Dallo studio Ghibli un film d'animazione dedicato alla storia di una ragazzina in cerca di amore.        Espandi ▽
    
    
        
        
        Adattamento del romanzo omonimo di Diana Wynne Jones, autrice inglese che aveva già ispirato 
Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki, 
Earwig e la strega è una rivoluzione estetica per la Ghibli. Figlio e co-fondatore del celebre studio giapponese, Gorō Miyazaki ritorna nove anni dopo 
La collina dei papaveri con un film d’animazione digitale. Come in numerose opere di suo padre, 
Earwig e la strega ha per eroina una ragazzina dal carattere temprato, spigoloso e temerario. Fatta della stessa determinazione di 
Kiki, coltiva come lei il desiderio di fare stregonerie e amicizia con un gatto nero che parla. Poche cose la spaventano e forse è questo il limite dello script, la mancanza di reazione del personaggio davanti ai prodigi che scoprirà progressivamente nella casa di Bella Yaga e Mandragora. Se il digitale sembra per il momento, e in questo primo esperimento, incompatibile con la poesia delle eroine Ghibli dai grandi occhi brillanti e le gonne a balze, il mondo di Erica Wigg sortirà tuttavia il medesimo effetto: piacere ai bambini.