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Un ritratto riverente dell'apneista Jacques Mayol: al di là dei record, una concezione avanzata del rapporto tra uomo e natura. Documentario, Grecia, Francia, Canada, Giappone2017. Durata 78 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
La straordinaria storia sportiva di Jacques Mayol, la cui vita è stata d'ispirazione per Le Grand Bleu di Luc Besson. Espandi ▽
Nato a Shanghai nel 1927 da padre architetto francese, il primatista di immersione in apnea Jacques Mayol, giramondo, tuttofare, seduttore, studioso di comportamento dei mammiferi marini e curioso di spiritualità zen, ha tutte le caratteristiche per essere l’oggetto di una monografia per immagini. E il suo nome infatti ha conosciuto un picco di popolarità con Le grand bleu, il film di Luc Besson campione di incassi al box office francese. Presentato a Cannes nel 1988 e uscito in Italia nel 2002 solo dopo un lungo contenzioso tra la produzione ed Enzo Majorca, che contestò la rappresentazione che il film dava di lui, nel personaggio di Enzo Molinari; ma anche Mayol, che collaborò alla sceneggiatura, ne rimase scontento. Jean-Marc Barr, che in quel film interpretava Mayol, gli presta la voce in questo film di committenza televisiva che si mette alla ricerca di amici, colleghi e collaboratori del primatista. Recensione ❯
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Esplorazione prolungata e puntuale del metodo educativo di una scienziata dalla visione rivoluzionaria. Documentario, Francia2017. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta il Metodo Montessori, un approccio educativo che vuole celebrare e nutrire il desiderio di conoscenza di ogni bambino. Espandi ▽
Da poco diventato padre, Alexandre si interroga su quale sia il migliore metodo educativo per la sua prima figlia. Interessandosi al metodo Montessori, si decide a fare ricerca sul campo e posiziona la macchina da presa sui banchi della scuola Jeanne d'Arc di Roubaix, istituto che per primo in Francia l'ha adottato. Qui segue, una per una, le peculiari tappe d'apprendimento di ventotto bambini, che frequentano la classe del maestro Christian Maréchal. Tale osservazione si rivela una formidabile catena di scoperte positive e incoraggianti. La prima è che, come sostenuto dalla famosa pedagogista, il bambino "tende naturalmente a lavorare" e questo suo istinto va incoraggiato e favorito. Infatti mentre il suo interesse per gli enunciati orali è difficile da mantenere, quello per l'attività manuale riesce a trattenere la sua concentrazione. Recensione ❯
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Un lavoro di estrema forza che ci insegna a conoscere un'altra tragedia. Documentario, Germania, Siria, Libano, Qatar2017. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Talal Derki ritorna in patria dove ottiene la fiducia di una famiglia di islamisti radicali, condividendo la loro quotidianità per oltre due anni. Espandi ▽
Al-Nusra, braccio siriano di Al-Qaeda. Abu Osama combatte il regime credendo fermamente nella legge della Sharia e vive con la sua famiglia, i cui figli sono avviati verso l'estremismo islamico. Talal Derki ha passato due anni fingendo di essere un sostenitore della jihad per seguire da vicino le dinamiche di una padre che educa i propri figli alla guerra, riuscendo a entrare all'interno di un mondo inaccessibile, un orrore a noi quasi sconosciuto e incomprensibile. Recensione ❯
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Un doc emozionante su una pratica per migliorare se stessi, giorno dopo giorno, grazie al potere della mente. Documentario, Francia2017. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il documentario illustra come migliorare l'approccio alla vita delle giovani menti grazie alla mindfulness, ovvero la consapevolezza e la coscienza di sé. Espandi ▽
Che cos'è la mindfulness? Il documentario Be Happy - La mindfulness a scuola la spiega come un'attitudine che ha origine nelle pratiche ancestrali di meditazione creata per aiutare i pazienti con dolore cronico o depressione, ma soprattutto come una tecnica per raggiungere una maggiore consapevolezza nel "sapere ciò che stai facendo nel momento in cui lo stai facendo". Il documentario racconta come nello stato della California molte scuole abbiano adottato questa pratica, soprattutto nelle aree ad alti indici di criminalità, per aiutare gli studenti a creare un luogo sicuro all'interno di se stessi in cui sentirsi forti e centrati nell'impossibilità di avere un controllo sulle circostanze esterne. Recensione ❯
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L'artista visiva Saskia Boddeke racconta il marito in maniera ironica e sperimentale in un alfabeto filmico poetico e surreale. Documentario, Paesi Bassi2017. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Peter Greenaway si fa protagonista e oggetto di studio nel documentario diretto da sua moglie. Espandi ▽
Quesiti, poesie, racconti, gesti, creazioni, visite nei musei e chiacchiere al bar. È così che Saskia Boddeke racconta dalla “a” alla “z” la figura del marito, il poliedrico regista Peter Greenaway, coinvolgendolo in tematiche a lui care attraverso uno scambio generazionale con la figlia Pip. “A come Amsterdam, A come autistico” rappresentano l’incipit di questo “alfabeto” filmico, poetico e un po’ sperimentale girato dalla regista in maniera profonda e umana. “C for Children”, i figli. “D for Death”, la morte, come del resto: “Film” sta per film.
