L'esordio cinematografico di Alison Klayman, che ricostruisce la carriera artistica di Ai Weiwei, noto artista e attivista politico cinese. Espandi ▽
Alla giovane Alison Klayman è andato l'onore di poter avvicinare uno dei personaggi più emblematici e discussi del mondo dell'arte contemporanea, Ai Weiwei. Simbolo del dissenso nei confronti del governo cinese, tanto da ricordare - persino nel look - l'epitome del dissenso anti-sovietico Solzenicyn, Ai Weiwei è sfuggito per anni - prima del misterioso arresto del 2011 - alle grinfie della polizia di Pechino in virtù della sua visibilità internazionale e dell'affermazione che si è conquistato grazie a mega-installazioni impresse nell'immaginario collettivo (lo stadio di Pechino, i 100 milioni di semi di girasole colorati esposti alla Tate Modern Gallery, simbolo del popolo cinese visto dall'Occidente). Recensione ❯
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Una riflessione sul mestiere e sull'utilizzo dell'attore, sulle naturali incertezze degli inizi (gli aneddoti di Jeff Bridges o di Jon Voight), sulla differenza sostanziale che passa tra un protagonista e un caratterista. Espandi ▽
Un documentario su Marion Dougherty, la leggendaria casting director che con il suo istinto ha fatto la fortuna di molti film hollywoodiani. Recensione ❯
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Arrows Into Infinity, frecce verso l'infinito. Sono le parole usate da uno dei più grandi jazzisti in attività, Charles Lloyd, per descrivere il modo in cui compone e suona il quartetto formato insieme a Jason Moran, Eric Harland e Reuben Rogers. Attraverso interviste, riprese live di concerti, materiali di repertorio, e soprattutto la musica, il documentario diretto da Dorothy Darr (moglie/manager di Lloyd) e Jeffery Morse racconta la vita e la carriera di un artista leggendario, capace di attraversare i confini tradizionali della musica ed esplorare nuovi territori. Recensione ❯
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Il primo film-concerto della band inglese che celebra l'acclamato tour mondiale "Mylo Xyloto", tour che dal giugno 2011 è stato visto da più di 3 milioni di persone. Recensione ❯
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Nel 2009, Michel Bras, alla direzione di un ristorante 3 stelle (guida Michelin), nel cuore dell'Aubrac, decide di passare la mano al figlio Sébastien. E' possibile trasmettere l'operato di una vita? E' così facile per un figlio farsi un nome? Questo film è la storia di una famiglia attraverso tre generazioni, una bella riflessione sulla trasmissione del savoir-faire, di un'eredità. Recensione ❯
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Nel caos della rivoluzione tunisina del 2011, il film segue Aida, mentre si sposta da un quartiere all'altro in cerca di un tetto per ripararsi assieme ai suoi figli. Espandi ▽
Tunisia 2011. Aida cerca un tetto per se stessa e per il figlio maggiore Faouzi, e lo fa anche per riprendersi i figli più piccoli, che ha dovuto affidare ad un'associazione perché incapace di occuparsene. Non fa caso agli eventi storici che le scorrono intorno, se non per approfittare del caos cittadino e provare ad occupare la casa lasciata sfitta da qualche straniero, o per limitarsi a sperare che la rivoluzioni cambi la vita della gente e la sua in particolare. Recensione ❯
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Dopo gli U2, Peter Gabriel e John Paul Jones dei Led Zeppelin, il regista Mark Neale racconta l'emozionante ed impressionante realtà del Campionato del Mondo MotoGP. Espandi ▽
Girato tra il 2010 e il 2011 Fastest, prende il nome dal Fastest Lap, che nel motociclismo indica il più rapido giro della pista, e racconta sul grande schermo attraverso il mito di Valentino Rossi e la voce narrante di Ewan McGregor (Moulin Rouge, Star Wars, Trainspotting) l'emozionante ed impressionante realtà del Campionato del Mondo MotoGP: le cadute più difficili, l'impegno, il coraggio e la passione che questo sport richiede ed esige dai suoi protagonisti. Recensione ❯
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Un viaggio attraverso alcuni tra i più grandi film mai realizzati in compagnia del carismatico Slavoj Zizek, filosofo e psicoanalista. Espandi ▽
Slavoj Zizek, psiconalista e filosofo, espone con abbondanza di citazioni la sua visione del cinema considerato come un'arte che piuttosto che soddisfare i desideri suggerisce come desiderare La ritiene comunque un'arte indispensabile per mostrarci ciò che talvolta celiamo nel profondo. Recensione ❯
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Il secondo viaggio del filosofo sloveno nell'inconscio della settima arte è più accessibile ma non meno vertiginoso. Documentario, Gran Bretagna, Irlanda2012. Durata 134 Minuti.
