare la Chiesa ai giovani, ma l'unico ragazzo che ha vicino è Finizio che, insieme al sagrestano Giacinto, gli dà una mano mentre la chiesa cade a pezzi. La fortuna però sembra venire in soccorso a Don Simone: un notaio lo informa di aver ricevuto in eredità da uno zio un immobile di lusso a Lugano e un'attività avviata e redditizia. L'ultima volontà di zio Waldemaro però è che entro sette giorni Simone accetti l'eredità: ma solo dopo essersi recato in Svizzera a fare un sopralluogo.
Leonardo Pieraccioni si cala nei panni del prete Simone che, una volta arrivato a Lugano, scoprirà che l'immobile lasciato dallo zio è in realtà una casa di appuntamenti, e la lucrosa attività che ospita è la prostituzione di un gruppo di bellissime squillo d'alto bordo, capitanate da una tenutaria di nome Lena che ha le gradevoli fattezze di Sabrina Ferilli. Il dilemma è dunque quello fra accettare l'eredità e fare fronte ai problemi economici della Chiesa degli angeli, o rifiutare in nome dell'etica personale e religiosa.
La trama è a dir poco infantile, così come infantili sono le battute che la attraversano (la sceneggiatura è di Filippo Bologna e dello stesso Pieraccioni, anche regista della commedia). Recensione ❯
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La storia di Aldo Braibanti, l'omosessualità a processo nell'Italia degli anni Sessanta. Espandi ▽
Provincia di Piacenza, anni Sessanta. Aldo Braibanti è un intellettuale con un gran seguito tra i giovani. Quando incontra Ettore si accorge di provare per lui un’attrazione, presto reciprocata dal ragazzo, che gli costerà lalibertà e la carriera: perché Braibanti è anche un omosessuale dichiarato. È sintomatico che la parola omosessuale compaia ne Il signore delle formiche solo dopo un'ora di racconto: un modo narrativamente appropriato per riprodurre il silenzio negazionista che ha circondato non solo il termine, ma l'esistenza stessa di una parte della popolazione italiana. Gianni Amelio racconta questa storia scegliendo in parte la cifra del melodramma alla Douglas Sirk - contrastata dall’asciuttezza rigorosa delle interpretazioni dell’ottimo Luigi Lo Cascio e del sorprendente Leonardo Maltese, al suo esordio - e scegliendo due attori che si assomigliano “come due gocce d’acqua” perché sono la prosecuzione di un’identità sempiterna, con buona pace di chi pensa che l’omosessualità sia un vezzo dell’epoca moderna e non ci sia invece sempre stata, come sia sempre destinata ad esistere: che piaccia o meno. Recensione ❯
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Un caro amico di Pasolini è concinto che lo scrittore si sia immolato alla sua volontà di aderire a un ponderato e lucido progetto mortifero, Espandi ▽
Qualcuno sostiene che Pier Paolo Pasolini sia stato ammazzato da un ragazzetto di borgata a seguito di un rapporto omoerotico finito male. Altri sostengono che sia stato fatto fuori dalla politica perché era un personaggio troppo scomodo. C'è poi un pittore, suo fraterno amico, che è invece stato convinto che lo scrittore si sia immolato alla sua volontà di aderire a un ponderato e lucido progetto mortifero, in cui la morte è da intendersi come ultimo capolavoro, finale rappresentazione di un'esistenza artistica senza precedenti. Dopo la morte del poeta, egli ha fatto dell'elaborazione e della ricerca di prove corroboranti la sua teoria, un'ossessione che lo ha animato fino alla fine dei suoi giorni. Questo pittore si chiama Giuseppe Zigaina e a lui è dedicato questo cortometraggio. Recensione ❯
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La linea fragile e sottile che rappresenta l'istruzione secondaria nelle periferie di Buenos Aires. Espandi ▽
Lucio è un professore di letteratura che sta cercando di rimettersi in piedi. Accetta di lavorare come insegnante in un liceo della periferia di Buenos Aires. La vita lì è difficile, e non può esserlo di meno la scuola, con i suoi studenti schiacciati da famiglie assenti, criminali, senza un pesos. Tra di loro c’è Dilan, che forse è attratto dalla letteratura, ma sicuro ha bisogno di aiuto. È un film pieno di barriere, Il supplente. Ci sono tende, vetri, recinzioni, porte, staccionate, con gente da una parte e dell’altra, che a volte riescono a passare e altre volte no. E questi sbarramenti divengono spazi liminali quando investiti di significato familiare, sociale, politico, così da mutare in confini personali e collettivi. Un buon, ottimo, prodotto di cinema impegnato ma non pedante, sorretto dalle trattenute e naturali interpretazioni di un buono, ottimo, cast, che forse non va oltre tutto questo ma forse nemmeno vuole. E va bene, benissimo, così. Recensione ❯
