Regista, produttore e sceneggiatore statunitense. Ha inaugurato con successo la saga cinematografica di Harry Potter, dopo aver collezionato una serie di grandi trionfi commerciali come I Goonies e Mamma, ho perso l'aereo. Il suo stile? Ragazzini ribelli e sognanti in commedie dall'assicurato happy ending; prevedibile forse ma di travolgente impatto emotivo.
Sceneggiatore/regista agli esordi
Si dice che a quindici anni sia rimasto folgorato dalla visione de Il padrino di Coppola e che da quel momento non abbia mai smesso di sognare il cinema. Durante gli studi alla Tisch School of Arts di New York si diletta a scrivere le prime sceneggiature, tra le quali spicca Gremlins (1984), venduta poi a Spielberg e affidata alla regia di Joe Dante. Il successo del film spinge Columbus a percorrere nuove strade; si trasferisce a Los Angeles, abbandona l'horror e approda al film d'avventura per ragazzi con I Goonies (1985), diretto da Richard Donner, e Piramide di paura (1985) di Barry Levinson, entrambi prodotti nuovamente da Spielberg. La fortunata collaborazione con il famoso regista americano gli apre la porta per un film tutto suo, nel quale poter dimostrare il talento da regista: nel 1987, sullo screenplay di David Simkins, dirige Tutto quella notte, sui bagordi notturni di un gruppo di ragazzi avventurosi. La pellicola passa inosservata, così come accade al lavoro successivo, Heartbreak Hotel (1989), commedia briosa ma mal distribuita, piacevole solo per il pubblico adolescenziale a cui esplicitamente si rivolge.
Il bambino, la tata e il papà in crisi esistenziale
Ottiene un successo straordinario con Mamma, ho perso l'aereo (1990), storia di un pestifero ragazzino rimasto solo in casa durante le vacanze di Natale, alle prese con una coppia di ladri tanto imbranati quanto ingenui. La commedia lancia nel mondo dello star system il giovanissimo Macaulay Culkin e diventa in poco tempo campione d'incassi in tutto il mondo. Dopo il seguito, meno incisivo, Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York (1992), continua ad alternare regia e scrittura, sfruttando la notorietà di attori molto conosciuti: prima con Robin Williams nella deliziosa commedia Mrs. Doubtfire (Mammo per sempre) (1993), dov'è una stravagante tata dall'incredibile talento comico, poi con Hugh Grant (e di nuovo Williams nei panni di uno scatenato ginecologo) in Nine Months - Imprevisti d'amore (1995), sulla crisi di uno psicologo di fronte ad un'inaspettata paternità.
Il melodramma
Prosegue la carriera professionale con la stessa cifra stilistica (connubio tra grandi interpreti di successo e una sceneggiatura appassionata e incisiva) anche nel successivo Nemicheamiche (1998), virando tutto in melò. Qui le protagoniste sono Susan Sarandon e Julia Roberts, aiutate dalla sofferta performance di Ed Harris; un cast sorprendente che riesce a reggere una storia strappalacrime, dove malattia e morte si mescolano ai problemi più leggeri di una rivalità tra donne. Il 1999 è l'anno del flop L'uomo bicentenario con Robin Williams, poco apprezzato da pubblico e critica, malgrado le buone premesse di un romanzo firmato da Isaac Asimov.
Il successo internazionale di Harry Potter
Torna alla ribalta nel 2001 con Harry Potter e la pietra filosofale, il primo episodio della saga, balzato in testa al box office fin dai primi giorni di uscita, superando il 'rivale' fantasy Il signore degli anelli di Peter Jackson. Evitando di abbondare in inutili effetti speciali, Columbus realizza un film dal sapore fiabesco, in linea con i romanzi da cui è tratto, senza scadere in spettacolari - ma fini a se stessi - virtuosismi di macchina, grafica e computer. Si concentra sulla storia, confezionando un equilibrato racconto cinematografico che ricalca le caratteristiche del famoso studente di magia della scrittrice J. K. Rowling. Lo sguardo del regista, attento al comportamento dei bambini, rimane intatto anche in Harry Potter e la camera dei segreti (2002), più freddo della puntata precedente ma capace comunque di rendere quegli aspetti della saga che tanto piacciono agli appassionati sostenitori. I fan del maghetto non rimangono delusi e la pellicola diventa il secondo grande successo mondiale di Columbus.
La passione per la musica
Si appassiona alla produzione cinematografica e investe in progetti colossali come lo sci-fi I fantastici 4 (2005), il seguito I fantastici 4 e Silver Surfer (2007), e la commedia Una notte al museo (2006) con il secondo capitolo Una notte al museo 2 - La fuga (2009). Negli stessi anni si occupa anche del settore musicale, realizzando e producendo il documentario 3-D Rocks (2005), sui concerti dell'International Underground Garage Festival di New York, dove si sono esibiti, tra gli altri, Bo Diddley, Iggy Pop, Nancy Sinatra. Sulla scia della passione per la musica, porta sul grande schermo il musical Rent (2005), ma rimane fin troppo fedele alla rappresentazione teatrale dell'omonima pièce e non arriva al cuore del pubblico, decretando il suo primo insuccesso dopo la vetta raggiunta con Harry Potter. Stessa sorte tocca alla commedia Una notte con Beth Cooper (2009), dove il nerd secchione di turno cerca di conquistare la bella della scuola, durante una prevedibile notte di follia. Dopo Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il ladro di Fulmini, del 2010, lo troviamo dietro alla macchina da presa per il progetto Pixels (2015), in cui riporta sul grande schermo i classici arcade games degli anni '80.