Peter Greenaway è un uomo che non si ferma mai, un energico creatore anche dopo gli ottanta anni, quella data che si è preso come limite per lasciare un testamento ricco di tracce, immaginazione vivida e ironia. Un’ironia che “T”, il tempo, farà sedimentare. Recensione ❯
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Barbet Schroeder va in Birmania per chiudere la sua trilogia sul Male. Un'atroce storia di odio del nostro tempo, un documento doloroso e importante. Documentario, Francia, Svizzera2017. Durata 100 Minuti.
Il racconto di un'istituzione e di come sia dilagante un'islamofobia violenta e distruttiva anche in un paese al 90% buddista, religione basata su pace e tolleranza. Espandi ▽
In Birmania, il "Venerabile W." è un monaco buddista molto influente. L'incontro con questa prestigiosa autorità è una catapulta diretta al centro di un razzismo che è parte integrante della quotidianità. Una matrice d'odio violenta che osserva l'islamofobia trasformarsi in pratica dell'intolleranza e di distruzione. Eppure siamo in un paese dove il 90% della popolazione ha adottato la religione Buddista, fondata su uno stile di vita pacifico, tollerante e non violento. Recensione ❯
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L'attrice norvegese Gorild Mauseth affronta il compito quasi impossibile di interpretare Anna Karenina in una lingua che non ha mai parlato nel paese d'origine dell'autore. Espandi ▽
Gørild Mauseth, grande attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di interpretare Anna Karenina a Vladivostok. Parte così per un viaggio in treno attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari. Mentre cerca l'Anna di Tolstoj, però, si rende conto che sta cercando la "sua" Anna, e in definitiva se stessa. Recensione ❯
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Il triste racconto dell'antisemitismo e la sconvolgente descrizione dell'Olocausto in Romania. Espandi ▽
Dal grande Radu Jude un documentario che presenta una sbalorditiva collezione di fotografie di una cittadina rumena negli anni Trenta e Quaranta. Il sonoro ci rivela invece apertamente quello che le fotografie non fanno: l'ascesa dell'antisemitismo e la sconvolgente descrizione dell'Olocausto in Romania. Recensione ❯
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Il culto per la Madonna dell'Arco, osservato attraverso le vite di alcuni devoti e raccontato con un'estetica 'gomorriana'. Documentario, Francia, Italia2017. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La Madonna dell'Arco, venerata dal popolo e mito tutto italiano, è al centro del ritratto di un paese in piena sofferenza, incapace di rimarginare le proprie ferite. Espandi ▽
Fuori Napoli il santuario della Madonna dell'Arco attira folle di devoti, che pregano, si inginocchiano o strisciano letteralmente ai piedi di Maria per invocare un miracolo. Più che di sondare l'insondabile, ovvero soffermarsi sui miracoli veri o presunti di un santuario, all'indagine di Alessandra Celesia interessa l'universo policromo dei devoti della Madonna. La macchina da presa si fa spettatrice del privato di individui alla soglia dell'indigenza, scrutando squarci di generosità e affetto, virtù sopravvissute a un'esistenza di profondo disagio. Nulla di particolarmente nuovo, nell'ambito delle tendenze recenti interne al cinema del reale. La regista accompagna alla retorica degli ultimi un'estetica "gomorriana", che sfrutta l'istintualità degli scugnizzi e gli scorci della città. Recensione ❯
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Jacqui e David Morris ripercorrono la vita straordinaria dell'uomo che ha trasformato il mondo della danza diventando un'icona della cultura pop del tempo. Espandi ▽
La vita di Rudolf Nureyev è un romanzo delle meraviglie. Quello di un giovane tartaro, nato in treno e in piena Siberia e impostosi radicalmente sulla scena internazionale. Considerato, a ragione, il più grande ballerino del XX secolo, Nureyev è stato tutto e ha toccato tutto con un'urgenza viscerale: dal barocco alla commedia musicale, dalla coreografia al cinema, dalla direzione d'orchestra alla danza contemporanea. Recensione ❯
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Un documentario interessante sugli 'economics refugee' che hanno trovato un american dream. Documentario, Italia2017. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un piccolo gruppo di vecchi espatriati americani in pensione si ritira in Ecuador per sfuggire agli effetti della crisi economica globale. Espandi ▽