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Un doc dedicato a una storia vera: uno dei più criminali truffatori che ha agito su Tinder. Espandi ▽
Attirava donne online per derubarle di milioni di dollari fingendosi un ricco magnate dei diamanti amante del jet set. Ora alcune delle vittime vogliono vendicarsi. Recensione ❯
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Una commedia romantica di ambientazione natalizia con la star Asa Butterfield di Sex Education. Espandi ▽
James e Hayley finiscono per vivere l'uno il Natale nella famiglia dell'altra e viceversa. Dopo essersi salutati in una stazione ferroviaria di Londra, entrambi prendono la stessa folle decisione di cambiare treno e sorprendersi a vicenda. Completamente ignari di essersi scambiati i Natali, Hayley si ritrova in una enorme villa in un piccolo villaggio nella campagna di Gloucester dove il Natale non esiste, mentre James si dirige a nord in una piccola casa bifamiliare nel Macclesfield ed entra nel caldo e caotico pandemonio che solo una grande famiglia può generare nel periodo natalizio. Recensione ❯
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Una gustosissima cavalcata attraverso l'impresa epica dei Mondiali dell'82. Che coinvolge anche chi di calcio non sa nulla. Documentario, Italia2022. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film ripercorre le sette partite, come le tappe di un viaggio, che hanno portato l'Italia, guidata dal CT Enzo Bearzot, ad aggiudicarsi la Coppa del mondo e a compiere questa straordinaria impresa. Espandi ▽
È l'11 luglio 1982, e la nazionale di calcio italiana è stata appena proclamata Campione del Mondo. Tutto il Paese esulta, il presidente Sandro Pertini in prima fila, tutti festeggiano la squadra e il suo mister, Enzo Bearzot, come fossero eroi. Ed è proprio seguendo lo schema classico della narrazione definito come Il viaggio dell'eroe, identificato da Joseph Cambell e codificato per il cinema dallo sceneggiatore Chris Vogler, che Manlio Castagna, sulla base di un soggetto di Manuela Cacciamani che co-firma con lui la sceneggiatura, racconta quel manipolo di giocatori che fecero l'impresa.
Il risultato è un racconto epico più che un resoconto sportivo, in grado di coinvolgere emotivamente anche chi di calcio non sa nulla, e soprattutto chi quel 1982 già c'era e ricorda l'entusiasmo travolgente di un momento elettrizzante della storia italiana.
Castagna ci fa entrare nel vivo dell'azione e dentro quei piccoli schermi che hanno realizzato all'epoca le telecronache dei Mondiali, ricava inquadrature ravvicinatissime che stanno sui volti più che sulle azioni di gioco, e il montaggio di Diego Capitani è un capolavoro di velocità e sintesi, riproducendo quella febbre che ha contagiato tutta l'Italia, ben visibile nel suo esondare in strada, in preda ad una gioia incontenibile e ad un orgoglio patriottico finalmente ritrovato. Recensione ❯
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Charly frequenta la scuola d'arte mentre Lou ed Emmie si occupano della fattoria, aiutati da Josy, la cugina che vive in città. Quando il cavallo di Mallinckroth, Cagliostro, viene avvelenato, la ragazza decide di metterlo al sicuro nel fienile. Recensione ❯
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Una commedia natalizia per tutta la famiglia ambientata nella splendida cornice delle Dolomiti. Espandi ▽
Giacomo e Alberta sono in crisi e decidono di portare la figlia Chiara dal nonno materno, proprietario del resort fra le Dolomiti dove la famiglia trascorre tutte le vacanze di Natale, con l’intenzione di far comunicare da lui alla ragazzina la notizia della loro imminente separazione. Quel che non sanno è che il nonno ha messo in vendita il resort e due potenziali acquirenti cinesi stano per mettere le mani sulla proprietà, pagandola una miseria. Improvvisamente Natale si muove su vari, anzi troppi, piani nel costruire una commedia corale e natalizia per famiglie, per via della disparità di scrittura e di interpretazione delle linee narrative. Se i siparietti fra Abatantuono, Frassica e il Mago Forest divertono, la storia fra Alberta e Giacomo e quella fra i nonni materni cascano come pere cotte, senza convincere né divertire. Francesco Patierno dirige con professionalità ma appare fuori dal suo elemento, poiché la sceneggiatura avrebbe probabilmente bisogno di una direzione più in linea con lo stile cinepanettone. Recensione ❯