Una nuova riflessione intelligente e provocatoria sulla natura delle ideologie nella società contemporanea. Espandi ▽
"Ideologia": quasi una bestemmia, nei nostri tempi ingenuamente o colpevolmente laici. Ma davvero pensiamo di poter ancora definire "realtà" quella in cui viviamo? Non sarà piuttosto una "entità virtuale", manipolata dalle immagini dei media? L'esperta costruzione narrativa di Slavoj Zizek diventa in questo film decostruzione rivelatrice del "deserto del reale", provandoci spezzone dopo spezzone quanto la nostra percezione sia alterata dai messaggi subliminali sottostanti alle immagini. Convincente e istrionico, Zizek utilizza gli stessi mezzi contro cui ci ammonisce, demistificandoli. E a sei anni di distanza da The Pervert's Guide to Cinema, con questa nuova provocatoria guida sempre diretta da Sophie Fiennes, continua a riflettere sul ruolo che hanno il cinema e la televisione nella costruzione delle ideologie e torna a stravolgere il nostro sguardo sulla realtà. Recensione ❯
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Classe 1926, Harry Dean Stanton è un attore americano e musicista. Il film ripercorre insieme al suo protagonista alcune tappe salienti della vita professionale e personale. Espandi ▽
Classe 1926, Harry Dean Stanton è un attore americano e musicista. Il film ripercorre insieme al suo protagonista alcune tappe salienti della vita professionale e personale. Recensione ❯
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Grecia 2013. Vinicio Capossela va alla ricerca dei musicisti locali di rebetiko e fonde la propria musica con la loro. Espandi ▽
Grecia 2013. Nelle taverne di Atene e di Salonicco si perpetua l'antica tradizione dei rebetes, i musicisti che propongono il rebetiko, una forma di blues ellenico che affonda le sue radici in un passato di crisi diversa (e al contempo simile) a quella che colpisce oggi la popolazione. È una musica che si oppone, con i versi delle sue canzoni, al potere ed è, oggi come allora, portatrice di una corrente di ribellione al conformismo passivo. Vinicio Capossela va alla ricerca di questi musicisti e fonde la propria musica con la loro. Recensione ❯
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Il racconto del percorso artistico di quattro sviluppatori di giochi indipendenti, dalla creazione alla presentazione in pubblico del loro lavoro e di loro stessi. Edmund McMillen e Tommy Refenes lavorano a Super Meat Boy, Phil Fish sviluppa Fez, Jonathan Blow è dietro al successo di Braid. Un'opera nata dal basso all'interno della cultura indie, finanziata da due campagne di Kickstarter. Recensione ❯
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Interdizione perpetua è la negazione dell'accesso, è l'impossibilità di partecipare. L'interdizione perpetua è un paradosso. Impossibilità di partecipare alla vita della società. Vite alla periferia di Napoli, Scampia, come ci saranno in tante periferie del mondo, a cui sembra negato l'accesso ai diritti più elementari. Il diritto a un lavoro, a un reddito, alla sopravvivenza. Qui si cerca di superare le mancanze dello Stato con fantasia, reinventandosi un lavoro. Per esempio la raccolta del ferro vecchio. Un lunga notte di ricerca tra i cassonetti dei rifiuti può fruttare anche qualche decina di euro. Ed ecco un altro paradosso. I nostri protagonisti multati, arrestati o privati del mezzo di trasporto per aver commesso quello che si è deciso essere un reato. Una città che non riesce a smaltire i propri rifiuti e punisce chi, senza reddito, ricicla il ferro vecchio con mezzi propri. Paradossi su paradossi. E intanto la condizione di chi è ai margini della società diventa sempre più insostenibile. Recensione ❯
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