Cotacachi, Ecuador è una cittadina circondata da montagne in cui si sono trasferiti centinaia di cittadini americani in pensione. Qui si sono costruite o ristrutturate abitazioni più che confortevoli e vivono bene. È una forma di migrazione molto particolare quella che Cravero e Jona raccontano in questo interessante documentario i cui protagonisti sono 'gringos'. Si va da una delle psicologhe di sostegno che ha operato dopo la strage nella scuola di Columbine all'ex produttore televisivo. Questi migranti, che dalla soglia di povertà sono risaliti a un livello di vita decisamente più che accettabile, sono però profondamente diversi da quelli di altri popoli che tendono a ricostruire il proprio habitat. Loro invece no: di gringos, dicono, ce ne sono già anche troppi. Recensione ❯
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Cinefilia e re-enacting: un approccio anticonvenzionale alla biografia di Valentina Cortese. Documentario, Italia2017. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Otto attrici ripercorrono la vita di Valentina Cortese interpretando le sue stesse parole tratte dall'autobiografia "Quanti sono i domani passati". Espandi ▽
Valentina Cortese è una delle pochissime star nostrane a essere approdata a Hollywood. Lo ha fatto con successo, alla fine degli anni Quaranta, in fuga da una realtà che le stava
stretta, per poi tornare in Italia e diventare anche icona del teatro, grazie al sodalizio con Strehler. Diva! di Francesco Patierno è un documentario dall'approccio anticonvenzionale, non celebrativo ma intimo: alle immagini d’archivio accosta otto attrici che interpretano alcuni passi tratti dall'autobiografia della Cortese. Un montaggio avvolgente e una colonna sonora contemporanea contribuiscono alla riuscita di questo ritratto di donna in difficile equilibrio tra l'immagine pubblica di "diva evanescente" e un privato ricco di incontri e amori. Recensione ❯
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Un documentario elegante e pacato, che è però anche grido di allarme. Documentario, Gran Bretagna, Francia2017. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un viaggio dalle isole Fiji alle Bahamas, alla scoperta degli oceani e della loro microfauna. Espandi ▽
Per tre anni, Jean-Michel Cousteau e i suoi figli Céline e Fabien, con la loro squadra, hanno viaggiato dalle Fiji alle Bahamas alla scoperta degli oceani e della loro microfauna, spettacolare come un universo segreto e minacciata da quello dell'uomo. Rincorrendo appuntamenti rari, che avvengono al massimo una volta all'anno, e senza mai coprire con le parole ciò che le immagini raccontano da sé, Cousteau trascina gli spettatori in un'esperienza immersiva (letteralmente) e tecnicamente sofistificata, ma anche preoccupata, perché il legame tra la salute delle specie marine e la salute del nostro pianeta è ancora lontano dall'essere conosciuto nella sua forza e necessità. Recensione ❯
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Un'estate al mare, a Mondello, Palermo. Registrando un coro di voci che alla crisi economica risponde con la nostalgia. Documentario, Italia2017. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario sulle famiglie che fingono di andare in vacanza ostentando un benessere perduto. Espandi ▽
Estate 2016 alla spiaggia di Mondello, vicino Palermo. Un padre di famiglia sbarca il lunario percorrendo in lungo e in largo il litorale con i frigo portatili pieni di bibite. Famiglie con figli, coppie, ragazzi, condividono gli stessi spazi affollati come in una commedia balneare in bianco e nero degli anni Sessanta, con (quasi tutte) le stesse canzoni ma con molta meno fiducia nel benessere del Paese. Le cabine di legno, allora status symbol, oggi sono diventate un'alternativa abitativa possibile, persino oggetto di accurata ristrutturazione per una coppia di mezz'età molto innamorata. Gli uomini giocano a carte ai tavolini, i ragazzi si baciano e fumano di nascosto dai genitori (mentre i giovani parrocchiani, voce e chitarra, inneggiano a Gesù), delle ex ragazze si preparano a sfidarsi al karaoke nella tradizionale festa di Ferragosto con animazione, presentatore improvvisato con corona di plastica, balli di gruppo e pizza nel cartone. ra i bagnanti c'è anche un potenziale candidato a sindaco di Palermo, che fa campagna elettorale anche in costume. In generale l'atmosfera è a dir poco dimessa, ma è comunque estate e la voglia di dimenticarsi le preoccupazioni quotidiane fa andare bene anche delle ferie di plastica. Recensione ❯
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Vengono chiamati gregari, sempre alle spalle del gruppo, senza diritto a una vittoria personale. Questi meravigliosi perdenti sono i veri guerrieri del ciclismo professionale. Espandi ▽
Per molti di noi, quei ciclisti che corrono in fondo alla gara sono semplicemente dei perdenti: sacrificano le loro carriere e le vittorie personali per fare in modo che i loro compagni di squadra possano vincere. Arunas Matelis ha seguito gli ultimi della classe del ciclismo professionale per 7 anni, durante il Giro d'Italia. Riprese anche in Friuli Venezia Giulia. Recensione ❯
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