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Ji-woo, studente spiantato in difficoltà nel prestigioso liceo che frequenta, incontra Hak-sung, la guardia di sicurezza della scuola, e gli chiede di insegnargli matematica e diventare amico, ma la loro amicizia è a rischio dopo un incidente a scuola. Espandi ▽
In Our Prime è la storia di un incontro inaspettato. Quello tra Ji Woo, uno studente spiantato che per merito finisce in un liceo privato iper-competitivo e frequentato solo dai rampolli delle famiglie più facoltose di Seoul e Hak Sung, un disertore nord-coreano che lavora come sorvegliante notturno della scuola. Per le sue difficoltà in matematica Ji Woo rischia di dover abbandonare l’istituto, ma per fortuna gli viene in aiuto Hak Sung che si rivela essere un matematico di incredibile abilità. Che altri misteriosi segreti custodirà Hak Sung nel suo oscuro passato? Per quanto possa sembrare superficialmente solo un film di formazione, una specie di versione coreana di Will Hunting (operazione che già detta così sembrerebbe encomiabile), In Our Prime rivela invece un mosaico di tematiche importanti, capace di conciliare aspetti di critica sociale, che donano spessore e profondità al film, a una storia emozionante, coinvolgente e, come avrebbe detto Calvino, anche molto leggera.Esclamativa la performance di Choi Min Sik, che ricordiamo sicuramente per le sue indimenticabili interpretazioni nei film di Park Chan-wook (Oldboy e Lady vendetta su tutti), che uscendo dalla sua zona di comfort si conferma sempre più come uno dei migliori attori coreani di sempre. Recensione ❯
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Gianfranco Rosi ripercorre i viaggi del Papa impostando un dialogo a distanza tra il flusso dell'archivio dei viaggi del Papa, le immagini del suo cinema, l'attualità e la storia recente. Espandi ▽
A nove anni dall’inizio del suo pontificato, Papà Francesco ha compiuto trentasette viaggi, dal primo a Lampedusa agli ultimi in Medio Oriente e in Canada. Gianfranco Rosi ripercorre le missioni del Pontefice facendo dialogare le immagini ufficiali con i filmati d’archivio, alcuni frammenti dei suoi film e riprese effettuate per l’occasione. Da documentarista Rosi osserva, confronta, amplia la prospettiva e usa le immagini per confrontarsi con il proprio soggetto. Il suo racconto non sta dalla parte di Francesco, bensì dietro, o di fronte, provando a scorgere debolezze e incertezze che sovente spezzano l’ufficialità dei discorsi scritti e delle riprese ufficiali. Grande comunicatore, Papa Francesco non si tira indietro di fronte ai problemi, soprattutto quando è lui ad avere la parola. E anche Rosi dunque non si tira indietro, accettando l’idea che il suo film prosegua in modo meccanico, di viaggio in viaggio, in modo piuttosto compilativo e didascalico, ma in questo modo riuscendo contestualizzare e verificare le parole del Papa. Recensione ❯
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Una donna deve affrontare per anni le conseguenze di un'antica maledizione. Ora questo destino tocca anche la figlia. Espandi ▽
Ruo-nan ha infranto un tabù. Ha causato la morte del suo ragazzo e della sua famiglia senza motivo. Ha dovuto attraversare un oscuro periodo di superstizioni e ha nascosto questi segreti e dolori alle persone che più ama. Ha persino dato in affido suo figlia ad un'altra famiglia. Dopo alcuni anni, è riuscita a tornare alla normalità e a di riportare a casa la bambina. Ma ora è sua figlia a portare il segno della maledizione. Ruo-nan dovrà affrontare l'orrore più profondo: inizia a documentare tutto sulla maledizione e cerca di trovare un modo per salvare sua figlia. Recensione ❯
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Un survival drama ispirato a una storia vera: una scalatrice cerca di portare in salvo se stessa e un uomo rimasto bloccato nella neve. Espandi ▽
Una scalatrice esperta si arrampica sul monte Washington da sola. Ma si trova costretta a tornare indietro a causa di una bufera di neve. Durante la discesa incontra un uomo rimasto bloccato e decide di portarlo giù con sé. Ma sulla strada verso casa incontreranno tantissimi ostacoli. E la notte si avvicina. Recensione ❯
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Un horror thriller su due giovani influencer che potrebbero avere gli stessi obiettivi. Ma solo in apparenza. Espandi ▽
La giovane influencer social Madison, durante un viaggio in solitaria in Thailandia, incontra CW, una misteriosa e navigata viaggiatrice. Tra le due si instaura subito una reciprocità di intenti, ma forse l'interesse di CW per Madison nasconde secondi fini. Recensione ❯
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